1. COMUNICATO STAMPA
UNA RICERCA PROMOSSA DA FONDAZIONE COMUNICA
SVELA LE DEBOLEZZE DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE ONLINE
Pmi bocciate alla prova del Web:
la conquista di Internet è ancora lontana
POCHI COLLEGAMENTI AI SOCIAL, CONTENUTI POVERI, E-COMMERCE ANCORA POCO SFRUTTATO.
POTTI: «LA SUFFICIENZA NON BASTA: ONLINE SOLO L'ECCELLENZA VIENE RIPAGATA»
(Padova, 11 dicembre 2012) Una vetrina digitale piena di aloni: poco chiara, non troppo efficace nella
comunicazione con il cliente, ancora incapace di cogliere le nuove occasioni di business. Per le piccole e
medie imprese italiane, il web è al momento un'occasione persa. Lo dimostra la ricerca promossa da
Fondazione Comunica e realizzata da ricercatori del Dipartimento di Scienze statistiche dell'Università di
Padova: uno studio sulla qualità della comunicazione online delle piccole e medie imprese italiane che
evidenzia una sostanziale insufficienza, sia nelle forme che nei contenuti.
LA RICERCA “PMI BOCCIATE ALLA PROVA DEL WEB: LA CONQUISTA DI INTERNET È ANCORA LONTANA ”
La ricerca “Pmi bocciate alla prova del Web: la conquista di Internet è ancora lontana”, promossa da
Fondazione Comunica con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio del Veneto e realizzata dalla
professoressa Francesca Bassi del Dipartimento di Scienze statistiche dell'Università di Padova, si è
posta come obiettivo la misurazione della qualità della comunicazione dei siti web delle piccole e medie
2. imprese e delle imprese turistiche italiane. Su un campione di siti di aziende distribuite sull'intero territorio
nazionale, un gruppo di 54 giudici ha valutato una serie di parametri, tra i quali l'efficacia comunicativa, il
layout grafico, l'aggiornamento e la completezza delle informazioni, la presenza di e-commerce.
A un numero limitato di “supergiudici” è stato inoltre chiesto di esaminare la presenza/assenza di alcune
caratteristiche del sito secondo due dimensioni: (1) presenza di opzioni che favoriscono il contatto con il
cliente come collegamento con social network, aggiornamento area news ad eventi, presenza di mappa,
pagine in costruzione e di promozioni commerciali, iscrizione a newsletter; (2) presenza di caratteristiche
tecniche quali accessibilità dai diversi browser, utilizzo di Flash, tempo di caricamento, funzionamento link
interni ed esterni, PageRank di Google.
AZIENDE SUL FILO DELLA SUFFICIENZA. E IL TURISMO NON SVETTA
In termini generali, le aziende si trovano sempre sul filo della sufficienza, ma gli scostamenti dal 6 verso
l'alto (per esempio con un bel 7½ in termini di accessibilità) sono assai meno frequenti rispetto alle molte
“cadute” al di sotto della sufficienza (per esempio un 5-- per la funzionalità e un misero 4+ sulla capacità di
catturare l'attenzione dell'utente con news ben scritte). Ancora, la ricerca rileva che i punteggi collezionati
dalle piccole e medie imprese sono quasi sempre superiori rispetto a quelli delle imprese turistiche, che
tuttavia si prendono una bella rivincita dimostrando una maggiore presenza di collegamenti con i social
network, aree di e-commerce, promozioni commerciali e contenuti in lingue diverse dall'italiano, come
dimostra la tabella seguente.
Pmi Turismo
Collegamenti a social media 19,10% 41,80%
Area e-commerce 11,80% 67,10%
Promozioni commerciali 3,40% 57,40%
Contenuti in lingue diverse dall'italiano 47,10% 83,50%
3. CONTENUTI POVERI, POCO ACCATTIVANTI E DI DIFFICILE COMPRENSIONE
Sul fronte dei contenuti, la ricerca promossa da Fondazione Comunica svela che il lavoro da fare è ancora
molto. In linea generale, solo le pmi superano la sufficienza, fermandosi a un poco soddisfacente 6+, mentre
le imprese turistiche vanno poco oltre il 5½. Scendendo nel dettaglio, i testi che presentano il profilo
aziendale fanno guadagnare alle pmi addirittura un 7+, mentre alle aziende del turismo concedono uno
stirato 5+. I contenuti multimediali, invece, sono valutati male su entrambi i fronti: sia le piccole e medie
imprese che le aziende turistiche portano a casa un 5+.
Malissimo anche sul fronte degli aggiornamenti e delle news aziendali, ovvero di quegli elementi che
rendono “vivo” un sito. Il primo dato da notare è che solo un'azienda su due presenta news ed
aggiornamenti online (il 54,4% delle pmi e il 45,6% delle imprese turistiche). Ma va anche peggio se si
osserva la qualità di questi contenuti: la comprensibilità è da 5½ per le piccole e medie imprese e da 5- per
il mondo del turismo, mentre l'attrattività, cioè la capacità di catturare l'attenzione, fa sprofondare le pmi
sotto il 5 e le aziende del turismo addirittura sotto il 4.
Pmi Turismo
Valutazione del contenuto 6,34 5,85
Profilo aziendale 7,13 5,98
Risorse multimediali 5,40 5,25
Presenza di news ed eventi 54,40% 45,60%
Comprensibilità dei testi news 5,63 4,54
Attrattività dei testi news 4,75 3,76
SOCIAL MEDIA ED E-COMMERCE, QUESTI SCONOSCIUTI
Tutti ne parlano, pochi li praticano. La presenza di collegamenti a social media e di aree dedicate al
commercio elettronico rilevati nella ricerca promossa da Fondazione Comunica mostrano che le imprese
stanno correndo un rischio molto grave: quello di perdere il treno del digitale e di rimanere tagliate fuori
4. da una fetta di mercato – quella che passa dall'online – che si allarga giorno dopo giorno e che si può
dimostrare un driver di crescita efficacissimo, in particolare in un momento di crisi come quello attuale, che sta
mettendo a dura prova il tessuto imprenditoriale del Paese.
Pesa dunque in modo particolare la scarsa attenzione delle pmi ai social network: solo un'azienda su
cinque presenta infatti collegamenti ai social media sulla propria pagina web. Ma pesa ancor più la
sostanziale latitanza delle pmi dall'e-commerce, presente in poco più di un sito su dieci. In aggiunta, va
sottolineato che, dove l'e-commerce esiste, i contenuti vengono presentati in maniera insufficiente, tanto che
la valutazione è un 5½. Va un po' meglio per le imprese del turismo, che dimostrano una certa attenzione
ai social e dimostrano una maggiore frequenza nell'uso di piattaforme e-commerce, come dimostra la tabella
che segue.
Pmi Turismo
Collegamenti a social media 19,10% 41,80%
Dialogo con i social media 5,04 5,06
Presenza di area e-commerce 11,80% 67,10%
Prodotti presentati esaurientemente 5,51 5,20
POTTI: «LA SUFFICIENZA NON È ABBASTANZA. SUL WEB SOLO L'ECCELLENZA VINCE»
«I dati parlano chiaro: le aziende corrono pericolosamente sul filo della sufficienza. Ma è chiaro a tutti che la
sufficienza sul web non è abbastanza. Perche online vince solo l'eccellenza dimostrata da chi sa imporsi con
contenuti di qualità, innovazione, aggiornamento e dialogo con il cliente». Questo il commento del presidente
di Fondazione Comunica Gianni Potti di fronte ai risultati della ricerca promossa dalla fondazione.
«Una particolare attenzione – prosegue Potti – deve andare ai contenuti, che sono senza dubbio la vera
discriminante. News, aggiornamenti e social rendono “vivo” un sito. Una pagina web aziendale, infatti,
non deve essere una vetrina, ma un luogo di confronto continuo, di aggiornamento, capace di marcare la
vitalità di un'impresa e di invogliare il cliente – e anche chi cliente non è ancora – a un dialogo e a un
5. confronto. In quest'ottica, il triste risultato registrato dalla ricerca proprio sul fronte dei contenuti dinamici
segnala una mancanza di attenzione grave da parte delle nostre imprese».
«Notiamo inoltre – continua il presidente di Fondazione Comunica – che l'e-commerce è ancora il grande
assente. Le aziende italiane sono decisamente molto indietro rispetto ai competitor europei e mondiali: sono
ancora troppo sottovalutati i benefici che possono derivare dall'aprirsi al mercato anche online. E-
commerce, poi, non significa solo un semplice sito, ma un modo diverso di ripensare l'impresa, la
distribuzione, il packaging e così via. L'e-commerce, se ben strutturato, può rappresentare per molte imprese,
in questi tempi di grave crisi, l'estrema ciambella di salvataggio e l'elemento chiave capace di far tornare a
correre la performance aziendale».
«Con questa ricerca – conclude Potti – prende il largo l'attività di Fondazione Comunica. Una realtà nuova,
ma già radicata, che nasce dall'esperienza di tanti docenti, ricercatori e professionisti che, ciascuno dal
proprio punto di vista e attraverso la propria esperienza, vogliono contribuire alla crescita del Paese e del
suo sistema imprenditoriale attraverso la riscoperta dell'importante ruolo di “moltiplicatore” ricoperto dalla
comunicazione, dal digitale, dall'Ict. Il nostro impegno è diretto a divulgare una moderna cultura su
questi argomenti, sia tra noi imprenditori, sia nella società e nella pubblica amministrazione ».
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