Fausto intilla: Pensieri, le mie riflessioni sul mondo e sulla vita.
1. Fausto Intilla:
Pensieri,
le mie riflessioni sul mondo e sulla vita
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"L'abitudine alle cose troppo belle della natura, rende l'uomo
insensibile alle emozioni che esse dovrebbero suscitare in
chiunque abbia la fortuna di assistere alla loro danza senza
tempo. Poi a volte, quando è l'uomo stesso ad annullare il
tempo, quello interiore, ecco che allora tali emozioni
riemergono prorompenti in tutta la loro essenza; come se
giungessero da un lontano passato, risalente a milioni di anni
fa, quasi a voler testimoniare l'eternità dei ricordi di cui noi
tutti disponiamo ...e che raramente riesploriamo."
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2. "Le conseguenze di una scelta personale, sono sempre di
natura probabilistica. La grande abilità consiste nell’intuire
quante sono le probabilità che tali scelte personali diano l’esito
sperato o desiderato, in un insieme infinito di eventi probabili
ed improbabili (rimanendo sempre consapevoli del fatto che un
solo esito positivo, non è mai indice di una concatenazione
lunga e costante, di esiti positivi)".
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“Le persone spesso si cimentano nel cercare di capire il senso
della vita, senza tuttavia precisare a quale accezione
intendano riferire la parola senso. Nella maggior parte dei
casi comunque, ovvero per molte persone, tale parola è
sinonimo di utilità. Solo poche persone però, si chiedono quale
possa essere l’ ‘utilità’ dell’Universo; scoprendo in tal modo
che esso può benissimo fare a meno della Terra e di tutti i suoi
abitanti, per poter ‘funzionare’ (togliete un atomo dagli
ingranaggi di un orologio meccanico, ed esso continuerà
ugualmente a funzionare). Il senso della vita, non va dunque
ricercato nella sua ‘utilità’, come neppure in qualsiasi altra
accezione; esso va semplicemente ignorato, nella
consapevolezza che tra l’essere e il non essere, esiste una linea
sottile, a cui il pensiero umano è proibito accedere”.
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3. "Vivere nell'attuale società moderna, è come essere
ammanettati ad un tapis roulant perennemente in funzione; se
non vuoi soccombere, devi trovare il modo di poggiare i piedi
sui bordi, dove il nastro non scorre".
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"Si può dare amore senza riceverne in cambio, solo quando
colui/lei che riceve non nutre odio verso colui/lei che dà; in tal
caso, l'amore dato cozza contro un muro, quello dell'odio, e
rimbalza tornando indietro verso colui che ha voluto dare
amore ...procurandogli un forte dolore al cuore. Dare amore
alle persone "neutre" (ossia a chi non ci ama, ma neppure ci
odia) è facile, il difficile è darlo a coloro che ci odiano. Chi
riesce a farlo senza risentirne negativamente, molto
probabilmente merita di essere considerato un Santo".
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"Quando si è ancora bambini si impara presto a non
avvicinarsi troppo al fuoco, quello costituito da fiamme visibili;
4. poi, quando si è un po’ più grandi, si impara a non poggiare
mai le mani sulle piastre di una cucina (quest’ultima potrebbe
essere accesa). La stessa cosa avviene nei rapporti umani;
diventando adulti, diffidiamo sempre di più del carattere e
della natura di determinate persone, per la paura di scottarci.
Chi è troppo prudente finisce per rimanere isolato,
proclamando al mondo intero (nella sua infelicità …fiero ed
orgoglioso di sé) di essersi scottato una sola volta nella vita, o
addirittura di non essersi mai scottato. Credo che quasi tutti i
momenti di grande gioia e felicità nella vita, abbiano un
prezzo. Il punto sta nel decidere quanto si è disposti a
rischiare, per ottenere tali momenti (la forza nel sostenere tali
rischi, non risiede nella disponibilità di ricchezza materiale
…bensì nella capacità di reagire positivamente, anche agli
eventuali risvolti psicologici più oscuri e negativi, che tali rischi
implicano)".
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"Qualche secolo fa, Newton affermò che qualora un medico gli
avesse dato solo altri sei mesi di vita, egli si sarebbe
preoccupato di scrivere più in fretta. Evidentemente era del
tutto consapevole del valore delle sue teorie. Se avesse
relazionato la sua vita a dei periodi di tempo geologici,
piuttosto che a quelli relativi alla presenza sulla Terra della
civiltà umana (come generalmente fanno anche i geni, non
soltanto la gente comune), con molta probabilità (se non avesse
5. avuto legami sentimentali di alcun tipo) si sarebbe preoccupato
di spendere tutti i suoi averi in tutto ciò che la vita può offrire,
in termini di piacere fisico e psicologico (anche la beneficienza
verso i più poveri, ad alcune persone, può dare piacere e
soddisfazione psicologica. D'Annunzio fu addirittura in
grado di conciliare entrambe le cose, la scrittura e i piaceri
della vita; ma mai nessun medico gli aveva prognosticato una
malattia con esito letale, dandogli qualche mese di vita).
Évariste Galois morì in duello quando aveva poco più di
vent'anni, ma i preziosi contributi che molto probabilmente
avrebbe continuato ad apportare nel campo della matematica,
non mancarono di rivelarsi al mondo attraverso altre menti
geniali. Ciò che deve essere scoperto dall'uomo, presto o tardi
viene sempre scoperto (per certe cose non bisogna mai avere
troppa fretta). La vita di una specie animale in genere (come
sostengono i biologi evoluzionisti) dura diversi milioni di anni
(quando ha la fortuna di avere il predominio sulle altre specie
animali); e i secoli quindi ...lasciano il tempo che trovano".
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“Si dice che in un paese a regime comunista (dove viene quindi
applicata un’economia pianificata), l’invidia tra la gente nei
confronti del prossimo, non avrebbe modo di esistere. Non è
vero, essa verrebbe solo notevolmente attenuata. A parità di
guadagni, infatti, vi sarà sempre qualcuno più fortunato in
amore, qualcuno con un lavoro più agiato, qualcuno più in
salute di molti altri …non serve disporre di grandi ricchezze
6. per suscitare invidia nel prossimo; a volte basta il potere di
gestire e coordinare il lavoro di un piccolo gruppo di persone,
senza l’ombra del benché minimo riscontro in denaro o in altri
beni materiali, a far emergere lo spettro dell’invidia in talune
persone. L’invidia tra gli esseri umani non è emersa con la
nascita e lo sviluppo del capitalismo; essa è addirittura
antecedente al periodo neolitico, poiché anche l’uomo delle
caverne, nella sua nullatenenza (materiale), poteva avere
qualche privilegio in più, rispetto ai suoi simili”.
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“Una sola ideologia porta all’annientamento della
democrazia. Uno scontro tra ideologie è sempre sinonimo di
democrazia. Non condividere le idee altrui ma rispettarle
ugualmente, porta ad una forma pacifica di democrazia, ad
una fraterna accettazione tra le varie comunità di un popolo.
Il punto è che non basta rispettare le idee altrui, rimanendo
fermamente ancorati alle proprie; ciò è sinonimo di tolleranza
e dunque di tensioni (con le loro relative conseguenze, a lungo
termine). Occorre quindi per prima cosa capire, che non vi
sono idee o ideologie perfette, inconfutabili, assolute; se
qualcuno ci ha imposto, sin da piccoli, di credere ciecamente in
taluna o in talaltra idea/ideologia, ciò non significa che in età
adulta, dobbiamo continuare a farlo. Il fatto di poter scegliere
quale ideologia seguire, è sinonimo di democrazia. Il fatto
invece di capire che nessuna ideologia è migliore di un’altra, è
sinonimo di saggezza ed esperienza umana maturata nel corso
7. dei secoli, attraverso migliaia di guerre cruente e senza senso.
È dunque dal dubbio ideologico, che può nascere una vera
fratellanza tra i popoli. Dall’ammettere a noi stessi, che in
realtà siamo del tutto ignoranti, sulle reali potenzialità
positive o negative, di qualsivoglia ideologia sociale o politica”.
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"Arriverà un giorno in cui vi saranno solo robot ed androidi a
compiere i lavori in cui è richiesta principalmente la forza
fisica, senza necessariamente avere un elevato bagaglio di
conoscenze tecniche o scientifiche inerenti al ramo in cui si
opera. Sarà il giorno in cui le case verranno costruite con
gigantesche stampanti 3D, gli artigiani e gli operai d’industria
verranno sostituiti con gli androidi e le domestiche con i
ginoidi. Sarà inoltre il giorno in cui alle gestanti verrà data
l’opportunità di incrementare l’intelligenza dei propri figli,
prima o dopo la loro nascita. Quel giorno, tutti i lavori
concessi all’uomo, richiederanno un’alta specializzazione
conseguibile solo attraverso studi universitari (accessibili anche
alle persone meno abbienti, o forse addirittura gratuiti). Le
specializzazioni più richieste saranno quelle in ingegneria
robotica, informatica ed elettronica. L’attuale fase di
transizione, tra un livello medio-basso di “robotizzazione
sociale” ed uno alto (con gli androidi che svolgeranno lavori
oggi eseguiti dagli esseri umani), comporta una costante
crescita della disoccupazione nell’ambito dei mestieri in cui è
richiesto un elevato grado di specializzazione; un problema che
8. verrà gradualmente risolto, nel corso dei decenni, con il
passaggio ad un alto livello di “robotizzazione sociale”. Le
persone che non saranno in grado di seguire un determinato
percorso di specializzazione di alto livello (oppure che
semplicemente non vorranno farlo), verranno emarginate,
ghettizzate; ma non abbandonate a se stesse, come già accade
oggigiorno, nelle grandi metropoli. I ridotti costi di
“produzione di massa” (dai generi alimentari sino al campo
dell’edilizia), grazie ad un alto livello di “robotizzazione
sociale”, permetteranno di contribuire alla sopravvivenza
dignitosa di tale parte della popolazione, priva di
specializzazione di alto livello (risolvendo così per buona parte
il problema della criminalità). Ma vi sarà un prezzo che tale
parte dell’umanità dovrà pagare, e sarà appunto quello
dell’isolamento e dell’emarginazione".
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“Una persona stupida potrà educare i suoi figli solo attraverso
un comportamento autoritario; ed è un fatto che occorre
accettare senza potervi porre rimedio, purtroppo. Da
compatire dunque, sono quelle persone intelligenti che
confondono un comportamento autoritario con uno autorevole,
privilegiando quasi sempre quello autoritario. Molto
probabilmente tali persone hanno un limite di sopportazione
piuttosto basso, altrimenti non mancherebbero mai di
9. comportarsi adeguatamente, anche nelle situazioni più
difficili”.
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“Sarebbe alquanto difficile per un arrivista, passare sopra
chiunque pur di fare la classica scalata al successo e al potere,
se egli provasse almeno un poco di appagamento interiore nel
fare del bene al prossimo. Alcuni ritengono che gli arrivisti
siano persone senza coscienza; in realtà la loro coscienza è
sintonizzata sullo stesso tipo di appagamento interiore delle
persone più sensibili alle sofferenze altrui, con l’unica
differenza che i primi (gli arrivisti) traggono piacere
principalmente attraverso l’olfatto, il tatto, il gusto, la vista e
l’udito; mentre i secondi, traggono piacere quasi esclusivamente
attraverso gli stimoli del cuore”.
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“Il rispetto degli adolescenti nei confronti degli adulti
(…quando è presente, ovviamente), troppo spesso passa
attraverso un’eccessiva timidezza (amaro frutto di
un’educazione autoritaria, piuttosto che autorevole); qualcuno
dovrebbe spiegar loro che anche tra gli adulti, il rispetto va
sempre guadagnato, cercato, conquistato …ed infine quindi,
10. meritato. In tal caso avremmo dei futuri adulti meno frustrati,
adeguatamente arrabbiati e assai più desiderosi di cambiare il
mondo”.
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"Le persone tanto ingenue da credere in ciò che in ambito
sentimentale viene considerata come una vera e propria
“anima gemella” (ovvero una persona semplicemente più o
meno compatibile caratterialmente con il rispettivo partner e
con il quale l’attrazione fisica risulta essere più o meno
reciproca), solitamente cercano di rimarcare l’unicità del
rapporto di coppia come se questo fosse il risultato di un
evento o di una serie di eventi miracolosi voluti dal destino. Se
così fosse, l’estrema rarità di un simile evento, collocherebbe
inevitabilmente il “fatale incontro” in ambienti e circostanze
del tutto eccezionali e forse neppure esperibili nel corso di una
sola vita. Ciò che accade invece, nella vita di milioni di
persone convinte di aver trovato la famosa “anima gemella”,
ha solo a che vedere con quanto di più banale e probabile può
verificarsi tra un uomo e una donna (idem per gli omosessuali,
dunque tra due persone dello stesso sesso), in qualsiasi
ambiente di lavoro (a volte è solo questione di mesi; a volte di
pochi giorni). Poi ci sono quelle persone che sostengono di aver
trovato la propria “anima gemella” tramite agenzia
matrimoniale, chat-line o addirittura in una discoteca alle
quattro del mattino …magari dopo un paio di Vodka-tonic.
11. L’ingenuità di un essere umano adulto a volte può davvero
rasentare il ridicolo; ma è proprio grazie ad essa che riusciamo
a trasformare le nostre illusioni in eventi soggettivamente unici
ed estremamente rari (anche quando oggettivamente, di unico
hanno ben poco) ed infine quindi, a dar forma a dei legami
sentimentali estremamente utili al proseguimento della nostra
specie. Il bello di tutto ciò è che ognuno è libero di scegliere se
credere o meno nei miracoli. Anche le persone meno ingenue di
questo mondo, hanno il diritto di vivere le proprie illusioni; e
quando sono piacevoli, l’oggettività muore sul nascere …per
non essere d’intralcio alla felicità”.
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“Si dice che in genere, per qualche strana legge della natura,
siano sempre quelle persone che non meritano amore, a
riceverne di più. Allo stesso tempo però, si dice anche che in
amore non occorra dare per ricevere. Ma in base a quali criteri
di giudizio, possiamo stabilire se una persona meriti o meno
di essere amata? Forse in base a quelli relativi alla logica del
dare per ricevere? Bè, in tal caso incapperemmo in una
spiacevole incoerenza logica, visto che in amore non occorre
dare per ricevere. Dunque, a rigor di logica, non esistono
persone meritevoli o meno di essere amate, ma solo persone che
in amore, possono ritenersi più fortunate o meno fortunate di
molte altre. Oltre all'inadeguatezza della logica del dare per
ricevere, per quanto malvagio possa essere un individuo,
sfortunatamente la natura non dispone di accurate e coerenti
12. leggi sull’amore, in grado di bilanciare ogni cosa, dando e
togliendo in funzione del bene o del male che una persona
riceve o fa ad un'altra; in tal senso essa è cieca quanto colei
che ‘volve sua spera e beata si gode’, incurante di quanto agli
occhi di molti, appare del tutto assurdo e senza senso”.
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“Nonostante il sapere umano abbia ormai raggiunto una
dimensione straordinariamente grande, è sufficiente conoscerne
una percentuale infinitamente piccola, per essere considerati dei
‘geni’. La persona comune, si dice in genere che conosca solo
una misera percentuale del vasto sapere posseduto da una
persona estremamente colta ed intelligente. Ma la matematica
applicata agli infiniti parla chiaro: nel calcolo infinitesimale
valori e variazioni assai piccole, sono trascurabili, rispetto
all’infinitamente grande (o all’infinitamente piccolo).
Attraverso la matematica dunque, applicata all’immensità del
sapere umano, non è possibile fare delle distinzioni tra ‘geni’ e
comuni mortali; per lei siamo tutti sulla stessa barca, quella
degli ignoranti”.
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13. "Se è vero che 'il libro della Natura è scritto in linguaggio
matematico', l'uomo non ha fatto nient'altro che scoprire,
attraverso il susseguirsi dei secoli (e dei millenni), modi sempre
più evoluti e variegati di utilizzare la matematica, per cercare
di dare un aspetto via via più 'convincente' alla realtà fisica in
cui vive. La matematica è una dimensione insita nel DNA
umano, che si è evoluta parallelamente all'evoluzione
dell'uomo; le scienze (filosofia inclusa, poiché richiede una
certa logica), sono dunque una conseguenza di tale dimensione
presente in ogni luogo dell'Universo. Una dimensione di cui
tutti gli esseri viventi più evoluti possono beneficiare (siano essi
appartenenti al pianeta Terra, oppure no)".
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“Migliaia di anni fa l’uomo incideva il suo sapere sulla
pietra. Poi iniziò ad inciderlo sui papiri e nel Medioevo
principalmente sulle pergamene; in questi ultimi secoli di
storia invece, si passò all’utilizzo della carta. Oggi tutto il
sapere umano, pilastro portante della cultura, della scienza e
della tecnologia moderna, estremamente più ricco, complesso ed
esteso rispetto a migliaia di anni fa, viene inciso nel nulla”.
[riflessioni sul sapere umano nell'era di Internet]
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14. “La nostra vita ha una durata infinitamente breve rispetto
all’eternità del tempo; il nostro corpo ha un’estensione nello
spazio infinitamente piccola rispetto alla vastità dell’Universo.
Com'è possibile che tutto ciò non abbia alcuna influenza sul
nostro ego? Se ne avesse, esso verrebbe ridimensionato in un
istante; e in un istante, dalla faccia della Terra
scomparirebbero guerre, fame e disperazione, per milioni e
milioni di persone”.
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"A mio parere, altruismo, bontà d'animo e rispetto del
prossimo, sono qualità umane inversamente proporzionali
all'estensione del nostro ego (a prescindere da qualsiasi credo
religioso a cui apparteniamo; infatti anche agli atei è concesso
il dono del buon senso, attraverso il quale possiamo
incamminarci verso orizzonti più lontani, di impronta
spirituale)".
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"Non capisco come si possa avere una certa nostalgia per gli
anni di gioventù, senza provare una certa frustrazione per
l'ingenuità e l'inesperienza in ogni ambito della vita in cui
15. eravamo coinvolti. Evidentemente chi ne ha, di nostalgia, non
ha motivo di averne; visto che non ha mai avuto modo di
diventare adulto".
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