3. Psicostimolanti
• Naturali: cocaina
• Di sintesi: amfetamine
• Sostanze euforizzanti, energizzanti e socializzanti
• Effetti simili ma meno intensi e più prolungati con le
amfetamine
• Usualmente le amfetamine vengono assunte in cpr mentre la
cocaina viene inalata (anche e.v. o fumo)
• Rischi per la salute: eventi cardiaci e cerebrovascolari, aritmie,
miocardiopatia da uso protratto, crisi comiziali, perforazione
del setto nasale
4. Meccanismo d’azione
degli psicostimolanti
• La cocaina blocca il reuptake
presinaptico di:
Dopamina
Serotonina
Noradrenalina
• Induce la liberazione di
dopamina dei neuroni dell’area
ventrale tegmentale del sistema
limbico (n. accumbens).
• Le amfetamine inducono il
rilascio di catecolamine (spt
dopamina) dalle terminazioni
presinaptiche
5. Intossicazione da psicostimolanti
• Esaltazione, euforia, aumento dell’autostima, irritabilità
• Miglioramento delle capacità mentali e fisiche, no fatica
• Ipervigilanza, insonnia
• Iperattività, agitazione psicomotoria, disorganizzazione
• Segni e sintomi da attivazione del SNV: ipertensione, tachicardia,
midriasi, sudorazione
• Riduzione del senso della fame
• Nei casi più gravi: sintomi maniacali, dist. del comportamento
(impulsività)
6. Astinenza da psicostimolanti
• Deflessione del tono dell’umore, disforia, depressione
• Apatia, scarsa spinta a fare le cose, stanchezza
• Ipersonnia, letargia
• Aumento dell’appetito
• Nei casi più gravi: idee suicidiarie, delirium
La sindrome (crash) può durare anche diversi giorni in
relazione all’uso della sostanza
E’ particolarmente forte nei soggetti che assumono cocaina
(inizio rapido, picco dopo 2-3 giorni, poi 1 settimana)
7. Dist. psichiatrici da uso di
psicostimolanti
• Delirium da intossicazione/astinenza:
intossicazione/astinenza
Alterazione della coscienza, ridotta capacità di mantenere
l’attenzione, modificazione cognitiva/alterazione percettiva. Si
sviluppa in un breve periodo di tempo e tende a presentare
fluttuazioni giornaliere
• Disturbo psicotico:
psicotico
Delirio paranoide, allucinazioni uditive e visive, sensazione di avere
insetti sotto la cute, comp. bizzarri ed aggressivi
• Disturbo dell’umore:
dell’umore
Sintomi ipomaniacali e depressivi
• Disturbo d’ansia:
d’ansia
Crisi di ansia acuta, attacchi di panico, sint. ossessivi
8. CANNABINOIDI
Derivati psicoattivi inalati, fumati o ingeriti della Cannabis sativa L.:
• MARIJUANA: foglie ed infiorescenze essiccate e sminuzzate (2-5% THC)
• HASHISH: resina essiccata (6-10% THC)
• OLIO DI HASHISH: estratto dalle infiorescenze (15-60% THC)
Il delta-9-tetraidrocannabinolo (tetraidrocannabinolo, delta-9-THC, THC) è uno dei
maggiori e più noti principi attivi della cannabis.
No marcata dipendenza fisica e sindrome da sospensione
Negli ultimi decenni diversi ricercatori hanno studiato le attività farmacologiche
della cannabis e le sue possibili applicazioni soprattutto come antiemetico,
analgesico e stimolatore dell'appetito
9. Meccanismo d'azione dei
CANNABINOIDI
Le azioni farmacologiche del THC risultano dal suo legame con i
recettori cannabinoidi CB1, e CB2 (recettori accoppiati a proteine G)
CB2
-sistema emo-linfatico
CB1
-SNC
-Inibizione presinaptica
↓adenilil-ciclasi
↓canali Ca2+
↑canali K+
-modulazione proteine chinasi
↑MAP chinasi, ERK
↓PKA
10. Effetti dei CANNABINOIDI
SNC
Euforia, dipendenza: GABA, Glutammato
Alterazioni cognitive: Glutammato, Acetilcolina
• Alterazioni psicomotorie: euforia, rilassamento, distorsioni percettive,
allucinazioni, stati d’ansia, disturbi memoria, deficit
della coordinazione motoria
• Analgesia: attivazione vie discendenti noradrenergiche (CB1)
stimolazione oppioidi endogeni dinorfina (recettori k)
• Anticonvulsivante: inibizione presinaptica neuroni glutammergici
• Aumento dell’appetito
ALTRI ORGANI
• Vasodilatazione, tachicardia, aumento della PA
• Inibizione linfociti T e B (CB2)
• Riduzione della pressione endoculare
• Ridotta fertilita'
11. Effetti negativi a lungo termine
• In circa un terzo dei soggetti che fanno uso regolare di cannabis
si osservano lievi forme di depressione, ansia o irritabilità
• Mentre all’inizio la cannabis può avere un effetto antiansia o
anti-ira (rischio di automedicazione) con l’uso cronico vi è un
aumento della aggressività
• Letargia sia fisica che mentale e anedonia
• Aumento di peso e sindrome metabolica
• Sindrome amotivazionale: passività, diminuzione degli impulsi e
delle attività mirate ad uno scopo, facile affaticabilità ed apatia
• Sono state documentate atrofia cerebrale e suscettibilità alle
convulsioni
12. Altri rischi legati all’uso di
cannabinoidi
•
•
•
•
•
Interferenza con i compiti lavorativi e scolastici,
Rischi in situazioni come la guida dell’automobile
Maggior rischio di malattie polmonari (incluse neoplasie)
Alterazione della risposta immunitaria
Rischio di difetti congeniti e leucemia per i bambini
esposti in utero
13. Intossicazione da cannabinoidi
Non sono riportati in letteratura episodi di sovradosaggio
accidentale o intenzionale. I sintomi attesi sono
riconducibili a:
• Alterazioni della sensopercezione: colori più brillanti,
intensificazione degli stimoli esterni
• Sensazione di rallentamento del tempo
• Iperemia congiuntivale, secchezza delle fauci, tachicardia,
aumento dell’appetito
• Alterazione delle abilità motorie (di lunga durata)
• Alte dosi possono indurre derealizzazione e
depersonalizzazione
• Bad trip: ansia, reazione paranoide transitoria
14. Astinenza da CANNABINOIDI
La sindrome da astinenza, rara, è caratterizzata da:
ansietà, irritabilità, piloerezione, anoressia, insonnia,
sudorazione, tremori, fotofobia
La sintomatologia e' simile alla sindrome da astinenza da
tranquillanti minori, quali le BDZ.
Difficilmente e' causa o concausa di morte
15. Disturbi psichiatrici da uso di
CANNABINOIDI
• Reazioni psicotiche
• Schizofrenia ( ricomparsa di sintomi psicotici acuti,
induzione/slatentizzazione?)
• Flashback
• Depressione, Ideazione/tentativo di suicidio
• Ansia, attacchi di panico
• Fobie
16. Scala di valutazione dei possibili
effetti negativi tra le sostanze
d’abuso
"Development of a rational scale to assess the harm of drugs of potential misuse"
The Lancet 2007; 369:1047-1053.
17. Allucinogeni
• Definite anche psichedeliche o psicomimetiche
• Naturali: Psilocibina (funghi), Mescalina (cactus)
• Di sintesi: Dietilamide dell’acido lisergico (LSD), ketamina,
fenciclidina
• Inducono una perdita di contatto con la realtà con sensazione di
aumento/espansione della coscienza ed allucinazioni
• Rari dipendenza ed abuso
18. Meccanismo d’azione
degli allucinogeni
• Agonisti serotoninergici (recettore 5-HT2A): mescalina,
DMT, psilocibina, psilocina, LSD
• Antagonisti del glutammato (recettore NMDA):
ketamina e la fenciclidina
• Inibitore delle monoamminossidasi B (IMAO),
(IMAO)
aumentano a livello pre e post sinaptico la
concentrazione di dopamina: armalina e armina
19. Intossicazione da allucinogeni
• Alterazioni della sensopercezione
• Intensificazione soggettiva delle percezioni (colori più vivaci,
profumi intensi)
• Fenomeni di sinestesia
• Senso di depersonalizzazione o di derealizzazione
• Sviluppo di illusioni o allucinazioni prev. visive
• Alterazione della percezione dello spazio e del tempo
• Sintomi psichiatrici: ansia, depressione, idee di riferimento o
franca ideazione paranoide
• Recupero mnestico di esperienze passate: nascita
• Segni e sintomi da attivazione del SNV: tachicardia, midriasi,
sudorazione, tremore
21. Disturbi psichiatrici da
allucinogeni
•
•
•
Delirium
Disturbo psicotico
Disturbo percettivo persistente (flash-back): Il ripresentarsi
dopo cessazione dell'uso di un allucinogeno, di uno o più dei
sintomi percettivi che venivano sperimentati in stato di
intossicazione. Le percezioni anormali ricorrono episodicamente
e possono essere autoindotte o scatenate dall'ingresso in un
ambiente buio, da vari farmaci, da ansia o da altri fattori di
stress.
• Attacchi di panico (bad trip) Le manifestazioni possono variare
da vaghi sentimenti di ansia e alienazione a stati di terrore e
annientamento.
22. ECSTASYme
Di sintesi: Metilen-diossi-metamfetamina (MDMA), Piperazine
EFFETTI PSICOLOGICI
•Eccitamento / effetti psichedelici
•Euforia, fiducia, spensieratezza
•Affabilità, felicità, accondiscendenza
•Apertura mentale, loquacità
•Alteraz. sensopercezione
•Aumento del sentimento di intimità con gli altri
25. Intossicazione da ecstasy
La intossicazione da MDMA non e’ dose correlata. Possono verificarsi
gravi forme tossiche sia dopo assunzione di una sola dose che dopo
dosi ripetute. Questo conferma
l’ importanza della risposta
individuale alla sostanza.
Il quadro si caratterizza per:
• SINDROME IPERTERMICA
• RABDOMIOLISI
• COAGULAZIONE INTRAVASCOLARE DISSEMINATA
• SOFFERENZA MULTIPLA DI ORGANO (MOFS)
26. Disturbi psichiatrici da ECSTasy
•Depressione (subdola)
•Irritabilità, comportamenti impulsivi
•Insonnia
•Disturbi psicotici
•Disturbi alimentari
•Stati dissociativi, derealizzazione, depersonalizzazione
•Crisi d’ansia, attacchi di Panico
•Sensazione di flash-back
27. Il fenomeno delle droghe
sintetiche
• Sono legate al mondo del divertimento
• Vengono assunte allo scopo di intensificare le sensazioni
individuali, favorire le relazioni e superare le inibizioni
• Poliabuso
• Uso occasionale (fine settimana)
29. Oppiacei
Alcaloidi che possono essere ritrovati nell’oppio, una miscela di sostanze
ricavata dal lattice del Papaver somniferum, nonché i loro derivati
semisintetici.
EFFETTI
• SNC: analgesia, sonnolenza, modificazione dell’umore, obnubilazione,
riduzione della coscienza
• Rigidità muscolare
• Euforia
• Depressione respiratoria
• Rallentamento del transito gastro-intestinale, stitichezza ed inibizione
della diuresti
• Immunodepressione
30. Meccanismo d’azione oppiacei
Agonista dei recettori oppioidi di tipo μ e agonista parziale
dei recettori δ e k:
•bloccano il rilascio dei neurotrasmettitori a livello presinaptico;
•si legano sulla membrana postsinaptica al recettore μ, del tipo
GPCR (accoppiato a proteina G) portando a diminuzione della
concentrazione dell'AMP ciclico;
•provocano l'efflusso di ioni potassio dal neurone post-sinaptico:
in questo modo la cellula si iperpolarizzerà e risulterà refrattaria
all'eccitazione.
31. Intossicazione da oppiacei
•
•
•
•
•
•
•
•
Iniziale euforia seguita da apatia
Rallentamento psicomotorio
Sonnolenza
Difficoltà a parlare,
Alterazione della memoria e dell’attenzione
Scarsi sintomi psichiatrici
Miosi
Rari: agitazione, aggressività, disturbi del comportamento
32. Astinenza da oppiacei
Sindrome intensa e di lunga durata (6-12 h dopo ultima dose, picco
dopo 2-3 giorni, risoluzione in 7-10 giorni)
•Umore disforico
•Nausea / Vomito
•Dolorabilità muscolare, crampi
•Rinorrea, lacrimazione
•Midriasi, piloerezione, sudorazione
•Diarrea
•Sbadigli
•Febbre
•Insonnia
33. Disturbi psichiatrici da uso di
oppiacei
• Delirium da intossicazione
• Disturbo psicotico
• Disturbo dell’umore
34. Benzodiazepine
Le benzodiazepine hanno in comune diversi effetti terapeutici:
•Ansiolitico
•Ipnoinducente o sedativo
•Miorilassante
•Anticonvulsionante
•Anestetico generale (e.v.)
35. Meccanismo d’azione
benzodiazepine
La modulazione avviene mediante il legame sul recettore
GABA-A.
Le Benzodiazepine si legano nell'interfaccia tra la subunità γ e
la α determinando un aumento di frequenza di apertura del
canale e un aumento dell'affinità del GABA al suo sito di
legame, portando a incremento della trasmissione
GABAergica
36. Intossicazione da benzodiazepine
Si manifesta con:
•profondo torpore;
•astenia accentuata;
•raramente coma.
Il sovradosaggio delle benzodiazepine, in particolare se combinate
con alcool possono portare anche al coma, ma nel complesso
questa interazione non causa severe disfunzioni metaboliche per
cui di solito vi è una prognosi positiva.
37. Astinenza da benzodiazepine
Ast
La gravità dei sintomi di astinenza associati alle benzodiazepine
varia enormemente a seconda della dose media e della durata
dell'uso.
SEGNI E SINTOMI:
• ansia,
• nausea o vomito,
• sudorazione,
• fascicolazioni muscolari e talvolta cri-si epilettiche,
• aumento del tremore alle mani,
• Insonnia
• allucinazioni o illusioni transitorie visive, tattili o uditive.
38. Disturbi psichiatrici da uso di
benzodiazepine
•
•
•
•
Psicosi
Simil Delirium tremens
Ansia e attacchi di panico
Depressione e ideazione suicidaria