8. Sessismo e razzismo
• Sottolineano il carattere sociale e politico
di questi sistemi:
• Argomenti di tipo biologico (il sesso per le
donne, il colore della pelle per i "non-
bianchi") usati per giustificare e costruire
sistemi di discriminazione, subordinazione
e devalorizzazione.
9. sessismo
• Termine usato dagli anni 1970 dalle
militanti femministe afro-americane per
sottolineare aspetti politici e sociali delle
discriminazioni contro le donne.
• Rifiutano quindi ogni ricorso ad argomenti
di tipo essenzialista o naturalista.
10. Razza
• Per la prima volta in Europa nel 14° secolo
nell'ambito dell'allevamento degli animali
(dal francese antico haraz, "allevamento di
cavalli“)
• Esteso all'uomo alla fine del Seicento, il
vocabolo entra nell'uso corrente nel secolo
successivo
11. Nella civiltà greca non esiste il
concetto di razza.
Gli antichi greci definivano barbari i non
appartenenti alla cultura greca; era possibile
accedere alla 'grecità' semplicemente
assorbendola.
La civiltà romana non faceva distinzioni di
razze: gli uomini erano liberi o servi,
secondo una terminologia meramente
economica.
12. Nel Medioevo l'affermazione della diversità culturale viene
qualificata in termini teologici.
Ovunque si estende la cristianità, la Chiesa integra le diversità nelle
forme della cultura cristiana.
Cristianità conosce due ‘alterità’:
dentro i suoi confini la presenza degli ebrei
oltre i confini quella degli infedeli, cioè dei musulmani, percepiti, a
partire dal 7° secolo, come una minaccia
Per gli ebrei, che erano una minoranza, la reclusione nei ghetti e la
privazione del diritto di proprietà
per i musulmani le Crociate.
Non si può parlare di razzismo vero e proprio perché non erano
prese in considerazione le differenze biologiche
13. Radici dell’antisemitismo
• Antigiudaismo
• Ebrei come il popolo deicida
• Nel cattolicesimo e nel protestantesimo,
parzialmente in ambito ortodosso.
• Polemica antiebraica di matrice economica,
legata alle attività commerciali e bancarie
svolte tradizionalmente dagli ebrei, proprio
a causa della proibizione ecclesiastica di
possedere la terra.
14. Limpieza de sangre
• Spagna 1492
• Sistema di classificazione sociale basato primariamente
sulla stirpe/ascendenza/antenati
• Nasce in un contesto di tensioni socio-religiose
• Contro ebrei e mussulmani convertiti al cristianesimo
(rottura rispetto al precedente anti-giudaismo)
• Ideologia esportata nei territori coloniali americani per
costruire e riprodurre identità costruite sulla discendenza
(ad esempio in Messico per regolare un sistema
‘razziale’ complesso intorno all’egemonia dei bianchi di
discendenza spagnola)
15. La contrapposizione noi/altri diviene una
contrapposizione fedeli/infedeli
Con forti connotazioni morali (buoni/cattivi,
bene/male)
Il cristianesimo medievale introduce nella
percezione dell'alterità un fattore di
incomunicabilità che esclude qualsiasi
relazione di reciprocità
16. Conquista (scoperta) dell’America corrisponde
alla 'scoperta dell'alterità assoluta' (Todorov, La
conquista dell’America e il problema dell’altro)
Gli indigeni d'America sono 'gli altri' in assoluto
anche perché è difficile inquadrarli fra i figli di
Abramo. Quale figlio di Abramo sarebbe giunto
così lontano?
Negli ambienti teologici numerosi accenni
all'inferiorità degli indigeni, dovuta a ragioni di
natura o addirittura di sangue.
17. La scoperta dell'America segna l'inizio di un
nuovo interesse per l'altro
dal punto di vista religioso
e scientifico
Dibattito sulla natura, umana o meno,
dell'altro
Indigeni erano da considerare uomini solo
quando si convertivano ripudiando la loro
divinità, la loro cultura, la loro identità
18. Dalla fine del 1400
la conquista dell’America
segna l’inizio di un processo che
determina
la nascita del razzismo
la necessità cioè di trovare
giustificazioni biologiche
per il dominio dell'uomo sull'uomo
19. Nel Settecento
si perfeziona la rivoluzione scientifica
ossessione per la classificazione
si pongono premesse
della rivoluzione industriale
si impone ideologia del progresso
la distinzione fra popolazioni cominciò a basarsi su
considerazioni di carattere scientifico
20. primitivismo
• 1700
• Primitivo appare puro, non ancora
contaminato dal cristianesimo e dalla
superstizione
• Accordo con la nutura
• Innocenza
• Nobile selvaggio della letteratura di viaggio
Defoe, Robinson Crusoe (1719)
Rousseau, Emilio
21.
22. Spiegazione climatica
• Spiegazione biblica ancora dominante
• Origine dell'umanità 6000 o 7000 anni prima di Cristo
• Adamo ed Eva corrispondevano ai moderni europei (eurocentrismo)
• Le differenze tra le diverse popolazioni dovute a un adattamento dei
progenitori e dei loro discendenti alle diversità climatiche
• Si affermava cioè il concetto che le popolazioni 'altre' erano forme
devianti rispetto alle popolazioni europee che conservavano intatte le
caratteristiche basilari.
• Alcuni pensatori ipotizzarono che solo la razza bianca fosse derivata
dal progenitore Adamo e che le altre (i cinesi, gli indios e i neri)
fossero derivate da coppie preadamitiche.
• Queste posizioni poligeniste (POLIGENISMO=razze umane hanno
molteplici origini) favorirono l'acquietarsi dei dubbi morali di alcuni
che poterono così giustificare lo stato di schiavitù in cui avevano
23. Idea di progresso
• diversità intesa come l'effetto di un cammino
delle generazioni umane verso l'incivilimento
• il punto più alto nella razza bianca
• dietro, a documento delle varie tappe,
popolazioni rimaste indietro e lontane dalla
piena razionalità
• Ad es. i neri, nei quali sarebbe sopravvissuta
l'infanzia della specie
• o gli indios, nei quali già si sarebbero rivelate
qualità morali preludenti alla maturità dell'uomo
europeo moderno
24. Rilevanza dell’estetica e del mito classico
• Un certo tipo di corpo
classico diventa il segno di
una razionalità e di una
spiritualità superiori
Simbolo è il Laocoonte
Si afferma l’idea che le
qualità interiori dell’uomo
potessero essere decifrate
attraverso suo aspetto
esteriore (cruciale nel
razzismo)
25. L’incrocio tra discipline “scientifiche” e
“pseudoscientifiche” (antropologia,
geografia, fisiognomica, frenologia,
botanica, zoologia, geologia…),
teorie estetiche, giudizi morali
= definizione di ‘ideal-tipi’
Umanità suddivisa secondo modelli ideali
posti all’interno di una gerarchia
26. Blumenbach, fondatore antropologia
classificazione del cranio
suddivisione in razze
• Caucasica o "razza bianca"
(la razza "originaria" da cui
sarebbero derivate le altre
per effetto di pressioni
ambientali e abitudini
alimentari)
• Americana o "razza rossa";
• Malese o "razza olivastra";
• Mongola o "razza gialla";
• Africana o "razza negra".
• Il volto bianco, i capelli
castani, il volto ovale e le
fattezze regolari erano “il tipo
di aspetto che, in accordo
con la nostra opinione della
simmetria, consideriamo più
bello e attraente”.
• I volti dei popoli determinati
dal clima, più moderato il
clima, più bello il volto (1784)
28. Misura gli angoli facciali degli uomini tra 70° e 90°
sostiene che le statue degli antichi greci e romani
hanno un angolo facciale di 100°-95°
gli europei di 90°
gli ‘orientali’ di 80°
i neri di 70°
gli orangotango di 58°
evoluzionismo: catena dell’essere, anello mancante
tra uomo e la scimmia
cranio, forma del naso
teorie moderate dall’importanza assegnata
all’ambiente
30. Lavater, Frammenti di fisiognomica (1775-78)
• Aspetto esteriore è in armonia con l’anima
• Modello rappresentato nella scultura greca
• ‘Onestà’ che si manifesta nel ciglio e nella fronte
• Fronte ampia (100° angolo facciale)
• Naso largo e dritto
• Occhi celesti
• Mento rotondo
• Escluse donne e classi inferiori
– Centralità della vista, del visuale, dell’immagine
31. Gull, frenologia
• Carattere di un
individuo determinato
dalla forma della testa
• Fronte arcuata =
pensiero metafisico
• Cranio largo alla base =
criminali
32. Naso ebraico
• Nasce nel 1700
• Opposto alla simmetria
del naso greco
• Necessario per
identificare individui
privi di segni esteriori
• Paura
dell’emancipazione
degli ebrei dopo la
rivoluzione francese
33. Salto di qualità nel 1800
Formazione degli stati nazionali
Omogeneità etnica: lingua, antenati, religione
Imperialismo
Darwinismo sociale
• Centrale per dare parvenza scientifica al
razzismo
• Principio della selezione, cioè la sopravvivenza
del più forte e l'eliminazione del più debole
• Un contributo nuovo e una falsa giustificazione
naturalistica al dominio delle popolazioni
bianche sulle altre
34. Atavismo
• Predominio dell’uomo e della civiltà europea
• Regresso dell’uomo non ancora toccato dalla
civiltà
• Primitivo corrisponde allo stadio più basso
della catena
• Immagine del nero come incapace, pigro,
indisciplinato
George Mosse, Il razzismo in Europa
35. Arthur de Gobineau, Saggio sull’ineguaglianza delle
razze umane, 1853-55), francese, aristocratico
(1816-’82)
Unisce teoria razziale e sociale
la razza gialla = materialista, portata al commercio e
incapace di esprimere pensieri metafisici [borghesia]
la razza nera = sensi sviluppati all'eccesso e modesta
capacità intellettiva [proletariato]
la razza bianca (o ariana) = amore per la libertà, per
l'onore e per la spiritualità [nobiltà]
pessimista, processo degenerativo in atto
amico di Richard Wagner
36. Francis Galton (1822-1911)
concetto dell’ereditarietà
Inventa il concetto di eugenetica
popolare in Inghilterra e Germania
Intervento per il miglioramento della razza
37. Cesare Lombroso (1835-1909)
ebreo e socialista
fonda l’antropologia criminale
Medico al seguito dell’esercito italiano nella guerra
contro il brigantaggio a sud (1861-1970)
Banditi descritti come neri e africani, animaleschi,
femminei, traditori, diabolici, perversi, irrazionali
Sud come ‘affrica’
Beduini come più civilizzati
39. Degenerazione e atavismo
impossibile il recupero
Enormi mascelle e zigomi alti
orecchie a sventola ‘quali si trovano
nei criminali, nei selvaggi e nelle
scimmie’
Per le donne: peli sul corpo, forma
degli organi sessuali
41. Campi di concentramento nascono in
Africa durante la colonizzazione
1904-07 genocidio degli herero
L'eugenista Eugen Fischer condusse
esperimenti medici su cavie umane che
furono d'esempio per un suo allievo,
che li riutilizzerà qualche decennio più
tardi, Josef Mengele.
44. Colonial power produces the
colonized as a fixed reality
which is at once an ‘other’ and
yet entirely knowable and
visible
Homi Bhabha, The other question:
difference, discrimination and the discourse
of colonialism
48. 1883, disegno, nativi del Suriname alla fiera di
Amsterdam – biglietto d’entrata: apertura 10-5.30.
In esposizione varie razze del Suriname
49.
50. Descrizione dei nativi del Suriname
alla fiera di Amsterdam 1883
• ‘L’aspetto di questi nativi ha qualcosa di
carino e infantile, che naturalmente piace.
Veri bambini della natura tropicale, amanti
della vita e privi di preoccupazioni,
inquieti, amanti del movimento, rumorosi,
colorati ma anche piacevoli e dolci’.
• Ma l’idea del selvaggio pericoloso non è
sparita, proiettata sui ribelli oppure sui
devianti
53. La belle Hottentote.
Dialogo da destra: che roastbeef! Da ogni sventura può
nascere qualcosa di buono (donna); che comica la natura;
che strana bellezza!
54. The Graphic, 27 luglio 1895 – spettatori di una
danza ‘nativa’
55. L’ideologia della "missione civilizzatrice"
offerta all'opinione pubblica a sostegno
dell'imperialismo
Competenza delle nazioni sviluppate e
di razza bianca portare la civiltà ai
cosiddetti "selvaggi“
Giustificazioni erano
il benessere e il progresso
56. The white man's burden (Il fardello dell'uomo
bianco), 1899, R. Kipling
• Durante la guerra ispano-americana e
dell'occupazione delle Filippine da parte degli Stati
Uniti
• Raccogli il fardello dell'Uomo Bianco -
Disperdi il fiore della tua progenie -
Obbliga i tuoi figli all'esilio
Per servire le necessità dei tuoi prigionieri;
Per vegliare pesantemente bardati
Su gente inquieta e selvaggia -
Popoli da poco sottomessi, riottosi,
Metà demoni e metà bambini.
Raccogli il fardello dell'Uomo Bianco..
57. Sessualità - alterità - femminilità
• Il ‘fardello dell’uomo bianco’ diventa la
sessualità e il suo controllo, questo è alla
base del bisogno di controllare la
sessualità ‘dell’altro’, l’altro come una
donna sessuata. La mentalità coloniale
che vede i ‘nativi’ come bisognosi di
controllo è facilmente trasferita sulla
‘donna’ – sulla donna esemplificata dalla
tipologia della prostituta. (Sander Gilman,
1986, black bodies, white bodies)
58. 1772, pubblicazione popolare inglese
• Le donne inglesi delle classi più basse
apprezzano molto i neri per ragioni che
sono troppo brutali per essere menzionate
• Africano primitivo o selvaggio descritto
nella sua ‘giungla impenetrabile’, nudo,
impegnato in danze selvagge: allegorie di
una sessualità disinibita.
60. • Stai cercando una
domestica?
Bamboulinette a la
rescousse, pubblicata
in Fantasio, 1923
61. 1930, Les petits voyages de Paris-Plaisirs, in
Paris Plaisir – fantasie francesi dell’harem
62. Pierre Loti, Roman d’un Spahi, 1881
• Fatou-Gaye, la protagonista senegalese,
dimostra ‘la misteriosa bellezza di un idolo
di ebano scintillante... Una grazia nera, un
fascino sensuale, un potere fisico
seduttivo, qualcosa di indefinibile che
sembra derivare allo stesso tempo dalla
scimmia, dalla giovane vergine, dalla
tigre’.
• Chi ha il ‘potere’ della descrizione?
84. • 1968, Olimpiadi in
Messico –
Tommie Smith e
John Carlos nel
saluto del Black
Power Movement.
85. Non tutte le donne sono bianche!
“Iniziammo a renderci conto, noi nere, che
quelle donne del collettivo non erano
consapevoli della loro bianchezza! (…) Poi
era come se noi donne nere non fossimo
sullo stesso livello… non eravamo viste come
quelle che potevano essere ‘le teoriche’. E la
soluzione non era semplicemente avere più
donne nere nel collettivo. La questione era la
nostra soggettività. Come nel collettivo
eravamo costruite come donne nere e donne
bianche?” Avtar Brah, Feminist Review
91. 1941, Vignetta –
tema della
vittimizzazione –
Dal 1938 agli ebrei
impedito di
possedere ditte.
Nella vignetta il
tema viene
rovesciato ai
danni di
inoffensivo
cristiano
98. Il resto del Carlino
6 settembre 1938
Tra la mattina e la
notte del
22.8.1938 tutti gli
ebrei d’Italia
ricevettero la
visita di un
ispettore
incaricato di
identificarli
124. La stampa (Torino), 1956:
I meridionali sono “tendenzialmente
incostanti, abili a scansare le responsabilità,
facili a considerare con elasticità di
coscienza i casi della vita (…) I meridionali,
dotati di scarsa iniziativa nel lavoro, sono
però abili a insediarsi nei posti chiave,
imponendo la loro volontà ai primi e
maneggiando i beni da questi prodotti”
126. Bibliografia
• G. Mosse, Il razzismo in Europa
• L. Poliakov, Storia dell’antisemitismo
• S. Gould, Intelligenza e pregiudizio. Contro i
fondamenti scientifici del razzismo
• V. Teti, La razza maledetta. All’origine del pregiudizio
antimeridionale
• A. Del Boca
• B. Sorgoni, Parole e corpi. Antropologia, discorso
giuridico e politiche sessuali nella colonia eritrea
1890-1941
• G. Stefani, Colonia per maschi. Italiani in africa
orientale