1. Gustave Courbet
1819 - 1877
Menù
- La Vita
- La Personalità
- Il Realismo
- Le Opere
“Senza ideale né religione,
ma, innanzitutto, pittore”
2. Menù
- La Vita Figlio di ricchi contadini, Gustave Courbet
nacque nel 1819 a Ornans, una cittadina
- La Personalità
della Francia orientale.
- Il Realismo Nel 1837 Courbet partì per la città
- Le Opere universitaria di Besançon: i genitori
volevano che studiasse legge, ma egli si
iscrisse all’Accademia. Due anni dopo si
trasferì a Parigi, capitale europea dell’arte
e luogo di raccolta di attivisti politici.
Courbet frequentava l’atelier di Steuben,
copiava i dipinti esposti al Louvre, cercava
La casa natìa
di ottenere il successo.
3. Gli anni parigini
Durante i primi dieci anni trascorsi nella
capitale non vendette quasi nulla, tanto da
Menù doversi far mantenere dalla famiglia.
Nello stesso periodo Courbet conobbe
- La Vita
Virginie Binet, della quale si conosce poco,
- La Personalità tranne che divenne la sua compagna e gli
diede un figlio nel 1847.
- Il Realismo
Nello stesso anno, un mercante olandese gli
- Le Opere commissionò un ritratto.
Courbet cominciò a frequentare il poeta
Baudelaire , Proudhon, Jules Champfleury
e suo cugino Buchon.
4. Il poeta Charles Baudelaire: noto come
“il poeta maledetto”, pubblicò una raccolta
di poesie, “I fiori del male”, poi censurata.
Partecipò ai moti rivoluzionari e, frustrato
Menù dal peso dell’esistenza, tentò più volte il
suicidio per poi rifugiarsi nell’alcol, negli
- La Vita
oppiacei, nell’hashish.
- La Personalità
- Il Realismo
Pierre-Joseph Proudhon: filosofo ed
- Le Opere economista, nella sua opera “Che cos’è la
proprietà”, afferma che essa è un furto,
se non è frutto del proprio lavoro.
Un’altra sua opera, “La filosofia della
miseria”, fu presa in giro da Marx, che
rispose con “La miseria della filosofia (di
Proudhon)”, svalutandolo come filosofo e
come economista.
5. Dopo i tumulti popolari e l’abdicazione
del re, sorse un governo repubblicano.
La frattura col passato
Menù Il nome di Courbet era ormai affermato;
il suo dipinto “Dopo pranzo a Ornans” vinse
- La Vita una medaglia d’oro.
- La Personalità Il direttore dei Musei Imperiali gli propose di
- Il Realismo realizzare un quadro per l’imminente
Esposizione Universale con l’unica
- Le Opere condizione di presentare prima un bozzetto.
Courbet rifiutò, ritenendolo lesivo della sua
libertà intellettuale, e allestì una mostra
personale. Questo segnò il distacco con
molte delle persone che inizialmente
avevano influito sulla sua formazione. Anche
Virginie Binet lo aveva abbandonato,
portando con sé il loro figlio.
6. I viaggi e la gloria
Dopo il 1855 Courbet viaggiò moltissimo: a
Francoforte fu trattato come una celebrità;
a Etretat dipinse con il giovane Monet; tenne
Menù mostre in Germania, Belgio, Olanda e
- La Vita Inghilterra; ricevette varie decorazioni,
fra le più importanti una medaglia d’oro da
- La Personalità Leopoldo II del Belgio e la croce al merito
- Il Realismo da Luigi II di Baviera.
Nel 1870, alla vigilia della guerra franco-
- Le Opere
prussiana, gli fu offerta la Legion d’Onore:
Courbet la rifiutò altezzosamente,
considerandola un’interferenza dello Stato
nell’arte. L’eco di questo gesto fece sì che,
quando il governo cadde, Courbet fosse
eletto presidente della Federazione
degli Artisti repubblicani.
7. Gli ultimi anni
Quando la Comune Rivoluzionaria cadde,
fu arrestato e condannato a 6 mesi di
reclusione; iniziò a scontare la sua
Menù condanna nella prigione di Sainte-Pélagie,
- La Vita ma in seguito a una malattia, fu trasferito in
- La Personalità una clinica di Neuilly.
Nel 1972 morì suo figlio e per tutto l’inverno
- Il Realismo successivo Courbet fu tormentato dai
reumatismi e da dolori al fegato.
- Le Opere
Riuscì poi fuggire dalla Francia.
Si rifugiò in Svizzera, a La Tour-de-Peilz,
rimanendo in contatto con i dissidenti
francesi e continuando a dipingere.
Ammalatosi di idropisia, morì
il 31 dicembre del 1877.
8. Menù
Anarchico, irrispettoso, orgoglioso,
- La Vita egocentrico; amava farsi autoritratti.
- La Personalità Ecco alcune sue frasi:
- Il Realismo “La pittura storica è essenzialmente contemporanea.
Ogni epoca deve avere i suoi artisti che la esprimono e la
- Le Opere rappresentano per i posteri. Un’epoca, che non ha saputo
esprimersi per mezzo dei suoi artisti, non ha il diritto di
essere espressa dagli artisti che vengono dopo.
Sarebbe falsificare la storia”
"Ho studiato l’arte degli antichi e quella dei moderni. Non
ho voluto né imitare gli uni, né copiare gli altri. Ho voluto
essere capace di rappresentare i costumi, le idee,
l’aspetto della mia epoca secondo il mio modo di vedere;
fare dell’arte viva, questo è il mio scopo"
«Io dipingo come un dio»
9. Menù
Il Realismo è una corrente artistica e
- La Vita letteraria animata dall’intento di
- La Personalità descrivere la vita quale effettivamente è.
- Il Realismo Questo porta gli artisti a rappresentare
le condizioni di vita delle classi lavoratrici,
- Le Opere mostrando gravi problemi sociali.
Courbet fu il massimo esponente del
realismo pittorico francese.
La sua pittura produsse un grande impatto
su quel panorama artistico francese che
considerava ancora l’arte il luogo nobile di
fatti epici e grandiosi.
10. Courbet propose quadri i cui soggetti erano
gente povera, semplice, brutta.
Questa scelta ebbe un effetto provocatorio
Menù e polemico proprio perché voleva imporre
al pubblico dell’arte, fatta di grandi
- La Vita borghesi, la rappresentazione della
- La Personalità condizione delle classi inferiori, la cui
colpa era socialmente imputabile proprio
- Il Realismo agli interessi della grande borghesia.
- Le Opere Inutile dire che l’arte di Courbet non
ricevette una accettazione entusiastica.
Il realismo fu la premessa per la pittura di
Manet e degli impressionisti;
anche l’impressionismo, infatti, fu un
movimento di rappresentazione del vero.
“Gli spaccapietre”
11. Menù
- La Vita - Autoritratti
- La Personalità
-Paesaggi e scene
- Il Realismo
di vita comune
- Le Opere
Courbet di mezza età
12. Menù
- La Vita
- La Personalità
- Il Realismo
- Le Opere
Autoritratto
Ornans,
Musée G. Courbet
Fu dipinto nella prigione di
Sainte-Pélagie dove Courbet
era detenuto per la sua
partecipazione alla
distruzione della Colonna
Vendome.
13. Menù
- La Vita
- La Personalità
- Il Realismo
- Le Opere
Autoritratto con cane nero
Parigi, Petit Palais
Olio su tela
14. Menù
- La Vita
- La Personalità
- Il Realismo
- Le Opere
Uomo con la pipa
Montpellier,
Musée Fabre
1849
Olio su tela
15. Menù
- La Vita
- La Personalità
- Il Realismo
- Le Opere
L’uomo sdraiato
Musee d'Orsay
1844-54
Rappresenta un uomo
ferito al petto, forse
morente, sdraiato sotto
un albero, con vicino a
sè la spada.
16.
17. Menù
- La Vita
- La Personalità
- Il Realismo
- Le Opere
Sepoltura a Ornans
Musee d'Orsay,
Paris
1849-50
Olio su tela
3,14 x 6,63 m
18. Courbet realizza una tela monumentale per rappresentare un
funerale di una persona anonima al quale assistono persone
assolutamente ordinarie. L’aspetto dimesso e umile dei
partecipanti al funerale fa pensare che l’evento immortalato
non fosse poi così storicamente importante.
La tela non ebbe accoglienze favorevoli
da parte della critica. che non estetico.
19. Menù
- La Vita
- La Personalità
- Il Realismo
- Le Opere
Autoritratto con cane nero
Musee d'Orsay,
Paris
1855
Olio su tela
361 x 598 cm
20. Courbet realizza un’allegoria del suo mestiere di pittore.
Nel suo grande studio rappresenta se stesso; intorno a sé una
trentina di presenze allegoriche, non reali. Vicino a lui vi è una donna
(la «nuda» verità), ed un bambino (l’innocenza). A destra, il suo
pubblico fatto di committenti, di letterati e filosofi di cui lui era amico
(tra gli altri vi si riconosce Baudelaire e Proudhon). Sulla sinistra un
gruppo più eterogeneo rappresenta quella realtà (fatta di persone
povere ed umili) alla quale Courbet di ispira. Il quadro va quindi letto
come un manifesto visivo della poetica realista di Courbet. Esso fu
realizzato per essere presentato al Salon di Parigi: la giuria tuttavia
lo rifiutò con la motivazione che il quadro era volgare.
21. Menù
- La Vita
- La Personalità
- Il Realismo
- Le Opere
I bagnanti
Musee Fabre,
Montpellier
1853
Olio su tela
227 x 193 cm
22.
23. Menù
- La Vita
- La Personalità
- Il Realismo
- Le Opere
L’incontro
(o “Buongiorno Signor Courbet”)
Musee Fabre,
Montpellier
1854
Olio su tela
129 x 149 cm
24.
25. Menù
- La Vita
- La Personalità
- Il Realismo
- Le Opere
Ragazze in riva alla Senna (estate)
1857
Olio su tela
26. Le due ragazze sono dall’aspetto ordinario e anche un po’ volgare nelle
loro pose indolenti, colte in una posa non proprio consona alla
condizione signorile. Nelle due donne non vi sono quindi valori estetici
che potevano essere apprezzati, ma anche il quadro ha nella sua
composizione una mancanza assoluta di criteri compositivi affascinanti.
Non vi è un punto focale preciso né una linea d’orizzonte;
l’inquadratura è bassa e non riesce a cogliere una ariosità adeguata:
l’immagine è quasi soffocata dal fogliame dell’albero.
27. Menù
- La Vita
- La Personalità
- Il Realismo
- Le Opere
Il sogno (o “L’amaca”)
Winterthur, collezione
di Oskar Reinhart
Svizzera
1844
Olio su tela
71 x 97 cm
28. L’opera fu presenta al Salon del 1845 ma, come spesso accadde nei primi
anni d’attività del pittore, fu rifiutata dalla giuria. Sembra che la modella
sia da identificare con Zélie, una delle quattro sorelle minori di Courbet,
più volte ritratta dall’artista. La scelta del tema si lega al gusto romantico
del tempo, sebbene alcuni particolari (l’accurato studio della luce, la resa
naturale della vegetazione) testimonino la ricerca di uno stile personale
del giovane pittore.
29. Menù
- La Vita
- La Personalità
- Il Realismo
- Le Opere
Dintorni di Ornans, al mattino
Art Institute,
Chicago
1848
olio su tela
80 x 100 cm
30. Courbet nasce a Ornans, nella regione della Franca
Contea, al confine con la Svizzera.
E’ una regione florida, ricca di vigneti e mulini.
Il giovane Courbet ama molto la campagna, va spesso a
caccia. Le valli della sua terra d’origine è tra i motivi
ricorrenti della sua pittura. Inizia dipingendo quadri nei
quali la natura è l’unica protagonista, un paesaggio
silente ma pieno di forza, selvaggio, con le sue imponenti
formazioni rocciose.
31. Menù
- La Vita
- La Personalità
- Il Realismo
- Le Opere
Le villanelle
Metropolitan Museum,
New York
1851-1852
olio su tela
195 x 261 cm
32. Le tre fanciulle sono le sorelle di Courbet, che interrompono la
loro passeggiata per elargire l’elemosina a una giovane
pastorella. L’aneddoto è ambientato nei dintorni di Ornans.
Il quadro fu esposto al Salon del 1852, dove fu oggetto di critiche
e di commenti satirici. I critici erano disturbati dalle fattezze
comuni delle ragazze, dai loro abiti dimessi, quasi campagnoli, e
dal ridicolo cane; disapprovavano inoltre la presenza del
bestiame, e la mancanza di unità e di rispetto della prospettiva.
Le villanelle furono acquistate dal potente conte de Morny,
fratellastro di Napoleone III, che fu a lungo il protettore occulto
di Courbet.
33. Menù
- La Vita
- La Personalità
- Il Realismo
- Le Opere
Le vagliatrici di grano
Musée des Beaux-Arts,
Nantes
1855
Olio su tela
131 x 167 cm
34. Nella fanciulla che vaglia il grano si riconosce Zoé, la sorella del
pittore. Si tratta di una delle scene di vita contadina il cui l’artista più si
avvicina a Millet. Contro un fondo giallo paglia, la setacciatrice voltata
di spalle diventa il fulcro attorno al quale ruota tutta la composizione.
Courbet le ha dato un ritmo e una vitalità sorprendenti, trasformandola
in una specie di ballerina con un tamburello.
35. Menù
- La Vita
- La Personalità
- Il Realismo
- Le Opere
Gli spaccapietre
Distrutta durante la
II Guerra Mondiale
1849
Olio su tela
36. Questa tela è inaccettabile per i canoni estetici del tempo, per stile e
soggetti; i quadri di Courbet erano spesso dei documenti etnografici.
Ciò che costituisce scandalo è che lui propone questi documenti
etnografici nel campo dell’arte, campo che, secondo la mentalità dell’800,
era destinato solo alla bellezza, ai fatti eroici, ai grandi avvenimenti
storici. Courbet pretende invece di imporre la sua povera gente a persone
cui certo non piaceva vedere immortalati uomini e donne considerate
inferiori: lavoratori, servi, prostitute, emarginati e reietti.
37. Menù
- La Vita
- La Personalità
- Il Realismo
- Le Opere
Nudo con cane
Louvre,
Parigi
1868
Olio su tela
65 x 81 cm
38. Il quadro raffigura una giovane donna in atteggiamento affettuoso con
il suo barboncino. La ragazza è una giovane amica dell’artista, qui
raffigurata spettinata e dal corpo tozzo nelle proporzioni, particolari
che rendono lontana ogni convenzione, vecchia o nuova, di bellezza
ideale.
39. Menù
- La Vita
- La Personalità
- Il Realismo
- Le Opere
Fanciulla che dispone dei fiori
Museum of Art,
Toledo (Ohio)
1862
Olio su tela
110 x 135 cm
40. Il dipinto fu realizzato da Courbet durante il soggiorno a
Saintes, dove eseguì numerosi quadri a tema floreale.
Rappresenta probabilmente una giovane attrice parigina,
mademoiselle Violet, la cui compagnia, nel 1862, si fermò
nella regione del Saintogne, e di cui il pittore si invaghì
durante il suo soggiorno al castello di Rochemont.
41. Menù
- La Vita
- La Personalità
- Il Realismo
- Le Opere
La Donna con l’onda
Metropolitan Museum,
New York
1868
Olio su tela
65 x 54 cm
42. La sensualità della modella è
enfatizzata dalla realistica resa
di alcuni particolari come la
leggera peluria sotto l’ascella.
Tuttavia il pittore, apostolo del
realismo, dissacratore degli
eroici nudi femminili della
tradizione classica, non può fare
a meno di attribuire alla donna
un significato allegorico
attraverso il titolo.
Questa splendida fanciulla
rappresenta allora il flutto,
l’onda, il cui movimento
ondulatorio è indicato dal gesto
delle braccia.
43. Menù
- La Vita
- La Personalità
- Il Realismo
- Le Opere
Pigrizia e lussuria
Petit Palais,
Parigi
1866
Olio su tela
135 x 200
44. Il dipinto fu eseguito nel 1866 per un turco che in quegli
anni, a Parigi, teneva salotto all’angolo del boulevard des
Italiens. Con questo dipinto di vaste dimensioni Courbet
s’impone sulla scena artistica come uno dei più grandi
pittori della bellezza femminile. Anche se raffigura con
straordinaria verità un amore saffico il quadro presenta
una ricchezza cromatica degna degli antichi maestri.
45. Menù
- La Vita
- La Personalità
- Il Realismo
- Le Opere
L’origine del mondo
1854
Olio su tela
Apparteneva allo stesso
ambasciatore turco che
gli commissionò
“pigrizia e lussuria”.
Si diceva tenesso
questo quadro ben
nascosto.