5. 4
I principidi riferimentoperla progettazionegliobiettivie le
competenzeattese
L’attenzioneai bisognidifferentipresentinellaclasse
La partecipazioneattivadiciascunbambinoe bambina
La personalizzazionedeicontenutiproposti
6. 5
Attivitàe mediatori
FASE PREPARATORIA
Gli alunni sono invitati a richiamare a sé i
prerequisiti necessari e le conoscenze
pregresse per costruire strategie
adeguate al compito.
Stimoli cognitivi ed emotivi utili ad
acquisire la consapevolezza dei benefici
derivanti dallo “stare bene insieme”.
Si propongono: letture, giochi linguistici
e situazioni problematiche di vario tipo
che, attraverso la conversazione guidata,
permettono agli alunni di analizzare e
condividere le proprie posizioni e le
esperienze vissute.
FASE OPERATORIA.
Consegna del compito autentico e
problematizzazione intorno alla
realizzazione del percorso finale
(Conversazione clinica).
Lavori in piccolo gruppo:
realizzazione di addobbi,
cartelloni, locandine, giochi
linguistici (anche in inglese),
giochi da tavolo e manufatti a
tema (lavoretto di Pasqua).
Realizzazione del compito
autentico: “ Colazione della
pace”.
Osservazioni in itinere .
FASE
RISTRUTTURATIVA:
autobiografia
cognitiva.
7. 6
Cenni di metodologia
Metodonondirettivo:centratosullamotivazioneadapprendere.
Metodo interrogativo: si sviluppa un dialogo guidato in cui le domande guidano il
bambino/aal ragionamento.
Metodo attivo: gli alunni apprendono attraverso la propria attività, scoprono in
maniera autonoma, e l’insegnante fornisce aiuto durante il processo di
apprendimento.
Tecniche: brainstorming, conversazione collettiva guidata, circle time, tecniche di
cooperative learning (nella tipologia del piccolo gruppo), tecniche di learning by doing
(impararefacendo),peertutoring.
Organizzazionedellaclasse:lavoria coppie,digruppo,attivitàlaboratoriali.