Disturbi infantili e configurazioni familiari distorte [capitolo 5 bambino]
1. DISTURBI INFANTILI E CONFIGURAZIONI
FAMILIARI DISTORTE
La triade disfunzionale
Non più coppia solo famiglia
2. LA TRIADE DISFUNZIONALE
Modalità di relazione rigida, in cui il sintomo del
bambino può essere letto come il tentativo di tutta
la famiglia di uscire da una situazione di forte
sofferenza.
Le forme principali, diverse per la posizione
assunta dal terzo nella relazione, sono:
1. Il terzo come muro divisorio tra gli altri due
2. Il terzo come pseudo - neutrale
3. LA TRIADE DISFUNZIONALE...
...IL TERZO COME MURO DIVISORIO
Quattro sono gli aspetti da considerare:
1. La funzione protettiva di tale comportamento
2. La non definizione io – tu che ne deriva
3. Implicito desiderio di rapporto nascosto nei
comportamenti aggressivi
4. Ridistribuzione all’interno della famiglia della
rabbia e dell’impotenza accumulata nel bambino
4. LA TRIADE DISFUNZIONALE ...
...OBIETTIVO TERAPEUTICO
L’obiettivo di terapia è quello di ripristinare una
relazione non conflittuale nella diade
disfunzionale, tramite le seguenti azioni del
terapeuta:
1. Sostituzione della madre come terzo che unisce
2. Introduzione della dimensione storica
3. Provocazione delle rabbia repressa del bambino
4. Facilitazione del decentramento materno
5. LA TRIADE DISFUNZIONALE...
...IL TERZO PSEUDO - NEUTRALE
Uno dei partner assume una posizione esterna al
conflitto tra gli altri due.
Distinzione neutralità VS pseudo – neutralità
Aggressività come modalità di relazione prevalente
Violenza come implicita complicità: Abuso e
Pseudo mutualità di coppia
6. LA TRIADE DISFUNZIONALE ...
...OBIETTIVO TERAPEUTICO
Similmente alla configurazione “il terzo come muro
divisorio” l’obiettivo terapeutico è quello di
ripristinare il rapporto nella diade conflittuale.
Le azioni del terapeuta saranno:
1. Trasformare il conflitto in ricerca attiva di contatto
2. Ridistribuire la rabbia
3. Esplorare le modalità di relazione apprese dal
terzo pseudo neutrale
4. Ricostruzione di un noi genitoriale prima del noi
coniugale
7. NON PIÙ COPPIA SOLO FAMIGLIA:
LA MALATTIA ORGANICA DEL BAMBINO E L’ORGANIZZAZIONE
RELAZIONALE DELLA FAMIGLIA
Possibili effetti sul piano delle relazioni familiari:
1. Funzioni genitoriali ingigantite:
Non si è più persone o coniuge
Malattia come centro dell’universo familiare...
... Oppure: protettività e negazione della malattia
2. Spazio di coppia svuotato:
Dimensione di coppia accompagnata da senso di
colpa
Necessario recupero dello spazio coniugale
8. NON PIÙ COPPIA SOLO FAMIGLIA
3.Processi di crescita degli altri figli limitati:
tutte l’energie dei genitori si coagulano intorno alla
disabilità.
4.Organizzazione affettiva della famiglia distorta:
il sistema emotivo relazionale è caratterizzato da
quella che Bowen chiama “massa indifferenziata
dell’ Io familiare”
9. NON PIÙ COPPIA SOLO FAMIGLIA
Altri aspetti importanti:
1. Noi genitoriale ipertrofico e Noi genitoriale
sbilanciato
2. Famiglie d’origine: iper - coinvolte o assenti/
emarginate
3. Analisi della rete sociale
10. NON PIÙ COPPIA SOLO FAMIGLIA
OBIETTIVI TERAPEUTICI...
...CON IL BAMBINO:
Negazione della malattia: restituzione di competenza
Malattia come centro dell’universo familiare:
provocazione del tiranno
... CON LA COPPIA GENITORIALE E LA
FAMIGLIA:
Rottura del circuito della protettività: accettazione ed
elaborazione del lutto parziale
Trasformazione dell’eventuale assenza della famiglia
d’origine in una presenza attiva
Ricomposizione del legame tra fratelli
Riattivazione del legame con l’esterno