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Compostaggio: cos’è
• Il compostaggio è una tecnica attraverso la
  quale viene controllato, accelerato e migliorato
  il processo naturale a cui va incontro qualsiasi
  sostanza organica per effetto della flora
  microbica naturalmente presente
  nell'ambiente. Si tratta di un "processo
  aerobico di decomposizione biologica della
  sostanza organica che avviene in condizioni
  controllate che permette di ottenere un
  prodotto biologicamente stabile in cui la
  componente organica presenta un elevato
  grado di evoluzione.
Compostaggio: bio-ossidazione
• Durante la bio-ossidazione si ha
  l'igienizzazione della massa: è questa la
  fase attiva (nota anche come high rate,
  active composting time), caratterizzata
  da intensi processi di degradazione delle
  componenti organiche più facilmente
  degradabili
Compostaggio: maturazione
• Durante la maturazione il prodotto
  si stabilizza arricchendosi di
  molecole umiche: si tratta della
  fase di cura (nota come curing
  phase), caratterizzata da processi
  di trasformazione della sostanza
  organica la cui massima
  espressione è la formazione di
  sostanze umiche.
Compost di qualità
• Il processo di compostaggio può
  riguardare matrici organiche di
  rifiuti preselezionati:
• In questo caso si ha la produzione
  di un ammendante compostato da
  impiegare in agricoltura o nelle
  attività di florovivaismo, noto come
  "Compost di qualità".
Settori di impiego del compost di
              qualità
• il settore del florovivaismo, ovvero la cessione di
  compost sfuso all'industria dei fertilizzanti che
  confeziona (in miscela con torbe ed altro) e vende
  all'utenza hobbistica è da sempre considerato il settore
  più interessante, sia per i prezzi spuntati che per la
  necessità di prodotti nazionali alternativi alle torbe;
• la vendita al minuto presso l'impianto,
• uno sbocco commerciale che sta assumendo
  un'importanza sempre crescente è il conferimento di
  compost presso aziende agricole per impiego come
  ammendante al fine di ripristinare la fertilità ordinaria
  delle colture in pieno campo.
Frazione Organica Stabilizzata
             (FOS)
• Nel caso di trattamento dei rifiuti
  indifferenziati per il recupero della frazione
  organica tramite compostaggio, questi
  vengono avviati a sistemi di trattamento
  meccanico-biologico
• Si ha produzione di Frazione Organica
  Stabilizzata (FOS) da impiegare in usi diversi
  non agricoli, quali l'impiego per attività
  paesaggistiche e di ripristino ambientale (es.
  recupero di ex cave), o per la copertura
  giornaliera delle discariche
COMPOSTAGGIO DI RIFIUTI
       PRESELEZIONATI

• Nel 2002 gli impianti per il compost di qualità
  erano 237 ed hanno trattato circa 2,8 milioni
  di tonnellate di rifiuti organici selezionati e la
  capacità operativa era di oltre cinque milioni
  tonnellate annue.
• Gli impianti sono concentrati nel Nord e al
  Centro, in corrispondenza alla maggiore
  raccolta di frazione umida urbana
TRATTAMENTO BIOLOGICO DI
   RIFIUTI INDIFFERENZIATI

• Il trattamento biologico consente di trattare le
  frazioni organiche presenti nei rifiuti non
  raccolti in maniera differenziata, ottenute
  attraverso la selezione meccanica post-
  raccolta.
• Nel 2003 risultavano operativi 90 impianti in
  Italia, che hanno trattato circa 5,6 milioni di
  tonnellate di rifiuti urbani, mentre la capacità
  complessiva era di circa 10 milioni di
  tonnellate.
Settori di impiego della FOS
• Sistemazione di aree di rispetto di autostrade e ferrovie
  (scarpate, argini, terrapieni);
• Costituzione di aree verdi di grandi dimensioni, parchi
  pubblici, campi da golf, campi da calcio, ecc.;
• Recupero ambientale di cave esaurite;
• Ripristino ambientale di aree inquinate, in base a
  quanto previsto dall'art.22 del D.Lgs. 22/97, che per tali
  scopi menziona esplicitamente l'opportunità di
  privilegiare l'impiego di materiali provenienti da attività
  di recupero dei rifiuti urbani;
• La sistemazione post-chiusura di discariche esaurite.
Normativa di riferimento
• La regolamentazione in materia di produzione
  e impiego di compost è affidata, ad oggi ai
  diversi Stati Membri dell'Unione Europea, non
  essendo stata emanata alcuna direttiva in
  materia di qualità del compost atta ad
  armonizzare le norme nazionali.
• In Italia il settore è regolato dalla normativa
  generale sui rifiuti (p.e. DL 22/97) e dalla
  normativa sui fertilizzanti (L.748/84 e
  successive modifiche e integrazioni)
Accordo di programma della
     Regione Veneto - 2002
• Impegna gli impianti della Regione Veneto a
  trattare prioritariamente i rifiuti prodotti in
  Veneto
• Impegna i gestori a fornire alla Regione i dati
  relativi all’utilizzo degli impianti
• Istituisce dei tavoli di confronto tra gestori
  dell’impianto e Regione
Impianto di compostaggio
• 1) Ricevimento: Gli automezzi di raccolta
  in entrata all’impianto vengono pesati.
  Una volta pesati, i rifiuti organici e
  mercatali vengono scaricati in fosse
  separate. Il materiale legnoso, prima di
  essere triturato grossolanamente, viene
  stoccato in un piazzale apposito.
Impianto di compostaggio
• 2) pretrattamento:
• I materiali, attraverso un carro ponte provvisto
  di benna a comando idraulico, vengono
  trasferiti dalle fosse alle linee di
  pretrattamento. Uno degli scopi del
  pretrattamento è la separazione della frazione
  organica dalla plastica, dai materiali metallici
  e dagli altri materiali inquinanti. I materiali
  subiscono pretrattamenti diversi a seconda
  della provenienza.
Impianto di compostaggio
• 2.1) Pretrattamento del rifiuto organico domestico
• Dalla tramoggia di carico i rifiuti vengono mandati al
  vaglio rotante. Il vaglio è costituito essenzialmente da
  reti in lamiera forata e da lame rompi-sacco (per
  allontanare i sacchi di plastica ancora presenti).
  Dall’operazione di vagliatura risultano: Il materiale
  organico pronto al trattamento di compostaggio. Il
  sovvallo, cioè la frazione grossolana inquinante
  (sacchi ed eventuali contenitori in plastica), scaricato
  all’esterno del fabbricato di selezione.
Impianto di compostaggio
• 2.2 Pretrattamento dei rifiuti mercatali

• Una vagliatura simile a quella realizzata nella
  linea per il rifiuto organico domestico separa
  la frazione organica compostabile dal
  sovvallo (ingombranti e contenitori in plastica,
  cartone, legno), che viene convogliato in una
  pressa imballatrice.
Impianto di compostaggio
• 2.3 Pretrattamento materiali legnosi
  I materiali legnosi, dopo essere stati
  cippati sul piazzale esterno, vengono
  posti nella fossa a loro dedicata nella
  sezione di miscelazione.
Impianto di compostaggio
• 3 Miscelazione
  Un trituratore a coltelli "lento" effettua
  un parziale sminuzzamento e la
  miscelazione dei materiali provenienti
  dalle tre linee ultimando la fase di
  pretrattamento. Il materiale risultante
  viene convogliato ai nastri che
  alimentano la sezione di compostaggio
  accelerato.
Impianto di compostaggio
• 4 Fermentazione o compostaggio
  accelerato
• Il materiale organico, opportunamente
  miscelato, attraverso un sistema di
  nastri trasportatori, viene posto in
  cumuli dell’altezza di circa 2 metri, entro
  corsie aerate dove rimane circa 30
  giorni.
Impianto di compostaggio
• 4 Fermentazione o compostaggio accelerato
• L’areazione del materiale viene effettuata
  attraverso condotti di ventilazione posti sotto
  il pavimento di ciascuna corsia. La
  ventilazione viene regolata in funzione della
  temperatura del materiale in fase di
  trasformazione.
• Per garantire che il cumulo sia sempre
  attraversato dall’aria oltre che ventilato,
  questo deve essere rivoltato con una
  frequenza giornaliera
Impianto di compostaggio
• 5 Maturazione
• Completata la fermentazione il materiale viene
  trasferito nell’edificio di maturazione primaria (durata
  del processo: 30 giorni circa). In questa fase viene
  portata a compimento la trasformazione dei composti
  organici. Il materiale viene continuamente rivoltato
  per renderlo soffice ed aerato.
• La maturazione secondaria, della durata di altri 30
  giorni, viene condotta in un’altra area e non necessita
  dei periodici rivoltamenti dei cumuli.
Impianto di compostaggio
• 6 Raffinazione del compost
• Lo scopo di questa operazione è ripulire
  il compost dai materiali inquinanti
  ancora presenti (pezzi di plastica, carta,
  inerti) e recuperare il materiale legnoso
  non trasformato che dovrà ripetere
  l’intero ciclo del processo.
Impianto di compostaggio
• 6 Raffinazione del compost
• La sezione di raffinazione è composta da
  vagli che operano l’ultima suddivisione del
  materiale in:
• Compost raffinato destinato allo stoccaggio in
  aia scoperta;
• Frazione legnosa da reintrodurre nel ciclo di
  compostaggio;
• Scarti da avviare in discarica.
Controllo delle emissioni gassose
• Per ridurre le emissioni gassose alcuni impianti
  prevedono stadi di Biofiltrazione
Consorzio TERGOLA
             impianto di Vigonza
• L’impianto tratta verde da raccolta diff. e fanghi di
  depurazione
IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO DI
           CARPI
IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO
                 TIPOLOGIE DI RIFIUTI TRATTATI

FRAZIONE
ORGANICA
DA RACCOLTA                SCARTI                     AMMENDANTE
DIFFERENZIATA       AGROINDUSTRIAL
                                                     COMPOSTATO MISTO




                                      COMPOSTAGGIO
DEL RIFIUTO                 I SFUSI
URBANO




SCARTI
AGROINDUSTRIAL              RIFIUTI
I CONFEZIONATI            CARTACEI




CARTONI
                            RIFIUTI
PER BEVANDE
                    LIGNOCELLULOSI
post consumo
                                 CI
PROPORZIONI TRA RIFIUTI TRATTATI
                      LETTIERE
           CARTACEI
                         4%      FORSU
             2%
                                  16%




 AGROIND
   43%

                                         LEGNOSI
                                           35%
AMMENDANTE
     COMPOSTATO MISTO
Ammendante: Qualsiasi sostanza, naturale o
sintetica,minerale od organica, capace di modificare e
migliorare le caratteristiche chimiche, fisiche, biologiche e
meccaniche di un terreno.
Conforme ai parametri previsti dall’allegato I C, paragrafo 2.1.,
punto 5 della Legge 748/84 modificata dal D.M. 27 marzo 1998

L’utilizzo del prodotto, ai sensi della circolare MiPAF dell’8
settembre 1999, è consentito in agricoltura biologica

E’ inserito nel “Registro dei Fertilizzanti per l’Agricoltura
Biologica” predisposto dall’Istituto Sperimentale per la Nutrizione
delle Piante.
SETTORI DI COLLOCAZIONE del prodotto (2002)
                              TAPPETI
                              ERBOSI 2%
               CITTADINI 2%
                                     FLOROVIVAISMO 2%
        RIPRISTINI 1%
                                            COPERTURA
                                            DISCARICHE
                                                12%




                                            PRODUTTORI
                                            DI TERRICCI
                                                16%

         AGRICOLTURA
             65%
Progetto di realizzazione di una nuova sezione di
RICEVIMENTO, MISCELAZIONE, BIOSSIDAZIONE
        dei rifiuti organici da raccolta separata
                       (biotunnels)

                    VIA VALLE            DISCARICA




                     BIOTUNNELS


LOCALIZZAZIONE
DELL’INTERVENTO
Analisi economica costi-benefici di
impianti di compostaggio dedicati
 alla produzione di Ammendante
Compostato Verde e Ammendante
        Compostato Misto.
Matrici avviabili al recupero in impianti di compostaggio
Frazione organica da raccolta differenziata del rifiuto
urbano (domestica e utenze collettive)
Scarti agroindustriali (sfusi, confezionati)
Rifiuti lignocellulosici (potature,      erba,    legno      da
demolizioni, imballaggi in legno)
Rifiuti a matrice cellulosica
Sottoprodotti di origine animale
Fanghi di depurazione
Matrici avviabili al recupero in impianti di compostaggio
                         SCARTI
FRAZIONE          AGROINDUSTRIAL
ORGANICA                  I SFUSI
DA RACCOLTA                                    SCARTI
DIFFERENZIATA                          AGROINDUSTRIAL
                                                    I                   AMMENDANTE




                                                         COMPOSTAGGIO
DEL RIFIUTO
URBANO                                   CONFEZIONATI                    COMPOSTATO
                                                                            MISTO



               FANGHI DI
            DEPURAZIONE           STALLATICO




        CARTONI              RIFIUTI           RIFIUTI
    PER BEVANDE            CARTACEI    LIGNOCELLULOSI
                                                    CI
Tariffe medie di un impianto di compostaggio
FORSU                                    55      €/t
Scarti agroindustriali sfusi           20 – 40 €/t
Scarti agroindustriali confezionati    55 – 70 €/t
Rifiuti lignocellulosici                 30      €/t
Rifiuti a matrice cellulosica          40 – 55 €/t
Sottoprodotti di origine animale       40 – 70 €/t
Fanghi di depurazione                    40      €/t
Alternative all’avvio al recupero in impianto di compostaggio
   Discarica                                   100 €/t

   Impianti di trasformazione
   ex reg. (CE)1774/2002                       100 €/t

   Distribuzione di fanghi in agricoltura
   ex D.L.vo 99/92                              30 €/t
Opportunita’ dell’avvio al recupero in impianto di compostaggio
     Cernita di imballaggi in materiale legnoso
     Produzione di materiale per biofiltri
     Selezione di rifiuti da avviare al recupero energetico
     Produzione di ammendanti per l’agricoltura di pieno
     campo
     Produzione di ammendanti per la produzione di altri
     fertilizzanti
     Produzione di ammendanti                           da      impiegare   in
     interventi di bioremedation

                   Giorgio Rustichelli – Comitato Tecnico CIC
Impiego dei fanghi di depurazione

i fanghi impiegabili sono quelli conformi all’allegato IB al D.L.vo 99/92



  Rame                <     1.000,00   mg/kg SS
  Zinco               <     2.500,00   mg/kg SS
  Piombo              <      750,00    mg/kg SS
  Cadmio              <       20,00    mg/kg SS
  Nichel              <      300,00    mg/kg SS
  Mercurio            <       10,00    mg/kg SS
  Carbonio organico   >=      20,00      %SS
  P tot               >=       0,40      %SS
  N tot               >=       1,50      %SS
  Salmonelle          <     1.000,00   MPN/g SS

  Umidità             <=      80,00       %

• i fanghi, tranne quelli agroindustriali, non possono superare il 35 % (P/P) della miscela
iniziale
Requisiti e caratteristiche dell’ammendante compostato misto
Requisiti e caratteristiche dell’ammendante compostato misto
Requisiti e caratteristiche dell’ammendante compostato misto


 Conforme ai parametri previsti dall’allegato I C, paragrafo 2.1.,
  punto 5 della Legge 748/84 modificata dal D.M. 27 marzo 1998

 L’utilizzo del prodotto, ai sensi della circolare MiPAF dell’8
  settembre 1999, è consentito in agricoltura biologica a
  condizione che nella formulazione della miscela iniziale non
  vengano inseriti fanghi di depurazione

 E’ inserito nel “Registro dei Fertilizzanti per l’Agricoltura Biologica”
  predisposto dall’Istituto Sperimentale per la Nutrizione delle
  Piante.
Documentazione relativa al trasporto dell’ammendante compostato misto
Documentazione relativa al trasporto dell’ammendante compostato misto
Riduzione dei rifiuti urbani biodegradabili
                       da collocare in discarica

Decreto Legislativo
n° 36/2003 – art.5:                           350
                                                           325



                          kg/a per abitante
                                              300


173 kg/a per abitante                         250


entro 5 anni (2008)                           200
                                                                                        173
                                              150


115 kg/a per abitante                         100
                                                                                                               115
                                                                                                                                                                 81
entro 8 anni (2011)                           50


                                               0
                                                    2004

                                                            2005

                                                                   2006

                                                                          2007




                                                                                                2010

                                                                                                        2011

                                                                                                                2012

                                                                                                                       2013

                                                                                                                              2014




                                                                                                                                                   2017

                                                                                                                                                          2018
                                                                                 2008

                                                                                         2009




                                                                                                                                     2015

                                                                                                                                            2016
81 kg/a per abitante
entro15 anni (2018)                                                                                    anno
Entro un anno (24 marzo 2004) dall’entrata in vigore dello stesso
decreto ciascuna Regione elabora ed approva un apposito programma
per la riduzione dei rifiuti biodegradabili smaltiti in discarica ad
integrazione del piano regionale dei rifiuti di cui all’art. 22 del D.Lgs.
22/97, allo scopo di raggiungere a livello di Ambito Territoriale Ottimale,
oppure (ove questo non sia istituito) a livello provinciale, gli obiettivi di
cui sopra.

D.L.vo 36/2203, art.2, comma 1, lettera i) – definizioni:
“rifiuti biodegradabili”: qualsiasi rifiuto che per natura subisce processi
di decomposizione aerobica o anaerobica, quali ad esempio rifiuti di
alimenti, rifiuti di giardini, rifiuti di carta e cartone.
Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome
                   (documento approvato il 4 marzo 2004)
                                 www.regioni.it
Documento interregionale per la predisposizione entro il 24 marzo 2004
         del programma di riduzione dei rifiuti biodegradabili
     da smaltire in discarica ai sensi dell'art. 5 del d. lgs n° 36/03
     Definizione ed identificazione dei rifiuti urbani biodegradabili
                                rifiuti di alimenti
                                rifiuti da giardini
                          rifiuti di carta e cartone
                                  rifiuti di legno
                          pannolini ed assorbenti
                             rifiuti tessili naturali


         R.U.B. = 65% del rifiuto urbano
Il programma regionale di riduzione dovrà riguardare
TUTTI i rifiuti biodegradabili, nonostante non siano fissati
obiettivi temporali di riduzione per il rifiuto biodegradabile in genere
ma solo per il rifiuto urbano biodegradabile.


Occorrerà quindi a livello territoriale regionale verificare
produzione e caratteristiche di tutti i rifiuti biodegradabili
(comprensivi quindi di categorie quali i fanghi biologici o
gli scarti agroindustriali), nonché la destinazione al recupero o
allo smaltimento, definendone i quantitativi avviati in discarica e
programmando nel tempo una riduzione della loro collocazione in
discarica
Schema delle lavorazioni
            pretrattamenti
       (es: triturazione, vagliatura)

             miscelazione

    biossidazione e maturazione


               vagliatura

            post-trattamenti
(es: separazione aeraulica, deferrizzazione)
Bilanci di massa: il caso ideale
                          rifiuto in ingresso (100%)
                                                                     perdite di
                                                                     processo
                            miscela matura (70%)                        (30%)

         vagliatura a 10 mm                 vagliatura a 20 mm


ammendante                  sopravvaglio legnoso                  ammendante
per                               (40%)                              in pieno
la produzione                                                          campo
di fertilizzanti               post-trattamenti                        (20%)
(10%)
                      fr. lignocell.:     fr. non compostabile:
                       riutilizzo in          smaltimento in
                    testa al processo            discarica
Bilanci di massa: il caso peggiore
         rifiuto in ingresso (100%)
                                                   perdite di
                                                   processo
      ammendante da vagliare (70%)                    (30%)

         vagliatura a 10 mm
ammendante                        sopravvaglio legnoso
  (20%)                                 (50%)

             post-trattamenti

                                                    fr. non
                fr. lignocell.:
                                               compostabile:
                 riutilizzo in                  smaltimento
             testa al processo                   in discarica
Impiego dell’ammendante
    Agricoltura di pieno campo
 convenzionale,integrata e biologica

           Frutticoltura
 convenzionale, integrata e biologica

            Florovivaismo

          Allestimento prati

         Ripristini ambientali
Bilancio economico
RICAVI
Ritiro rifiuti
Vendita ammendante

COSTI DI GESTIONE
Personale
Energia elettrica
Carburanti
Manutenzioni e ricambi (op. civili, op. elettromeccaniche, carpenterie, op. idrauliche, inst. elettriche)
Noli (trasporti, triturazione, vagliatura, movimentazioni, spurghi)
Spese generali (amministrazione, analisi, monitoraggi, consulenze, disinfestazione, sw e hw)

MARGINE OPERATIVO LORDO
Costi di gestione – ricavi

ONERI FINANZIARI E AMMORTAMENTI

MARGINE OPERATIVO NETTO (utile prima delle imposte)
Margine operativo lordo – oneri finanziari e ammortamenti

                              Giorgio Rustichelli – Comitato Tecnico CIC
CASO IDEALE
           Ricavi (esempio di un impianto da 30.000 t/a)
 rifiuto           quantità         tariffa          ricavo
FORSU              12.000t        60,00 €/t        720.000 €
AGROIND.           3.000 t        40,00 €/t        120.000 €
LINGOCELL.         10.000t        30,00 €/t        300.000 €
FANGHI              5.000t        40,00 €/t        200.000 €
TOTALE             30.000t        42,70 €/t      1.340.000 €

COMPOST             9.000t        10,00 €/t         90.000 €

TOTALE ricavi                                    1.430.000 €
Costi di gestione (esempio di un impianto da 30.000 t/a)
           tipo                                                    costo
    PERSONALE                                                    200.000 €
    CARBURANTI                                                    50.000 €
    EN.ELETTRICA                                                 150.000 €
    MANUTENZIONI                                                 150.000 €
    NOLI                                                         100.000 €
    SP.GENERALI                                                   50.000 €
    SOVVALLI (1.000t x 100€/t)                                   100.000 €
    TOT. PARZIALE                                                800.000 €


                    Giorgio Rustichelli – Comitato Tecnico CIC
Margine operativo lordo
RICAVI                                            + 1.430.000 €

COSTI                                                  - 800.000 €

MOL                                                    + 630.000 €




          Giorgio Rustichelli – Comitato Tecnico CIC
Ammortamenti e oneri finanziari
AMMORTAMENTI
Costo dell’opera                          5.000.000 €
di cui
opere civili (amm. in 30 aa)              3.000.000 €
opere elettromeccaniche (amm. in 10 aa)   2.000.000 €

Ammortamenti op. civili                    100.000 €/a
Ammortamenti op. elettromeccaniche         200.000 €/a
Totale ammortamenti per anno               300.000 €/a

ONERI FINANZIARI
(restituzione del prestito in 10 aa)       300.000 €/a

TOTALE ammortamenti e on. finanziari       600.000 €/a
Margine operativo netto
               (utile prima delle imposte)


Margine operativo lordo                      + 630.000 €

Ammortamenti e oneri finanziari              - 600.000 €

MON                                          + 30.000 €
CASO PEGGIORE
          Ricavi (esempio di un impianto da 30.000 t/a)

rifiuto           quantità         tariffa          ricavo
FORSU             12.000t        60,00 €/t         720.000 €
AGROIND.          3.000 t        40,00 €/t         120.000 €
LINGOCELL.        10.000t        30,00 €/t         300.000 €
FANGHI             5.000t        40,00 €/t         200.000 €
TOTALE            30.000t        42,70 €/t       1.340.000 €

COMPOST            6.000t        10,00 €/t          60.000 €

TOTALE                                           1.400.000 €
Costi di gestione (esempio di un impianto da 30.000 t/a)
           tipo                           costo
    PERSONALE                          200.000 €
    CARBURANTI                          50.000 €
    EN.ELETTRICA                       150.000 €
    MANUTENZIONI                       150.000 €
    NOLI                               100.000 €
    SP.GENERALI                         50.000 €
    SOVVALLI (10.000t x 100€/t)       1.000.000 €
    TOT. PARZIALE                     1.700.000 €
Margine operativo lordo
RICAVI                 + 1.400.000 €

COSTI                  - 1.700.000 €

MOL                    -   300.000 €
Ammortamenti e oneri finanziari
AMMORTAMENTI
Costo dell’opera                          5.000.000 €
di cui
opere civili (amm. in 30 aa)              3.000.000 €
opere elettromeccaniche (amm. in 10 aa)   2.000.000 €

Ammortamenti op. civili                    100.000 €/a
Ammortamenti op. elettromeccaniche         200.000 €/a
Totale ammortamenti per anno               300.000 €/a

ONERI FINANZIARI
(restituzione del prestito in 10 aa)       300.000 €/a

TOTALE ammortamenti e on. finanziari       600.000 €/a
Margine operativo netto
               (utile prima delle imposte)


Margine operativo lordo                      - 300.000 €

Ammortamenti e oneri finanziari              - 600.000 €

MON                                          - 900.000 €
Bilancio economico: confronto
                              Caso ideale              Caso peggiore
RICAVI                        + 1.430.000              + 1.400.000

COSTI DI GESTIONE
Personale                                       - 200.000               -200.000
Carburanti                           - 50.000              - 50.000
En. elettrica                      - 150.000             - 150.000
Manutenzioni                       - 150.000             - 150.000
Noli                               - 100.000             - 100.000
Spese generali                       - 50.000              - 50.000
Sovvalli                           - 100.000           - 1.000.000
Tot. Costi                         - 800.000           - 1.700.000

MARG. OP. LORDO                    + 630.000                - 300.000

ON. FINANZ. E AMMORT.              - 600.000                - 600.000

MARG. OP. NETTO         + 30.000                - 900.000
COMPOSTAGGIO DOMESTICO

• E’ bene scegliere un’area che disti
  almeno 60 centimetri dalle strutture di
  legno presenti nel giardino (es.
  staccionate), man mano che si
  accumulano i rifiuti prodotti con la
  gestione del verde (non scarti di
  cucina), vengono gettati in questo
  cumulo. Dopo un periodo che può
  variare da sei mesi a due anni il cumulo
  sarà diventato compost.
COMPOSTAGGIO DOMESTICO

• Il compost arriva a maturazione in un tempo
  variabile da sei settimane a due anni. Dipende
  dagli "ingredienti" immessi nel cumulo, da
  quanto spesso questo viene rivoltato, dalle sue
  dimensioni, dalla composizione e dal livello di
  areazione. Diciamo che sei settimane sono il
  tempo minimo necessario per ottenere un
  compost di buona qualità, anche se un tempo
  così breve implica una particolare attenzione
  nella gestione del processo.
COMPOSTAGGIO DOMESTICO

• Utilizzo di residui contaminati da pesticidi
• Si consiglia in genere di compostare alcuni
  pesticidi con il metodo di compostaggio "a
  caldo" e lasciando maturare il cumulo per
  almeno un anno. In alcune pubblicazioni
  specifiche si indica che il compostaggio,
  essendo un processo di decomposizione
  accelerata, è in grado di biodegradare alcuni
  elementi molto più rapidamente di quanto
  avvenga con la biodegradazione nel suolo.
COMPOSTAGGIO DOMESTICO

• Per evitare l’insorgenza di cattivi odori il
  cumulo va rivoltato frequentemente e bisogna
  assicurarsi che sia composto da materiali
  diversi per tipologia e dimensioni. Potrebbe
  anche essere che sia troppo bagnato, e in
  questo caso aggiungere materiali più asciutti
  (con una varietà di strutture e di formati) e
  rivoltare spesso. Se ha un odore di
  ammoniaca, è presente un livello elevato di
  azoto. Aggiungere quindi più materiali con
  carbonio (es. foglie).
COMPOSTAGGIO DOMESTICO

• Aggiungere l’acqua, ma assicurarsi che l’acqua sia stata
  assorbita dal cumulo. Annaffiare frequentemente un
  cumulo dall’alto non funziona perché i materiali asciutti
  così non riescono ad assorbire l’acqua. In questo caso,
  rivoltare il cumulo separandolo e reimpilandolo,
  innaffiando ogni strato. Potrebbero non essere
  sufficientemente presenti rifiuti verdi freschi nel cumulo
  e in questo caso vanno aggiunti. Se non è stato
  innaffiato abbastanza all’inizio, occorre ricordarsene per
  la prossima volta. Ricordare che il cumulo dovrebbe
  contenere circa il 40 - 50% di umidità, ovvero molta
  acqua.
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Corso resp 13 lezione - compostaggio

  • 1. Compostaggio: cos’è • Il compostaggio è una tecnica attraverso la quale viene controllato, accelerato e migliorato il processo naturale a cui va incontro qualsiasi sostanza organica per effetto della flora microbica naturalmente presente nell'ambiente. Si tratta di un "processo aerobico di decomposizione biologica della sostanza organica che avviene in condizioni controllate che permette di ottenere un prodotto biologicamente stabile in cui la componente organica presenta un elevato grado di evoluzione.
  • 2. Compostaggio: bio-ossidazione • Durante la bio-ossidazione si ha l'igienizzazione della massa: è questa la fase attiva (nota anche come high rate, active composting time), caratterizzata da intensi processi di degradazione delle componenti organiche più facilmente degradabili
  • 3. Compostaggio: maturazione • Durante la maturazione il prodotto si stabilizza arricchendosi di molecole umiche: si tratta della fase di cura (nota come curing phase), caratterizzata da processi di trasformazione della sostanza organica la cui massima espressione è la formazione di sostanze umiche.
  • 4. Compost di qualità • Il processo di compostaggio può riguardare matrici organiche di rifiuti preselezionati: • In questo caso si ha la produzione di un ammendante compostato da impiegare in agricoltura o nelle attività di florovivaismo, noto come "Compost di qualità".
  • 5. Settori di impiego del compost di qualità • il settore del florovivaismo, ovvero la cessione di compost sfuso all'industria dei fertilizzanti che confeziona (in miscela con torbe ed altro) e vende all'utenza hobbistica è da sempre considerato il settore più interessante, sia per i prezzi spuntati che per la necessità di prodotti nazionali alternativi alle torbe; • la vendita al minuto presso l'impianto, • uno sbocco commerciale che sta assumendo un'importanza sempre crescente è il conferimento di compost presso aziende agricole per impiego come ammendante al fine di ripristinare la fertilità ordinaria delle colture in pieno campo.
  • 6. Frazione Organica Stabilizzata (FOS) • Nel caso di trattamento dei rifiuti indifferenziati per il recupero della frazione organica tramite compostaggio, questi vengono avviati a sistemi di trattamento meccanico-biologico • Si ha produzione di Frazione Organica Stabilizzata (FOS) da impiegare in usi diversi non agricoli, quali l'impiego per attività paesaggistiche e di ripristino ambientale (es. recupero di ex cave), o per la copertura giornaliera delle discariche
  • 7. COMPOSTAGGIO DI RIFIUTI PRESELEZIONATI • Nel 2002 gli impianti per il compost di qualità erano 237 ed hanno trattato circa 2,8 milioni di tonnellate di rifiuti organici selezionati e la capacità operativa era di oltre cinque milioni tonnellate annue. • Gli impianti sono concentrati nel Nord e al Centro, in corrispondenza alla maggiore raccolta di frazione umida urbana
  • 8. TRATTAMENTO BIOLOGICO DI RIFIUTI INDIFFERENZIATI • Il trattamento biologico consente di trattare le frazioni organiche presenti nei rifiuti non raccolti in maniera differenziata, ottenute attraverso la selezione meccanica post- raccolta. • Nel 2003 risultavano operativi 90 impianti in Italia, che hanno trattato circa 5,6 milioni di tonnellate di rifiuti urbani, mentre la capacità complessiva era di circa 10 milioni di tonnellate.
  • 9. Settori di impiego della FOS • Sistemazione di aree di rispetto di autostrade e ferrovie (scarpate, argini, terrapieni); • Costituzione di aree verdi di grandi dimensioni, parchi pubblici, campi da golf, campi da calcio, ecc.; • Recupero ambientale di cave esaurite; • Ripristino ambientale di aree inquinate, in base a quanto previsto dall'art.22 del D.Lgs. 22/97, che per tali scopi menziona esplicitamente l'opportunità di privilegiare l'impiego di materiali provenienti da attività di recupero dei rifiuti urbani; • La sistemazione post-chiusura di discariche esaurite.
  • 10. Normativa di riferimento • La regolamentazione in materia di produzione e impiego di compost è affidata, ad oggi ai diversi Stati Membri dell'Unione Europea, non essendo stata emanata alcuna direttiva in materia di qualità del compost atta ad armonizzare le norme nazionali. • In Italia il settore è regolato dalla normativa generale sui rifiuti (p.e. DL 22/97) e dalla normativa sui fertilizzanti (L.748/84 e successive modifiche e integrazioni)
  • 11. Accordo di programma della Regione Veneto - 2002 • Impegna gli impianti della Regione Veneto a trattare prioritariamente i rifiuti prodotti in Veneto • Impegna i gestori a fornire alla Regione i dati relativi all’utilizzo degli impianti • Istituisce dei tavoli di confronto tra gestori dell’impianto e Regione
  • 12. Impianto di compostaggio • 1) Ricevimento: Gli automezzi di raccolta in entrata all’impianto vengono pesati. Una volta pesati, i rifiuti organici e mercatali vengono scaricati in fosse separate. Il materiale legnoso, prima di essere triturato grossolanamente, viene stoccato in un piazzale apposito.
  • 13. Impianto di compostaggio • 2) pretrattamento: • I materiali, attraverso un carro ponte provvisto di benna a comando idraulico, vengono trasferiti dalle fosse alle linee di pretrattamento. Uno degli scopi del pretrattamento è la separazione della frazione organica dalla plastica, dai materiali metallici e dagli altri materiali inquinanti. I materiali subiscono pretrattamenti diversi a seconda della provenienza.
  • 14. Impianto di compostaggio • 2.1) Pretrattamento del rifiuto organico domestico • Dalla tramoggia di carico i rifiuti vengono mandati al vaglio rotante. Il vaglio è costituito essenzialmente da reti in lamiera forata e da lame rompi-sacco (per allontanare i sacchi di plastica ancora presenti). Dall’operazione di vagliatura risultano: Il materiale organico pronto al trattamento di compostaggio. Il sovvallo, cioè la frazione grossolana inquinante (sacchi ed eventuali contenitori in plastica), scaricato all’esterno del fabbricato di selezione.
  • 15. Impianto di compostaggio • 2.2 Pretrattamento dei rifiuti mercatali • Una vagliatura simile a quella realizzata nella linea per il rifiuto organico domestico separa la frazione organica compostabile dal sovvallo (ingombranti e contenitori in plastica, cartone, legno), che viene convogliato in una pressa imballatrice.
  • 16. Impianto di compostaggio • 2.3 Pretrattamento materiali legnosi I materiali legnosi, dopo essere stati cippati sul piazzale esterno, vengono posti nella fossa a loro dedicata nella sezione di miscelazione.
  • 17. Impianto di compostaggio • 3 Miscelazione Un trituratore a coltelli "lento" effettua un parziale sminuzzamento e la miscelazione dei materiali provenienti dalle tre linee ultimando la fase di pretrattamento. Il materiale risultante viene convogliato ai nastri che alimentano la sezione di compostaggio accelerato.
  • 18. Impianto di compostaggio • 4 Fermentazione o compostaggio accelerato • Il materiale organico, opportunamente miscelato, attraverso un sistema di nastri trasportatori, viene posto in cumuli dell’altezza di circa 2 metri, entro corsie aerate dove rimane circa 30 giorni.
  • 19. Impianto di compostaggio • 4 Fermentazione o compostaggio accelerato • L’areazione del materiale viene effettuata attraverso condotti di ventilazione posti sotto il pavimento di ciascuna corsia. La ventilazione viene regolata in funzione della temperatura del materiale in fase di trasformazione. • Per garantire che il cumulo sia sempre attraversato dall’aria oltre che ventilato, questo deve essere rivoltato con una frequenza giornaliera
  • 20. Impianto di compostaggio • 5 Maturazione • Completata la fermentazione il materiale viene trasferito nell’edificio di maturazione primaria (durata del processo: 30 giorni circa). In questa fase viene portata a compimento la trasformazione dei composti organici. Il materiale viene continuamente rivoltato per renderlo soffice ed aerato. • La maturazione secondaria, della durata di altri 30 giorni, viene condotta in un’altra area e non necessita dei periodici rivoltamenti dei cumuli.
  • 21. Impianto di compostaggio • 6 Raffinazione del compost • Lo scopo di questa operazione è ripulire il compost dai materiali inquinanti ancora presenti (pezzi di plastica, carta, inerti) e recuperare il materiale legnoso non trasformato che dovrà ripetere l’intero ciclo del processo.
  • 22. Impianto di compostaggio • 6 Raffinazione del compost • La sezione di raffinazione è composta da vagli che operano l’ultima suddivisione del materiale in: • Compost raffinato destinato allo stoccaggio in aia scoperta; • Frazione legnosa da reintrodurre nel ciclo di compostaggio; • Scarti da avviare in discarica.
  • 23. Controllo delle emissioni gassose • Per ridurre le emissioni gassose alcuni impianti prevedono stadi di Biofiltrazione
  • 24. Consorzio TERGOLA impianto di Vigonza • L’impianto tratta verde da raccolta diff. e fanghi di depurazione
  • 26. IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO TIPOLOGIE DI RIFIUTI TRATTATI FRAZIONE ORGANICA DA RACCOLTA SCARTI AMMENDANTE DIFFERENZIATA AGROINDUSTRIAL COMPOSTATO MISTO COMPOSTAGGIO DEL RIFIUTO I SFUSI URBANO SCARTI AGROINDUSTRIAL RIFIUTI I CONFEZIONATI CARTACEI CARTONI RIFIUTI PER BEVANDE LIGNOCELLULOSI post consumo CI
  • 27. PROPORZIONI TRA RIFIUTI TRATTATI LETTIERE CARTACEI 4% FORSU 2% 16% AGROIND 43% LEGNOSI 35%
  • 28. AMMENDANTE COMPOSTATO MISTO Ammendante: Qualsiasi sostanza, naturale o sintetica,minerale od organica, capace di modificare e migliorare le caratteristiche chimiche, fisiche, biologiche e meccaniche di un terreno. Conforme ai parametri previsti dall’allegato I C, paragrafo 2.1., punto 5 della Legge 748/84 modificata dal D.M. 27 marzo 1998 L’utilizzo del prodotto, ai sensi della circolare MiPAF dell’8 settembre 1999, è consentito in agricoltura biologica E’ inserito nel “Registro dei Fertilizzanti per l’Agricoltura Biologica” predisposto dall’Istituto Sperimentale per la Nutrizione delle Piante.
  • 29. SETTORI DI COLLOCAZIONE del prodotto (2002) TAPPETI ERBOSI 2% CITTADINI 2% FLOROVIVAISMO 2% RIPRISTINI 1% COPERTURA DISCARICHE 12% PRODUTTORI DI TERRICCI 16% AGRICOLTURA 65%
  • 30. Progetto di realizzazione di una nuova sezione di RICEVIMENTO, MISCELAZIONE, BIOSSIDAZIONE dei rifiuti organici da raccolta separata (biotunnels) VIA VALLE DISCARICA BIOTUNNELS LOCALIZZAZIONE DELL’INTERVENTO
  • 31. Analisi economica costi-benefici di impianti di compostaggio dedicati alla produzione di Ammendante Compostato Verde e Ammendante Compostato Misto.
  • 32. Matrici avviabili al recupero in impianti di compostaggio Frazione organica da raccolta differenziata del rifiuto urbano (domestica e utenze collettive) Scarti agroindustriali (sfusi, confezionati) Rifiuti lignocellulosici (potature, erba, legno da demolizioni, imballaggi in legno) Rifiuti a matrice cellulosica Sottoprodotti di origine animale Fanghi di depurazione
  • 33. Matrici avviabili al recupero in impianti di compostaggio SCARTI FRAZIONE AGROINDUSTRIAL ORGANICA I SFUSI DA RACCOLTA SCARTI DIFFERENZIATA AGROINDUSTRIAL I AMMENDANTE COMPOSTAGGIO DEL RIFIUTO URBANO CONFEZIONATI COMPOSTATO MISTO FANGHI DI DEPURAZIONE STALLATICO CARTONI RIFIUTI RIFIUTI PER BEVANDE CARTACEI LIGNOCELLULOSI CI
  • 34. Tariffe medie di un impianto di compostaggio FORSU 55 €/t Scarti agroindustriali sfusi 20 – 40 €/t Scarti agroindustriali confezionati 55 – 70 €/t Rifiuti lignocellulosici 30 €/t Rifiuti a matrice cellulosica 40 – 55 €/t Sottoprodotti di origine animale 40 – 70 €/t Fanghi di depurazione 40 €/t
  • 35. Alternative all’avvio al recupero in impianto di compostaggio Discarica 100 €/t Impianti di trasformazione ex reg. (CE)1774/2002 100 €/t Distribuzione di fanghi in agricoltura ex D.L.vo 99/92 30 €/t
  • 36. Opportunita’ dell’avvio al recupero in impianto di compostaggio Cernita di imballaggi in materiale legnoso Produzione di materiale per biofiltri Selezione di rifiuti da avviare al recupero energetico Produzione di ammendanti per l’agricoltura di pieno campo Produzione di ammendanti per la produzione di altri fertilizzanti Produzione di ammendanti da impiegare in interventi di bioremedation Giorgio Rustichelli – Comitato Tecnico CIC
  • 37. Impiego dei fanghi di depurazione i fanghi impiegabili sono quelli conformi all’allegato IB al D.L.vo 99/92 Rame < 1.000,00 mg/kg SS Zinco < 2.500,00 mg/kg SS Piombo < 750,00 mg/kg SS Cadmio < 20,00 mg/kg SS Nichel < 300,00 mg/kg SS Mercurio < 10,00 mg/kg SS Carbonio organico >= 20,00 %SS P tot >= 0,40 %SS N tot >= 1,50 %SS Salmonelle < 1.000,00 MPN/g SS Umidità <= 80,00 % • i fanghi, tranne quelli agroindustriali, non possono superare il 35 % (P/P) della miscela iniziale
  • 38. Requisiti e caratteristiche dell’ammendante compostato misto
  • 39. Requisiti e caratteristiche dell’ammendante compostato misto
  • 40. Requisiti e caratteristiche dell’ammendante compostato misto  Conforme ai parametri previsti dall’allegato I C, paragrafo 2.1., punto 5 della Legge 748/84 modificata dal D.M. 27 marzo 1998  L’utilizzo del prodotto, ai sensi della circolare MiPAF dell’8 settembre 1999, è consentito in agricoltura biologica a condizione che nella formulazione della miscela iniziale non vengano inseriti fanghi di depurazione  E’ inserito nel “Registro dei Fertilizzanti per l’Agricoltura Biologica” predisposto dall’Istituto Sperimentale per la Nutrizione delle Piante.
  • 41. Documentazione relativa al trasporto dell’ammendante compostato misto
  • 42. Documentazione relativa al trasporto dell’ammendante compostato misto
  • 43. Riduzione dei rifiuti urbani biodegradabili da collocare in discarica Decreto Legislativo n° 36/2003 – art.5: 350 325 kg/a per abitante 300 173 kg/a per abitante 250 entro 5 anni (2008) 200 173 150 115 kg/a per abitante 100 115 81 entro 8 anni (2011) 50 0 2004 2005 2006 2007 2010 2011 2012 2013 2014 2017 2018 2008 2009 2015 2016 81 kg/a per abitante entro15 anni (2018) anno
  • 44. Entro un anno (24 marzo 2004) dall’entrata in vigore dello stesso decreto ciascuna Regione elabora ed approva un apposito programma per la riduzione dei rifiuti biodegradabili smaltiti in discarica ad integrazione del piano regionale dei rifiuti di cui all’art. 22 del D.Lgs. 22/97, allo scopo di raggiungere a livello di Ambito Territoriale Ottimale, oppure (ove questo non sia istituito) a livello provinciale, gli obiettivi di cui sopra. D.L.vo 36/2203, art.2, comma 1, lettera i) – definizioni: “rifiuti biodegradabili”: qualsiasi rifiuto che per natura subisce processi di decomposizione aerobica o anaerobica, quali ad esempio rifiuti di alimenti, rifiuti di giardini, rifiuti di carta e cartone.
  • 45. Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome (documento approvato il 4 marzo 2004) www.regioni.it Documento interregionale per la predisposizione entro il 24 marzo 2004 del programma di riduzione dei rifiuti biodegradabili da smaltire in discarica ai sensi dell'art. 5 del d. lgs n° 36/03 Definizione ed identificazione dei rifiuti urbani biodegradabili rifiuti di alimenti rifiuti da giardini rifiuti di carta e cartone rifiuti di legno pannolini ed assorbenti rifiuti tessili naturali R.U.B. = 65% del rifiuto urbano
  • 46. Il programma regionale di riduzione dovrà riguardare TUTTI i rifiuti biodegradabili, nonostante non siano fissati obiettivi temporali di riduzione per il rifiuto biodegradabile in genere ma solo per il rifiuto urbano biodegradabile. Occorrerà quindi a livello territoriale regionale verificare produzione e caratteristiche di tutti i rifiuti biodegradabili (comprensivi quindi di categorie quali i fanghi biologici o gli scarti agroindustriali), nonché la destinazione al recupero o allo smaltimento, definendone i quantitativi avviati in discarica e programmando nel tempo una riduzione della loro collocazione in discarica
  • 47. Schema delle lavorazioni pretrattamenti (es: triturazione, vagliatura) miscelazione biossidazione e maturazione vagliatura post-trattamenti (es: separazione aeraulica, deferrizzazione)
  • 48. Bilanci di massa: il caso ideale rifiuto in ingresso (100%) perdite di processo miscela matura (70%) (30%) vagliatura a 10 mm vagliatura a 20 mm ammendante sopravvaglio legnoso ammendante per (40%) in pieno la produzione campo di fertilizzanti post-trattamenti (20%) (10%) fr. lignocell.: fr. non compostabile: riutilizzo in smaltimento in testa al processo discarica
  • 49. Bilanci di massa: il caso peggiore rifiuto in ingresso (100%) perdite di processo ammendante da vagliare (70%) (30%) vagliatura a 10 mm ammendante sopravvaglio legnoso (20%) (50%) post-trattamenti fr. non fr. lignocell.: compostabile: riutilizzo in smaltimento testa al processo in discarica
  • 50. Impiego dell’ammendante Agricoltura di pieno campo convenzionale,integrata e biologica Frutticoltura convenzionale, integrata e biologica Florovivaismo Allestimento prati Ripristini ambientali
  • 51. Bilancio economico RICAVI Ritiro rifiuti Vendita ammendante COSTI DI GESTIONE Personale Energia elettrica Carburanti Manutenzioni e ricambi (op. civili, op. elettromeccaniche, carpenterie, op. idrauliche, inst. elettriche) Noli (trasporti, triturazione, vagliatura, movimentazioni, spurghi) Spese generali (amministrazione, analisi, monitoraggi, consulenze, disinfestazione, sw e hw) MARGINE OPERATIVO LORDO Costi di gestione – ricavi ONERI FINANZIARI E AMMORTAMENTI MARGINE OPERATIVO NETTO (utile prima delle imposte) Margine operativo lordo – oneri finanziari e ammortamenti Giorgio Rustichelli – Comitato Tecnico CIC
  • 52. CASO IDEALE Ricavi (esempio di un impianto da 30.000 t/a) rifiuto quantità tariffa ricavo FORSU 12.000t 60,00 €/t 720.000 € AGROIND. 3.000 t 40,00 €/t 120.000 € LINGOCELL. 10.000t 30,00 €/t 300.000 € FANGHI 5.000t 40,00 €/t 200.000 € TOTALE 30.000t 42,70 €/t 1.340.000 € COMPOST 9.000t 10,00 €/t 90.000 € TOTALE ricavi 1.430.000 €
  • 53. Costi di gestione (esempio di un impianto da 30.000 t/a) tipo costo PERSONALE 200.000 € CARBURANTI 50.000 € EN.ELETTRICA 150.000 € MANUTENZIONI 150.000 € NOLI 100.000 € SP.GENERALI 50.000 € SOVVALLI (1.000t x 100€/t) 100.000 € TOT. PARZIALE 800.000 € Giorgio Rustichelli – Comitato Tecnico CIC
  • 54. Margine operativo lordo RICAVI + 1.430.000 € COSTI - 800.000 € MOL + 630.000 € Giorgio Rustichelli – Comitato Tecnico CIC
  • 55. Ammortamenti e oneri finanziari AMMORTAMENTI Costo dell’opera 5.000.000 € di cui opere civili (amm. in 30 aa) 3.000.000 € opere elettromeccaniche (amm. in 10 aa) 2.000.000 € Ammortamenti op. civili 100.000 €/a Ammortamenti op. elettromeccaniche 200.000 €/a Totale ammortamenti per anno 300.000 €/a ONERI FINANZIARI (restituzione del prestito in 10 aa) 300.000 €/a TOTALE ammortamenti e on. finanziari 600.000 €/a
  • 56. Margine operativo netto (utile prima delle imposte) Margine operativo lordo + 630.000 € Ammortamenti e oneri finanziari - 600.000 € MON + 30.000 €
  • 57. CASO PEGGIORE Ricavi (esempio di un impianto da 30.000 t/a) rifiuto quantità tariffa ricavo FORSU 12.000t 60,00 €/t 720.000 € AGROIND. 3.000 t 40,00 €/t 120.000 € LINGOCELL. 10.000t 30,00 €/t 300.000 € FANGHI 5.000t 40,00 €/t 200.000 € TOTALE 30.000t 42,70 €/t 1.340.000 € COMPOST 6.000t 10,00 €/t 60.000 € TOTALE 1.400.000 €
  • 58. Costi di gestione (esempio di un impianto da 30.000 t/a) tipo costo PERSONALE 200.000 € CARBURANTI 50.000 € EN.ELETTRICA 150.000 € MANUTENZIONI 150.000 € NOLI 100.000 € SP.GENERALI 50.000 € SOVVALLI (10.000t x 100€/t) 1.000.000 € TOT. PARZIALE 1.700.000 €
  • 59. Margine operativo lordo RICAVI + 1.400.000 € COSTI - 1.700.000 € MOL - 300.000 €
  • 60. Ammortamenti e oneri finanziari AMMORTAMENTI Costo dell’opera 5.000.000 € di cui opere civili (amm. in 30 aa) 3.000.000 € opere elettromeccaniche (amm. in 10 aa) 2.000.000 € Ammortamenti op. civili 100.000 €/a Ammortamenti op. elettromeccaniche 200.000 €/a Totale ammortamenti per anno 300.000 €/a ONERI FINANZIARI (restituzione del prestito in 10 aa) 300.000 €/a TOTALE ammortamenti e on. finanziari 600.000 €/a
  • 61. Margine operativo netto (utile prima delle imposte) Margine operativo lordo - 300.000 € Ammortamenti e oneri finanziari - 600.000 € MON - 900.000 €
  • 62. Bilancio economico: confronto Caso ideale Caso peggiore RICAVI + 1.430.000 + 1.400.000 COSTI DI GESTIONE Personale - 200.000 -200.000 Carburanti - 50.000 - 50.000 En. elettrica - 150.000 - 150.000 Manutenzioni - 150.000 - 150.000 Noli - 100.000 - 100.000 Spese generali - 50.000 - 50.000 Sovvalli - 100.000 - 1.000.000 Tot. Costi - 800.000 - 1.700.000 MARG. OP. LORDO + 630.000 - 300.000 ON. FINANZ. E AMMORT. - 600.000 - 600.000 MARG. OP. NETTO + 30.000 - 900.000
  • 63. COMPOSTAGGIO DOMESTICO • E’ bene scegliere un’area che disti almeno 60 centimetri dalle strutture di legno presenti nel giardino (es. staccionate), man mano che si accumulano i rifiuti prodotti con la gestione del verde (non scarti di cucina), vengono gettati in questo cumulo. Dopo un periodo che può variare da sei mesi a due anni il cumulo sarà diventato compost.
  • 64. COMPOSTAGGIO DOMESTICO • Il compost arriva a maturazione in un tempo variabile da sei settimane a due anni. Dipende dagli "ingredienti" immessi nel cumulo, da quanto spesso questo viene rivoltato, dalle sue dimensioni, dalla composizione e dal livello di areazione. Diciamo che sei settimane sono il tempo minimo necessario per ottenere un compost di buona qualità, anche se un tempo così breve implica una particolare attenzione nella gestione del processo.
  • 65. COMPOSTAGGIO DOMESTICO • Utilizzo di residui contaminati da pesticidi • Si consiglia in genere di compostare alcuni pesticidi con il metodo di compostaggio "a caldo" e lasciando maturare il cumulo per almeno un anno. In alcune pubblicazioni specifiche si indica che il compostaggio, essendo un processo di decomposizione accelerata, è in grado di biodegradare alcuni elementi molto più rapidamente di quanto avvenga con la biodegradazione nel suolo.
  • 66. COMPOSTAGGIO DOMESTICO • Per evitare l’insorgenza di cattivi odori il cumulo va rivoltato frequentemente e bisogna assicurarsi che sia composto da materiali diversi per tipologia e dimensioni. Potrebbe anche essere che sia troppo bagnato, e in questo caso aggiungere materiali più asciutti (con una varietà di strutture e di formati) e rivoltare spesso. Se ha un odore di ammoniaca, è presente un livello elevato di azoto. Aggiungere quindi più materiali con carbonio (es. foglie).
  • 67. COMPOSTAGGIO DOMESTICO • Aggiungere l’acqua, ma assicurarsi che l’acqua sia stata assorbita dal cumulo. Annaffiare frequentemente un cumulo dall’alto non funziona perché i materiali asciutti così non riescono ad assorbire l’acqua. In questo caso, rivoltare il cumulo separandolo e reimpilandolo, innaffiando ogni strato. Potrebbero non essere sufficientemente presenti rifiuti verdi freschi nel cumulo e in questo caso vanno aggiunti. Se non è stato innaffiato abbastanza all’inizio, occorre ricordarsene per la prossima volta. Ricordare che il cumulo dovrebbe contenere circa il 40 - 50% di umidità, ovvero molta acqua.