1. ci ha portati a ricercare i segni della devozione popolare nel nostro comune, di quelle costruzioni ed immagini votive sorte lungo i cigli delle strade, quasi ad accompagnare gli uomini nel loro cammino, in una condivisione di atteggiamenti e di convinzioni devozionali. Il nostro lavoro Cultur'Arte
2. LE MAESTA' Le maestà sono l’espressione sincera, anche se talvolta semplice ed ingenua, di una profonda religiosità popolare in grado di evidenziare, con le loro forme e con stili diversi, il rapporto uomo – Dio. LE MAESTA'
3. Già ai primordi del cristianesimo col vocabolo maestà si indicavano i luoghi dedicati a Dio, alla Vergine e ai Santi: Divinae Maiestati Sacratum spesso simboleggiati con le sole sigle D.M.S. Nel linguaggio comune è rimasta solamente la parola “maiestati”, cioè “maestà”.
4. Oltre che il termine , si possono usare: cappella edicola oratorio pilastro sacello Questi termini, pur con etimologie diverse e con ulteriori accezioni, nel nostro contesto possono essere usati come sinonimi. maestà
5. Per i credenti sono memoria di momenti di sofferenza, di gioia o di pericolo, richiamo alla preghiera, punto di riferimento e di orientamento, espressione di una religiosità spontanea che permea la vita. Oggi si possono considerare anche “chiese della strada” con il ruolo di richiamo alla prudenza. Sono le “minuscole cattedrali di fede dei poveri” e restano con pieno diritto un elemento integrante dell’ambiente in cui viviamo.