2. L’aquila reale deve il suo nome alle penne dorate sul capo che ricordano una corona, visibile però solo negli esemplari adulti. E’ una specie protetta: in Italia ve ne sono all’incirca 500
3. L’aquila è un rapace; raggiunge da 75 a 80 cm. di lunghezza, la sua apertura alare è attorno ai 2 metri circa e da adulta pesa attorno ai 6/7 chili. I maschi sono un po’ più piccoli.
4. Può stabilirsi tra le rocce ad alta quota pur non essendo un rapace montano, perché predilige zone scarsamente abitate per costruire il suo nido capiente,fra le rocce e, di solito, al di sotto della sua zona di caccia, per non essere costretta a volare appesantita dalla sua preda: preferibilmente giovani cervi, capre, conigli, piccole marmotte, ecc.
5. L’aquila vive in coppia per tutta la vita, in genere attorno ai 35 anni; insieme si occuperanno dei cuccioli e del nido che sceglieranno con cura perché vi resteranno a lungo.
6. Ogni anno però rinnoveranno l’arredamento”, togliendo i vecchi ramoscelli e preparando accuratamente il giaciglio che accoglierà i nuovi cuccioli: in genere due di cui, quasi sempre, solo uno sopravvive.
7. L’aquila si nutre anche di pesce e il maschio lo porta alla famiglia, ogni volta accolto con un rituale di scambio di “affettuosità”
9. ma anche più piccoli, che non consuma sul posto bensì nel nido. Non caccia mai più del necessario per vivere.
10. Questo è un cucciolo ancora implume, continuamente affamato. La schiusa delle uova avviene verso metà maggio e già due mesi dopo l’aquilotto comincerà a volare nei dintorni ma resterà nei paraggi per almeno un anno.
11. Questo cucciolo di pochi mesi raggiungerà la piena maturità attorno a 4/5 anni.
12. Questo sembrerebbe un raduno, ben raro perché preferisce restare nel suo ambito territoriale di qualche chilometro.
14. L’aquila è dotata di una vista straordinaria, 6 volte più acuta di quella dell’uomo e vede a 300 gradi; questo, unito alla sua forza, alla sua longevità e al suo stile di vita
15. fa dell’aquila una creatura maestosa e straordinaria! Musica: “El condor pasa” – G. Zamfir [email_address]