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SOSTANZE PSICOATTIVE NON LEGALI
Classificazione
Ecstasy

Allucinogeni

Psicostimolanti
Cocaina
Amfetamine

LSD
Mescalina
Cannabinoidi

Deprimenti
Oppiacei
Benzodiazepine
Etanolo
Psicostimolanti
• Naturali: cocaina
• Di sintesi: amfetamine
• Sostanze euforizzanti, energizzanti e socializzanti
• Effetti simili ma meno intensi e più prolungati con le
amfetamine
• Usualmente le amfetamine vengono assunte in cpr mentre la
cocaina viene inalata (anche e.v. o fumo)
• Rischi per la salute: eventi cardiaci e cerebrovascolari, aritmie,
miocardiopatia da uso protratto, crisi comiziali, perforazione
del setto nasale
Meccanismo d’azione
degli psicostimolanti
• La cocaina blocca il reuptake
presinaptico di:
 Dopamina
 Serotonina
 Noradrenalina

• Induce la liberazione di
dopamina dei neuroni dell’area
ventrale tegmentale del sistema
limbico (n. accumbens).
• Le amfetamine inducono il
rilascio di catecolamine (spt
dopamina) dalle terminazioni
presinaptiche
Intossicazione da psicostimolanti
• Esaltazione, euforia, aumento dell’autostima, irritabilità
• Miglioramento delle capacità mentali e fisiche, no fatica
• Ipervigilanza, insonnia
• Iperattività, agitazione psicomotoria, disorganizzazione
• Segni e sintomi da attivazione del SNV: ipertensione, tachicardia,
midriasi, sudorazione
• Riduzione del senso della fame
• Nei casi più gravi: sintomi maniacali, dist. del comportamento
(impulsività)
Astinenza da psicostimolanti
• Deflessione del tono dell’umore, disforia, depressione
• Apatia, scarsa spinta a fare le cose, stanchezza
• Ipersonnia, letargia
• Aumento dell’appetito
• Nei casi più gravi: idee suicidiarie, delirium
La sindrome (crash) può durare anche diversi giorni in
relazione all’uso della sostanza
E’ particolarmente forte nei soggetti che assumono cocaina
(inizio rapido, picco dopo 2-3 giorni, poi 1 settimana)
Dist. psichiatrici da uso di
psicostimolanti
• Delirium da intossicazione/astinenza:
intossicazione/astinenza
Alterazione della coscienza, ridotta capacità di mantenere
l’attenzione, modificazione cognitiva/alterazione percettiva. Si
sviluppa in un breve periodo di tempo e tende a presentare
fluttuazioni giornaliere
• Disturbo psicotico:
psicotico
Delirio paranoide, allucinazioni uditive e visive, sensazione di avere
insetti sotto la cute, comp. bizzarri ed aggressivi
• Disturbo dell’umore:
dell’umore
Sintomi ipomaniacali e depressivi
• Disturbo d’ansia:
d’ansia
Crisi di ansia acuta, attacchi di panico, sint. ossessivi
CANNABINOIDI
Derivati psicoattivi inalati, fumati o ingeriti della Cannabis sativa L.:
• MARIJUANA: foglie ed infiorescenze essiccate e sminuzzate (2-5% THC)
• HASHISH: resina essiccata (6-10% THC)
• OLIO DI HASHISH: estratto dalle infiorescenze (15-60% THC)
Il delta-9-tetraidrocannabinolo (tetraidrocannabinolo, delta-9-THC, THC) è uno dei
maggiori e più noti principi attivi della cannabis.
No marcata dipendenza fisica e sindrome da sospensione
Negli ultimi decenni diversi ricercatori hanno studiato le attività farmacologiche
della cannabis e le sue possibili applicazioni soprattutto come antiemetico,
analgesico e stimolatore dell'appetito
Meccanismo d'azione dei
CANNABINOIDI
Le azioni farmacologiche del THC risultano dal suo legame con i
recettori cannabinoidi CB1, e CB2 (recettori accoppiati a proteine G)
CB2
-sistema emo-linfatico
CB1
-SNC
-Inibizione presinaptica
↓adenilil-ciclasi
↓canali Ca2+
↑canali K+
-modulazione proteine chinasi
↑MAP chinasi, ERK
↓PKA
Effetti dei CANNABINOIDI
SNC
Euforia, dipendenza: GABA, Glutammato
Alterazioni cognitive: Glutammato, Acetilcolina
• Alterazioni psicomotorie: euforia, rilassamento, distorsioni percettive,
allucinazioni, stati d’ansia, disturbi memoria, deficit
della coordinazione motoria
• Analgesia: attivazione vie discendenti noradrenergiche (CB1)
stimolazione oppioidi endogeni dinorfina (recettori k)
• Anticonvulsivante: inibizione presinaptica neuroni glutammergici
• Aumento dell’appetito
ALTRI ORGANI
• Vasodilatazione, tachicardia, aumento della PA
• Inibizione linfociti T e B (CB2)
• Riduzione della pressione endoculare
• Ridotta fertilita'
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• In circa un terzo dei soggetti che fanno uso regolare di cannabis
si osservano lievi forme di depressione, ansia o irritabilità
• Mentre all’inizio la cannabis può avere un effetto antiansia o
anti-ira (rischio di automedicazione) con l’uso cronico vi è un
aumento della aggressività
• Letargia sia fisica che mentale e anedonia
• Aumento di peso e sindrome metabolica
• Sindrome amotivazionale: passività, diminuzione degli impulsi e
delle attività mirate ad uno scopo, facile affaticabilità ed apatia
• Sono state documentate atrofia cerebrale e suscettibilità alle
convulsioni
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cannabinoidi
•
•
•
•
•

Interferenza con i compiti lavorativi e scolastici,
Rischi in situazioni come la guida dell’automobile
Maggior rischio di malattie polmonari (incluse neoplasie)
Alterazione della risposta immunitaria
Rischio di difetti congeniti e leucemia per i bambini
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Intossicazione da cannabinoidi
Non sono riportati in letteratura episodi di sovradosaggio
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riconducibili a:
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aumento dell’appetito
• Alterazione delle abilità motorie (di lunga durata)
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Astinenza da CANNABINOIDI
La sindrome da astinenza, rara, è caratterizzata da:
ansietà, irritabilità, piloerezione, anoressia, insonnia,
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La sintomatologia e' simile alla sindrome da astinenza da
tranquillanti minori, quali le BDZ.
Difficilmente e' causa o concausa di morte
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• Reazioni psicotiche
• Schizofrenia ( ricomparsa di sintomi psicotici acuti,
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• Flashback
• Depressione, Ideazione/tentativo di suicidio
• Ansia, attacchi di panico
• Fobie
Scala di valutazione dei possibili
effetti negativi tra le sostanze
d’abuso

 "Development of a rational scale to assess the harm of drugs of potential misuse"
The Lancet 2007; 369:1047-1053.
Allucinogeni
• Definite anche psichedeliche o psicomimetiche
• Naturali: Psilocibina (funghi), Mescalina (cactus)
• Di sintesi: Dietilamide dell’acido lisergico (LSD), ketamina,
fenciclidina
• Inducono una perdita di contatto con la realtà con sensazione di
aumento/espansione della coscienza ed allucinazioni
• Rari dipendenza ed abuso
Meccanismo d’azione
degli allucinogeni
• Agonisti serotoninergici (recettore 5-HT2A): mescalina,
DMT, psilocibina, psilocina, LSD
• Antagonisti del glutammato (recettore NMDA):
ketamina e la fenciclidina
• Inibitore delle monoamminossidasi B (IMAO),
(IMAO)
aumentano a livello pre e post sinaptico la
concentrazione di dopamina: armalina e armina
Intossicazione da allucinogeni
• Alterazioni della sensopercezione
• Intensificazione soggettiva delle percezioni (colori più vivaci,
profumi intensi)
• Fenomeni di sinestesia
• Senso di depersonalizzazione o di derealizzazione
• Sviluppo di illusioni o allucinazioni prev. visive
• Alterazione della percezione dello spazio e del tempo
• Sintomi psichiatrici: ansia, depressione, idee di riferimento o
franca ideazione paranoide
• Recupero mnestico di esperienze passate: nascita
• Segni e sintomi da attivazione del SNV: tachicardia, midriasi,
sudorazione, tremore
Astinenza da allucinogeni
•Depressione
•Ansia
•Schizofrenuia
•Alterazioni della memoria
•Minore capacità di attenzione e di concentrazione
•Confusione mentale
•Difficoltà di pensiero astratto
•Pensieri suicidari
Disturbi psichiatrici da
allucinogeni
•
•
•

Delirium
Disturbo psicotico
Disturbo percettivo persistente (flash-back):  Il ripresentarsi
dopo cessazione dell'uso di un allucinogeno, di uno o più dei
sintomi percettivi che venivano sperimentati in stato di
intossicazione. Le percezioni anormali ricorrono episodicamente
e possono essere autoindotte o scatenate dall'ingresso in un
ambiente buio, da vari farmaci, da ansia o da altri fattori di
stress.
• Attacchi di panico (bad trip) Le manifestazioni possono variare
da vaghi sentimenti di ansia e alienazione a stati di terrore e
annientamento.
ECSTASYme
Di sintesi: Metilen-diossi-metamfetamina (MDMA), Piperazine
EFFETTI PSICOLOGICI
•Eccitamento / effetti psichedelici
•Euforia, fiducia, spensieratezza
•Affabilità, felicità, accondiscendenza
•Apertura mentale, loquacità
•Alteraz. sensopercezione
•Aumento del sentimento di intimità con gli altri
Meccanismo d‘azione
• Aumentato
rilascio/inibizione
ricaptazione
 serotonina (5-HT)
 noradrenalina
 dopamina
• Agonista diretto
 5-HT2A, 2, M1, H1
Effetti avversi acuti da ecstasy
•
•
•
•
•
•

amfetamino-simili: nervosismo, insonnia, cardiovascolari
alterazioni intellettive
disturbi della memoria
contrazioni muscolatura: bruxismo,dolori muscolari
disturbi comportamentali
ipertermia
Intossicazione da ecstasy
La intossicazione da MDMA non e’ dose correlata. Possono verificarsi
gravi forme tossiche sia dopo assunzione di una sola dose che dopo
dosi ripetute. Questo conferma
l’ importanza della risposta
individuale alla sostanza.
Il quadro si caratterizza per:
• SINDROME IPERTERMICA
• RABDOMIOLISI
• COAGULAZIONE INTRAVASCOLARE DISSEMINATA
• SOFFERENZA MULTIPLA DI ORGANO (MOFS)
Disturbi psichiatrici da ECSTasy
•Depressione (subdola)
•Irritabilità, comportamenti impulsivi
•Insonnia
•Disturbi psicotici
•Disturbi alimentari
•Stati dissociativi, derealizzazione, depersonalizzazione
•Crisi d’ansia, attacchi di Panico
•Sensazione di flash-back
Il fenomeno delle droghe
sintetiche
• Sono legate al mondo del divertimento
• Vengono assunte allo scopo di intensificare le sensazioni
individuali, favorire le relazioni e superare le inibizioni
• Poliabuso
• Uso occasionale (fine settimana)
Deprimenti
• Oppiacei naturali: morfina
semisintetici: eroina
sintetici: codeina
• Tranquillanti minori: benzodiazepine
etanolo
Oppiacei
 Alcaloidi che possono essere ritrovati nell’oppio, una miscela di sostanze
ricavata dal lattice del Papaver somniferum, nonché i loro derivati
semisintetici.

EFFETTI
• SNC: analgesia, sonnolenza, modificazione dell’umore, obnubilazione,
riduzione della coscienza
• Rigidità muscolare
• Euforia
• Depressione respiratoria
• Rallentamento del transito gastro-intestinale, stitichezza ed inibizione
della diuresti
• Immunodepressione
Meccanismo d’azione oppiacei
Agonista dei recettori oppioidi di tipo μ e agonista parziale
dei recettori δ e k:
•bloccano il rilascio dei neurotrasmettitori a livello presinaptico;
•si legano sulla membrana postsinaptica al recettore μ, del tipo
GPCR (accoppiato a proteina G) portando a diminuzione della
concentrazione dell'AMP ciclico;
•provocano l'efflusso di ioni potassio dal neurone post-sinaptico:
in questo modo la cellula si iperpolarizzerà e risulterà refrattaria
all'eccitazione.
Intossicazione da oppiacei
•
•
•
•
•
•
•
•

Iniziale euforia seguita da apatia
Rallentamento psicomotorio
Sonnolenza
Difficoltà a parlare,
Alterazione della memoria e dell’attenzione
Scarsi sintomi psichiatrici
Miosi
Rari: agitazione, aggressività, disturbi del comportamento
Astinenza da oppiacei
Sindrome intensa e di lunga durata (6-12 h dopo ultima dose, picco
dopo 2-3 giorni, risoluzione in 7-10 giorni)
•Umore disforico
•Nausea / Vomito
•Dolorabilità muscolare, crampi
•Rinorrea, lacrimazione
•Midriasi, piloerezione, sudorazione
•Diarrea
•Sbadigli
•Febbre
•Insonnia
Disturbi psichiatrici da uso di
oppiacei
• Delirium da intossicazione
• Disturbo psicotico
• Disturbo dell’umore
Benzodiazepine
Le benzodiazepine hanno in comune diversi effetti terapeutici:
•Ansiolitico
•Ipnoinducente o sedativo
•Miorilassante
•Anticonvulsionante
•Anestetico generale (e.v.)
Meccanismo d’azione
benzodiazepine
La modulazione avviene mediante il legame sul recettore
GABA-A.
Le Benzodiazepine si legano nell'interfaccia tra la subunità γ e
la α determinando un aumento di frequenza di apertura del
canale e un aumento dell'affinità del GABA al suo sito di
legame, portando a incremento della trasmissione
GABAergica
Intossicazione da benzodiazepine
Si manifesta con:
•profondo torpore;
•astenia accentuata;
•raramente coma.
Il sovradosaggio delle benzodiazepine, in particolare se combinate
con alcool possono portare anche al coma, ma nel complesso
questa interazione non causa severe disfunzioni metaboliche per
cui di solito vi è una prognosi positiva.
Astinenza da benzodiazepine
Ast
La gravità dei sintomi di astinenza associati alle benzodiazepine
varia enormemente a seconda della dose media e della durata
dell'uso.
SEGNI E SINTOMI:
• ansia,
• nausea o vomito,
• sudorazione,
• fascicolazioni muscolari e talvolta cri-si epilettiche,
• aumento del tremore alle mani,
• Insonnia
• allucinazioni o illusioni transitorie visive, tattili o uditive.
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benzodiazepine
•
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  • 3. Psicostimolanti • Naturali: cocaina • Di sintesi: amfetamine • Sostanze euforizzanti, energizzanti e socializzanti • Effetti simili ma meno intensi e più prolungati con le amfetamine • Usualmente le amfetamine vengono assunte in cpr mentre la cocaina viene inalata (anche e.v. o fumo) • Rischi per la salute: eventi cardiaci e cerebrovascolari, aritmie, miocardiopatia da uso protratto, crisi comiziali, perforazione del setto nasale
  • 4. Meccanismo d’azione degli psicostimolanti • La cocaina blocca il reuptake presinaptico di:  Dopamina  Serotonina  Noradrenalina • Induce la liberazione di dopamina dei neuroni dell’area ventrale tegmentale del sistema limbico (n. accumbens). • Le amfetamine inducono il rilascio di catecolamine (spt dopamina) dalle terminazioni presinaptiche
  • 5. Intossicazione da psicostimolanti • Esaltazione, euforia, aumento dell’autostima, irritabilità • Miglioramento delle capacità mentali e fisiche, no fatica • Ipervigilanza, insonnia • Iperattività, agitazione psicomotoria, disorganizzazione • Segni e sintomi da attivazione del SNV: ipertensione, tachicardia, midriasi, sudorazione • Riduzione del senso della fame • Nei casi più gravi: sintomi maniacali, dist. del comportamento (impulsività)
  • 6. Astinenza da psicostimolanti • Deflessione del tono dell’umore, disforia, depressione • Apatia, scarsa spinta a fare le cose, stanchezza • Ipersonnia, letargia • Aumento dell’appetito • Nei casi più gravi: idee suicidiarie, delirium La sindrome (crash) può durare anche diversi giorni in relazione all’uso della sostanza E’ particolarmente forte nei soggetti che assumono cocaina (inizio rapido, picco dopo 2-3 giorni, poi 1 settimana)
  • 7. Dist. psichiatrici da uso di psicostimolanti • Delirium da intossicazione/astinenza: intossicazione/astinenza Alterazione della coscienza, ridotta capacità di mantenere l’attenzione, modificazione cognitiva/alterazione percettiva. Si sviluppa in un breve periodo di tempo e tende a presentare fluttuazioni giornaliere • Disturbo psicotico: psicotico Delirio paranoide, allucinazioni uditive e visive, sensazione di avere insetti sotto la cute, comp. bizzarri ed aggressivi • Disturbo dell’umore: dell’umore Sintomi ipomaniacali e depressivi • Disturbo d’ansia: d’ansia Crisi di ansia acuta, attacchi di panico, sint. ossessivi
  • 8. CANNABINOIDI Derivati psicoattivi inalati, fumati o ingeriti della Cannabis sativa L.: • MARIJUANA: foglie ed infiorescenze essiccate e sminuzzate (2-5% THC) • HASHISH: resina essiccata (6-10% THC) • OLIO DI HASHISH: estratto dalle infiorescenze (15-60% THC) Il delta-9-tetraidrocannabinolo (tetraidrocannabinolo, delta-9-THC, THC) è uno dei maggiori e più noti principi attivi della cannabis. No marcata dipendenza fisica e sindrome da sospensione Negli ultimi decenni diversi ricercatori hanno studiato le attività farmacologiche della cannabis e le sue possibili applicazioni soprattutto come antiemetico, analgesico e stimolatore dell'appetito
  • 9. Meccanismo d'azione dei CANNABINOIDI Le azioni farmacologiche del THC risultano dal suo legame con i recettori cannabinoidi CB1, e CB2 (recettori accoppiati a proteine G) CB2 -sistema emo-linfatico CB1 -SNC -Inibizione presinaptica ↓adenilil-ciclasi ↓canali Ca2+ ↑canali K+ -modulazione proteine chinasi ↑MAP chinasi, ERK ↓PKA
  • 10. Effetti dei CANNABINOIDI SNC Euforia, dipendenza: GABA, Glutammato Alterazioni cognitive: Glutammato, Acetilcolina • Alterazioni psicomotorie: euforia, rilassamento, distorsioni percettive, allucinazioni, stati d’ansia, disturbi memoria, deficit della coordinazione motoria • Analgesia: attivazione vie discendenti noradrenergiche (CB1) stimolazione oppioidi endogeni dinorfina (recettori k) • Anticonvulsivante: inibizione presinaptica neuroni glutammergici • Aumento dell’appetito ALTRI ORGANI • Vasodilatazione, tachicardia, aumento della PA • Inibizione linfociti T e B (CB2) • Riduzione della pressione endoculare • Ridotta fertilita'
  • 11. Effetti negativi a lungo termine • In circa un terzo dei soggetti che fanno uso regolare di cannabis si osservano lievi forme di depressione, ansia o irritabilità • Mentre all’inizio la cannabis può avere un effetto antiansia o anti-ira (rischio di automedicazione) con l’uso cronico vi è un aumento della aggressività • Letargia sia fisica che mentale e anedonia • Aumento di peso e sindrome metabolica • Sindrome amotivazionale: passività, diminuzione degli impulsi e delle attività mirate ad uno scopo, facile affaticabilità ed apatia • Sono state documentate atrofia cerebrale e suscettibilità alle convulsioni
  • 12. Altri rischi legati all’uso di cannabinoidi • • • • • Interferenza con i compiti lavorativi e scolastici, Rischi in situazioni come la guida dell’automobile Maggior rischio di malattie polmonari (incluse neoplasie) Alterazione della risposta immunitaria Rischio di difetti congeniti e leucemia per i bambini esposti in utero
  • 13. Intossicazione da cannabinoidi Non sono riportati in letteratura episodi di sovradosaggio accidentale o intenzionale. I sintomi attesi sono riconducibili a: • Alterazioni della sensopercezione: colori più brillanti, intensificazione degli stimoli esterni • Sensazione di rallentamento del tempo • Iperemia congiuntivale, secchezza delle fauci, tachicardia, aumento dell’appetito • Alterazione delle abilità motorie (di lunga durata) • Alte dosi possono indurre derealizzazione e depersonalizzazione • Bad trip: ansia, reazione paranoide transitoria
  • 14. Astinenza da CANNABINOIDI La sindrome da astinenza, rara, è caratterizzata da: ansietà, irritabilità, piloerezione, anoressia, insonnia, sudorazione, tremori, fotofobia La sintomatologia e' simile alla sindrome da astinenza da tranquillanti minori, quali le BDZ. Difficilmente e' causa o concausa di morte
  • 15. Disturbi psichiatrici da uso di CANNABINOIDI • Reazioni psicotiche • Schizofrenia ( ricomparsa di sintomi psicotici acuti, induzione/slatentizzazione?) • Flashback • Depressione, Ideazione/tentativo di suicidio • Ansia, attacchi di panico • Fobie
  • 16. Scala di valutazione dei possibili effetti negativi tra le sostanze d’abuso  "Development of a rational scale to assess the harm of drugs of potential misuse" The Lancet 2007; 369:1047-1053.
  • 17. Allucinogeni • Definite anche psichedeliche o psicomimetiche • Naturali: Psilocibina (funghi), Mescalina (cactus) • Di sintesi: Dietilamide dell’acido lisergico (LSD), ketamina, fenciclidina • Inducono una perdita di contatto con la realtà con sensazione di aumento/espansione della coscienza ed allucinazioni • Rari dipendenza ed abuso
  • 18. Meccanismo d’azione degli allucinogeni • Agonisti serotoninergici (recettore 5-HT2A): mescalina, DMT, psilocibina, psilocina, LSD • Antagonisti del glutammato (recettore NMDA): ketamina e la fenciclidina • Inibitore delle monoamminossidasi B (IMAO), (IMAO) aumentano a livello pre e post sinaptico la concentrazione di dopamina: armalina e armina
  • 19. Intossicazione da allucinogeni • Alterazioni della sensopercezione • Intensificazione soggettiva delle percezioni (colori più vivaci, profumi intensi) • Fenomeni di sinestesia • Senso di depersonalizzazione o di derealizzazione • Sviluppo di illusioni o allucinazioni prev. visive • Alterazione della percezione dello spazio e del tempo • Sintomi psichiatrici: ansia, depressione, idee di riferimento o franca ideazione paranoide • Recupero mnestico di esperienze passate: nascita • Segni e sintomi da attivazione del SNV: tachicardia, midriasi, sudorazione, tremore
  • 20. Astinenza da allucinogeni •Depressione •Ansia •Schizofrenuia •Alterazioni della memoria •Minore capacità di attenzione e di concentrazione •Confusione mentale •Difficoltà di pensiero astratto •Pensieri suicidari
  • 21. Disturbi psichiatrici da allucinogeni • • • Delirium Disturbo psicotico Disturbo percettivo persistente (flash-back):  Il ripresentarsi dopo cessazione dell'uso di un allucinogeno, di uno o più dei sintomi percettivi che venivano sperimentati in stato di intossicazione. Le percezioni anormali ricorrono episodicamente e possono essere autoindotte o scatenate dall'ingresso in un ambiente buio, da vari farmaci, da ansia o da altri fattori di stress. • Attacchi di panico (bad trip) Le manifestazioni possono variare da vaghi sentimenti di ansia e alienazione a stati di terrore e annientamento.
  • 22. ECSTASYme Di sintesi: Metilen-diossi-metamfetamina (MDMA), Piperazine EFFETTI PSICOLOGICI •Eccitamento / effetti psichedelici •Euforia, fiducia, spensieratezza •Affabilità, felicità, accondiscendenza •Apertura mentale, loquacità •Alteraz. sensopercezione •Aumento del sentimento di intimità con gli altri
  • 23. Meccanismo d‘azione • Aumentato rilascio/inibizione ricaptazione  serotonina (5-HT)  noradrenalina  dopamina • Agonista diretto  5-HT2A, 2, M1, H1
  • 24. Effetti avversi acuti da ecstasy • • • • • • amfetamino-simili: nervosismo, insonnia, cardiovascolari alterazioni intellettive disturbi della memoria contrazioni muscolatura: bruxismo,dolori muscolari disturbi comportamentali ipertermia
  • 25. Intossicazione da ecstasy La intossicazione da MDMA non e’ dose correlata. Possono verificarsi gravi forme tossiche sia dopo assunzione di una sola dose che dopo dosi ripetute. Questo conferma l’ importanza della risposta individuale alla sostanza. Il quadro si caratterizza per: • SINDROME IPERTERMICA • RABDOMIOLISI • COAGULAZIONE INTRAVASCOLARE DISSEMINATA • SOFFERENZA MULTIPLA DI ORGANO (MOFS)
  • 26. Disturbi psichiatrici da ECSTasy •Depressione (subdola) •Irritabilità, comportamenti impulsivi •Insonnia •Disturbi psicotici •Disturbi alimentari •Stati dissociativi, derealizzazione, depersonalizzazione •Crisi d’ansia, attacchi di Panico •Sensazione di flash-back
  • 27. Il fenomeno delle droghe sintetiche • Sono legate al mondo del divertimento • Vengono assunte allo scopo di intensificare le sensazioni individuali, favorire le relazioni e superare le inibizioni • Poliabuso • Uso occasionale (fine settimana)
  • 28. Deprimenti • Oppiacei naturali: morfina semisintetici: eroina sintetici: codeina • Tranquillanti minori: benzodiazepine etanolo
  • 29. Oppiacei  Alcaloidi che possono essere ritrovati nell’oppio, una miscela di sostanze ricavata dal lattice del Papaver somniferum, nonché i loro derivati semisintetici. EFFETTI • SNC: analgesia, sonnolenza, modificazione dell’umore, obnubilazione, riduzione della coscienza • Rigidità muscolare • Euforia • Depressione respiratoria • Rallentamento del transito gastro-intestinale, stitichezza ed inibizione della diuresti • Immunodepressione
  • 30. Meccanismo d’azione oppiacei Agonista dei recettori oppioidi di tipo μ e agonista parziale dei recettori δ e k: •bloccano il rilascio dei neurotrasmettitori a livello presinaptico; •si legano sulla membrana postsinaptica al recettore μ, del tipo GPCR (accoppiato a proteina G) portando a diminuzione della concentrazione dell'AMP ciclico; •provocano l'efflusso di ioni potassio dal neurone post-sinaptico: in questo modo la cellula si iperpolarizzerà e risulterà refrattaria all'eccitazione.
  • 31. Intossicazione da oppiacei • • • • • • • • Iniziale euforia seguita da apatia Rallentamento psicomotorio Sonnolenza Difficoltà a parlare, Alterazione della memoria e dell’attenzione Scarsi sintomi psichiatrici Miosi Rari: agitazione, aggressività, disturbi del comportamento
  • 32. Astinenza da oppiacei Sindrome intensa e di lunga durata (6-12 h dopo ultima dose, picco dopo 2-3 giorni, risoluzione in 7-10 giorni) •Umore disforico •Nausea / Vomito •Dolorabilità muscolare, crampi •Rinorrea, lacrimazione •Midriasi, piloerezione, sudorazione •Diarrea •Sbadigli •Febbre •Insonnia
  • 33. Disturbi psichiatrici da uso di oppiacei • Delirium da intossicazione • Disturbo psicotico • Disturbo dell’umore
  • 34. Benzodiazepine Le benzodiazepine hanno in comune diversi effetti terapeutici: •Ansiolitico •Ipnoinducente o sedativo •Miorilassante •Anticonvulsionante •Anestetico generale (e.v.)
  • 35. Meccanismo d’azione benzodiazepine La modulazione avviene mediante il legame sul recettore GABA-A. Le Benzodiazepine si legano nell'interfaccia tra la subunità γ e la α determinando un aumento di frequenza di apertura del canale e un aumento dell'affinità del GABA al suo sito di legame, portando a incremento della trasmissione GABAergica
  • 36. Intossicazione da benzodiazepine Si manifesta con: •profondo torpore; •astenia accentuata; •raramente coma. Il sovradosaggio delle benzodiazepine, in particolare se combinate con alcool possono portare anche al coma, ma nel complesso questa interazione non causa severe disfunzioni metaboliche per cui di solito vi è una prognosi positiva.
  • 37. Astinenza da benzodiazepine Ast La gravità dei sintomi di astinenza associati alle benzodiazepine varia enormemente a seconda della dose media e della durata dell'uso. SEGNI E SINTOMI: • ansia, • nausea o vomito, • sudorazione, • fascicolazioni muscolari e talvolta cri-si epilettiche, • aumento del tremore alle mani, • Insonnia • allucinazioni o illusioni transitorie visive, tattili o uditive.
  • 38. Disturbi psichiatrici da uso di benzodiazepine • • • • Psicosi Simil Delirium tremens Ansia e attacchi di panico Depressione e ideazione suicidaria