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Sapienza Università di Roma
   Facoltà di Architettura
C. d. L. Disegno Industriale
      Atelir di Design 1
      A.A. 2011 - 2012
  Prof. Carlo MARTINO
La termoformatura
                                                               e' una tecnica
                                                               di stampaggio
                                                                  di materie
                                                             plastiche a caldo,
                                                                 a partire da
                                                                lastre o film.

E’ una valida alternativa alla tecnica ad iniezione, soprattutto se:
•	     il numero di pezzi da produrre è relativamente basso;
•	     lo spessore delle pareti dei pezzi deve essere molto sottile;
•	     la precisione dimensionale richiesta è superiore al millimetro;
•	     l’oggetto presenta zone in sottosquadra non eliminabili.
Questa tecnica
                                                                             pone dei limiti
                                                                             progettuali da
                                                                                tenere in
                                                                          considerazione per
                                                                            il successo del
                                                                            prodotto finale.


•	uso di materie plastiche, da considerarsi in tutte le loro caratteristiche (resistenza, reazione al calore,
  proprietà ottiche...);
•	spessori delle pareti limitati da non consentire l’utilizzo dell’ oggetto sotto carichi relativamente leggeri;
•	scelta di forme per lo più pure, evitando rientranze e possibili sottosquadri.
La forma
    dell'oggetto e'
  stata protagonista
 di molti schizzi per la
    sua definizione.

Viste le limitazioni date dalla termoforma-
tura, ho deciso di orientarmi verso l’ide-
azione di un modulo ripetibile. Come si
nota dagli schizzi, i petali si allungano, si
comprimono, si piegano fino a trovare la
giusta combinazione.
Bloom


                  L'oggetto si
                compone di due
                 moduli differenti.

           ...Uno più allungato e longilineo per i
           petali (Bloom), un altro più corto ed
           “arricciato” per i sepali (Crown). Questi
           avvolgeono uno spazio sferico, riservato
           al collocamento dell’impianto luminoso.
           L’idea è quella di creare una forma orga-
           nica, associabile al mondo naturale : un
           bocciolo è stata sicuramente l’immagine
           più evocativa.

Crown
Una spirale
      di petali.

I diversi moduli trovano posizione
sull’asse dell’impianto luminoso
creando una sorta di corolla. In-
teressante è il posizionamento dei
petali sull’asse: disposti in diverse
rotazioni per coprire tutto il mo-
dulo inferiore, creano un effetto
quasi vorticoso alla base.
Progettare una
      fonte luminosa.

Visti questi accorgimenti, ho deciso di de-
dicarmi alla progettazione di una lampada.
Avendo inizialmente pensato a una lampa-
da da tavolo, ho infine deciso di dedicarmi
ad un impianto a sospensione.
Nigel Coates, Morgana
                                                  Stefano Papi, Goccia
     Alcuni prodotti di
     design mi hanno
        aiutata nella
     definizione della




                                                                         Adriano Rachele, Cactus
                                                  Adriano Rachele,Veli


         mia idea.
In particolare, le lampade Slamp sono sta-
te ispiratrici dati i loro giochi di luce e mo-
duli. Ditta italiana nata nel 1994, Slamp si
presenta con forza sul mercato dell’illumi-
nazione con le sue proposte di design.
Una lampada dai
             colori pastello.
Il concept di questa lampada si basa su una con-
traddizione: il fiore, elemento poisitivo quasi sem-
pre associato alla luce e al giorno, si rivela come
una presenza notturna che dà un nuovo aspetto
all’ambiente. In natura esistono fiori notturi (lette-
ralemente, “noctiflora”), presenze misteriose, quasi
invisibili di giorno.

Osservandone attentamente i colori, ho dedotto
importanti dettagli per lo sviluppo della mia lam-
pada. Ho catturato le dominanti cromatiche per ri-
proporle nella lampada in un nuovo accostamento:
tinte pastello come il lilla colorano i “petali” della
lampada-fiore.
Modulo Crown
                                 Esso si presenta con una forma quasi a coppa, con un
                                 movimento ondulato sulla base. è in un materiale pla-
                                 stico più resistente e rigido in spessore superiore, poli-
                                 stirene in 1mm.

                                                                            55
                  110


                                                                       32        20   3




                                                                6,08
                                                         4,96
                   7
                  Ø4
109,4




                        Ø3
        47

             30




                                                                                                47
                          0




                                     Ø6,2

                                                                                                     Ø20
                                5°
                              12




                                                                                            °
                                                                                          90
10.000                                                                              8.3892




                                                                                                                         2.5669
                                                                                   Ø1.7183                                                       118°                Ø11.5076
                                                                                                  Ø0.8536

                                                                  32°
                                                                        13°

                                                                          35°         Ø2.8638
                                                                                                          5.6157
                                                  3.000                          21°
                                                                                       Ø1.4227
                                                                                                                           17°

                                                                                      Ø2.7000                      45°

                                                           158°


                                                                                                                                                   2.9213




        Modulo Bloom                                                                                 8.1220
                                                                                                                                            Ø6.0000
                                                                                                                                                                 41°




Una forma allungata, le cui curve si                                                                                                             7.1619


sporgono verso l’esterno, costituisce    21.500




il petalo della lampada-fiore. Le li-
                                                                                                                                                                            6.1473




nee sono tali da proteggere la fonte                                            51°



luminosa senza però sofforcarla o                                                                                                                         88°          Ø2.5000




disperderne la luce. Questo modu-
                                                                                          Ø12.0000                                      80°



                                                                                                                                                                                 50°
                                                                                                                                  Ø3.5000


lo è in polietilene tereftalato,in uno                                                                                                      Ø3.5000
                                                                                                                                                         60°                                 Ø7.9640




spessore di 0.7mm.
                                                                                                                                                               31°
                                                                                                                                                                                       39°
                                                                                                Ø5.4000
                                                                                                                                              Ø13.6681
                                                                                                                                                                                               Ø8.0000
                                                                          240°




                                                          5.4000                                                                                                         1.4290
275.000




                                                        110.000




                                                        40.000




                                               38.250




La lampada fiore
Il risultato è una lampada dai co-             55.000




lori vivaci di piccola grandezza.    210.500



La sua forma rivolge la luce verso
il basso, indirizzandola senza di-
sperderla. Essa si presenta come
un vero bocciolo luminoso.
0.1000   0.1160   0.0707




La lampada fiore
 La sua sezione ne dimostra la
complessità nella sua struttura a
strati: Noctiflora è composta di 18
moduli complessivi, posizionati
sul perno centrale e trattenuti da
bulloni. La collocazione di ogni
modulo è tale a seconda della
funzione stabilita.
Sapienza Università di Roma
                         Facoltà di Architettura
                    C. d. L. Disegno Industriale

                              Atelir di Design 1
                               A.A. 2011 - 2012
                        Prof. Carlo MARTINO




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Noctiflora project

  • 1. Sapienza Università di Roma Facoltà di Architettura C. d. L. Disegno Industriale Atelir di Design 1 A.A. 2011 - 2012 Prof. Carlo MARTINO
  • 2. La termoformatura e' una tecnica di stampaggio di materie plastiche a caldo, a partire da lastre o film. E’ una valida alternativa alla tecnica ad iniezione, soprattutto se: • il numero di pezzi da produrre è relativamente basso; • lo spessore delle pareti dei pezzi deve essere molto sottile; • la precisione dimensionale richiesta è superiore al millimetro; • l’oggetto presenta zone in sottosquadra non eliminabili.
  • 3. Questa tecnica pone dei limiti progettuali da tenere in considerazione per il successo del prodotto finale. • uso di materie plastiche, da considerarsi in tutte le loro caratteristiche (resistenza, reazione al calore, proprietà ottiche...); • spessori delle pareti limitati da non consentire l’utilizzo dell’ oggetto sotto carichi relativamente leggeri; • scelta di forme per lo più pure, evitando rientranze e possibili sottosquadri.
  • 4. La forma dell'oggetto e' stata protagonista di molti schizzi per la sua definizione. Viste le limitazioni date dalla termoforma- tura, ho deciso di orientarmi verso l’ide- azione di un modulo ripetibile. Come si nota dagli schizzi, i petali si allungano, si comprimono, si piegano fino a trovare la giusta combinazione.
  • 5. Bloom L'oggetto si compone di due moduli differenti. ...Uno più allungato e longilineo per i petali (Bloom), un altro più corto ed “arricciato” per i sepali (Crown). Questi avvolgeono uno spazio sferico, riservato al collocamento dell’impianto luminoso. L’idea è quella di creare una forma orga- nica, associabile al mondo naturale : un bocciolo è stata sicuramente l’immagine più evocativa. Crown
  • 6. Una spirale di petali. I diversi moduli trovano posizione sull’asse dell’impianto luminoso creando una sorta di corolla. In- teressante è il posizionamento dei petali sull’asse: disposti in diverse rotazioni per coprire tutto il mo- dulo inferiore, creano un effetto quasi vorticoso alla base.
  • 7. Progettare una fonte luminosa. Visti questi accorgimenti, ho deciso di de- dicarmi alla progettazione di una lampada. Avendo inizialmente pensato a una lampa- da da tavolo, ho infine deciso di dedicarmi ad un impianto a sospensione.
  • 8. Nigel Coates, Morgana Stefano Papi, Goccia Alcuni prodotti di design mi hanno aiutata nella definizione della Adriano Rachele, Cactus Adriano Rachele,Veli mia idea. In particolare, le lampade Slamp sono sta- te ispiratrici dati i loro giochi di luce e mo- duli. Ditta italiana nata nel 1994, Slamp si presenta con forza sul mercato dell’illumi- nazione con le sue proposte di design.
  • 9. Una lampada dai colori pastello. Il concept di questa lampada si basa su una con- traddizione: il fiore, elemento poisitivo quasi sem- pre associato alla luce e al giorno, si rivela come una presenza notturna che dà un nuovo aspetto all’ambiente. In natura esistono fiori notturi (lette- ralemente, “noctiflora”), presenze misteriose, quasi invisibili di giorno. Osservandone attentamente i colori, ho dedotto importanti dettagli per lo sviluppo della mia lam- pada. Ho catturato le dominanti cromatiche per ri- proporle nella lampada in un nuovo accostamento: tinte pastello come il lilla colorano i “petali” della lampada-fiore.
  • 10.
  • 11. Modulo Crown Esso si presenta con una forma quasi a coppa, con un movimento ondulato sulla base. è in un materiale pla- stico più resistente e rigido in spessore superiore, poli- stirene in 1mm. 55 110 32 20 3 6,08 4,96 7 Ø4 109,4 Ø3 47 30 47 0 Ø6,2 Ø20 5° 12 ° 90
  • 12. 10.000 8.3892 2.5669 Ø1.7183 118° Ø11.5076 Ø0.8536 32° 13° 35° Ø2.8638 5.6157 3.000 21° Ø1.4227 17° Ø2.7000 45° 158° 2.9213 Modulo Bloom 8.1220 Ø6.0000 41° Una forma allungata, le cui curve si 7.1619 sporgono verso l’esterno, costituisce 21.500 il petalo della lampada-fiore. Le li- 6.1473 nee sono tali da proteggere la fonte 51° luminosa senza però sofforcarla o 88° Ø2.5000 disperderne la luce. Questo modu- Ø12.0000 80° 50° Ø3.5000 lo è in polietilene tereftalato,in uno Ø3.5000 60° Ø7.9640 spessore di 0.7mm. 31° 39° Ø5.4000 Ø13.6681 Ø8.0000 240° 5.4000 1.4290
  • 13. 275.000 110.000 40.000 38.250 La lampada fiore Il risultato è una lampada dai co- 55.000 lori vivaci di piccola grandezza. 210.500 La sua forma rivolge la luce verso il basso, indirizzandola senza di- sperderla. Essa si presenta come un vero bocciolo luminoso.
  • 14. 0.1000 0.1160 0.0707 La lampada fiore La sua sezione ne dimostra la complessità nella sua struttura a strati: Noctiflora è composta di 18 moduli complessivi, posizionati sul perno centrale e trattenuti da bulloni. La collocazione di ogni modulo è tale a seconda della funzione stabilita.
  • 15. Sapienza Università di Roma Facoltà di Architettura C. d. L. Disegno Industriale Atelir di Design 1 A.A. 2011 - 2012 Prof. Carlo MARTINO n pro getto di U Ele onora Bom pieri