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IL BILANCIO DELLE SOCIETÀ ENERGETICHE

Specificità del bilancio di una società che produce energia da Fonti
Rinnovabili: l’esperienza di Inergia S.p.A.


Milano, 27 novembre 2012




Dott. Gémino Di Giuliano
Head of Administration & Finance
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AGENDA DELL’INTERVENTO



   PRESENTAZIONE DEL GRUPPO INERGIA

   ATTIVITÀ DI SVILUPPO: TRATTAMENTO DEI COSTI DI PROGETTO

   CESSIONE DEL PROGETTO: PRINCIPALI ASPETTI FISCALI E CONTRATTUALI

   ATTIVITÀ DI REALIZZAZIONE: ASPETTI CONTABILI E CONTRATTUALI

   FINANZA DI PROGETTO: PRINCIPALI ASPETTI CONTABILI E FISCALI DEL LEASING E DEL
    PROJECT FINANCING

   ASPETTI CONTABILI NELLE PRINCIPALI ATTIVITÀ DI GESTIONE DEGLI IMPIANTI

   PANORAMICA SUL BILANCIO CONSOLIDATO




                                                                                    2
PRESENTAZIONE DEL GRUPPO INERGIA
Inergia nasce nel 2003 dalla diversificazione industriale della Santarelli Costruzioni S.p.A. per
sviluppare, costruire, e gestire impianti eolici e fotovoltaici in Italia e all’estero. Il Gruppo è oggi
costituito da 12 società: Inergia S.p.A. (holding) ed 11 SPVs, di cui 5 accolgono impianti già in
esercizio ed 1 ha sede all’estero (Romania)




                                                                                       Parco del
                                                                                       Sole Nord S.r.l.




                                                                                                          3
GRUPPO: 1 HOLDING, 1 SUBSIDIARY, 10 SPVs

                           Santarelli                              SILF S.A.                           Management
                       Costruzioni S.p.A.

                                51 %                                     39 %                                            10 %


                                                               INERGIA S.P.A.


                                                                         100 %
EOLICO




                                                                        ESTERO
                                 SOLARE




                                                                                                            ALTRO SVILUPPO
          Parco Eolico                         Stornarella                            S.C. Land                                     Inergia
         Salentino S.r.l.                  Cerignola Sun S.r.l.                      Power S.r.l.                               Sardegna S.r.l.

          Parco Eolico                           Inergia                                                                           Inergia
          Ordona S.r.l.                         Sun S.r.l.                                                                       Sicilia S.r.l.

            Inergia                       Parco del Sole Nord
          Molise S.r.l.                          S.r.l.

          Parco Eolico                              Persone in Organico: > 30                 Società di Provenienza: Enel Green Power, Erg,
         Stornara S.r.l.                                Età Media: 35 anni                             Areva, Accenture, Protos, etc.


          Parco Eolico                    Expertise: Sviluppo, Realizzazione, O&M, Energy     Compliance: Ceritificazione di Bilancio, Mod. di
         Orta Nova S.r.l.                         Trading, Project Financing, ecc.                  Controllo 231, Attest. ISO 9000/14000




                                                                                                                                                  4
PORTAFOGLIO IMPIANTI
Il Gruppo INERGIA al 31 dicembre 2012 avrà circa 150 MW di impianti in esercizio, situati
prevalentemente nella regione Puglia, che consentiranno di produrre annualmente oltre 290.000
MWh di energia, per un totale ricavi superiore ai 40 milioni di euro



                                        MONTEODORISIO
                                                                         IMPIANTI (*)                  MW     MWh       Ricavi
                                                                         - Lecce 3 (Eolico)            36    72.000     10 m/€
                                           PONTE ROTTO
                                                                         - Ponte Rotto (Eolico)        26    52.000     8 m/€
                                             STORNARA
                                                                         - Stornara (Eolico)           12    24.000     4 m/€
                                                 ORTA NOVA
                                                                         - Surbo (Eolico)              12    24.000     4 m/€
                                                             SURBO
                                                              LECCE 3
                                                                         - Orta Nova (Eolico)          55    110.000    16 m/€

                                                                         - Lecce 2/3 (Solare)           2     2.700    1,2 m/€

                                                                         - Forcone (Solare)             1     1.350    0,6 m/€

                                                                         - Terre Nove (Solare)          1     1.350    0,6 m/€
                      TERRE NOVE                                         - Tarantina (Solare)           1     1.350    0,6 m/€
                      FORCONE
                                                                         - Lamalunga (Solare)           1     1.350    0,6 m/€
                            LAMALUNGA
                                                                         - Monteodorisio (Solare)       1     1.300    0,6 m/€
                                                             LECCE 2/3
                                                                         - Quadrone (Solare)            1     1.350    0,6 m/€

                                                  TARANTINA
                                                                         Totale                        149   292,8     46,8 m/€
                                                  QUADRONE
    Impianti EOLICI
                                                                         (*) Valori prospettici 2013
    Impianti FOTOVOLTAICI
                                                                                                                            5
SINTESI DEL BUSINESS MODEL
Il Gruppo Inergia è in grado di gestire tutte le fasi della Value Chain del settore FER: dallo scouting ed
analisi dei dati anemologici fino all’AU; dal finanziamento e realizzazione degli impianti fino alla loro
gestione. Il Business Model prevede la titolarità delle AU in capo alla holding, con successivo
conferimento di ramo d’azienda agli SPVs una volta sottoscritto li finanziamento e realizzato
l’impianto

      STEP 1                                   STEP 2                                           STEP 3
     Sviluppo                               Realizzazione                                      Gestione

   Scouting e Focus Sito                    Progettazione Esecutiva                         Gest. Operativa Impianti
   Progett. e Studio Imp. Ambientale        Financial Structuring                           Adempimenti Amm.vi e Regolatori
   Rapp. Comunità / Enti Locali             Procurement Componenti                          Metering e Energy Trading
   Pratiche Autorizzative                   Project management



                  Determina
                                              FASE (2)
                                                                                                  Componenti
                    di AU                                                                            BoP
     Pubblica
                               INERGIA
     Amm.ne                                                                        INERGIA
                                                                                                                     Altri
                     Conferimento                                                                                  SUPPLIERs
                       di Ramo                                              EPC/General
                      d’Azienda                                              Contractor




                                    SPV            Istituti                                                           WTGs
                                                                                      SPV
                                                Finanziatori    Financing                            WTGs Supply
                                                                                                                    SUPPLIER
  FASE (1)                                                      Debt Loan                              e O&M




                                                                                                                                 6
CONTABILITA’ DEI COSTI DI SVILUPPO
I costi relativi alla prima fase, volta allo “sviluppo delle attività” in termini di nuove opportunità di
investimento e consistente nella individuazione del sito, reperimento ed analisi della producibilità e
progettazione, vengono imputati / contabilizzati sul singolo oggetto di costo (con l’ausilio della
contabilità analitica per “commessa”) secondo il “valore di acquisto”




Vista la durata pluriennale delle attività (ottenimento AU mediamente in 5 anni), è necessario
tracciare delle “linee guida” per l’individuazione dei costi di sviluppo sostenuti sulle singole
commesse che, destinati ad avere una utilità pluriennale, devono essere rinviati al futuro (rimanenze
finali di “commesse-progetti in corso” o “immobilizzazioni immateriali in corso” secondo IAS 38), e
di quelli che invece vengono imputati all’esercizio.




I criteri più consoni per la determinazione dei costi rinviabili al futuro devono considerare, oltre alla
natura del costo, la ragionevole certezza che i singoli progetti possano portare ad una autorizzazione
definitiva (es. superamento del procedimento di V.I.A. – Valutazione di Impatto Ambientale).
                                                                                                      7
TRASFERIMENTO DEL PROGETTO (1/2)
Ottenuta l’Autorizzazione a costruire ed esercire l’impianto da parte dell’ente territoriale
competente (Regione) ogni singolo progetto - se ricompreso in un contratto di sviluppo con un ente
terzo - può essere “venduto” (con voltura delle autorizzazioni connesse) alla stregua di un bene, o
più correttamente essere identificato “ramo d’azienda”, e come tale essere suscettibile di autonomo
conferimento o cessione (artt. 2112 e 2342-2560 c.c.).

Ricordiamo che presupposto per configurare il “ramo d’azienda” è la presenza di una entità che
principalmente:
 sia economicamente autonoma;
 in occasione del trasferimento conservi la sua identità.
Conferimento                                                                 Cessione
                           Ramo d’Azienda                                                           Ramo d’Azienda
               (corrispondente al valore “asseverato” di                                            (Progetto , Aree,
                    Progetto, Aree, Permessi ed AU)                                                  Permessi ed AU)




        Conferente                                Conferitaria                          Cedente                           Cessionaria



                              Quote (S.r.l.) o                                                           Denaro
                               Azioni (S.p.A.)
                                                                  Bilancio                                                             Bilancio


                   Attività                      Passività                                   Attività                   Passività

                   + Azienda / Asset                                                         + Azienda / Asset          + Debiti

                                                 Patrimonio Netto                                                       Patrimonio Netto

                                                 + Capitale Sociale


                                                                                                                                                  8
TRASFERIMENTO DEL PROGETTO (2/2)
Gli strumenti attualmente utilizzati per finanziare la realizzazione degli impianti autorizzati sono
quelli della c.d. “Finanza di Progetto” che impongono la costituzione di Società Veicolo (o “SPV”)
nelle quali trasferire i singoli progetti o “rami d’azienda”. INERGIA opera tipicamente con lo
strumento del “conferimento di ramo d’azienda” (artt.2342 e 2343 c.c.) in neutralità di imposta, che
richiede, tra le altre cose, la redazione di una perizia giurata del valore del ramo a cura di un
professionista iscritto al registro dei revisori contabili (caso di S.r.l.).




Dal punto di vista fiscale la c.d. “neutralità” comporta per la Conferente il non vedersi tassata la
plusvalenza (tipicamente molto elevata) e per la Conferitaria la non deducibilità fiscale
dell’avviamento (o goodwill) mediante ammortamenti.
La struttura è quindi molto premiante dal punto di vista finanziario (trattandosi, in una logica di
Gruppo e di consolidato fiscale, della stessa entità) a meno che non si benefici di ingenti crediti di
imposta pregressi difficilmente recuperabili.
                                                                                                   9
CONTABILITA’ DEI COSTI DI REALIZZAZIONE (1/2)
I costi di realizzazione, rappresentati principalmente dall’acquisto di macchine e dai contratti per
opere civili, elettromeccaniche e di connessione, vengono imputati alle singole commesse per mezzo
dell’utilizzo della contabilità analitica (contabilità per “commesse”).

                                                                   Componenti
                                                                      BoP

                                                         INERGIA
                                                                                      Altri
                                                                                    SUPPLIERs
                                                  EPC/General
                                                   Contractor



                         Istituti                                                     WTGs
                                                            SPV
                      Finanziatori    Financing                       WTGs Supply
                                                                                    SUPPLIER
                                      Debt Loan                         e O&M




In sede di stesura del bilancio di esercizio si rende necessaria una valutazione delle relative
rimanenze che terrà conto dei contratti sottostanti e verrà effettuata come segue:
 in assenza di un contratto di appalto da terzi: al “costo di acquisto”;
 in presenza di un contratto di appalto da terzi (es. SPV o Società di Leasing) e quindi di “lavori in
   corso su ordinazione”: secondo il criterio della “percentuale di completamento”.

La valutazione delle rimanenze “dei lavori in corso su ordinazione” tiene dunque conto del margine
(“mark-up”, che scompare in sede di bilancio consolidato) ed è calcolata come percentuale di
completamento dell’opera sul totale dei ricavi derivanti dal contratto.
                                                                                                   10
CONTABILITA’ DEI COSTI DI REALIZZAZIONE (2/2)
Questi ricavi saranno però imputati all’esercizio solo al passaggio di proprietà del bene in capo al
Committente, che avviene con il “collaudo” e rilascio del “TOC” (Taking-Over Certificate). Fino ad
allora le somme ricevute dal Committente vengono iscritte alla voce “acconti”.




                                                                                                11
LEASING FINANZIARIO (1/2)
Con il contratto di leasing la Società di leasing (concedente) dà in utilizzo ad un altro soggetto
(utilizzatore), per un periodo di tempo, un bene (mobile o immobile) dietro pagamento di un
corrispettivo periodico (canone di leasing). All’utilizzatore è attribuita la facoltà di divenire
proprietario del bene al termine della locazione, dietro versamento di un prezzo prestabilito (c.d.
riscatto).

                                      SOCIETA’
                                     DI LEASING                                            SPONSOR
                                   (CONCEDENTE)
                                                             Maxi Canone + Canoni
                Corresponsione                                periodici + Riscatto
                  del prezzo


                                                                                      Finanziamento a titolo di
                                                                                     Equity (tipicamente pari al
                                                                                            maxi canone)
                                    Fornitura del Bene
                                     (di proprietà del
            FORNITORE            Concedente ma in utilizzo         SPV
          (EPC / General                 alla SPV)
                                                             (UTILIZZATORE)
            Contractor)



Ai fini della determinazione della competenza economica dei canoni per ciascun esercizio, si
sottolinea che tale importo è indipendente da quanto effettivamente pagato o fatturato. L’importo
deducibile, per ciascun esercizio, viene infatti determinato come segue (Ris. Min. 9/1740 del
13/09/1984):
                  Canoni di competenza = (Maxi Canone iniziale + Canoni periodici)
                                           Nr di mesi di durata del Contratto
                                                                                                                   12
LEASING FINANZIARIO (2/2)
Ai fini delle imposte dirette (Finanziaria 2008), un’operazione di leasing genera costi fiscalmente
deducibili in sede di dichiarazione dei redditi se:
 il bene oggetto del leasing è strumentale all’esercizio dell’attività imprenditoriale o professionale;
 ha la durata minima prevista dalla legge, che per i beni immobili varia in relazione al coefficiente
   di ammortamento del bene:
       coefficiente < 3,7% = durata minima fissata in 18 anni;
       coefficiente > 3,7% e < 6% = durata minima pari ai 2/3 del periodo di ammortamento;
       coefficiente > 6 % = durata minima fissata in 11 anni

Inoltre dal 01/’08 c’è stata l’equiparazione dei “leasing” ai “finanziamenti”, per cui la deducibilità
degli oneri finanziari netti (interessi passivi – interessi attivi) inglobati nella rata leasing è anch’essa
consentita in misura massima pari al 30% del ROL.




(*) ROL = Valore della produzione - Costi di produzione + Ammortamenti beni materiali e immateriali + canoni di leasing
                                                                                                                          13
PROJECT FINANCE (1/2)
Altra forma tipica di finanziamento degli investimenti nel settore delle FER è rappresentato dalla
Finanza di Progetto (o Project Finance, PF), un’operazione a lungo termine in cui il ristoro del
capitale e degli interessi è garantito dai flussi di cassa previsti dalla gestione del futuro impianto.

Nel PF il focus dello Sponsor e dei Finanziatori del progetto viene posto sulla valutazione di tutti i
rischi attinenti allo stesso (tecnici, legali, economico-finanziari, ecc.), e sulla definizione di una
struttura contrattuale che delimiti le obbligazioni delle parti che intervengono nell’operazione e
consenta di prevedere (e garantire) nella maniera più accurata possibile i futuri “cash flow” al
servizio del debito (rispetto “DSCR”, Debt Service Cover Ratio).


                                                                                                        Service
                             Sponsor                                                 O&M /              Provider
                                                                                  Management
                                                      Equity                        Service

                                           Profit

                                                                                        Plant /
                                       Debt/Loan                                      Operational
                                                                                        Assets
                    Banks and                                                                         Suppliers /
                                                                  SPV
                     Investors         Debt Service                                                   Contractors


                                                                        Market Risk            Energy Sales &
                                                                          Hedges                 Incentives
                                         Insurance e
                                         Guarantees
                   Insurance                                   Derivative                             GSE / PPA
                   Companies                                    Dealers                               Contractor



                                                                                                                    14
PROJECT FINANCE (2/2)
In questo scenario i profili contabili e tributari assumono una rilevanza particolare poiché incidono
sugli andamenti dei flussi reddituali e finanziari.

I principali punti di attenzione, contabili e fiscali, possono essere riassunti come segue:

 la capitalizzazione degli oneri finanziari maturati in fase di construction (OIC 16): avviene
  tipicamente fino al TOC dell’impianto, e consente di ridurre le perdite del primo esercizio
  aumentando la possibilità di dedurre gli interessi;

 la % di ammortamento dei cespiti: un’aliquota maggiore consente un maggior risparmio fiscale nei
  primi esercizi, ma riduce al contempo la possibilità di generare utili (way out per la distribuzione
  allo Sponsor della cassa di progetto in eccesso rispetto al DSCR minimo);

 l’ammontare di interessi passivi in fase di gestione: sulla base dei disposti della Finanziaria 2008
  sono deducibili in misura massima pari al 30% del ROL. Per poterne ottimizzare la gestione si può:

        ricorrere al “Consolidato Fiscale”, per i Gruppi di Imprese, sfruttando le % di ROL residuali
         di altre società appartenenti al Gruppo;

        gestire il piano di rimborso “capitale-interessi” (che non ha una struttura c.d. alla
         “Francese”) in modo da ridurre al massimo il periodo di impatto degli interessi indeducibili
         (es. maxi rate “bullet” iniziali).




                                                                                                  15
GESTIONE: RICAVI DA VENDITA ENERGIA
Le società che operano nel campo delle energie rinnovabili scelgono la modalità di vendita
dell’energia prodotta tra le seguenti “opzioni principali”:

 al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) attraverso la convenzione di “Ritiro Dedicato”;
 a terzi grossisti/trader attraverso “contratti bilaterali” (PPA);
 attraverso le piattaforme di mercato del Gestore dei Mercati Energetici (MPE – Mercati a Pronti;
  MTE – Mercati a Termine).

La valorizzazione dei kWh prodotti può dunque avvenire:

 ad un prezzo “medio di mercato” (PUN - Prezzo Unico Nazionale; PMZ – Prezzo Medio Zonale);
 ad un prezzo “amministrato” (PMG – Prezzo Minimo Garantito);
 ad un prezzo “liberamente concordato” tra produttore ed acquirente.

INERGIA cede l’energia prodotta mediante convenzioni RID: la fatturazione avviene mensilmente sulla
base delle rilevazioni dei contatori in immissione del gestore di rete (Terna o ENEL), su cui sono stati
apposti i sigilli dell’UTF (Ufficio Tecnico di Finanza) territoriale di competenza dopo il rilascio
dell’apposita “licenza di officina elettrica”. L’IVA sull’energia è applicata in fattura nella misura pari
al 10% (Tabella A, D.P.R. 633/72 e successive modifiche della Finanziaria ’04).




                                                                                                      16
GESTIONE: RICAVI DA CERTIFICATI AMBIENTALI (1/2)
I Certificati Verdi (CV) sono una particolare forma di “incentivo pubblico” di cui beneficiano le
società che producono energia elettrica e che hanno ottenuto la “qualifica IAFR” (Impianto
Alimentato da Fonte Rinnovabile).
Non si tratta dunque di “ricavi da vendite/prestazioni” ma di “contributi in conto esercizio” che
maturano all’atto della produzione dell’energia, ma che possono essere “commercializzati” (ovvero
resi liquidi) nel momento in cui si conclude il seguente ciclo:

 l’energia viene prodotta e tracciata dai contatori fiscali UTF (con iscrizione negli appositi registri
  ufficiali);
 il produttore, qualificato IAFR, inoltra domanda di emissione (a “preventivo” o “consuntivo”)
  all’ente che gestisce l’incentivo (GSE);
 il GSE, dopo aver verificato la richiesta, accredita i CV sul “conto proprietà” del produttore.

A questo punto il produttore può procedere alla vendita dei CV, con applicazione di una aliquota IVA
pari al 21% essendo qualificate “prestazioni di servizi”, attraverso tre canali:

 il mercato “borsistico” organizzato dal GME (PCV – Piattaforma di Mercato dei Certificati Verdi),
  dove i prezzi si formano dall’incrocio tra “domanda ed offerta”;
 degli scambi bilaterali, ad un prezzo “liberamente concordato” tra le parti, da perfezionare su
  piattaforma GME (PBCV – Piattaforma di Registrazione Transazioni Bilaterali dei Certificati Verdi );
 la richiesta annuale di ritiro garantito del GSE ad un “prezzo amministrato” (pCV = (180 – pEEn-1) *
  0,78) come da Decreto Ministeriale FER 06/07/2012.

N.B.: i Certificati Verdi, che avranno validità fino al 2015 per gli impianti che già ne beneficiano o
che saranno connessi entro il 31/12/12, a partire dall’anno 2013 saranno sostituiti da una feed-in
tariff assegnata con meccanismo d’asta.                                                            17
GESTIONE: RICAVI DA CERTIFICATI AMBIENTALI (2/2)
Sono dunque molti i dubbi che sorgono in relazione al “momento” della rilevazione, al “valore” da
considerare per la rilevazione ed ai “conti” da imputare contabilmente. A tal proposito l’OIC ha
pubblicato il 06 febbraio u.s. un documento di consultazione per l’emissione di nuovi principi in
materia. Il documento, in estrema sintesi, riporta le seguenti linee guida:

 i contributi da certificati verdi sono rilevati in bilancio per competenza (Conto Economico - A5)
  Altri ricavi), in corrispondenza dell’esercizio in cui ha luogo la produzione di energia (momento
  in cui sorge il diritto a riceverli);

 per i certificati venduti in corso d’esercizio la società iscrive in conto economico il corrispettivo
  percepito, in contropartita della rilevazione nello stato patrimoniale di crediti commerciali (Stato
  Patrimoniale CII.1) Crediti verso clienti);

 per i certificati maturati, ma non venduti al termine dell’esercizio, la società iscrive nel conto
  economico i contributi spettanti sulla base dell’energia effettivamente prodotta – valorizzati al
  prezzo di ritiro garantito del GSE – in contropartita della rilevazione in stato patrimoniale di un
  credito verso lo stesso GSE (Stato Patrimoniale CII.5) Crediti verso altri);

 se una parte dei certificati verdi ricevuti a preventivo, e venduti nel corso dell’esercizio di
  competenza, non risulta maturata alla fine dell’esercizio stesso, la società rileva un risconto
  passivo (ricavi anticipati) in misura pari alla quota di competenza dell’esercizio successivo;

 se la vendita dei certificati verdi avviene dopo la chiusura dell’esercizio di competenza, e si rileva
  un prezzo diverso rispetto a quello di imputazione a bilancio, la società iscrive in conto
  economico una sopravvenienza attiva (Conto Economico A5) Altri ricavi) o passiva (Conto
  Economico B14) Oneri diversi di gestione).                                                         18
GESTIONE: CONTRIBUTI DA CONTO ENERGIA
Come per il settore eolico, anche per il settore fotovoltaico è previsto un sistema di incentivazione
rappresentato dal c.d. “Conto Energia”. Si tratta di importi che il GSE eroga direttamente al
produttore dopo che quest’ultimo ha alimentato l’apposito portale di comunicazione con i dati
dell’energia immessa in rete nel periodo di riferimento.

Anche il Conto Energia, come per i certificati verdi, è quindi un contributo in “conto esercizio” e,
come tale deve essere indicato in bilancio tra gli “Altri ricavi e proventi”, in contropartita di un
credito verso il GSE da iscrivere in stato patrimoniale per la quota parte di contributi non ancora
incassati al termine dell’esercizio. Non trattandosi di “crediti commerciali” questi importi devono
essere indicati tra i crediti “verso altri” dell’attivo circolante.

I contributi “Conto Energia” vengono rilevati in bilancio per competenza, in corrispondenza
dell’esercizio in cui ha luogo la produzione di energia, e vengono liquidati dal GSE 60 giorni dopo la
loro maturazione, occasione in cui il Gestore dei Servizi Energetici opera una ritenuta d’acconto pari
al 4%. A differenza dei Certificati Verdi il Conto Energia non è soggetto ad IVA.

Il Conto Energia non dà luogo a dubbi interpretativi relativamente ai prezzi di imputazione: ogni
impianto che ha avuto accesso a tale incentivo ha infatti diritto alla stessa identica tariffa per un
periodo di 20 anni.




                                                                                                  19
GESTIONE: ROBIN TAX
La “Robin Tax” è stata introdotta nel nostro ordinamento con il Decreto Legge 25 giugno 2008, n.
112 convertito con la Legge 6 agosto 2008, n. 133, che ha disposto una maggiorazione dell’aliquota
IRES a carico di alcune categorie di operatori economici attivi nel settore dell’energia.
Con il Decreto Legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito con la Legge 14 settembre 2011 n. 148, è
stato apportato un inasprimento dell’addizionale IRES introdotta nel 2008 ed una estensione dei
soggetti passivi. La “nuova” Robin Tax, nel dettaglio, prevede:

 l’aumento dell’addizionale IRES dal 6,5% al 10,5% per i periodi d’imposta 2011, 2012 e 2013:
  l’incremento dell’aliquota è temporaneo in quanto l’aumento del 4% opera solo per i tre periodi
  d’imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2010

 l’estensione dell’ambito dei soggetti incisi dal prelievo includendo, tra i nuovi contribuenti, anche
  tutte le imprese produttrici di energia elettrica da fonti rinnovabili (fino ad oggi escluse);

 la modifica in diminuzione dei limiti quantitativi che danno luogo all’assoggettamento
  all’addizionale: il prelievo si applica se, nel precedente periodo di imposta,
  contemporaneamente: i ricavi eccedono 10 milioni di euro ed il reddito imponibile supera 1
  milione di euro

 la conferma del divieto in capo agli operatori economici dei settori interessati dall’imposizione di
  traslare l’onere della maggiorazione d’imposta sui prezzi al consumo.

Per gli operatori del settore FER è diventato dunque strategico rivedere, prima della loro
costruzione, la dimensione degli impianti, analizzandone nel dettaglio il conto economico
prospettico.
                                                                                                   20
CONSOLIDATO: PRINCIPALI ELISIONI (1/2)
Oltre alle elisioni e alle rettifiche tipiche di ogni bilancio consolidato (partecipazioni, crediti e debiti
infragruppo) le società del settore FER si trovano spesso a dover gestire una serie di scritture di
rettifica ed elisione derivanti da operazioni straordinarie come il conferimento di ramo d’azienda o le
fatturazioni infragruppo per contratti Turn Key/EPC o BoP (Balance of Plant).

 Conferimento di “Ramo d‘Azienda” (eliminazione avviamento e rettifica ammortamenti):




 Forniture / Appalti “infragruppo” (giroconto dei ricavi a incrementi di immobilizzazioni per
  lavorazioni interne);




                                                                                                        21
CONSOLIDATO: PRINCIPALI ELISIONI (2/2)

 Forniture / Appalti “infragruppo” (eliminazione dei margini e degli ammortamenti sui margini);




 Forniture / Appalti vs Leasing con concessione in utilizzo dell’impianto ad SPVs appartenenti al
  Gruppo: in questo caso si configura l’assimilabilità al “Lease-back”, e dunque vanno rilevati i
  risconti passivi relativi ai margini da appalto conseguiti, successivamente re-imputati a CE nel
  corso della vita del bene.




                                                                                                   22
INERGIA S.p.A.
         Gémino Di Giuliano
   Via del Tritone 125, Roma (RM)
      Phone: +39 06 977.46380
      Fax: +39 06 06 977.46381
E-Mail: gemino.digiuliano@inergia.it
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IL BILANCIO DELLE SOCIETÀ ENERGETICHE

  • 1. IL BILANCIO DELLE SOCIETÀ ENERGETICHE Specificità del bilancio di una società che produce energia da Fonti Rinnovabili: l’esperienza di Inergia S.p.A. Milano, 27 novembre 2012 Dott. Gémino Di Giuliano Head of Administration & Finance LinkedIN: link
  • 2. AGENDA DELL’INTERVENTO  PRESENTAZIONE DEL GRUPPO INERGIA  ATTIVITÀ DI SVILUPPO: TRATTAMENTO DEI COSTI DI PROGETTO  CESSIONE DEL PROGETTO: PRINCIPALI ASPETTI FISCALI E CONTRATTUALI  ATTIVITÀ DI REALIZZAZIONE: ASPETTI CONTABILI E CONTRATTUALI  FINANZA DI PROGETTO: PRINCIPALI ASPETTI CONTABILI E FISCALI DEL LEASING E DEL PROJECT FINANCING  ASPETTI CONTABILI NELLE PRINCIPALI ATTIVITÀ DI GESTIONE DEGLI IMPIANTI  PANORAMICA SUL BILANCIO CONSOLIDATO 2
  • 3. PRESENTAZIONE DEL GRUPPO INERGIA Inergia nasce nel 2003 dalla diversificazione industriale della Santarelli Costruzioni S.p.A. per sviluppare, costruire, e gestire impianti eolici e fotovoltaici in Italia e all’estero. Il Gruppo è oggi costituito da 12 società: Inergia S.p.A. (holding) ed 11 SPVs, di cui 5 accolgono impianti già in esercizio ed 1 ha sede all’estero (Romania) Parco del Sole Nord S.r.l. 3
  • 4. GRUPPO: 1 HOLDING, 1 SUBSIDIARY, 10 SPVs Santarelli SILF S.A. Management Costruzioni S.p.A. 51 % 39 % 10 % INERGIA S.P.A. 100 % EOLICO ESTERO SOLARE ALTRO SVILUPPO Parco Eolico Stornarella S.C. Land Inergia Salentino S.r.l. Cerignola Sun S.r.l. Power S.r.l. Sardegna S.r.l. Parco Eolico Inergia Inergia Ordona S.r.l. Sun S.r.l. Sicilia S.r.l. Inergia Parco del Sole Nord Molise S.r.l. S.r.l. Parco Eolico Persone in Organico: > 30 Società di Provenienza: Enel Green Power, Erg, Stornara S.r.l. Età Media: 35 anni Areva, Accenture, Protos, etc. Parco Eolico Expertise: Sviluppo, Realizzazione, O&M, Energy Compliance: Ceritificazione di Bilancio, Mod. di Orta Nova S.r.l. Trading, Project Financing, ecc. Controllo 231, Attest. ISO 9000/14000 4
  • 5. PORTAFOGLIO IMPIANTI Il Gruppo INERGIA al 31 dicembre 2012 avrà circa 150 MW di impianti in esercizio, situati prevalentemente nella regione Puglia, che consentiranno di produrre annualmente oltre 290.000 MWh di energia, per un totale ricavi superiore ai 40 milioni di euro MONTEODORISIO IMPIANTI (*) MW MWh Ricavi - Lecce 3 (Eolico) 36 72.000 10 m/€ PONTE ROTTO - Ponte Rotto (Eolico) 26 52.000 8 m/€ STORNARA - Stornara (Eolico) 12 24.000 4 m/€ ORTA NOVA - Surbo (Eolico) 12 24.000 4 m/€ SURBO LECCE 3 - Orta Nova (Eolico) 55 110.000 16 m/€ - Lecce 2/3 (Solare) 2 2.700 1,2 m/€ - Forcone (Solare) 1 1.350 0,6 m/€ - Terre Nove (Solare) 1 1.350 0,6 m/€ TERRE NOVE - Tarantina (Solare) 1 1.350 0,6 m/€ FORCONE - Lamalunga (Solare) 1 1.350 0,6 m/€ LAMALUNGA - Monteodorisio (Solare) 1 1.300 0,6 m/€ LECCE 2/3 - Quadrone (Solare) 1 1.350 0,6 m/€ TARANTINA Totale 149 292,8 46,8 m/€ QUADRONE Impianti EOLICI (*) Valori prospettici 2013 Impianti FOTOVOLTAICI 5
  • 6. SINTESI DEL BUSINESS MODEL Il Gruppo Inergia è in grado di gestire tutte le fasi della Value Chain del settore FER: dallo scouting ed analisi dei dati anemologici fino all’AU; dal finanziamento e realizzazione degli impianti fino alla loro gestione. Il Business Model prevede la titolarità delle AU in capo alla holding, con successivo conferimento di ramo d’azienda agli SPVs una volta sottoscritto li finanziamento e realizzato l’impianto STEP 1 STEP 2 STEP 3 Sviluppo Realizzazione Gestione  Scouting e Focus Sito  Progettazione Esecutiva  Gest. Operativa Impianti  Progett. e Studio Imp. Ambientale  Financial Structuring  Adempimenti Amm.vi e Regolatori  Rapp. Comunità / Enti Locali  Procurement Componenti  Metering e Energy Trading  Pratiche Autorizzative  Project management Determina FASE (2) Componenti di AU BoP Pubblica INERGIA Amm.ne INERGIA Altri Conferimento SUPPLIERs di Ramo EPC/General d’Azienda Contractor SPV Istituti WTGs SPV Finanziatori Financing WTGs Supply SUPPLIER FASE (1) Debt Loan e O&M 6
  • 7. CONTABILITA’ DEI COSTI DI SVILUPPO I costi relativi alla prima fase, volta allo “sviluppo delle attività” in termini di nuove opportunità di investimento e consistente nella individuazione del sito, reperimento ed analisi della producibilità e progettazione, vengono imputati / contabilizzati sul singolo oggetto di costo (con l’ausilio della contabilità analitica per “commessa”) secondo il “valore di acquisto” Vista la durata pluriennale delle attività (ottenimento AU mediamente in 5 anni), è necessario tracciare delle “linee guida” per l’individuazione dei costi di sviluppo sostenuti sulle singole commesse che, destinati ad avere una utilità pluriennale, devono essere rinviati al futuro (rimanenze finali di “commesse-progetti in corso” o “immobilizzazioni immateriali in corso” secondo IAS 38), e di quelli che invece vengono imputati all’esercizio. I criteri più consoni per la determinazione dei costi rinviabili al futuro devono considerare, oltre alla natura del costo, la ragionevole certezza che i singoli progetti possano portare ad una autorizzazione definitiva (es. superamento del procedimento di V.I.A. – Valutazione di Impatto Ambientale). 7
  • 8. TRASFERIMENTO DEL PROGETTO (1/2) Ottenuta l’Autorizzazione a costruire ed esercire l’impianto da parte dell’ente territoriale competente (Regione) ogni singolo progetto - se ricompreso in un contratto di sviluppo con un ente terzo - può essere “venduto” (con voltura delle autorizzazioni connesse) alla stregua di un bene, o più correttamente essere identificato “ramo d’azienda”, e come tale essere suscettibile di autonomo conferimento o cessione (artt. 2112 e 2342-2560 c.c.). Ricordiamo che presupposto per configurare il “ramo d’azienda” è la presenza di una entità che principalmente:  sia economicamente autonoma;  in occasione del trasferimento conservi la sua identità. Conferimento Cessione Ramo d’Azienda Ramo d’Azienda (corrispondente al valore “asseverato” di (Progetto , Aree, Progetto, Aree, Permessi ed AU) Permessi ed AU) Conferente Conferitaria Cedente Cessionaria Quote (S.r.l.) o Denaro Azioni (S.p.A.) Bilancio Bilancio Attività Passività Attività Passività + Azienda / Asset + Azienda / Asset + Debiti Patrimonio Netto Patrimonio Netto + Capitale Sociale 8
  • 9. TRASFERIMENTO DEL PROGETTO (2/2) Gli strumenti attualmente utilizzati per finanziare la realizzazione degli impianti autorizzati sono quelli della c.d. “Finanza di Progetto” che impongono la costituzione di Società Veicolo (o “SPV”) nelle quali trasferire i singoli progetti o “rami d’azienda”. INERGIA opera tipicamente con lo strumento del “conferimento di ramo d’azienda” (artt.2342 e 2343 c.c.) in neutralità di imposta, che richiede, tra le altre cose, la redazione di una perizia giurata del valore del ramo a cura di un professionista iscritto al registro dei revisori contabili (caso di S.r.l.). Dal punto di vista fiscale la c.d. “neutralità” comporta per la Conferente il non vedersi tassata la plusvalenza (tipicamente molto elevata) e per la Conferitaria la non deducibilità fiscale dell’avviamento (o goodwill) mediante ammortamenti. La struttura è quindi molto premiante dal punto di vista finanziario (trattandosi, in una logica di Gruppo e di consolidato fiscale, della stessa entità) a meno che non si benefici di ingenti crediti di imposta pregressi difficilmente recuperabili. 9
  • 10. CONTABILITA’ DEI COSTI DI REALIZZAZIONE (1/2) I costi di realizzazione, rappresentati principalmente dall’acquisto di macchine e dai contratti per opere civili, elettromeccaniche e di connessione, vengono imputati alle singole commesse per mezzo dell’utilizzo della contabilità analitica (contabilità per “commesse”). Componenti BoP INERGIA Altri SUPPLIERs EPC/General Contractor Istituti WTGs SPV Finanziatori Financing WTGs Supply SUPPLIER Debt Loan e O&M In sede di stesura del bilancio di esercizio si rende necessaria una valutazione delle relative rimanenze che terrà conto dei contratti sottostanti e verrà effettuata come segue:  in assenza di un contratto di appalto da terzi: al “costo di acquisto”;  in presenza di un contratto di appalto da terzi (es. SPV o Società di Leasing) e quindi di “lavori in corso su ordinazione”: secondo il criterio della “percentuale di completamento”. La valutazione delle rimanenze “dei lavori in corso su ordinazione” tiene dunque conto del margine (“mark-up”, che scompare in sede di bilancio consolidato) ed è calcolata come percentuale di completamento dell’opera sul totale dei ricavi derivanti dal contratto. 10
  • 11. CONTABILITA’ DEI COSTI DI REALIZZAZIONE (2/2) Questi ricavi saranno però imputati all’esercizio solo al passaggio di proprietà del bene in capo al Committente, che avviene con il “collaudo” e rilascio del “TOC” (Taking-Over Certificate). Fino ad allora le somme ricevute dal Committente vengono iscritte alla voce “acconti”. 11
  • 12. LEASING FINANZIARIO (1/2) Con il contratto di leasing la Società di leasing (concedente) dà in utilizzo ad un altro soggetto (utilizzatore), per un periodo di tempo, un bene (mobile o immobile) dietro pagamento di un corrispettivo periodico (canone di leasing). All’utilizzatore è attribuita la facoltà di divenire proprietario del bene al termine della locazione, dietro versamento di un prezzo prestabilito (c.d. riscatto). SOCIETA’ DI LEASING SPONSOR (CONCEDENTE) Maxi Canone + Canoni Corresponsione periodici + Riscatto del prezzo Finanziamento a titolo di Equity (tipicamente pari al maxi canone) Fornitura del Bene (di proprietà del FORNITORE Concedente ma in utilizzo SPV (EPC / General alla SPV) (UTILIZZATORE) Contractor) Ai fini della determinazione della competenza economica dei canoni per ciascun esercizio, si sottolinea che tale importo è indipendente da quanto effettivamente pagato o fatturato. L’importo deducibile, per ciascun esercizio, viene infatti determinato come segue (Ris. Min. 9/1740 del 13/09/1984): Canoni di competenza = (Maxi Canone iniziale + Canoni periodici) Nr di mesi di durata del Contratto 12
  • 13. LEASING FINANZIARIO (2/2) Ai fini delle imposte dirette (Finanziaria 2008), un’operazione di leasing genera costi fiscalmente deducibili in sede di dichiarazione dei redditi se:  il bene oggetto del leasing è strumentale all’esercizio dell’attività imprenditoriale o professionale;  ha la durata minima prevista dalla legge, che per i beni immobili varia in relazione al coefficiente di ammortamento del bene:  coefficiente < 3,7% = durata minima fissata in 18 anni;  coefficiente > 3,7% e < 6% = durata minima pari ai 2/3 del periodo di ammortamento;  coefficiente > 6 % = durata minima fissata in 11 anni Inoltre dal 01/’08 c’è stata l’equiparazione dei “leasing” ai “finanziamenti”, per cui la deducibilità degli oneri finanziari netti (interessi passivi – interessi attivi) inglobati nella rata leasing è anch’essa consentita in misura massima pari al 30% del ROL. (*) ROL = Valore della produzione - Costi di produzione + Ammortamenti beni materiali e immateriali + canoni di leasing 13
  • 14. PROJECT FINANCE (1/2) Altra forma tipica di finanziamento degli investimenti nel settore delle FER è rappresentato dalla Finanza di Progetto (o Project Finance, PF), un’operazione a lungo termine in cui il ristoro del capitale e degli interessi è garantito dai flussi di cassa previsti dalla gestione del futuro impianto. Nel PF il focus dello Sponsor e dei Finanziatori del progetto viene posto sulla valutazione di tutti i rischi attinenti allo stesso (tecnici, legali, economico-finanziari, ecc.), e sulla definizione di una struttura contrattuale che delimiti le obbligazioni delle parti che intervengono nell’operazione e consenta di prevedere (e garantire) nella maniera più accurata possibile i futuri “cash flow” al servizio del debito (rispetto “DSCR”, Debt Service Cover Ratio). Service Sponsor O&M / Provider Management Equity Service Profit Plant / Debt/Loan Operational Assets Banks and Suppliers / SPV Investors Debt Service Contractors Market Risk Energy Sales & Hedges Incentives Insurance e Guarantees Insurance Derivative GSE / PPA Companies Dealers Contractor 14
  • 15. PROJECT FINANCE (2/2) In questo scenario i profili contabili e tributari assumono una rilevanza particolare poiché incidono sugli andamenti dei flussi reddituali e finanziari. I principali punti di attenzione, contabili e fiscali, possono essere riassunti come segue:  la capitalizzazione degli oneri finanziari maturati in fase di construction (OIC 16): avviene tipicamente fino al TOC dell’impianto, e consente di ridurre le perdite del primo esercizio aumentando la possibilità di dedurre gli interessi;  la % di ammortamento dei cespiti: un’aliquota maggiore consente un maggior risparmio fiscale nei primi esercizi, ma riduce al contempo la possibilità di generare utili (way out per la distribuzione allo Sponsor della cassa di progetto in eccesso rispetto al DSCR minimo);  l’ammontare di interessi passivi in fase di gestione: sulla base dei disposti della Finanziaria 2008 sono deducibili in misura massima pari al 30% del ROL. Per poterne ottimizzare la gestione si può:  ricorrere al “Consolidato Fiscale”, per i Gruppi di Imprese, sfruttando le % di ROL residuali di altre società appartenenti al Gruppo;  gestire il piano di rimborso “capitale-interessi” (che non ha una struttura c.d. alla “Francese”) in modo da ridurre al massimo il periodo di impatto degli interessi indeducibili (es. maxi rate “bullet” iniziali). 15
  • 16. GESTIONE: RICAVI DA VENDITA ENERGIA Le società che operano nel campo delle energie rinnovabili scelgono la modalità di vendita dell’energia prodotta tra le seguenti “opzioni principali”:  al Gestore dei Servizi Energetici (GSE) attraverso la convenzione di “Ritiro Dedicato”;  a terzi grossisti/trader attraverso “contratti bilaterali” (PPA);  attraverso le piattaforme di mercato del Gestore dei Mercati Energetici (MPE – Mercati a Pronti; MTE – Mercati a Termine). La valorizzazione dei kWh prodotti può dunque avvenire:  ad un prezzo “medio di mercato” (PUN - Prezzo Unico Nazionale; PMZ – Prezzo Medio Zonale);  ad un prezzo “amministrato” (PMG – Prezzo Minimo Garantito);  ad un prezzo “liberamente concordato” tra produttore ed acquirente. INERGIA cede l’energia prodotta mediante convenzioni RID: la fatturazione avviene mensilmente sulla base delle rilevazioni dei contatori in immissione del gestore di rete (Terna o ENEL), su cui sono stati apposti i sigilli dell’UTF (Ufficio Tecnico di Finanza) territoriale di competenza dopo il rilascio dell’apposita “licenza di officina elettrica”. L’IVA sull’energia è applicata in fattura nella misura pari al 10% (Tabella A, D.P.R. 633/72 e successive modifiche della Finanziaria ’04). 16
  • 17. GESTIONE: RICAVI DA CERTIFICATI AMBIENTALI (1/2) I Certificati Verdi (CV) sono una particolare forma di “incentivo pubblico” di cui beneficiano le società che producono energia elettrica e che hanno ottenuto la “qualifica IAFR” (Impianto Alimentato da Fonte Rinnovabile). Non si tratta dunque di “ricavi da vendite/prestazioni” ma di “contributi in conto esercizio” che maturano all’atto della produzione dell’energia, ma che possono essere “commercializzati” (ovvero resi liquidi) nel momento in cui si conclude il seguente ciclo:  l’energia viene prodotta e tracciata dai contatori fiscali UTF (con iscrizione negli appositi registri ufficiali);  il produttore, qualificato IAFR, inoltra domanda di emissione (a “preventivo” o “consuntivo”) all’ente che gestisce l’incentivo (GSE);  il GSE, dopo aver verificato la richiesta, accredita i CV sul “conto proprietà” del produttore. A questo punto il produttore può procedere alla vendita dei CV, con applicazione di una aliquota IVA pari al 21% essendo qualificate “prestazioni di servizi”, attraverso tre canali:  il mercato “borsistico” organizzato dal GME (PCV – Piattaforma di Mercato dei Certificati Verdi), dove i prezzi si formano dall’incrocio tra “domanda ed offerta”;  degli scambi bilaterali, ad un prezzo “liberamente concordato” tra le parti, da perfezionare su piattaforma GME (PBCV – Piattaforma di Registrazione Transazioni Bilaterali dei Certificati Verdi );  la richiesta annuale di ritiro garantito del GSE ad un “prezzo amministrato” (pCV = (180 – pEEn-1) * 0,78) come da Decreto Ministeriale FER 06/07/2012. N.B.: i Certificati Verdi, che avranno validità fino al 2015 per gli impianti che già ne beneficiano o che saranno connessi entro il 31/12/12, a partire dall’anno 2013 saranno sostituiti da una feed-in tariff assegnata con meccanismo d’asta. 17
  • 18. GESTIONE: RICAVI DA CERTIFICATI AMBIENTALI (2/2) Sono dunque molti i dubbi che sorgono in relazione al “momento” della rilevazione, al “valore” da considerare per la rilevazione ed ai “conti” da imputare contabilmente. A tal proposito l’OIC ha pubblicato il 06 febbraio u.s. un documento di consultazione per l’emissione di nuovi principi in materia. Il documento, in estrema sintesi, riporta le seguenti linee guida:  i contributi da certificati verdi sono rilevati in bilancio per competenza (Conto Economico - A5) Altri ricavi), in corrispondenza dell’esercizio in cui ha luogo la produzione di energia (momento in cui sorge il diritto a riceverli);  per i certificati venduti in corso d’esercizio la società iscrive in conto economico il corrispettivo percepito, in contropartita della rilevazione nello stato patrimoniale di crediti commerciali (Stato Patrimoniale CII.1) Crediti verso clienti);  per i certificati maturati, ma non venduti al termine dell’esercizio, la società iscrive nel conto economico i contributi spettanti sulla base dell’energia effettivamente prodotta – valorizzati al prezzo di ritiro garantito del GSE – in contropartita della rilevazione in stato patrimoniale di un credito verso lo stesso GSE (Stato Patrimoniale CII.5) Crediti verso altri);  se una parte dei certificati verdi ricevuti a preventivo, e venduti nel corso dell’esercizio di competenza, non risulta maturata alla fine dell’esercizio stesso, la società rileva un risconto passivo (ricavi anticipati) in misura pari alla quota di competenza dell’esercizio successivo;  se la vendita dei certificati verdi avviene dopo la chiusura dell’esercizio di competenza, e si rileva un prezzo diverso rispetto a quello di imputazione a bilancio, la società iscrive in conto economico una sopravvenienza attiva (Conto Economico A5) Altri ricavi) o passiva (Conto Economico B14) Oneri diversi di gestione). 18
  • 19. GESTIONE: CONTRIBUTI DA CONTO ENERGIA Come per il settore eolico, anche per il settore fotovoltaico è previsto un sistema di incentivazione rappresentato dal c.d. “Conto Energia”. Si tratta di importi che il GSE eroga direttamente al produttore dopo che quest’ultimo ha alimentato l’apposito portale di comunicazione con i dati dell’energia immessa in rete nel periodo di riferimento. Anche il Conto Energia, come per i certificati verdi, è quindi un contributo in “conto esercizio” e, come tale deve essere indicato in bilancio tra gli “Altri ricavi e proventi”, in contropartita di un credito verso il GSE da iscrivere in stato patrimoniale per la quota parte di contributi non ancora incassati al termine dell’esercizio. Non trattandosi di “crediti commerciali” questi importi devono essere indicati tra i crediti “verso altri” dell’attivo circolante. I contributi “Conto Energia” vengono rilevati in bilancio per competenza, in corrispondenza dell’esercizio in cui ha luogo la produzione di energia, e vengono liquidati dal GSE 60 giorni dopo la loro maturazione, occasione in cui il Gestore dei Servizi Energetici opera una ritenuta d’acconto pari al 4%. A differenza dei Certificati Verdi il Conto Energia non è soggetto ad IVA. Il Conto Energia non dà luogo a dubbi interpretativi relativamente ai prezzi di imputazione: ogni impianto che ha avuto accesso a tale incentivo ha infatti diritto alla stessa identica tariffa per un periodo di 20 anni. 19
  • 20. GESTIONE: ROBIN TAX La “Robin Tax” è stata introdotta nel nostro ordinamento con il Decreto Legge 25 giugno 2008, n. 112 convertito con la Legge 6 agosto 2008, n. 133, che ha disposto una maggiorazione dell’aliquota IRES a carico di alcune categorie di operatori economici attivi nel settore dell’energia. Con il Decreto Legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito con la Legge 14 settembre 2011 n. 148, è stato apportato un inasprimento dell’addizionale IRES introdotta nel 2008 ed una estensione dei soggetti passivi. La “nuova” Robin Tax, nel dettaglio, prevede:  l’aumento dell’addizionale IRES dal 6,5% al 10,5% per i periodi d’imposta 2011, 2012 e 2013: l’incremento dell’aliquota è temporaneo in quanto l’aumento del 4% opera solo per i tre periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2010  l’estensione dell’ambito dei soggetti incisi dal prelievo includendo, tra i nuovi contribuenti, anche tutte le imprese produttrici di energia elettrica da fonti rinnovabili (fino ad oggi escluse);  la modifica in diminuzione dei limiti quantitativi che danno luogo all’assoggettamento all’addizionale: il prelievo si applica se, nel precedente periodo di imposta, contemporaneamente: i ricavi eccedono 10 milioni di euro ed il reddito imponibile supera 1 milione di euro  la conferma del divieto in capo agli operatori economici dei settori interessati dall’imposizione di traslare l’onere della maggiorazione d’imposta sui prezzi al consumo. Per gli operatori del settore FER è diventato dunque strategico rivedere, prima della loro costruzione, la dimensione degli impianti, analizzandone nel dettaglio il conto economico prospettico. 20
  • 21. CONSOLIDATO: PRINCIPALI ELISIONI (1/2) Oltre alle elisioni e alle rettifiche tipiche di ogni bilancio consolidato (partecipazioni, crediti e debiti infragruppo) le società del settore FER si trovano spesso a dover gestire una serie di scritture di rettifica ed elisione derivanti da operazioni straordinarie come il conferimento di ramo d’azienda o le fatturazioni infragruppo per contratti Turn Key/EPC o BoP (Balance of Plant).  Conferimento di “Ramo d‘Azienda” (eliminazione avviamento e rettifica ammortamenti):  Forniture / Appalti “infragruppo” (giroconto dei ricavi a incrementi di immobilizzazioni per lavorazioni interne); 21
  • 22. CONSOLIDATO: PRINCIPALI ELISIONI (2/2)  Forniture / Appalti “infragruppo” (eliminazione dei margini e degli ammortamenti sui margini);  Forniture / Appalti vs Leasing con concessione in utilizzo dell’impianto ad SPVs appartenenti al Gruppo: in questo caso si configura l’assimilabilità al “Lease-back”, e dunque vanno rilevati i risconti passivi relativi ai margini da appalto conseguiti, successivamente re-imputati a CE nel corso della vita del bene. 22
  • 23. INERGIA S.p.A. Gémino Di Giuliano Via del Tritone 125, Roma (RM) Phone: +39 06 977.46380 Fax: +39 06 06 977.46381 E-Mail: gemino.digiuliano@inergia.it Home Page: www.inergia.it LinkedIN: link 23