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PROMOZIONE DELLA SALUTE E COMPETENZE NELLA GESTIONE
                    DEL RISCHIO




 Stadi e indicatori del cambiamento
                 Parte 5

   Come lavorare con i contemplativi
Strategie per Contemplativi:
          ascoltare e motivare

• I soggetti nello stadio di contemplazione sono
  caratterizzati dal fatto che, circa lo smettere di
  fumare, “ci stanno pensando”
• Dobbiamo quindi aiutarli a pensare, valutando
  i vantaggi di fumare rispetto ai vantaggi di
  smettere.
Ascoltare e motivare…
• Far elencare i motivi che portano la persona a
  continuare nel comportamento e quelli che lo
  inducono a cambiare
• Domandare quali sono i motivi di maggiore peso
  fra i primi ed i secondi
• Sintetizzare, mettendo a confronto il motivo più
  importante per continuare e quello più
  importante per cambiare
• Chiedere alla persona cosa ne pensa
• Rafforzare i motivi del cambiamento
• Ribadire la responsabilità di scelta e di
  considerare l’opportunità di cambiare
Strategie per Contemplativi:
      ascoltare e motivare
• Far elencare i motivi che portano la persona a
  continuare nel comportamento e quelli che lo
  inducono a cambiare
• Domandare quali sono i motivi di maggiore peso
  fra i primi ed i secondi
• Sintetizzare, mettendo a confonto il motivo più
  importante per continuare e quello più
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• Chiedere alla persona cosa ne pensa
• Rafforzare i motivi del cambiamento
• Ribadire la responsabilità di scelta e di
  considerare l’opportunità di cambiare
Il linguaggio del cambiamento
• L’intervento è più efficace se adoperiamo il
  linguaggio del cambiamento:
   – Domande aperte
   – Ascolto riflessivo

• Alcuni elementi del linguaggio del
  cambiamento sono presentati in questa
  sezione
• Per chi è interessato è disponibile un set di
  slide di approfondimento 
Tecniche per la bilancia decisionale


• Primo passo: pro del fumare

• Secondo passo: pro dello smettere

• Terzo passo: sintesi motivazionale
• Con la persona contemplativa è bene iniziare
  dai pro del comportamento problematico
  (fumare).
  – La persona si sente più accettata se può spiegare i motivi
    del suo comportamento
  – Parlando dei motivi a favore, molte persone iniziano anche
    a porre possibili critiche al loro comportamento (“Lei
    penserà che sono matto…”)
  – Accettiamo entrambi i lati dell’ambivalenza della persona,
    senza parteggiare.


• Adoperiamo una domanda aperta: “Quali
  sono…”
Primo passo: pro del fumare
• Operatore: “Quali sono per lei i vantaggi del
  suo fumare?”
• Paziente: “Può sembrare che sia pazzo, ma
  ancora oggi fumare mi piace, dopo il caffè,
  dopo il pranzo… E poi ho detto tante altre
  volte ai miei familiari ed amici che avrei
  smesso, che ormai se ci provo e non ci riesco
  ci perdo la faccia.”
Nota: cerchiamo il motivo principale


• Per ogni piatto della bilancia, se emergono più
  motivi, chiediamo alla persona di specificare
  quale sente come più importante (diamo un
  peso ai vari motivi)
  – Ad esempio: “Fa bene alla salute, al portafoglio, al gusto
    del cibo…”; chiediamo “E quale fra queste cose sente più
    importante?”
Primo passo: pro del fumare


• Operatore: “Il piacere di fumare e la paura di
  perdere la faccia… quale fra questi due la
  spinge di più a continuare?”
• Paziente: “Certamente perdere la faccia con
  gli amici. Io penso, e voglio che gli altri
  pensini, che sono un tipo deciso, in grado di
  ottenere tutto quello che vuole!”
• Possiamo quindi invitare la persona ad
  esplorare i vantaggi dello smettere di fumare.

• Adoperiamo sempre domande aperte.
Secondo passo: pro di smettere


• Operatore: “E quali potrebbero essere per lei i
  vantaggi di smettere?”

• Paziente: “Fa male alla salute…”
Nota: entriamo nei dettagli
• Invitiamo la persona ad esplorare i motivi del
  cessare, specificandoli bene.
• Evitiamo di accontentarci di frasi generiche
  tipo “Fa male alla salute”
• In questo caso chiediamo: “In che modo
  smettere di fumare gioverebbe alla sua
  salute?”
• Operatore: “In che modo smettere di fumare
  le gioverebbe?”

• Paziente: “Me lo sono detto proprio l’altro
  giorno: i miei figli di otto e dieci anni mi hanno
  invitato a giocare a palla con loro. Prima li
  avrei scartati a occhi chiusi, ieri ero in affanno:
  mi mancava il respiro. Ho dovuto rinunciare in
  dieci minuti…”
Terzo passo: sintetizzare
• La sintesi motivazionale mette assieme il
  principale motivo per continuare a fumare e il
  principale motivo per smettere.
• Anche in questo caso è utile iniziare dal pro
  del fumare per arrivare ai pro dello smettere:
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  verso la cessazione.
• Alla fine chiedere alla persona cosa ne pensa
  (domanda aperta)
Una sintesi corretta?


    Tento di riassumere. Se smettesse di
 fumare potrebbe giocare meglio a pallone
   con i suoi figli. D’altra parte ha paura di
perdere la faccia di fronte agli amici se non
                   ci riuscirà …
• Si può notare che mettere prima i pro dello
  smettere e poi i pro del fumare crea
  un’atmosfera negativa: resta nell’aria la paura
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  smettere.

• Non chiedere alla persona cosa ne pensa
  lascia il discorso in sospeso.
Una sintesi corretta


 Tento di riassumere. Ha paura di perdere
la faccia di fronte agli amici se non riuscirà
   a smettere di fumare. D’altro canto se
    smettesse potrebbe giocare meglio a
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• Alla fine della sessione, l’operatore non
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• “Sta a lei prendere la decisione. Come suo
  medico credo che effettivamente smettere
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  • Far elencare i motivi che portano la persona a
    continuare nel comportamento e quelli che lo
    inducono a cambiare
  • Domandare quali sono i motivi di maggiore peso
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  • Sintetizzare, mettendo a confronto il motivo più
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  • 1. PROMOZIONE DELLA SALUTE E COMPETENZE NELLA GESTIONE DEL RISCHIO Stadi e indicatori del cambiamento Parte 5 Come lavorare con i contemplativi
  • 2. Strategie per Contemplativi: ascoltare e motivare • I soggetti nello stadio di contemplazione sono caratterizzati dal fatto che, circa lo smettere di fumare, “ci stanno pensando” • Dobbiamo quindi aiutarli a pensare, valutando i vantaggi di fumare rispetto ai vantaggi di smettere.
  • 3. Ascoltare e motivare… • Far elencare i motivi che portano la persona a continuare nel comportamento e quelli che lo inducono a cambiare • Domandare quali sono i motivi di maggiore peso fra i primi ed i secondi • Sintetizzare, mettendo a confronto il motivo più importante per continuare e quello più importante per cambiare • Chiedere alla persona cosa ne pensa • Rafforzare i motivi del cambiamento • Ribadire la responsabilità di scelta e di considerare l’opportunità di cambiare
  • 4. Strategie per Contemplativi: ascoltare e motivare • Far elencare i motivi che portano la persona a continuare nel comportamento e quelli che lo inducono a cambiare • Domandare quali sono i motivi di maggiore peso fra i primi ed i secondi • Sintetizzare, mettendo a confonto il motivo più importante per continuare e quello più importante per cambiare • Chiedere alla persona cosa ne pensa • Rafforzare i motivi del cambiamento • Ribadire la responsabilità di scelta e di considerare l’opportunità di cambiare
  • 5. Il linguaggio del cambiamento • L’intervento è più efficace se adoperiamo il linguaggio del cambiamento: – Domande aperte – Ascolto riflessivo • Alcuni elementi del linguaggio del cambiamento sono presentati in questa sezione • Per chi è interessato è disponibile un set di slide di approfondimento 
  • 6. Tecniche per la bilancia decisionale • Primo passo: pro del fumare • Secondo passo: pro dello smettere • Terzo passo: sintesi motivazionale
  • 7. • Con la persona contemplativa è bene iniziare dai pro del comportamento problematico (fumare). – La persona si sente più accettata se può spiegare i motivi del suo comportamento – Parlando dei motivi a favore, molte persone iniziano anche a porre possibili critiche al loro comportamento (“Lei penserà che sono matto…”) – Accettiamo entrambi i lati dell’ambivalenza della persona, senza parteggiare. • Adoperiamo una domanda aperta: “Quali sono…”
  • 8. Primo passo: pro del fumare • Operatore: “Quali sono per lei i vantaggi del suo fumare?” • Paziente: “Può sembrare che sia pazzo, ma ancora oggi fumare mi piace, dopo il caffè, dopo il pranzo… E poi ho detto tante altre volte ai miei familiari ed amici che avrei smesso, che ormai se ci provo e non ci riesco ci perdo la faccia.”
  • 9. Nota: cerchiamo il motivo principale • Per ogni piatto della bilancia, se emergono più motivi, chiediamo alla persona di specificare quale sente come più importante (diamo un peso ai vari motivi) – Ad esempio: “Fa bene alla salute, al portafoglio, al gusto del cibo…”; chiediamo “E quale fra queste cose sente più importante?”
  • 10. Primo passo: pro del fumare • Operatore: “Il piacere di fumare e la paura di perdere la faccia… quale fra questi due la spinge di più a continuare?” • Paziente: “Certamente perdere la faccia con gli amici. Io penso, e voglio che gli altri pensini, che sono un tipo deciso, in grado di ottenere tutto quello che vuole!”
  • 11. • Possiamo quindi invitare la persona ad esplorare i vantaggi dello smettere di fumare. • Adoperiamo sempre domande aperte.
  • 12. Secondo passo: pro di smettere • Operatore: “E quali potrebbero essere per lei i vantaggi di smettere?” • Paziente: “Fa male alla salute…”
  • 13. Nota: entriamo nei dettagli • Invitiamo la persona ad esplorare i motivi del cessare, specificandoli bene. • Evitiamo di accontentarci di frasi generiche tipo “Fa male alla salute” • In questo caso chiediamo: “In che modo smettere di fumare gioverebbe alla sua salute?”
  • 14. • Operatore: “In che modo smettere di fumare le gioverebbe?” • Paziente: “Me lo sono detto proprio l’altro giorno: i miei figli di otto e dieci anni mi hanno invitato a giocare a palla con loro. Prima li avrei scartati a occhi chiusi, ieri ero in affanno: mi mancava il respiro. Ho dovuto rinunciare in dieci minuti…”
  • 15. Terzo passo: sintetizzare • La sintesi motivazionale mette assieme il principale motivo per continuare a fumare e il principale motivo per smettere. • Anche in questo caso è utile iniziare dal pro del fumare per arrivare ai pro dello smettere: si imprime al discorso la direzione che va verso la cessazione. • Alla fine chiedere alla persona cosa ne pensa (domanda aperta)
  • 16. Una sintesi corretta? Tento di riassumere. Se smettesse di fumare potrebbe giocare meglio a pallone con i suoi figli. D’altra parte ha paura di perdere la faccia di fronte agli amici se non ci riuscirà …
  • 17. • Si può notare che mettere prima i pro dello smettere e poi i pro del fumare crea un’atmosfera negativa: resta nell’aria la paura di fallire che attenua la motivazione a smettere. • Non chiedere alla persona cosa ne pensa lascia il discorso in sospeso.
  • 18. Una sintesi corretta Tento di riassumere. Ha paura di perdere la faccia di fronte agli amici se non riuscirà a smettere di fumare. D’altro canto se smettesse potrebbe giocare meglio a pallone con i suoi figli. Cosa ne pensa?
  • 19. • L’atmosfera è più positiva. Quello che prevale è l’idea che ci si possa guadagnare nel giocare con i propri figli. • La persona può valutare contemporaneamente i due piatti della bilancia e chiedersi cosa vale di più. • E’ anzi sollecitata a farlo dalla domanda aperta finale: “Cosa ne pensa?”
  • 20. Infine: attribuire responsabilità • Alla fine della sessione, l’operatore non deve dare prescrizioni, ma attribuire alla persona la responsabilità di decidere. (R del modello FRAMES) • “Sta a lei prendere la decisione. Come suo medico credo che effettivamente smettere di fumare la aiuterebbe fisicamente e le offrirebbe l’occasione di divertirsi con i suoi piccoli. Ci pensi!”
  • 21. Sintesi: intervento per i contemplativi • Far elencare i motivi che portano la persona a continuare nel comportamento e quelli che lo inducono a cambiare • Domandare quali sono i motivi di maggiore peso fra i primi ed i secondi • Sintetizzare, mettendo a confronto il motivo più importante per continuare e quello più importante per cambiare • Chiedere alla persona cosa ne pensa • Rafforzare i motivi del cambiamento • Ribadire la responsabilità di scelta e di considerare l’opportunità di cambiare

Notas do Editor

  1. Strategia per i contemplativi: costruire la bilancia decisionale, chiedendo alla persona di esplicitare le sue motivazioni a restare come è o a cambiare. Chiedere alla fine quanto i singoli elementi pesano: individuare i più pesanti dall ’una e dall’altra parte e concludere: questo è il motivo principale per continuare a fumare, questo è il motivo principale per smettere. Cosa ne pensi? Dove è più pesante?”. La frase tipo punta, una volta che la persona ha esplicitato i motivi, a rafforzarne l’autoefficacia. In alcuni casi si può decidere di dare un po’ di tempo per pensare e rinviare la decisione ad una visita successiva.
  2. Strategia per i contemplativi: costruire la bilancia decisionale, chiedendo alla persona di esplicitare le sue motivazioni a restare come è o a cambiare. Chiedere alla fine quanto i singoli elementi pesano: individuare i più pesanti dall ’una e dall’altra parte e concludere: questo è il motivo principale per continuare a fumare, questo è il motivo principale per smettere. Cosa ne pensi? Dove è più pesante?”. La frase tipo punta, una volta che la persona ha esplicitato i motivi, a rafforzarne l’autoefficacia. In alcuni casi si può decidere di dare un po’ di tempo per pensare e rinviare la decisione ad una visita successiva.
  3. Esempio di sintesi da bilancia motivazionale sul dialogo precedente. Mi hai detto due cose: non sei preoccupato per il tuo fumo (e quindi non cambieresti) e pensi che staresti meglio se fumassi di meno (e quindi cambieresti). Cosa ne pensi?  dopo che hai esaminato i due piatti della bilancia, in definitiva, cosa pensi di fare?
  4. Esempio di sintesi da bilancia motivazionale sul dialogo precedente. Mi hai detto due cose: non sei preoccupato per il tuo fumo (e quindi non cambieresti) e pensi che staresti meglio se fumassi di meno (e quindi cambieresti). Cosa ne pensi?  dopo che hai esaminato i due piatti della bilancia, in definitiva, cosa pensi di fare?
  5. Esempio di sintesi da bilancia motivazionale sul dialogo precedente. Mi hai detto due cose: non sei preoccupato per il tuo fumo (e quindi non cambieresti) e pensi che staresti meglio se fumassi di meno (e quindi cambieresti). Cosa ne pensi?  dopo che hai esaminato i due piatti della bilancia, in definitiva, cosa pensi di fare?
  6. Strategia per i contemplativi: costruire la bilancia decisionale, chiedendo alla persona di esplicitare le sue motivazioni a restare come è o a cambiare. Chiedere alla fine quanto i singoli elementi pesano: individuare i più pesanti dall ’una e dall’altra parte e concludere: questo è il motivo principale per continuare a fumare, questo è il motivo principale per smettere. Cosa ne pensi? Dove è più pesante?”. La frase tipo punta, una volta che la persona ha esplicitato i motivi, a rafforzarne l’autoefficacia. In alcuni casi si può decidere di dare un po’ di tempo per pensare e rinviare la decisione ad una visita successiva.
  7. Strategia per i contemplativi: costruire la bilancia decisionale, chiedendo alla persona di esplicitare le sue motivazioni a restare come è o a cambiare. Chiedere alla fine quanto i singoli elementi pesano: individuare i più pesanti dall ’una e dall’altra parte e concludere: questo è il motivo principale per continuare a fumare, questo è il motivo principale per smettere. Cosa ne pensi? Dove è più pesante?”. La frase tipo punta, una volta che la persona ha esplicitato i motivi, a rafforzarne l’autoefficacia. In alcuni casi si può decidere di dare un po’ di tempo per pensare e rinviare la decisione ad una visita successiva.