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escursionismo
invernale
MONTE GRAPPA
COL VISENTIN
ALPAGO
CANSIGLIO
CAVALLO
56 itinerari sulla neve
collana neved’autore
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invernalevol.2neved’autore
Villatora di Saonara (PD) - Via Zago, 56 - Tel. 049 8790306 - info@zable.com - www.zable.com
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FrancescoCarrer
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Hanno contribuito alla realizzazione delle relazioni inserite nel presente volume gli
istruttori di sci fondo-escursionismo Enrico Comacchio e Roberto Moretto del CAI di
Bassano del Grappa,Oscar Giazzon eAlbertoZabot del CAI di Feltre,Francesco Romussi
del CAI di Mestre.Una menzione particolare per l’impegno e la passione a RobertoZilio
del CAI di Bassano,Rosario Fagherazzi e Federico Pedol del CAIAlpàgo.
Le introduzioni ai diversi àmbiti sono state redatte da Enrico Comacchio (CAI
Bassano),Casimiro Longo (CAI Feltre),Maudi De March (CAIAlpàgo),VladimiroToniello
(CAIVittorioVeneto) e Giancarlo DelZotto (CAI Pordenone).
Hanno contribuito alla realizzazione delle immagini,oltre agli autori,AlbertoZabot,
Casimiro Longo,Claudio Forieri,Daniele Bacchetti,Daniele Bordin,Denis Bortoluzzo,
Francesco Cerpelloni,Francesco Romussi,Giuliano Simeoni,Giuseppe Fabris,Giuseppe
Pastres,Lorenzo Meneghello,Luigi Pelizzon,Michele De Rold,MirkoZanon,Nadia
Gobbo,Nello De Min,Oscar Giazzon,RinoZanchettin,RobertoZilio,Rudi Pezzutto,
Tiziano Pivato,Valentino Salvetti.
Con il patrocinio della Provincia di Belluno.
Si ringrazia laZanetti Editrice per la concessione gratuita delle carte topografiche
relative agli itinerari dall’1 al 50.
Particolari ridotti del foglio 012Alpàgo - Cansiglio - Piancavallo -Valcellina in scala
1:25000 della Casa EditriceTabacco - via Fermi 78,33010Tavagnacco (UD)
www.tabaccoeditrice.com -Autorizzazione n.1114.
Prima edizione: dicembre 2010
ISBN: 978-88-903275-9-9
Coordinamento editoriale:Armando Scandellari (LeAlpiVenete)
Impaginazione grafica: Irene Cappellari
Progettazione grafica e stampa Officina Creativa sas – Padova
per conto di Idea Montagna Editoria eAlpinismo
Via S.Antonio,23 – 35037Teolo PD
Tel.049 9601797 Fax 049 9601797
info@ideamontagna.it – www.ideamontagna.it
©
Tutti i diritti di riproduzione,anche parziale,del testo e delle illustrazioni sono riservati in tutto il mondo.
All rights of riproduction,in full or in part,of the text or the illustrations,are reserved throughout the world.
CLUBALPINO
ITALIANO
G.R.VENETO
REGIONE
DELVENETO
PROVINCIADI
TREVISO
PROVINCIADI
BELLUNO
DOLOMITI
NEVE D’AUTORE PRESENTAZIONE
PRESENTAZIONE
A questa nuova fatica editoriale hanno dedicato preziose energie fi-
siche ed intellettuali gli amici Francesco Carrer e Luciano Dalla Mora,
apprezzati Autori di una precedente guida sciescursionistica dedicata
alla Pusterìa.
Lo sci-escursionismo, desidero ribadirlo anche in tale circostan-
za, interpreta in forma coerente il rapporto fra mezzi e fini
nell’andar-per-monti. In un’epoca di tecnicismi esaspera-
ti, in cui lo strumento tecnico ed il suo uso virtuosistico
non lasciano molte aperture al senso dell’andare e del
vedere, credo valga la pena di riflettere sulle “ragioni
seminali” del nostro essere CAI. Ragioni e motivazioni
che ci riportano all’istanza etica e cognitiva del “far co-
noscere le montagne” attraverso la loro frequentazione
consapevole,documentata,rispettosa dell’ambiente naturale
e del tessuto sociale che ne ha plasmato il paesaggio culturale. La
“contro-cultura”, rappresentata dalle nostre attività di montagna in
risposta a modelli culturali egemoni incentrati sulla velocità e sulla
“artificializzazione delle esperienze”, trova - nella pratica sciescursio-
nistica - una sua traduzione adeguata.
L’impiego dello sci dal tallone libero riflette,pertanto,una filosofia esi-
stenziale molto adatta a uomini liberi,non subalterni a mode effimere,
sensibili nell’intercettare il “rumore del silenzio” che sprigiona dai
terreni innevati lontano dai caroselli sciistici.Il minor impegno tecnico
richiestosuterrenidallemorfologiemorbideedinvitantisitrasferisce,
quindi, in un maggior impegno rivolto all’osservazione esterna, arric-
chita da profondi vissuti di introspezione psicologica.
Poste le premesse etico-culturali che segnano la differenza di pro-
spettiva rispetto alle tendenze della nostra società votata alla “spor-
tivizzazione” totale delle esperienze di tempo “libero” (e, quindi, mai
totalmente “liberato”), vorrei sottolineare l’importanza della scelta di
un territorio (le Prealpi venete) ricco di testimonianze naturalistiche e
storico-etnografiche. Per i nostri Autori - che vivono in questa Regio-
ne - si tratta di un’esplorazione domestica e perciò ispirata dalla Musa
del Genius loci.Amare e promuovere il proprio territorio deve rappre-
sentare, infatti, un saldo punto di partenza per una rinascita culturale
chefaccia(ri)scopriree(de)cifrare–soprattuttoaigiovanisemprepiù
“de-localizzati” - quei paesaggi fuori porta a loro sempre meno fami-
liari e tutt’altro che ovvi.
Gli Autori, attenti alle nuove istanze classificatorie dello spazio alpi-
no (Sistema SOIUSA), vanno oltre i confini burocratici fra Province e
Regioni diverse, secondo una visione della montagna quale “luogo di
5
NEVE D’AUTORE ESCURSIONISMO INVERNALE 2
cerniera” fra popolazioni e culture omogenee. E così, dal Monte Bal-
do alla Lessinia, dagli Altipiani trentini a quelli vicentini, dall’Alpàgo al
Cansiglio fino alla Val Cellina (amministrativamente friulana ma sto-
ricamente “veneziana”), le Prealpi si aprono all’esplorazione sciistica
secondo quell’istanza escursionistica dell’<<ex-currere>> che fa da
contrappunto all’istanza filosofica dell’<<ex-sistere>>. Un “porsi
fuori”dunque,insensofisicoementale,dall’inautenticitàdel-
le cose ovvie per dare valore al vivere attraverso l’esistere.
Annibale Salsa
Past President Generale
del ClubAlpino Italiano
Spessosuccedechepensandoadunaescursionesullanevecivengono
alla mente meravigliosi paesaggi lontani,itinerari carichi di chilometri
di avvicinamento che a volte fermano l’entusiasmo iniziale. I nostri
Amici Francesco e Luciano, con questa guida invernale che spazia
dall’Adige al Brenta, ci invitano a riscoprire meravigliose escursioni
invernali“fuori porta”.
Una serie di percorsi che ci portano a godere ambienti familiari, ma
lontani dal consueto aspetto estivo, coperti dal bianco mantello. Una
piacevolescopertaapochichilometridallanostrapianuraveneta,dove
i molti segni dell’uomo, avvolte dalla coltre nevosa e dal silenzio, ven-
gono esaltate nella loro bellezza, rivisitate anche nella tragicità di una
guerra o nelle fatiche del mondo alpestre, nei segni della fede e nelle
tracce del passato.
Ringraziamo quindi gli autori che attraverso questa pubblicazione
hanno offerto, agli amanti della neve, una splendida opportunità di
conoscenzadellanostraPrealpeconunariccaseriediitinerari,descri-
zioni e consigli che,alla scoperta,aggiungono sicurezza e tanta voglia
di partire.
Emilio Bertan
Presidente GR delVeneto
Per diversi anni gli autori sono stati impegnati nella promozione della
pratica sciescursionistica, nella ricerca e nell’illustrazione di itinerari
invernali nell’ambito delle vallate alpine e prealpine venete e friulane.
Inprecedenzahannorealizzatoguidesciescursionistichenell’areapre-
alpina veneto-friulana (1988-’89), nell’area dolomitica e prealpina del
Veneto(1994-95),nellaPusterìaitalianaedaustriaca(2005-2006).
HannopubblicatosullastampasocialedelClubAlpinoItaliano
diversi articoli dedicati alla montagna invernale, allo sci-
escursionismoedaltelemark,figurandotrairedattoride
“LeAlpiVenete”.
FRANCESCO CARRER
Istruttore di sci fondo-escursionismo (ISFE), insegnante di
letteratura e storia, già Presidente della Commissione veneto-
friulana-giuliana di sci-escursionismo del CAI dal 1990 al 2000, Con-
sigliere Centrale del CAI dal 2000 al 2004, componente del Comitato
Direttivo Centrale del ClubAlpino Italiano dal 2004 al 2010.
LUCIANO DALLAMORA(1953-2010)
È stato istruttore di sci fondo-escursionismo (ISFE), architetto, inse-
gnante di tecnologia, già Presidente della Commissione veneto-friula-
na-giuliana di sci-escursionismo del CAI dal 2000 al 2006, nominato
Presidente della Commissione Nazionale Sci Fondo-Escursionismo del
ClubAlpino Italiano dal 2007 al 2010.
NEVE D’AUTORE GLI AUTORI
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http://www.ideamontagna.it/librimontagna/libro-alpinismo-montagna.asp?cod=13
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PRESENTAZIONE
GLI AUTORI
RINGRAZIAMENTI
IL TERRITORIO
Itinerando
Le anime dei luoghi
Le Prealpi Venete Orientali
I cimbri
Le abitazioni cimbre
Note sul Gran Bosco da Reme del Cansiglio
Aspetti economici delle Prealpi Venete
Malghe, casare e casoni nelle Prealpi Venete
Vita di malga
Le tre battaglie del Grappa
NOTE TECNICHE
Programmazione preventiva
Parametrazione dei gradi di difficoltà delle escursioni
Orientamento invernale
Nivometeorologia
Neve e valanghe
Pericoli della montagna invernale
Ambiente alpino invernale
Norme di comportamento
Organizzazione di un’escursione
Bollettino meteorologico
Soccorso alpino
Scala del pericolo valanghe
Cartina, profilo altimetrico e tabella di marcia
Avvertenze e note esplicative
Relazione
BIBLIOGRAFIA
GRUPPO DI LAVORO
MASSICCIO DEL GRAPPA
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Conca dell’Alpàgo
Piana del Cansiglio
Altopiano del Cavallo e Val Cellina
NEVE D’AUTORE INDICE
13
NEVE D’AUTORE ESCURSIONISMO INVERNALE 2
7776
DAVEDERE
BASSANO DELGRAPPA
Adagiata alle falde meridionali
del massiccio del Grappa, allo
sbocco del fiume Brenta, nata
da un insediamento di epoca
pre-romana consolidato-
si alla fine del primo
millennio, Bassano
a partire dal 1260
si vide sottomessa
a Vicenza, quindi
a Padova, a Vero-
na, per terminare,
nel 1388, sotto i Vi-
sconti. Venezia giun-
se a Bassano nel 1404,
senza alterare statuti e
consuetudini del comune, dan-
dole il governo di un Podestà e di
un Capitanio. Per quattro secoli
la Serenissima mantenne pace e
prosperità nel territorio, con be-
neficio del settore tessile (lana,
seta, pelli) e dell’oreficeria. Nel
‘500 vi è l’affermazione artistica
della famiglia di pittori Da Pon-
te ed editoriale della stamperia
Remondini che nel Settecento
rese famoso il nome di Bassano
in tutta Europa. La prima guerra
mondiale investe Bassano che,
dopo la disfatta di Caporetto, si
trovainprimalineaconlaparalisi
di ogni attività e l’evacuazione di
oltre 7000 persone. La cittadina,
dalle caratteristiche vie a portici,
è ricca di monumenti medievali e
rinascimentali. Piazza Garibaldi
è dominata dalla poderosa mole
della Torre di Ezzelino del secolo
XIII, avanzo del castello. La go-
tica chiesa di S. Francesco, con
protiro del 1306, realizzata nella
seconda metà del XII secolo ma
successivamente rimaneggiata
e l’antico convento adiacente
alla chiesa, dal bel chiostro sei-
centesco, che ospita il Museo
Civico. Degno di nota, in piazza
della Libertà, il Palazzo del Mu-
nicipio, con la quattrocentesca
La Valle delle Mure è una delle principali dell’altopia-
no; la sua morfologia morbida, addolcita dai cicli ero-
sionali operati dai ghiacciai, si contrappone alla mor-
fologia “giovane”, rupestre, di origine alluvionale delle
valli della scarpata, tuttora in evoluzione attiva. Nella
stagione invernale emergono dal manto nevoso
restidipostazionietrinceramentidellaprima
guerra mondiale che rievocano i sanguinosi
combattimenti della Grande Guerra.
ACCESSO
Dai dintorni di Bassano si perviene facilmente a Romano
Altodoveprendeasalire,conandamentocontorto,lastata-
le141“Cadorna”chescavalcailMassicciodelGrappa.Comple-
tata la lunga salita,su ampia curva,poco dopo il km 26,si abbandona
la statale svoltando in destra per raggiungere il Rif.Bassano (1748 m),
generalmente aperto anche d’inverno,con ampio parcheggio.
RELAZIONE
Dal Rif. Bassano si segue la dorsale che collega la Cima Grappa con la
cima della Nave,equivalenti di quota (1775 m),separate da una leggera
insellatura; superati i ruderi di una caserma e i due osservatori s’inizia
con prudenza la discesa sulla dorsale di N-E percorsa dall’Altavia degli
Eroi, che poi continua lungamente come dorsale dei Salaròli. Occorre
scendere per u n buon tratto fino a raggiungere la depressione della
Croce dei Lebi (1571 m).Dalla forcella per spazi finalmente più aperti ed
acclivi si continua la discesa sui contrafforti nord-orientali del Grappa
entro il compluvio guardato dai ruderi del Cason Val di Melin; per bella
prateria alpina si cala al sottostante Pian dea Bala caratterizzato da un
grande crocefisso ligneo posto a q.1381,praticamente sulla testata dei
precipizi della Val del Lastego. Si procede ancora in leggera discesa in
direzione N-E su terreno abbastanza facile,dove sarà possibile divagare
liberamentetralefantastichepieghediquestosettoredelmassiccioche
inducono avariare il percorso a proprio piacimento.Si passa ai piedi del
CasoneBoccaoresimantenereiltracciatoprincipalesulfondodellaVal
delle Mure dalla lieve pendenza,fino al bivio per l’Agritur Cason del Sol,
dovesitieneladestra,perportarsialCasondelleMure(1308m).Sipro-
segue sulla carrareccia che descrive un semicerchio sulla schiena delle
Meatte per entrare, sempre in leggera risalita, nella Valle di Archesòn
fino a raggiungere la grande, omonima malga dalle belle forme, simile
adunpalazzo.Proseguendoaipiedidellamalgailtracciatopianeggiante
007
LUNGHEZZA: 16,7 km
DISLIVELLO: 769 m
ESPOSIZIONE: N-E
FASCIA: 1100-1800 m
PERIODO: dicembre-aprile
TIPOLOGIA: anello
DIFFICOLTÀ: rosso-giallo
TEMPO: 5-6 ore
PUNTO DI PARTENZA:
Rif.Bassano 1748 m
CENTRI D’INFORMAZIONE:
Rif. Bassano, tel. 0423-53101;
Rif.Scarpon,
tel. 0424-559060; Albergo
Forcelletto,tel.0439-44149,
cell.349-8850800
PUNTI DIAPPOGGIO:
Rif. Bassano, M.ga Archeset,
tel. 0423-567266; cell. 393-
4001736; M.ga Camparoneta,
cell. 348-5616706 (Diego),
335-5245575 (Alberto),
329-1880128 (Beppe)
CARTOGRAFIA: Associazione
Sezioni Vicentine, “Massiccio
del Grappa e Canale di
Brenta”, 1:25.000;
Tabacco n. 051,
1:25.000; Kom-
pass n. 632,
1:25.000, Car-
tine Zanetti n. 8,
1:30.000
VALLE DELLE MURE
Rif. Bassano, Croce dei Lebi, Pian dea Bala, Cason delle Mure, M.ga Archesòn, C. della Man-
dria, M.ga Archeset, M.ga Paradiso, M.ga Camparona, Campedin, Pian dea Bala, Croce dei
Lebi, Rif. Bassano
007
NEVE D’AUTORE ESCURSIONISMO INVERNALE 2 UNO MASSICCIO DEL GRAPPA
78 79
modo di individuare mediante
una planimetria in bronzo i pun-
ti di maggiore interesse storico.
STATUAALPARTIGIANO DI
AUGUSTO MURER
MONTE GRAPPA
Poco prima di giunge-
re a Cima Grappa,
sulla destra si tro-
va il complesso
con la statua in
bronzo dedicato
al partigiano di
Cima Grappa, re-
alizzata nel 1974 a
ricordo dei volontari
che combatterono e mo-
rirono in Grappa. Nel bassanese
dopo l’8 settembre si formarono
le brigate partigiane antifasciste
che si concentrarono sul Mas-
siccio in modo da controllare
la Valsugana, importante via di
collegamento con la Germania.
Nel luglio del 1944 i nazi-fascisti
risposero alla guerriglia avviata
dai partigiani con un tragico ra-
strellamento nel quale impiega-
rono 15000 uomini contro 1500
partigiani, che pagarono un tri-
buto di 500 morti e 400 depor-
tati, che culminò il 26 settembre
1944 con 31 impiccagioni nei via-
li cittadini. In loro memoria, vici-
no all’Ossario è stato realizzato il
Monumento al Partigiano, opera
dello scultore Augusto Murer.
007
alle valenze paesaggistiche la visita ai resti delle strutture del fronte;
realizzata durante la Grande Guerra, taglia lo scosceso versante S del
M. Meatte al riparo dalla prima linea del fronte che correva a poche
decine di metri sull’opposto versante (grado ROSSO-GIALLO).
Variante 2
Dal Casone Boccaor si può ridurre l’estensione del percorso
salendo la cima del M.Meatte (1598 m) e scendendo poi a
MalgaArchesòn (grado ROSSO).
Variante 3
Possibilità di ridurre l’estensione tagliando il giro del M.
Medata, passando da Malga Paradiso per Forcella Cam-
paroneta (grado BLU-ROSSO).
PERICOLI
Individuare con attenzione l’imbocco del percorso: l’unico tratto impe-
gnativo è la problematica discesa (ed anche salita) da Cima Grappa al
Pian dea Bala,insidiosa sia con neve fresca,a causa dell’elevato rischio
di fenomeni valanghivi, sia con neve assestata, quasi sempre ghiaccia-
ta nelle prime ore del giorno. L’itinerario è percorribile da novembre
ad aprile. Data la lunghezza del percorso è però preferibile effettuare
l’escursione in stagione avanzata avendo a disposizione un manto più
stabile e consolidato, oltre a più ore di luce. Impegnativa anche la ri-
salita finale verso Cima Grappa, su costone aperto e stretto, con forte
pendenza.Ilrestantepercorsononpresentainveceparticolaridifficoltà
se non nell’orientamento in caso di scarsa visibilità.
NOTE
Allapartenzaeall’arrivovièl’utilepuntodiappoggioattrezzato,ancheper
il pernottamento, del Rif. Bassano. Ad alleviare la fatica dell’itinerario si
trovano ben due preziosi punti di appoggio costituiti da Malga Archeset e
MalgaCamparoneta,aperteanched’invernoconservizidiristoroepernot-
tamento;ricoveridifortunavengonooffertidaglialtrirustici.
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Loggia del Comune, un grande
orologio del XVIII secolo e un
pregevole affresco di Jacopo da
Bassano.
SACRARIO
MONTE GRAPPA
Sorge alla sommità
del Massiccio del
Grappa a q. 1776,
sul costone di vet-
ta, sul ciglio che
domina la pianura
veneta, dal mare
alla Lessinia. Que-
sto notevole monu-
mento ai Caduti fu
costruito nel 1935, su
progetto dell’architetto Grep-
pi e dello scultore Castiglioni; è
diviso in una parte italiana con
le spoglie di 12.615 italiani dei
quali 2.283 noti e 10.332 ignoti
ed una parte austro-ungarica
con 10.950 spoglie delle qua-
li 295 note e 10.295 ignote. Il
corpo centrale del monumen-
to è costituito da cinque gironi
concentrici. I cinque gironi sono
collegati da un’ampia gradinata
centrale; tra il 4° e il 5° girone, in
posizione centrale, c’è la tomba
del Maresciallo d’Italia Gaetano
Giardino, sepolto nel 1935 tra
i suoi soldati della 4^ Armata,
passata alla storia col nome di
Armata del Grappa. Sull’ultimo
ripiano sorge un sacello circo-
lare: nella cappella, elevata a
Santuario, è custodita la statua
della Madonnina del Grappa.
Dal piazzale del tempietto si
snoda la Via Eroica che corre
per 250 metri circa fino al Por-
tale Roma tra due file di cippi
in pietra nei quali sono scolpiti
i nomi delle battaglie del Grap-
pa. Al termine della Via Eroica
sorge l’Osservatorio, massiccio
edificio che nella parte superio-
re riproduce la forma di un co-
lossale sarcofago offerto dalla
città di Roma. Dal terrazzo si ha
007
portaallatestatadellaValled’Archesònperusciresull’ampiainsellatura
della Vedetta, caratterizzata da un rudere, che si affaccia direttamente
sulla lontana pianura su cui il fianco del monte precipita per quasi mille
metri.MeritadisalireladorsaledelCimadellaMandria(1482m),finoal
sacellodedicatoaicadutiinguerra,grandepuntopanoramico,masipuò
raggiungere subito l’accogliente MalgaArcheset (1453 m),dalla
quale si scende direttamente il pendio dellaValArcheset se-
guendo poi la carrareccia fino a Malga Paradiso (1315 m)
e Malga Camparona (1204 m), che si lascia sulla destra
verso le Porte di Salton.Terminata la bella discesa inizia
la risalita sempre sul comodo tracciato silvo-pastorale
che contorna in falsopiano il boscoso M. Medata fino ad
uscire sui prati del Campedin, ai piedi di Malga Camparo-
neta. Si lascia in sinistra il solco di Archesòn per ritornare
entro l’ampio fondo dellaVal delle Mure che si risale per un buon
trattofinoatoccarel’agriturismosfioratoall’andata,chiudendol’anello.
Completata la risalita della valle fino a guadagnare il Cristo del Boccaor
al Pian dea Bala, rimane, a questo punto da riprendere la sommità del
Grappa per la via di provenienza,la stradina sul fianco destra che porta
airuderidelCasonValdiMelineallaCrodedeiLebi;inalternativasipuò
usare un percorso più breve proseguendo fino alla Malga Val Vecchia,
quindi ci si porta sul costone dove giunge il sentiero attrezzato Guzzella
e si percorre il costone in ripidissima salita fino all’osservatorio,proprio
sottoalRif.Bassano.
ANNOTAZIONI
Variante 1
Dal Pian dea Bala, in condizioni di scarso innevamento, si può percor-
rere la mulattiera di arroccamento, interessante percorso che unisce
NEVE D’AUTORE ESCURSIONISMO INVERNALE 2 UNO MASSICCIO DEL GRAPPA
7
quota parz progr – +
1 Rif. Bassano 1748 0 0 %
2 La Nave 1775 1000 1000 27 3
3 Croce dei Lebi 1571 800 1800 204 26
4 Pian de la Bala 1381 800 2600 190 24
5 Agritur Mure 1318 1700 4300 63 4
6 Dorsale Archeson 1376 700 5000 58 8
7 Cima d. Mandria 1482 1550 6550 106 7
8 M.ga Archeset 1453 450 7000 29 6
9 M.ga Paradiso 1315 1400 8400 138 10
10 M.ga Camparona 1204 1000 9400 111 11
11 Val Archeson 1197 1300 10700 7 1
12 Pian de la Bala 1381 3400 14100 184 5
13 Croce dei Lebi 1571 800 14900 190 24
14 La Nave 1775 800 15700 204 26
15 Rif. Bassano 1748 1000 16700 27 3
totale 16700 769 769
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Valle delle Mure distanze dislivelli
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LUNGHEZZA: 13,3 km
DISLIVELLO: 422 m
ESPOSIZIONE: N-NO
FASCIA: 1200-1600 m
PERIODO: dicembre-marzo
TIPOLOGIA: anello
DIFFICOLTÀ: rosso
TEMPO: 5 ore
PUNTO DI PARTENZA:
Albergo Forcelletto 1396 m
CENTRI D’INFORMAZIONE:
Albergo Forcelletto,
tel.0439-44149,
cell.349-8850800,
Rif.Scarpon, tel.0424-80287
PUNTI DI APPOGGIO: Albergo
Forcelletto,Rif.Scarpon,
Rif.Bassano a Cima Grappa
CARTOGRAFIA: Associazione
Sezioni Vicentine, “Massiccio
del Grappa e Canale di Bren-
ta”, 1:25.000; Tabacco n. 051,
1:25.000; Kompass n. 632,
1:25.000,Cartine Zanetti n.8,
1:30.000
CROCE DEI LEBI
Albergo Forcelletto, Rif. Bocchette di mezzo, Ca’ Tasson, Val dei Pez, M. Ca’ Tasson, Cason
dei Lebi, Croce dei Lebi, Croce di Valpore, M.ga Valpore di cima , Aula didattica M.ga Valpo-
re, Casera Pian di Sarael,Val delle Bocchette, Albergo Forcelletto
008
Strada delle Meatte verso Pian de la Bala (fotoZilio)
Il candido alpeggio dell’Archeson (foto Carrer)
UNO MASSICCIO DEL GRAPPA

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  • 1. escursionismo invernale MONTE GRAPPA COL VISENTIN ALPAGO CANSIGLIO CAVALLO 56 itinerari sulla neve collana neved’autore vol. 2 escursionismo invernalevol.2neved’autore Villatora di Saonara (PD) - Via Zago, 56 - Tel. 049 8790306 - info@zable.com - www.zable.com TUTTO PER LA MONTAGNA 8MILAGIORNI RENDIAMO REALI I TUOI PROGETTI DA OLTRE € 24,00 FrancescoCarrer LucianoDallaMora 2
  • 2. Hanno contribuito alla realizzazione delle relazioni inserite nel presente volume gli istruttori di sci fondo-escursionismo Enrico Comacchio e Roberto Moretto del CAI di Bassano del Grappa,Oscar Giazzon eAlbertoZabot del CAI di Feltre,Francesco Romussi del CAI di Mestre.Una menzione particolare per l’impegno e la passione a RobertoZilio del CAI di Bassano,Rosario Fagherazzi e Federico Pedol del CAIAlpàgo. Le introduzioni ai diversi àmbiti sono state redatte da Enrico Comacchio (CAI Bassano),Casimiro Longo (CAI Feltre),Maudi De March (CAIAlpàgo),VladimiroToniello (CAIVittorioVeneto) e Giancarlo DelZotto (CAI Pordenone). Hanno contribuito alla realizzazione delle immagini,oltre agli autori,AlbertoZabot, Casimiro Longo,Claudio Forieri,Daniele Bacchetti,Daniele Bordin,Denis Bortoluzzo, Francesco Cerpelloni,Francesco Romussi,Giuliano Simeoni,Giuseppe Fabris,Giuseppe Pastres,Lorenzo Meneghello,Luigi Pelizzon,Michele De Rold,MirkoZanon,Nadia Gobbo,Nello De Min,Oscar Giazzon,RinoZanchettin,RobertoZilio,Rudi Pezzutto, Tiziano Pivato,Valentino Salvetti. Con il patrocinio della Provincia di Belluno. Si ringrazia laZanetti Editrice per la concessione gratuita delle carte topografiche relative agli itinerari dall’1 al 50. Particolari ridotti del foglio 012Alpàgo - Cansiglio - Piancavallo -Valcellina in scala 1:25000 della Casa EditriceTabacco - via Fermi 78,33010Tavagnacco (UD) www.tabaccoeditrice.com -Autorizzazione n.1114. Prima edizione: dicembre 2010 ISBN: 978-88-903275-9-9 Coordinamento editoriale:Armando Scandellari (LeAlpiVenete) Impaginazione grafica: Irene Cappellari Progettazione grafica e stampa Officina Creativa sas – Padova per conto di Idea Montagna Editoria eAlpinismo Via S.Antonio,23 – 35037Teolo PD Tel.049 9601797 Fax 049 9601797 info@ideamontagna.it – www.ideamontagna.it © Tutti i diritti di riproduzione,anche parziale,del testo e delle illustrazioni sono riservati in tutto il mondo. All rights of riproduction,in full or in part,of the text or the illustrations,are reserved throughout the world. CLUBALPINO ITALIANO G.R.VENETO REGIONE DELVENETO PROVINCIADI TREVISO PROVINCIADI BELLUNO DOLOMITI NEVE D’AUTORE PRESENTAZIONE PRESENTAZIONE A questa nuova fatica editoriale hanno dedicato preziose energie fi- siche ed intellettuali gli amici Francesco Carrer e Luciano Dalla Mora, apprezzati Autori di una precedente guida sciescursionistica dedicata alla Pusterìa. Lo sci-escursionismo, desidero ribadirlo anche in tale circostan- za, interpreta in forma coerente il rapporto fra mezzi e fini nell’andar-per-monti. In un’epoca di tecnicismi esaspera- ti, in cui lo strumento tecnico ed il suo uso virtuosistico non lasciano molte aperture al senso dell’andare e del vedere, credo valga la pena di riflettere sulle “ragioni seminali” del nostro essere CAI. Ragioni e motivazioni che ci riportano all’istanza etica e cognitiva del “far co- noscere le montagne” attraverso la loro frequentazione consapevole,documentata,rispettosa dell’ambiente naturale e del tessuto sociale che ne ha plasmato il paesaggio culturale. La “contro-cultura”, rappresentata dalle nostre attività di montagna in risposta a modelli culturali egemoni incentrati sulla velocità e sulla “artificializzazione delle esperienze”, trova - nella pratica sciescursio- nistica - una sua traduzione adeguata. L’impiego dello sci dal tallone libero riflette,pertanto,una filosofia esi- stenziale molto adatta a uomini liberi,non subalterni a mode effimere, sensibili nell’intercettare il “rumore del silenzio” che sprigiona dai terreni innevati lontano dai caroselli sciistici.Il minor impegno tecnico richiestosuterrenidallemorfologiemorbideedinvitantisitrasferisce, quindi, in un maggior impegno rivolto all’osservazione esterna, arric- chita da profondi vissuti di introspezione psicologica. Poste le premesse etico-culturali che segnano la differenza di pro- spettiva rispetto alle tendenze della nostra società votata alla “spor- tivizzazione” totale delle esperienze di tempo “libero” (e, quindi, mai totalmente “liberato”), vorrei sottolineare l’importanza della scelta di un territorio (le Prealpi venete) ricco di testimonianze naturalistiche e storico-etnografiche. Per i nostri Autori - che vivono in questa Regio- ne - si tratta di un’esplorazione domestica e perciò ispirata dalla Musa del Genius loci.Amare e promuovere il proprio territorio deve rappre- sentare, infatti, un saldo punto di partenza per una rinascita culturale chefaccia(ri)scopriree(de)cifrare–soprattuttoaigiovanisemprepiù “de-localizzati” - quei paesaggi fuori porta a loro sempre meno fami- liari e tutt’altro che ovvi. Gli Autori, attenti alle nuove istanze classificatorie dello spazio alpi- no (Sistema SOIUSA), vanno oltre i confini burocratici fra Province e Regioni diverse, secondo una visione della montagna quale “luogo di 5
  • 3. NEVE D’AUTORE ESCURSIONISMO INVERNALE 2 cerniera” fra popolazioni e culture omogenee. E così, dal Monte Bal- do alla Lessinia, dagli Altipiani trentini a quelli vicentini, dall’Alpàgo al Cansiglio fino alla Val Cellina (amministrativamente friulana ma sto- ricamente “veneziana”), le Prealpi si aprono all’esplorazione sciistica secondo quell’istanza escursionistica dell’<<ex-currere>> che fa da contrappunto all’istanza filosofica dell’<<ex-sistere>>. Un “porsi fuori”dunque,insensofisicoementale,dall’inautenticitàdel- le cose ovvie per dare valore al vivere attraverso l’esistere. Annibale Salsa Past President Generale del ClubAlpino Italiano Spessosuccedechepensandoadunaescursionesullanevecivengono alla mente meravigliosi paesaggi lontani,itinerari carichi di chilometri di avvicinamento che a volte fermano l’entusiasmo iniziale. I nostri Amici Francesco e Luciano, con questa guida invernale che spazia dall’Adige al Brenta, ci invitano a riscoprire meravigliose escursioni invernali“fuori porta”. Una serie di percorsi che ci portano a godere ambienti familiari, ma lontani dal consueto aspetto estivo, coperti dal bianco mantello. Una piacevolescopertaapochichilometridallanostrapianuraveneta,dove i molti segni dell’uomo, avvolte dalla coltre nevosa e dal silenzio, ven- gono esaltate nella loro bellezza, rivisitate anche nella tragicità di una guerra o nelle fatiche del mondo alpestre, nei segni della fede e nelle tracce del passato. Ringraziamo quindi gli autori che attraverso questa pubblicazione hanno offerto, agli amanti della neve, una splendida opportunità di conoscenzadellanostraPrealpeconunariccaseriediitinerari,descri- zioni e consigli che,alla scoperta,aggiungono sicurezza e tanta voglia di partire. Emilio Bertan Presidente GR delVeneto Per diversi anni gli autori sono stati impegnati nella promozione della pratica sciescursionistica, nella ricerca e nell’illustrazione di itinerari invernali nell’ambito delle vallate alpine e prealpine venete e friulane. Inprecedenzahannorealizzatoguidesciescursionistichenell’areapre- alpina veneto-friulana (1988-’89), nell’area dolomitica e prealpina del Veneto(1994-95),nellaPusterìaitalianaedaustriaca(2005-2006). HannopubblicatosullastampasocialedelClubAlpinoItaliano diversi articoli dedicati alla montagna invernale, allo sci- escursionismoedaltelemark,figurandotrairedattoride “LeAlpiVenete”. FRANCESCO CARRER Istruttore di sci fondo-escursionismo (ISFE), insegnante di letteratura e storia, già Presidente della Commissione veneto- friulana-giuliana di sci-escursionismo del CAI dal 1990 al 2000, Con- sigliere Centrale del CAI dal 2000 al 2004, componente del Comitato Direttivo Centrale del ClubAlpino Italiano dal 2004 al 2010. LUCIANO DALLAMORA(1953-2010) È stato istruttore di sci fondo-escursionismo (ISFE), architetto, inse- gnante di tecnologia, già Presidente della Commissione veneto-friula- na-giuliana di sci-escursionismo del CAI dal 2000 al 2006, nominato Presidente della Commissione Nazionale Sci Fondo-Escursionismo del ClubAlpino Italiano dal 2007 al 2010. NEVE D’AUTORE GLI AUTORI 6 7 http://www.ideamontagna.it/librimontagna/libro-alpinismo-montagna.asp?cod=13
  • 4. 5 7 8 14 14 15 16 19 20 21 22 23 25 27 29 29 29 30 31 31 32 33 34 35 35 36 37 38 39 40 42 43 47 50 54 58 63 68 72 76 81 85 90 95 99 104 109 113 118 122 PRESENTAZIONE GLI AUTORI RINGRAZIAMENTI IL TERRITORIO Itinerando Le anime dei luoghi Le Prealpi Venete Orientali I cimbri Le abitazioni cimbre Note sul Gran Bosco da Reme del Cansiglio Aspetti economici delle Prealpi Venete Malghe, casare e casoni nelle Prealpi Venete Vita di malga Le tre battaglie del Grappa NOTE TECNICHE Programmazione preventiva Parametrazione dei gradi di difficoltà delle escursioni Orientamento invernale Nivometeorologia Neve e valanghe Pericoli della montagna invernale Ambiente alpino invernale Norme di comportamento Organizzazione di un’escursione Bollettino meteorologico Soccorso alpino Scala del pericolo valanghe Cartina, profilo altimetrico e tabella di marcia Avvertenze e note esplicative Relazione BIBLIOGRAFIA GRUPPO DI LAVORO MASSICCIO DEL GRAPPA 12 127 130 134 140 144 148 152 156 160 164 168 172 176 180 185 190 194 198 202 206 210 214 218 223 226 230 234 238 242 246 250 254 258 262 266 270 275 278 282 286 290 294 298 Conca dell’Alpàgo Piana del Cansiglio Altopiano del Cavallo e Val Cellina NEVE D’AUTORE INDICE 13 NEVE D’AUTORE ESCURSIONISMO INVERNALE 2
  • 5. 7776 DAVEDERE BASSANO DELGRAPPA Adagiata alle falde meridionali del massiccio del Grappa, allo sbocco del fiume Brenta, nata da un insediamento di epoca pre-romana consolidato- si alla fine del primo millennio, Bassano a partire dal 1260 si vide sottomessa a Vicenza, quindi a Padova, a Vero- na, per terminare, nel 1388, sotto i Vi- sconti. Venezia giun- se a Bassano nel 1404, senza alterare statuti e consuetudini del comune, dan- dole il governo di un Podestà e di un Capitanio. Per quattro secoli la Serenissima mantenne pace e prosperità nel territorio, con be- neficio del settore tessile (lana, seta, pelli) e dell’oreficeria. Nel ‘500 vi è l’affermazione artistica della famiglia di pittori Da Pon- te ed editoriale della stamperia Remondini che nel Settecento rese famoso il nome di Bassano in tutta Europa. La prima guerra mondiale investe Bassano che, dopo la disfatta di Caporetto, si trovainprimalineaconlaparalisi di ogni attività e l’evacuazione di oltre 7000 persone. La cittadina, dalle caratteristiche vie a portici, è ricca di monumenti medievali e rinascimentali. Piazza Garibaldi è dominata dalla poderosa mole della Torre di Ezzelino del secolo XIII, avanzo del castello. La go- tica chiesa di S. Francesco, con protiro del 1306, realizzata nella seconda metà del XII secolo ma successivamente rimaneggiata e l’antico convento adiacente alla chiesa, dal bel chiostro sei- centesco, che ospita il Museo Civico. Degno di nota, in piazza della Libertà, il Palazzo del Mu- nicipio, con la quattrocentesca La Valle delle Mure è una delle principali dell’altopia- no; la sua morfologia morbida, addolcita dai cicli ero- sionali operati dai ghiacciai, si contrappone alla mor- fologia “giovane”, rupestre, di origine alluvionale delle valli della scarpata, tuttora in evoluzione attiva. Nella stagione invernale emergono dal manto nevoso restidipostazionietrinceramentidellaprima guerra mondiale che rievocano i sanguinosi combattimenti della Grande Guerra. ACCESSO Dai dintorni di Bassano si perviene facilmente a Romano Altodoveprendeasalire,conandamentocontorto,lastata- le141“Cadorna”chescavalcailMassicciodelGrappa.Comple- tata la lunga salita,su ampia curva,poco dopo il km 26,si abbandona la statale svoltando in destra per raggiungere il Rif.Bassano (1748 m), generalmente aperto anche d’inverno,con ampio parcheggio. RELAZIONE Dal Rif. Bassano si segue la dorsale che collega la Cima Grappa con la cima della Nave,equivalenti di quota (1775 m),separate da una leggera insellatura; superati i ruderi di una caserma e i due osservatori s’inizia con prudenza la discesa sulla dorsale di N-E percorsa dall’Altavia degli Eroi, che poi continua lungamente come dorsale dei Salaròli. Occorre scendere per u n buon tratto fino a raggiungere la depressione della Croce dei Lebi (1571 m).Dalla forcella per spazi finalmente più aperti ed acclivi si continua la discesa sui contrafforti nord-orientali del Grappa entro il compluvio guardato dai ruderi del Cason Val di Melin; per bella prateria alpina si cala al sottostante Pian dea Bala caratterizzato da un grande crocefisso ligneo posto a q.1381,praticamente sulla testata dei precipizi della Val del Lastego. Si procede ancora in leggera discesa in direzione N-E su terreno abbastanza facile,dove sarà possibile divagare liberamentetralefantastichepieghediquestosettoredelmassiccioche inducono avariare il percorso a proprio piacimento.Si passa ai piedi del CasoneBoccaoresimantenereiltracciatoprincipalesulfondodellaVal delle Mure dalla lieve pendenza,fino al bivio per l’Agritur Cason del Sol, dovesitieneladestra,perportarsialCasondelleMure(1308m).Sipro- segue sulla carrareccia che descrive un semicerchio sulla schiena delle Meatte per entrare, sempre in leggera risalita, nella Valle di Archesòn fino a raggiungere la grande, omonima malga dalle belle forme, simile adunpalazzo.Proseguendoaipiedidellamalgailtracciatopianeggiante 007 LUNGHEZZA: 16,7 km DISLIVELLO: 769 m ESPOSIZIONE: N-E FASCIA: 1100-1800 m PERIODO: dicembre-aprile TIPOLOGIA: anello DIFFICOLTÀ: rosso-giallo TEMPO: 5-6 ore PUNTO DI PARTENZA: Rif.Bassano 1748 m CENTRI D’INFORMAZIONE: Rif. Bassano, tel. 0423-53101; Rif.Scarpon, tel. 0424-559060; Albergo Forcelletto,tel.0439-44149, cell.349-8850800 PUNTI DIAPPOGGIO: Rif. Bassano, M.ga Archeset, tel. 0423-567266; cell. 393- 4001736; M.ga Camparoneta, cell. 348-5616706 (Diego), 335-5245575 (Alberto), 329-1880128 (Beppe) CARTOGRAFIA: Associazione Sezioni Vicentine, “Massiccio del Grappa e Canale di Brenta”, 1:25.000; Tabacco n. 051, 1:25.000; Kom- pass n. 632, 1:25.000, Car- tine Zanetti n. 8, 1:30.000 VALLE DELLE MURE Rif. Bassano, Croce dei Lebi, Pian dea Bala, Cason delle Mure, M.ga Archesòn, C. della Man- dria, M.ga Archeset, M.ga Paradiso, M.ga Camparona, Campedin, Pian dea Bala, Croce dei Lebi, Rif. Bassano 007 NEVE D’AUTORE ESCURSIONISMO INVERNALE 2 UNO MASSICCIO DEL GRAPPA
  • 6. 78 79 modo di individuare mediante una planimetria in bronzo i pun- ti di maggiore interesse storico. STATUAALPARTIGIANO DI AUGUSTO MURER MONTE GRAPPA Poco prima di giunge- re a Cima Grappa, sulla destra si tro- va il complesso con la statua in bronzo dedicato al partigiano di Cima Grappa, re- alizzata nel 1974 a ricordo dei volontari che combatterono e mo- rirono in Grappa. Nel bassanese dopo l’8 settembre si formarono le brigate partigiane antifasciste che si concentrarono sul Mas- siccio in modo da controllare la Valsugana, importante via di collegamento con la Germania. Nel luglio del 1944 i nazi-fascisti risposero alla guerriglia avviata dai partigiani con un tragico ra- strellamento nel quale impiega- rono 15000 uomini contro 1500 partigiani, che pagarono un tri- buto di 500 morti e 400 depor- tati, che culminò il 26 settembre 1944 con 31 impiccagioni nei via- li cittadini. In loro memoria, vici- no all’Ossario è stato realizzato il Monumento al Partigiano, opera dello scultore Augusto Murer. 007 alle valenze paesaggistiche la visita ai resti delle strutture del fronte; realizzata durante la Grande Guerra, taglia lo scosceso versante S del M. Meatte al riparo dalla prima linea del fronte che correva a poche decine di metri sull’opposto versante (grado ROSSO-GIALLO). Variante 2 Dal Casone Boccaor si può ridurre l’estensione del percorso salendo la cima del M.Meatte (1598 m) e scendendo poi a MalgaArchesòn (grado ROSSO). Variante 3 Possibilità di ridurre l’estensione tagliando il giro del M. Medata, passando da Malga Paradiso per Forcella Cam- paroneta (grado BLU-ROSSO). PERICOLI Individuare con attenzione l’imbocco del percorso: l’unico tratto impe- gnativo è la problematica discesa (ed anche salita) da Cima Grappa al Pian dea Bala,insidiosa sia con neve fresca,a causa dell’elevato rischio di fenomeni valanghivi, sia con neve assestata, quasi sempre ghiaccia- ta nelle prime ore del giorno. L’itinerario è percorribile da novembre ad aprile. Data la lunghezza del percorso è però preferibile effettuare l’escursione in stagione avanzata avendo a disposizione un manto più stabile e consolidato, oltre a più ore di luce. Impegnativa anche la ri- salita finale verso Cima Grappa, su costone aperto e stretto, con forte pendenza.Ilrestantepercorsononpresentainveceparticolaridifficoltà se non nell’orientamento in caso di scarsa visibilità. NOTE Allapartenzaeall’arrivovièl’utilepuntodiappoggioattrezzato,ancheper il pernottamento, del Rif. Bassano. Ad alleviare la fatica dell’itinerario si trovano ben due preziosi punti di appoggio costituiti da Malga Archeset e MalgaCamparoneta,aperteanched’invernoconservizidiristoroepernot- tamento;ricoveridifortunavengonooffertidaglialtrirustici. 1 2 3 4 5 7 6 15 8 9 12 10 11 14 13 1100 1200 1300 1400 1500 1600 1700 1800 1900 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 Loggia del Comune, un grande orologio del XVIII secolo e un pregevole affresco di Jacopo da Bassano. SACRARIO MONTE GRAPPA Sorge alla sommità del Massiccio del Grappa a q. 1776, sul costone di vet- ta, sul ciglio che domina la pianura veneta, dal mare alla Lessinia. Que- sto notevole monu- mento ai Caduti fu costruito nel 1935, su progetto dell’architetto Grep- pi e dello scultore Castiglioni; è diviso in una parte italiana con le spoglie di 12.615 italiani dei quali 2.283 noti e 10.332 ignoti ed una parte austro-ungarica con 10.950 spoglie delle qua- li 295 note e 10.295 ignote. Il corpo centrale del monumen- to è costituito da cinque gironi concentrici. I cinque gironi sono collegati da un’ampia gradinata centrale; tra il 4° e il 5° girone, in posizione centrale, c’è la tomba del Maresciallo d’Italia Gaetano Giardino, sepolto nel 1935 tra i suoi soldati della 4^ Armata, passata alla storia col nome di Armata del Grappa. Sull’ultimo ripiano sorge un sacello circo- lare: nella cappella, elevata a Santuario, è custodita la statua della Madonnina del Grappa. Dal piazzale del tempietto si snoda la Via Eroica che corre per 250 metri circa fino al Por- tale Roma tra due file di cippi in pietra nei quali sono scolpiti i nomi delle battaglie del Grap- pa. Al termine della Via Eroica sorge l’Osservatorio, massiccio edificio che nella parte superio- re riproduce la forma di un co- lossale sarcofago offerto dalla città di Roma. Dal terrazzo si ha 007 portaallatestatadellaValled’Archesònperusciresull’ampiainsellatura della Vedetta, caratterizzata da un rudere, che si affaccia direttamente sulla lontana pianura su cui il fianco del monte precipita per quasi mille metri.MeritadisalireladorsaledelCimadellaMandria(1482m),finoal sacellodedicatoaicadutiinguerra,grandepuntopanoramico,masipuò raggiungere subito l’accogliente MalgaArcheset (1453 m),dalla quale si scende direttamente il pendio dellaValArcheset se- guendo poi la carrareccia fino a Malga Paradiso (1315 m) e Malga Camparona (1204 m), che si lascia sulla destra verso le Porte di Salton.Terminata la bella discesa inizia la risalita sempre sul comodo tracciato silvo-pastorale che contorna in falsopiano il boscoso M. Medata fino ad uscire sui prati del Campedin, ai piedi di Malga Camparo- neta. Si lascia in sinistra il solco di Archesòn per ritornare entro l’ampio fondo dellaVal delle Mure che si risale per un buon trattofinoatoccarel’agriturismosfioratoall’andata,chiudendol’anello. Completata la risalita della valle fino a guadagnare il Cristo del Boccaor al Pian dea Bala, rimane, a questo punto da riprendere la sommità del Grappa per la via di provenienza,la stradina sul fianco destra che porta airuderidelCasonValdiMelineallaCrodedeiLebi;inalternativasipuò usare un percorso più breve proseguendo fino alla Malga Val Vecchia, quindi ci si porta sul costone dove giunge il sentiero attrezzato Guzzella e si percorre il costone in ripidissima salita fino all’osservatorio,proprio sottoalRif.Bassano. ANNOTAZIONI Variante 1 Dal Pian dea Bala, in condizioni di scarso innevamento, si può percor- rere la mulattiera di arroccamento, interessante percorso che unisce NEVE D’AUTORE ESCURSIONISMO INVERNALE 2 UNO MASSICCIO DEL GRAPPA 7 quota parz progr – + 1 Rif. Bassano 1748 0 0 % 2 La Nave 1775 1000 1000 27 3 3 Croce dei Lebi 1571 800 1800 204 26 4 Pian de la Bala 1381 800 2600 190 24 5 Agritur Mure 1318 1700 4300 63 4 6 Dorsale Archeson 1376 700 5000 58 8 7 Cima d. Mandria 1482 1550 6550 106 7 8 M.ga Archeset 1453 450 7000 29 6 9 M.ga Paradiso 1315 1400 8400 138 10 10 M.ga Camparona 1204 1000 9400 111 11 11 Val Archeson 1197 1300 10700 7 1 12 Pian de la Bala 1381 3400 14100 184 5 13 Croce dei Lebi 1571 800 14900 190 24 14 La Nave 1775 800 15700 204 26 15 Rif. Bassano 1748 1000 16700 27 3 totale 16700 769 769 p Valle delle Mure distanze dislivelli
  • 7. 81 LUNGHEZZA: 13,3 km DISLIVELLO: 422 m ESPOSIZIONE: N-NO FASCIA: 1200-1600 m PERIODO: dicembre-marzo TIPOLOGIA: anello DIFFICOLTÀ: rosso TEMPO: 5 ore PUNTO DI PARTENZA: Albergo Forcelletto 1396 m CENTRI D’INFORMAZIONE: Albergo Forcelletto, tel.0439-44149, cell.349-8850800, Rif.Scarpon, tel.0424-80287 PUNTI DI APPOGGIO: Albergo Forcelletto,Rif.Scarpon, Rif.Bassano a Cima Grappa CARTOGRAFIA: Associazione Sezioni Vicentine, “Massiccio del Grappa e Canale di Bren- ta”, 1:25.000; Tabacco n. 051, 1:25.000; Kompass n. 632, 1:25.000,Cartine Zanetti n.8, 1:30.000 CROCE DEI LEBI Albergo Forcelletto, Rif. Bocchette di mezzo, Ca’ Tasson, Val dei Pez, M. Ca’ Tasson, Cason dei Lebi, Croce dei Lebi, Croce di Valpore, M.ga Valpore di cima , Aula didattica M.ga Valpo- re, Casera Pian di Sarael,Val delle Bocchette, Albergo Forcelletto 008 Strada delle Meatte verso Pian de la Bala (fotoZilio) Il candido alpeggio dell’Archeson (foto Carrer) UNO MASSICCIO DEL GRAPPA