2. I VANTAGGI DELL' INERBIMENTO
L'inerbimento è la più antica forma di conduzione del terreno alternativa alla lavorazione, questa tecnica è rimasta per molti anni confinata nelle maggiori aree di
coltivazione vitivinicole europee. Da alcuni anni abbiamo notato anche in Italia un certo interesse per questa tecnica di conduzione, dovuta in particolare alle sue
azioni miglioratrici del terreno nei suoi aspetti chimico-fisici, vegeto-produtti ed organolettici nello svinato finale.
L'inerbimento, sia esso temporaneo o permanente, si pone come la soluzione tramite la quale si salvaguardia non solo il terreno ma se ne migliorano le caratteristiche.
Tale pratica prevede la completa o decisa riduzione delle pratiche di lavorazione evitando in questo modo la degradazione fisica, chimica e biologica del terreno.
Gli effetti dell'inerbimento possono essere descritti come;
• riduzione dell'erosione : senza dubbio si tratta di uno dei vantaggi più evidenti della presenza del cotico erboso sul terreno, l'erba che va a comporre il prato
esercita un'azione protettiva nei confronti dello stesso.
• salvaguardia della struttura e miglioramento della stessa: l'inerbimento agisce sulla struttura anche per via indiretta, visto che influisce in modo determinante
all'aumento della sostanza organica ed alla stabilizzazione degli aggregati strutturali.
• miglioramento della ritenzione idrica: se prendiamo in considerazione un terreno inerbito possiamo notare che i macro pori sono presenti in quantità minore
rispetto hai micro pori che anno la funzione di trattenere l'acqua, quindi possiamo confermare che la ritenzione idrica e migliore in un terreno inerbito. Questa
normalizzazione del bilancio idrico ha un effetto indiretto anche sull'assorbimento degli elementi minerali, e sulla riduzione dell'escursione termica giorno e notte.
Tutto questo comporta minori danni legati al disseccamento del rachide e alla muffa grigia.
Porosità terreno franco limoso argilloso
25
20
15
10
5
0
Lavorazione
Inerb spontaneo
Festuca+Loiet to+
Trifolium s.
Bromus c.
Percentuale dei pori>50 micro
Interfila
Carreggiata
3. Porosità terreno franco-argilloso
0
2
4
10
6
Interfila
Carreggiata
8
12
14
Bromus c.
Trifolium s.
Festuca+Loietto+
Inerb spontaneo
Lavorazione
Percentuale dei pori> 50 micro
Umidità del terreno
0
35
Lavorazione
Festuca+ loietto+
Bromus c.
Trifolium s.
Spontaneo
5
10
15
20
25
30
01/10/2001
17/09/2001
03/09/2001
20/08/2001
06/08/2001
23/07/2001
09/07/2001
25/06/2001
11/06/2001
28/05/2001
Umidità del terreno %
4. • riduzione dei fenomeni di compattamento: si può notare subito una maggiore stabilità degli aggregati strutturali soprattutto nei primi 20 cm, dovuto al minor passaggio delle
macchine operatrici sul terreno.
Stabilità di struttura del suolo
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
Festuca+Loiet to+
Inerb spontaneo
Lavorazione
Trifolium s.
Bromus c.
Indice di stabilità du struttura
Franco argilloso
Franco limoso argilloso
"• aumento della sostanza organica: è l'effetto dei sovesci e degli sfaci, laumento è rilevabile in modo maggiore nei primi strati nei primi anni, ma col passare del tempo tale
aumemnto di sostanza organica lo possiamo riscontrare anche negli starti più profondi.
Apporto di sostanza organica
70
60
50
40
30
20
10
0
Inerb spontaneo
Lavorazione
Trifolium s.
Festuca+Loietto+
Bromus c.
Percentule di aumento
Sostanza organica
5. "• contenimento della perdita di azoto: l'azoto l'elemento che più di tutti può essere dilavato ad
opera dell'acqua, con l'inerbimento questa perdita viene ad essere quasi eliminata in quanto gran parte dello stesso si trasforma in sostanza organica grazie all'aiuto del cotico erboso che cede
l'elemento azoto in modo più uniforme e lento. Oltre a favorire una migliore distribuzione dell'azoto, ottimizza la disponibilità annua del fosforo e del potassio, questi anche se distribuiti sullo
strato superficiale vengono traslocati su tutto il terreno esplorabile dalle radici in modo lento.(l'inerbimento ci permette di evitare perdite pari a kg 50/ha di azoto e kg 80 di fosforo ha)
"• aumento delle attività microbiche nel terreno: la tecnica dell'inerbimento cre un ambiente favorevole allo sviluppo dei microrganismi (funghi e batteri) essenziali alla trasformazione in
humus del materiale organico, tale attività aumenta notevolmente al momento del sovescio ed otre all'aumento di microrganismi nei terreni inerbiti abbiamo un rilevante aumento di insetti utili e
nematodi (lombrichi).
"• stato fitosanitario: la complessità del sistema agro-ecosistema in un vigneto porta senza dubbio ad un aumento della presenza di microrganismi utili al controllo naturale dei parassiti,
abbiamo un aumento della popolazione di trichhogramma cacoeciae, che è un imenottero parassita delle uova delle tignole e il cui sviluppo è favorito dall'inerbimento spontaneo, tali risultati sono
più evidenti con la presenza di dicotilodoni, inoltre l'inerbimento favorisce in modo sensibile l'anticipo di maturazione evitando in questo modo danni provocati da Botrytis dovuti alle piogge
autunnali.
"• apparati radicali: gli apparati radicali non vengono danneggiati dagli organi lavoranti e la loro distribuzione è più omogenea, inoltre si viene a creare un vero e proprio rapporto simbiotico
che consente un miglio assorbimento degli elementi nutritivi.
"• miglioramento proprietà organolettiche delle bucce e dello svinato: vedi grafici
Effetto delle tecniche di gestione del suolo sul contenuto di antociani
totali nelle bucce e nel vino.
2500
2000
1500
1000
500
0
Lavorazione
Festuca+Loietto+
Inerb spontaneo
Trifolium s.
Bromus c.
Antociani totali (mg/l)
Uva
Svinato
6. Effetto delle tecniche di gestione del suolo sul contenuto di polifenoli
totali nelle bucce e nel vino.
3500
3000
2500
2000
1500
1000
500
0
Lavorazione
Festuca+Loietto+
Inerb spontaneo
Trifolium s.
Bromus c.
Polifenoli totali(mg/l)
Uva
Svinato
La qualità dei vini rossi è fissata in larga misura dalle caratteristiche cromatiche del vino e dal profilo fenolico ad esse correlato.
Per l'ottenimento di un vino rosso con una buona struttura fenolica, con un colore stabile e una piacevolezza sensoriale si deve operare con una strategia produttiva che parte dall'impianto
del vigneto. Questa strategia non deve essere orientata alla ricerca di una ricetta ottimale ed adatta ad ogni realtà produttiva ed a ogni annata viticola, ma deve essere mirata alla
"progettazione" di un vino ed all'utilizzo delle pratiche viticole ed enologiche che di volta in volta, a seconda dell'andamento stagionale, si riveleranno più utili al raggiungimento degli
obiettivi proposti.
Le pratiche possibili prima per il viticoltore sono le più svariate e giocano sia su pratiche tradizionali che su tecnologie innovative.
Il primo presupposto che si deve soddisfare è la produzione di uve che, oltre ad una gradazione zuccherina ed a una acidità adeguate, raggiungano quantitativi di antociani sufficienti per
l'ottenimento di vini colorati e strutturati; secondo presupposto ma non meno importante è che questi antociani siano estraibili durante la macerazione, fatto che accade se le uve sono
sufficientemente mature. Questi due presupposti sono ottenibili con accurate tecniche di vigna, che vanno:
dalle scelte definitive,(esposizione del vigneto, sesto d'impianto, sistema di allevamento, produzione /ettaro)
a quelle dipendenti dall'annata (irrigazione, diradamento tardivo, scelta del periodo vendemmiale).
Se le uve così ottenute saranno ricche di antociani facilmente estraibili, accompagnati ad una componente tannica morbida ed inattivata, le pratiche di cantina potranno solo accompagnare
l'andamento naturale della macerazione che porterà senz'altro a prodotti di buon livello.
7. Effetto delle tecniche di gestione del suolo sul contenuto di flavonolitotali
delle bucce e del vino.
3000
2500
2000
1500
1000
500
0
Lavorazione
Festuca+Loiet to+
Inerb spontaneo
Trifolium s.
Bromus c.
Flavonoli totali (mg/l)
Uva
Svinato
Effetto diverse tecniche di gestione sul contenuto di zuccheri
nel mosto
22
21,5
21
20,5
20
19,5
19
18,5
Lavorazione
Festuca+Loietto+
Inerb spontaneo
Trifolium s.
Bromus c.
Zuccheri %
Zuccheri standard
Zuccheri max
•effetti sulla resa : vedi grafici
8. Effetto delle tecniche di gestione del suolo sull'attività vegetativa della
vite
4500
4000
3500
3000
2500
2000
1500
1000
500
0
Lavorazione
Festu ca+Loiet to+
Inerb spontaneo
Trifolium s.
Bromus c.
Peso medio di potatura per
pianta (g)
Serie1
Effetto delle tecniche di gestione sul peso medio del grappolo
350
300
250
200
150
100
50
0
Lavorazione
Inerb spontane o
Festu ca+Loiet to+
Trifol ium s.
Bromus c.
Peso medio grappolo (g)
Serie2
9. Effetto delle tecniche di gestione del suolo sulla produzione di uva
3000
2500
2000
1500
1000
500
0
Festuca+Loiet to+
Inerb spontaneo
Lavorazione
Trifolium s.
Bromus c.
Produzione (g/ pianta)
Produzione standard
Scelta delle essenze
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
Loietto
Festuca ov.
Festuca arun.
Festuca rubra
Trifoglio
Poa prat .
Festuca com.
Ginestrino
Bromo
Dactilis
Importanza
Serie2
•: scelta delle essenze vedi grafici
Si ringrazia per la collaborazione alla ricerca le associazioni : Toscane, Piemontesi ed Abruzzesi
11. Le sementi per prato: microterme e macroterme
Le sementi da tappeto erboso, i semi per erba da prato e giardino si dividono in due specie. Microterme e macroterme. Si tratta di due famiglie di graminacee che sviluppano un manto
erboso avente caratteristiche di resistenza al caldo / freddo molto diverse. Le sementi per prato sono impiegate per la realizzazioni di qualsiasi tipo di tappeto erboso: da un prato di erba
resistente al calpestio ad un manto capace di vivere anche in condizioni climatiche difficili come le zone costiere del sud Italia. Da un tappeto erboso per un giardino ornamentale ad un
prato inglese capace di resistere al calpestio tipico di un giardino di una piccola villetta.
Microterme
Per microterme si intende una specie di sementi graminaceae tradizionalmente molto note ed impiegate in Italia poiché prediligono climi fresco-umidi. Le temperature ottimali per lo sviluppo della
parte aerea (foglie e fusti) è di circa 15-24
C, mentre l’apparato radicale predilige temperature del terreno comprese tra i 10 ed i 18
°
C. Ne consegue che durante i periodi primaverili ed autunnali
°
si avrà il picco massimo della crescita, per poi notare una certa riduzione durante i periodi più caldi (oltre i 30
C) durante i quali necessitano di alcune attenzioni ed irrigazioni in più.
°
Normalmente i periodi invernali vengono ben superati dalle specie microterme considerate per eccellenza “sempreverdi” ovvero in grado di mantenere una buona colorazione anche con
temperature inferiori agli 0
C.
°
Sementi graminacee Microterme per costruire tappeto erboso
· Agrostis stolonifera
· Festuca arundinacea
· Festuca rubra «commutata»
· Festuca rubra «rubra»
· Lolium perenne
· Poa pratensis
Macroterme
Si definiscono macroterme le specie di graminacee da tappeto erboso che presentano un optimum di temperatura compreso fra i 27 ed i 35
C. Le temperature di base per l’accrescimento variano,
°
secondo differenze inter ed intraspecifiche, fra gli 0
°
ed i 13
°
C, sebbene la maggior parte delle specie, al raggiungimento di queste temperature, metta in atto un meccanismo di sopravvivenza,
detto “dormienza”, caratterizzato visivamente dalla perdita di clorofilla nei tessuti (le piante diventano gialle e/o marroni
Sementi graminacee Macroterme per costruire Tappeti erbosi
· Cynodon dactylon
· Paspalum vaginatum
· Zoysia japonica
· Pennisetum clandestinum