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GMD ECO Generators
Impianti di cogenerazione a bioliquidi e biomassa




                                       Sagitta Immobiliare S.r.l.

                                                    PRESENTAZIONE

                                           IMPIANTO DI COGENERAZIONE

                                        ALIMENTATO A BIOMASSE VEGETALI

                                          PER SAGITTA IMMOBILIARE S.r.l.

                                        POTENZA ELETTRICA NETTA 990 kW



                                                    Settembre 2012


                                                                           1
Il progetto industriale Sagitta Frigo per il sito dell’Area Industriale ex Italiana Manifatture

   Con il presente documento la società Sagitta Immobiliare S.r.l. intende presentare in modo sintetico il piano industriale che
   vorrebbe realizzare all’interno del sito produttivo di Colonnella e più precisamente nei capannoni dismessi della Ex Italiana
   Manifatture per realizzare un nuovo investimento produttivo incentrato su un uso efficiente dell’energia, sul rispetto
   dell’ambiente e sulla riduzione dell’impiego di fonti di energia fossili, utilizzando a tale fine le migliori e più avanzate tecnologie
   esistenti.
I principali criteri ispiratori alla base di questo progetto sono:
• Lo sviluppo di attività in grado di sostenere il territorio della Provincia di Teramo nei processi e nei percorsi di recupero
  ambientale e di utilizzo virtuoso delle biomasse vegetali naturali.
• La realizzazione di attività produttive compatibili con l’ambiente circostante come zona industriale “VERDE” in sinergia anche
  con altri imprenditori per dare vita ad un nuovo centro produttivo all’interno di un complesso industriale attualmente in stato
  di abbandono e capace di creare nuove opportunità lavorative sia a Colonnella, sia in aree particolarmente svantaggiate dal
  punto di vista economico quali quelle montane.
• Incrementare il contributo delle fonti rinnovabili alla produzione di energia a livello locale, regionale e nazionale, in linea con
  quanto stabilito negli accordi del Patto dei Sindaci, del Decreto Burden Sahring e dei programmi dell’Unione Europea.
• Ridurre il ricorso a fonti di energia fossile, diminuendo quindi la quantità di emissioni in atmosfera che sarebbero state
  prodotte attraverso il loro impiego e al tempo stesso ridurre l’apporto di CO2 equivalente, in linea con il programma del
  protocollo di Kyoto e con gli impegni siglati dall’Italia con l’Unione Europea, insieme ad ogni altra emissione nociva per
  l’ambiente.
• Lo sviluppo di attività non inquinanti e non pericolose.
• Il mantenimento e l’ulteriore incremento degli attuali livelli occupazionali nella misura di almeno 20/24 addetti.
• L’affidamento degli appalti per la realizzazione delle opere edili, degli impianti elettrici e meccanici a ditte locali.
• Lo sviluppo di nuove attività agricole e di raccolta degli scarti forestali e dell’agricoltura, in grado di creare nuova occupazione
  nei settori specifici.
Sagitta Immobiliare S.r.l. propone allora alcune soluzioni specifiche che verranno presentate ed analizzate in dettaglio nei capitoli
   seguenti che prevedono di utilizzare le migliori tecnologie esistenti capaci di coniugare la produzione di energia rinnovabile ad
   altissima efficienza, con un ridottissimo impatto ambientale e cioè impianto per la produzione di energia elettrica e termica
   dalle biomasse solide vegetali naturali, basato sul processo di Pirogassificazione combinato con motori a ciclo otto.           2
La valorizzazione energetica delle biomasse vegetali



Un risultato dell’innovazione tecnologica per il risparmio energetico e la riduzione dell’effetto serra
mediante l’uso di combustibili rinnovabili costituiti da biomasse vegetali.

Con il termine biomassa si intende ogni materiale di origine organica, dal plancton, alle alghe, agli alberi ed ai tessuti organici degli esseri
viventi .

La maggior parte delle biomasse presenti sulla Terra è di origine vegetale, infatti solo circa il 10% è di origine animale.

La biomassa vegetale viene prodotta sfruttando l'energia solare mediante il processo di fotosintesi clorofilliana ed è disponibile in varie
forme: foreste, colture, residui dell'industria agroalimentare e agroindustriale.

Le biomasse costituiscono una delle più importanti risorse a disposizione dell'uomo come fonte rinnovabile di alimenti, energia e materie
prime.

L'importanza del loro sfruttamento è dovuta soprattutto alle emissioni di CO2 nette evitabili dal momento che questo gas (noto per gli
effetti serra) viene riassorbito per generare attraverso la fotosintesi nuova biomassa sia solida che liquida.




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Di seguito descriveremo, nelle sue linee essenziali, il nostro impianto di recupero di biomasse per la loro valorizzazione
energetica attraverso la produzione di energia elettrica e termica utilizzando la tecnologia della Pirogassificazione con motori a
ciclo otto.

Lo scopo dell’iniziativa è di coniugare, nel migliore dei modi, il risparmio energetico con il massimo rispetto dell’ambiente, anzi
con il miglioramento dell’impatto ambientale locale ed esteso all’area ampia, conseguente al fatto che le tecnologie utilizzate
permettono di ridurre la quantità delle emissioni, rispetto a quelle che si emetterebbero per produrre le stesse quantità di
energia termica ed elettrica con fonti tradizionali.

Nell’ambito delle strategie e dei programmi della Comunità Europea per la riduzione dell’effetto serra, quindi nell’intento di
ridurre al massimo l’utilizzo dei combustibili fossili, per la produzione di energia elettrica e termica, uno degli obiettivi principali è
l’incremento del contributo ottenibile dalle fonti di energia rinnovabili o da quelle a esse assimilabili.

Pertanto, la Comunità Europea promuove e incentiva tutte le iniziative che i governi locali intendono intraprendere in tal senso.

Con l’adesione al Protocollo di Kyoto, viene inoltre stabilito, per l’anno 2012, l’obiettivo di una riduzione media di produzione di
CO2 equivalente pari al 8% rispetto ai livelli del 1990.

Quindi accanto al contenimento dei consumi energetici e alla razionalizzazione dell’utilizzo di fonti convenzionali, lo scopo è
anche la diminuzione dell’apporto di CO2 equivalente nell’atmosfera attraverso l’incremento dell’utilizzo di fonti rinnovabili per la
produzione di energia.




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I Combustibili rinnovabili

I combustibili rinnovabili che si prevede di utilizzare sono costituiti da biomasse vegetali legnose provenienti da attività forestali e
agricole, e fungeranno da combustibile, così come previsto dalla normativa nel suoi allegati, in un impianto di cogenerazione, per
la produzione combinata di energia elettrica ed energia termica ( calore ).

I combustibili sono caratterizzate da valori di umidità relativa pari al 40 % e un Potere Calorifico Inferiore medio di 2,81 kW per Kg
e sono costituite solo da biomasse vegetali naturali. Il combustibile che, per la sua peculiarità e particolarità, è in grado di
garantire il più basso impatto ambientale e, al tempo stesso, il più alto livello di disponibilità e rinnovabilità, è senza dubbio la
biomassa di origine vegetale.

La bioenergia prodotta dalla biomassa può rappresentare, in prospettiva, la percentuale più elevata di tutta l’energia rinnovabile
potenzialmente producibile.

La biomassa, per le sue caratteristiche di stabilità e costanza della composizione, garantisce prestazioni ad altissimo livello di
affidabilità, sia impiantistica che ambientale, con composizione e concentrazione degli inquinamenti che rappresentano una
garanzia per il rispetto assoluto dell’ambiente.

Prioritario è quindi l’obiettivo di incrementare, specialmente a livello nazionale, l’utilizzo della biomassa per la produzione di
energia rinnovabile incrementando l’attuale 3 – 4 % ad almeno 15% che rappresenta il valore medio caratteristico di altri paesi
quali Austria e Svezia.

L’iniziativa proposta costituisce, sotto l’aspetto dell’impatto ambientale e delle finalità di recupero energetico, una soluzione che
sotto l’aspetto tecnologico ed ambientale è ottimale poiché adotta sistemi di combustione, di conversione energetica, di
produzione di energia elettrica e termica, e di controllo che permettono di avere rendimenti elevati nel massimo rispetto
dell’ambiente.

La realizzazione di impianti come quello proposto, produce considerevoli benefici sia nei riguardi del problema dello smaltimento
che sul piano ambientale, in quanto, la loro valorizzazione energetica, consente di ottenere, oltre ad energia termica sotto forma
di acqua calda oppure energia frigorifera, energia nella sua forma più pregiata e di impiego più generale e flessibile, ossia energia
elettrica.
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Infatti, il nuovo impianto proposto, rispetto ad uno tradizionale, consente la completa valorizzazione delle biomasse il cui
potenziale energetico non è più solo utilizzato per produrre energia termica o frigorifera ma anche energia elettrica.

L’energia elettrica così prodotta, consente il risparmio di corrispondenti e ingenti quantità di energia primaria derivante da fonti
energetiche non rinnovabili.

Il risparmio di combustibili primari tradizionali, generalmente costituiti nel nostro paese da combustibili di importazione, è
paragonabile al quantitativo che sarebbe stato necessario per produrre, con centrali termiche tradizionali, una pari quantità di
energia elettrica. La soluzione proposta, quindi, riduce l’emissione in atmosfera di notevoli quantità di gas ad effetto serra.

Il fabbisogno Nazionale di energia elettrica, viene oggi soddisfatto, per oltre il 70%, da centrali termoelettriche tradizionali,
alimentate con combustibili fossili la cui combustione, dati i bassi rendimenti, comporta conseguenze negative sia sotto l’aspetto
ambientale che economico.

La produzione di energia elettrica attraverso un sistema integrato di combustione per combustibili rinnovabili (biomasse e/o
equivalenti) permette la neutralità delle emissioni di tale processo nei confronti del bilancio complessivo del biossido di carbonio
(CO2)

Il biossido di carbonio prodotto e immesso nell’atmosfera durante la combustione di combustibili fossili è stato assorbito e fissato
nelle piante nelle piante in un altra era geologica e giace “sopito”.

Pertanto, la combustione dei tradizionali combustibili fossili, aggiunge biossido di carbonio al contenuto attuale in atmosfera.

Al contrario utilizzando biomassa, prodotta nella nostra era, si può considerare che la CO2 emessa nello stesso periodo è
praticamente zero, in quanto il processo di assorbimento da parte delle piante, fonte primaria delle biomasse, avviene quasi
contestualmente alla loro valorizzazione energetica.

La definizione di “biomassa” è relativa ad un materiale di origine biologica, escluso tutti i materiali incorporati in formazioni
geologiche e trasformati in fossili. Da questa definizione deriva quella di “biocombustibile” vale a dire ogni combustibile prodotto
direttamente o indirettamente da biomassa.
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Biomassa impiegate nel progetto

      Le autorizzazioni rilasciate dalla Regione Abruzzo consentono esclusivamente l’impiego delle biomasse come
     definite nella Sezione 4, Parte II, Allegato X alla Parte Quinta del D.Lgs 152/06 – Caratteristiche delle biomasse
                                         combustibili e relative condizioni di utilizzo:

1.       Tipologia e provenienza
a)       Materiale vegetale prodotto da coltivazioni dedicate;
b)       Materiale vegetale prodotto da trattamento esclusivamente meccanico di coltivazioni agricole non dedicate;
c)       Materiale vegetale prodotto da interventi selvicolturali, da manutenzione forestale e da potatura;
d)       Materiale vegetale prodotto dalla lavorazione esclusivamente meccanica di legno vergine e costituito da cortecce, segatura,
         trucioli, chips, refili e tondelli di legno vergine, granulati e cascami di legno vergine, granulati e cascami di sughero vergine,
         tondelli, non contaminati da inquinanti;
e)       Materiale vegetale prodotto dalla lavorazione esclusivamente meccanica di prodotti agricoli.
f)       Sansa di oliva disoleata avente le caratteristiche riportate nella tabella seguente, ottenuta dal trattamento delle sanse vergini
         con n-esano per l'estrazione dell'olio di sansa destinato all'alimentazione umana, e da successivo trattamento termico, purché
         i predetti trattamenti siano effettuati all'interno del medesimo impianto;

2.      Condizioni di utilizzo
2.1     La conversione energetica della biomasse di cui al paragrafo 1 può essere effettuata attraverso la combustione diretta, ovvero
        previa pirolisi o gassificazione.


Il progetto prevede di ridurre ulteriormente la tipologia di biomassa da impiegare per la produzione energetica al
     solo cippato di legna vergine in quanto, non solo reperibile localmente in filiera corta, ma altresì in quanto
    impiegando tale materiale è possibile combinare la produzione di energia rinnovabile con quella di carbone
      vegetale ad elevato grado di purezza, utilizzabile quale materia prima per la produzione di carboni attivi.



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Le tecnologie disponibili per la valorizzazione energetica delle biomasse vegetali solide


La biomassa legnosa può essere valorizzata utilizzando diversi processi:

1) Processo di combustione in una caldaia tradizionale con produzione di vapore che alimenta una turbina a vapore;

2) Gasificazione: i gasificatori, rispetto ai sistemi di termovalorizzazione più tradizionali, sfruttano la combustione in assenza
  di ossigeno del combustibile per produrre un gas combustibile caldo, il cui potere calorifico deriva, sostanzialmente, dalla
  presenza di monossido di carbonio; l’utilizzo energetico del gas combustibile così prodotto, avviene successivamente in un altra
  area, camera secondaria, del reattore di gasificazione con un sistema indipendente e ciò consente di regolare al meglio le
  condizioni della combustione e quindi di ottimizzare il recupero energetico.
  La combustione poi di questo gas produce vapore che alimenta una turbina a vapore.

3) Processo di pirogassificazione attraverso il quale si ricava un combustibile gassoso che alimenta direttamente un motore a
ciclo
   otto accoppiato a un generatore elettrico. Con questa tecnologia si recupera, dal raffreddamento del motore e dei fumi di
   scarico, acqua a 85°C.

Accanto alla produzione di energia elettrica si effettua un recupero di calore che, nelle centrali termoelettriche convenzionali
solitamente è disperso nell’ambiente.

Quindi la cogenerazione è intesa come produzione combinata di energia elettrica e termica. E’ una tecnologia idonea alla
salvaguardia dell’ambiente e al conseguimento di significativi risparmi di energia primaria.

Durante il periodo estivo o per utilizzi in cicli industriali questo calore, a mezzo di una batteria di frigoriferi ad assorbimento, può
produrre acqua refrigerata in sostituzione di quella prodotta dalle centrali frigorifere equipaggiate con compressori elettrici, con
ulteriori benefici economici ed energetici.


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GMD ECO Generators - Descrizione tecnologia

L’impianto proposto si configura come un impianto di produzione di energia elettrica e calore con l’uso di biomasse vegetali
naturali sotto forma di cippato di legno vergine, ottenuto da attività forestali che alimenta un gassificatore per produrre Syngas, a
sua volta utilizzato come combustibile, per alimentare un sistema di cogenerazione con motore endotermico a ciclo otto.
La biomassa vegetale in questo impianto viene sottoposta a pirogassificazione mediante un processo di combustione a basso
contenuto di ossigeno.

II risultato di tale processo chimico è un gas (Syngas) combustibile composto principalmente da monossido di carbonio (CO),
idrogeno (H2), metano (CH4), anidride carbonica (C02) e azoto (N2).
Si tratta, in sintesi, di una serie di reazioni esotermiche, inverse rispetto a quelle che si svolgono durante il processo di fotosintesi.

II gassificatore è un sistema complesso in cui intervengono differenti processi che portano alla trasformazione della biomassa in
gas combustibile.


All' interno del modulo di gassificazione, in ambiente chiuso
senza alcun contatto con l’esterno, si svolgono le seguenti
funzioni :

•              pirolisi della biomassa
•              gassificazione del carbone
•              depolverazione del Syngas
•              raffreddamento del Syngas
•              pulizia del Syngas




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GMD ECO Generators - Descrizione tecnologia

Il gassificatore è formato da due sezioni principali:

•il reattore di gassificazione dove avvengono le reazioni di pirolisi e di gassificazione vera e propria della biomassa;

•la pulizia del gas dove si provvede al raffreddamento, depolverazione e decatramazione del Syngas.

Il reattore è costituito da un contenitore in acciaio inox contenente una camera in materiale refrattario all'interno della quale
avviene la combustione della biomassa in questo caso costituita da Cippato.

La sezione di gassificazione rientra nei gassificatori di tipo "Letto fisso”; una descrizione schematica del processo di gassificazione
che avviene in questo tipo di reattori si può vedere nella figura che segue.




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GMD ECO Generators - Descrizione tecnologia

II gas di sintesi ottenuto, avrà una composizione volumetrica assimilabile alla seguente:

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                                                        • CO2           9%
                                                        • CO           25 %
                                                        • H2           19 %
                                                        • CH4           4%
Nella sezione di pulizia e raffreddamento il Syngas viene dapprima fatto passare in un doppio ciclone in cui si eliminano la
maggior parte delle particelle di carbone trascinate dal Syngas e successivamente raffreddato in due scrubber dove viene
investito da un getto di acqua fredda.
Il gas così pulito e raffreddato è atto per la sua utilizzazione in motori endotermici per la produzione di energia elettrica o
meccanica.
Il gruppo elettrogeno è costituito da un motore endotermico e da un generatore elettrico direttamente accoppiato sull'albero
motore.
Durante le varie fasi di raffreddamento si recupera calore sotto forma di acqua calda alla temperatura di 85 °C con opportuni
scambiatori, che può esser utilizzata tal quale oppure per alimentare un frigorifero ad assorbimento.




                                                                                                                           11
Trattamento fumi impianto di combustione o di gassificazione




                Sistema di controllo




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13
Confronto tra la emissioni in atmosfera di un sistema di combustione e uno di pirogassificazione di
                                         biomasse vegetali naturali solide

Di seguito, a parità di potenza elettrica generata pari a 990 kWe confrontiamo due possibili soluzioni per la valorizzazione
energetica di biomassa vegetale naturale solida e con 7.500 ore/anno di esercizio.




                  Parametri                      Combustione diretta con caldaia a        Impianto di pirogassificazione con
                                                   griglia mobile e turbina ORC a          motori endotermici a ciclo otto
                                                        condensazione totale
 Rendimento elettrico                                          19%                                      25,4%
 Potenza termica recuperabile a 85°C                             0                                    660 kWt
 Rendimento termico                                              0                                      17%
 Rendimento totale                                             19%                                      42,4%
 Portata fumi                                              16.000 Nm3/h                             3.738 Nm3/h
 Concentrazione polveri totali                        30 mg/Nm3 – 0,48 kg/h                    15 mg Nm3 – 0,056 kg/h
 Concentrazioni NOx                                    500 mg/Nm3 – 8 kg/h                    300 mg/Nm3 – 1,121 kg/h
 Consumo acqua raffreddamento                          12 m3/h – 90.000 m3/a                              0
 Assetto cogenerativo                                           NO                                        SI




                                                                                                                         14
Il combustibile di alimentazione : solo Biomassa Vegetale Naturale no Rifiuti


•   L’impianto è stato autorizzato ai sensi del D.LGs 152/2006 (Testo Unico Ambientale) che contempla la possibilità di
    utilizzare, per la loro termovalorizzazione energetica, solo Biomasse Vegetali Naturali.

•   Per utilizzare come combustibile, qualunque sia la tecnologia (combustione diretta, gassificazione o pirogassificazione), dei
    rifiuti quali il CDR (Combustibile Da Rifiuto) oppure altri come il Legno Trattato, si deve ottenere una autorizzare con una
    procedura disciplinata dal Decreto 133/2005 (Coincenerimento dei Rifiuti) che è sottoposto obbligatoriamente a procedura
    di Valutazione di Impatto Ambientale.
    Quindi l’impianto, con l’autorizzazione concessa, non può in alcun modo esser alimentato da materiali diversi dalle
    Biomasse Vegetali Naturali.

•   La tecnologia GMD ECO Generators può essere alimentata con diverse fonti di biomassa vegetale naturale solida e non
    tollera l’impiego di altre tipologie di materiali quali, il legno trattato, i rifiuti urbani, le gomme, le plastiche ed il CDR.
    Da un punto di vista tecnico l’introduzione di materiali quali il CDR o il Legno Trattato, caratterizzati dalla presenza di
    sostanze plastiche e vernici e da un Potere Calorifico più elevato, comporta temperature di processo drasticamente più
    elevate e diverse dai parametri di controllo del reattore con cui è stato progettato questo impianto. Inoltre l’utilizzo di
    qualsiasi materiale plastico in questo impianto comporterebbe la fusione degli stessi in una massa che ostruirebbe le griglie
    e i sistemi di movimentazione interni al reattore.

    Quindi, da un punto di vista tecnico, in questo impianto non si possono usare combustibili diversi dalle Biomasse Vegetali
    Naturali Solide.




                                                                                                                               15
Sottoprodotti


A differenza delle tradizionali tecnologie per la produzione di energia dalle biomasse solide, la tecnologia GMD ECO
Generators non produce alcun rifiuto di combustione.

Al contrario, impiegando cippato di legna vergine, la nostra tecnologie produce un sottoprodotto, nella forma di
carboni vegetali, validamente impiegabile quale materia prima per la produzione di carboni attivi.




                                                                                                               16
In estrema sintesi, l’iniziativa consente :



•   la produzione di energia elettrica e termica da fonte energetica rinnovabile per una potenza elettrica totale netta di 990 kW,
    per una quantità totale annua di energia elettrica di 7.425.000 kWh;

•   la produzione di energia termica per una potenzialità di 660 KWt o frigorifera con un conseguente risparmio annuo;

•   un notevole miglioramento, da un punto di vista del rendimento energetico e dei valori di emissioni in atmosfera, rispetto a
    un impianto tradizionale;

•   l’utilizzo di biomasse derivanti dalla manutenzione forestale da filiera corta;

•   l’incentivazione della produzione di biomassa nel locale settore agricolo, la raccolta e valorizzazione economica degli scarti
    dell’agricoltura;

•   una notevole riduzione, a livello generale, di emissioni di CO2 per un valore complessivo di circa 3.390 tonnellate all’anno;

•   un notevole risparmio netto di energia primaria rispetto ai sistemi tradizionali di produzione di calore ed energia elettrica
    per circa 1.200 Tonnellate Equivalenti di Petrolio;

•   impiego di maestranze locali per il personale addetto alla conduzione e gestione degli impianti e per la raccolta della
    biomassa;

•   il soddisfacimento dei fabbisogni energetici frigoriferi con una conseguente riduzione dei costi energetici;

•   La produzione di carboni vegetali naturali.




                                                                                                                               17
Impatto Visivo

Il nuovo progetto non interferisce assolutamente con zone di particolare valore paesaggistico. L’intera area è classificata come
industriale nel PRG del comune di Colonnella.

Verranno utilizzati alcuni locali già esistenti, pertanto non verrà realizzata nessuna nuova opera e non si modificheranno le
sagome degli edifici.

Verranno comunque adottate soluzioni architettoniche con una scelta adeguata dei materiali e colori per i rivestimenti esterni.

I fumi di scarico sono praticamente invisibili.




                                                                                                                                   18
Produzione di rifiuti




Ultimate le fasi di costruzione e avviamento della centrale avremo la produzione dei seguenti rifiuti:

•    Ferro, metalli vari, imballaggi di plastica derivanti da attività di pulizia o di manutenzione ordinaria o straordinaria della
     centrale, olio e grasso lubrificante; tutti questi rifiuti saranno ritirati e smaltiti da Società esterne autorizzate a esercitare
     questa attività.

•    Rifiuti assimilati agli urbani, che seguiranno un processo di raccolta differenziata e smaltiti ai sensi e nel rispetto delle
     normative vigenti.

•    Olio di lubrificazione esausti dei motori che saranno conferiti al Consorzio Recupero Oli Esausti dalla società di
     Manutenzione.




                                                                                                                                          19
Inquinamento olfattivo




La centrale di cogenerazione alimentata a biomasse vegetali non produce odori molesti, infatti :

•    I prodotti agricoli e il legno naturale non emanano odori fastidiosi o dannosi per la salute.

•    Nei cilindri dei motori si superano gli 800°C che costituiscono la “ soglia di odore “ e quindi i fumi espulsi dal camino non
     presentano assolutamente odori sgradevoli.

•    Tutti i locali dell’impianto e della sala controllo, ove vi sarà presenza di personale operativo, saranno adeguatamente areati
     e/o condizionati.




                                                                                                                                     20
Impatto Ambientale in sintesi
   impatto visivo :          tutte le apparecchiature dei sei impianti sono contenute all’interno di un capannone con altezza
                             esterna di 6 metri e occuperanno una superficie di circa 5.000 m2. Nell’area esterna trovano
                             sistemazione gli stoccaggi della biomassa.
                              Di converso la ristrutturazione di una porzione di immobile industriale già esistente ed in disuso da
                             quasi dieci anni consentirà di migliorare l’attuale condizione paesaggistica dell’area, attualmente
                             caratterizzata da un diffuso stato di abbandono;

   emissioni in atmosfera: i parametri delle emissioni finali sono inferiori ai limiti stabiliti dalle Leggi vigenti e saranno
                          completamente invisibili e inodori per cui ne deriva un impatto visivo praticamente nullo;

   rumore:                   Le uniche emissioni acustiche significative sono prodotte dal funzionamento del motore a
                             combustione interna. Al fine di abbattere tale fonte di rumore, il motore è alloggiato dentro un
                             container altamente insonorizzato che a sua volta è posizionato all’interno di un capannone
                             industriale. A riguardo è stata predisposta una relazione previsionale di impatto acustico che a
                             stimato in 26 dB il rumore avvertito, dalla singola abitazione più vicina all’area di istallazione degli
                             impianti, ed in 19 dB quello percepito dalle altre tre abitazioni site a circa 200 mt dall’area di
                             intervento.

 traffico indotto:          Il transito del traffico veicolare per il trasporto del cippato di legna e del carbone vegetale, stimato in
circa 40 camion alla settimana, non disturberà modo alcuna area residenziale. In particolare i veicoli circoleranno principalmente
sul Raccordo Autostradale Ascoli Piceno – Porto D’Ascoli e dovranno percorrere solo un tratto di 2,5 Km sulla SP n. 1 per
raggiungere l’area di installazione dall’uscita di Monsanpolo del precisato Raccordo Autostradale, transitando peraltro solo a
ridosso della zona industriale di Colonnella;

inquinamento idrico :       inesistente in quanto l’impianto non rilascia scarichi idrici;

odori molesti :             completamente assenti;

sottoprodotti:               Dal processo di pirolisi si genera Carbone Vegetale che sarà conferito a una azienda specializzata per il
suo riutilizzo, previa processo di attivazione, come carboni attivi.

inquinamento elettromagnetico: limitato solamente alla zona della generazione elettrica e al di sotto dei limiti              21
                                         consentiti
Ortofoto del sito e Traffico veicolare




                                         22
La localizzazione delle attività all’interno del sito della Ex Italiana Manifatture


L’attuale Sito produttivo si sviluppa su un’area industriale già edificata, della superficie complessiva di circa 5 ha, di cui circa
   26.000 mq coperti, sita nella zona industriale del Comune di Colonnella.

Le attività presentate in questo progetto occupano una modesta porzione della superficie dell’area industriale.

Nella piantina allegata vengono evidenziate le aree dove verranno collocati i diversi processi produttivi e cioè:

• area di stoccaggio e movimentazione delle biomasse solide, pari circa 13.000 mq scoperti;
• area occupata dalla centrale a biomasse solide, pari a circa 5.000 mq coperti;




                                                                                                                                       23
GMD ECO Generators - Planimetria di un impianto tipo da 990 kWe




                                                                  24
25
Vista prospettica




                    26
27
Fumo invisibile con impianto in funzione




                                           28

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Presentazione Pirogassificazione Gmd Sagitta Finale

  • 1. GMD ECO Generators Impianti di cogenerazione a bioliquidi e biomassa Sagitta Immobiliare S.r.l. PRESENTAZIONE IMPIANTO DI COGENERAZIONE ALIMENTATO A BIOMASSE VEGETALI PER SAGITTA IMMOBILIARE S.r.l. POTENZA ELETTRICA NETTA 990 kW Settembre 2012 1
  • 2. Il progetto industriale Sagitta Frigo per il sito dell’Area Industriale ex Italiana Manifatture Con il presente documento la società Sagitta Immobiliare S.r.l. intende presentare in modo sintetico il piano industriale che vorrebbe realizzare all’interno del sito produttivo di Colonnella e più precisamente nei capannoni dismessi della Ex Italiana Manifatture per realizzare un nuovo investimento produttivo incentrato su un uso efficiente dell’energia, sul rispetto dell’ambiente e sulla riduzione dell’impiego di fonti di energia fossili, utilizzando a tale fine le migliori e più avanzate tecnologie esistenti. I principali criteri ispiratori alla base di questo progetto sono: • Lo sviluppo di attività in grado di sostenere il territorio della Provincia di Teramo nei processi e nei percorsi di recupero ambientale e di utilizzo virtuoso delle biomasse vegetali naturali. • La realizzazione di attività produttive compatibili con l’ambiente circostante come zona industriale “VERDE” in sinergia anche con altri imprenditori per dare vita ad un nuovo centro produttivo all’interno di un complesso industriale attualmente in stato di abbandono e capace di creare nuove opportunità lavorative sia a Colonnella, sia in aree particolarmente svantaggiate dal punto di vista economico quali quelle montane. • Incrementare il contributo delle fonti rinnovabili alla produzione di energia a livello locale, regionale e nazionale, in linea con quanto stabilito negli accordi del Patto dei Sindaci, del Decreto Burden Sahring e dei programmi dell’Unione Europea. • Ridurre il ricorso a fonti di energia fossile, diminuendo quindi la quantità di emissioni in atmosfera che sarebbero state prodotte attraverso il loro impiego e al tempo stesso ridurre l’apporto di CO2 equivalente, in linea con il programma del protocollo di Kyoto e con gli impegni siglati dall’Italia con l’Unione Europea, insieme ad ogni altra emissione nociva per l’ambiente. • Lo sviluppo di attività non inquinanti e non pericolose. • Il mantenimento e l’ulteriore incremento degli attuali livelli occupazionali nella misura di almeno 20/24 addetti. • L’affidamento degli appalti per la realizzazione delle opere edili, degli impianti elettrici e meccanici a ditte locali. • Lo sviluppo di nuove attività agricole e di raccolta degli scarti forestali e dell’agricoltura, in grado di creare nuova occupazione nei settori specifici. Sagitta Immobiliare S.r.l. propone allora alcune soluzioni specifiche che verranno presentate ed analizzate in dettaglio nei capitoli seguenti che prevedono di utilizzare le migliori tecnologie esistenti capaci di coniugare la produzione di energia rinnovabile ad altissima efficienza, con un ridottissimo impatto ambientale e cioè impianto per la produzione di energia elettrica e termica dalle biomasse solide vegetali naturali, basato sul processo di Pirogassificazione combinato con motori a ciclo otto. 2
  • 3. La valorizzazione energetica delle biomasse vegetali Un risultato dell’innovazione tecnologica per il risparmio energetico e la riduzione dell’effetto serra mediante l’uso di combustibili rinnovabili costituiti da biomasse vegetali. Con il termine biomassa si intende ogni materiale di origine organica, dal plancton, alle alghe, agli alberi ed ai tessuti organici degli esseri viventi . La maggior parte delle biomasse presenti sulla Terra è di origine vegetale, infatti solo circa il 10% è di origine animale. La biomassa vegetale viene prodotta sfruttando l'energia solare mediante il processo di fotosintesi clorofilliana ed è disponibile in varie forme: foreste, colture, residui dell'industria agroalimentare e agroindustriale. Le biomasse costituiscono una delle più importanti risorse a disposizione dell'uomo come fonte rinnovabile di alimenti, energia e materie prime. L'importanza del loro sfruttamento è dovuta soprattutto alle emissioni di CO2 nette evitabili dal momento che questo gas (noto per gli effetti serra) viene riassorbito per generare attraverso la fotosintesi nuova biomassa sia solida che liquida. 3
  • 4. Di seguito descriveremo, nelle sue linee essenziali, il nostro impianto di recupero di biomasse per la loro valorizzazione energetica attraverso la produzione di energia elettrica e termica utilizzando la tecnologia della Pirogassificazione con motori a ciclo otto. Lo scopo dell’iniziativa è di coniugare, nel migliore dei modi, il risparmio energetico con il massimo rispetto dell’ambiente, anzi con il miglioramento dell’impatto ambientale locale ed esteso all’area ampia, conseguente al fatto che le tecnologie utilizzate permettono di ridurre la quantità delle emissioni, rispetto a quelle che si emetterebbero per produrre le stesse quantità di energia termica ed elettrica con fonti tradizionali. Nell’ambito delle strategie e dei programmi della Comunità Europea per la riduzione dell’effetto serra, quindi nell’intento di ridurre al massimo l’utilizzo dei combustibili fossili, per la produzione di energia elettrica e termica, uno degli obiettivi principali è l’incremento del contributo ottenibile dalle fonti di energia rinnovabili o da quelle a esse assimilabili. Pertanto, la Comunità Europea promuove e incentiva tutte le iniziative che i governi locali intendono intraprendere in tal senso. Con l’adesione al Protocollo di Kyoto, viene inoltre stabilito, per l’anno 2012, l’obiettivo di una riduzione media di produzione di CO2 equivalente pari al 8% rispetto ai livelli del 1990. Quindi accanto al contenimento dei consumi energetici e alla razionalizzazione dell’utilizzo di fonti convenzionali, lo scopo è anche la diminuzione dell’apporto di CO2 equivalente nell’atmosfera attraverso l’incremento dell’utilizzo di fonti rinnovabili per la produzione di energia. 4
  • 5. I Combustibili rinnovabili I combustibili rinnovabili che si prevede di utilizzare sono costituiti da biomasse vegetali legnose provenienti da attività forestali e agricole, e fungeranno da combustibile, così come previsto dalla normativa nel suoi allegati, in un impianto di cogenerazione, per la produzione combinata di energia elettrica ed energia termica ( calore ). I combustibili sono caratterizzate da valori di umidità relativa pari al 40 % e un Potere Calorifico Inferiore medio di 2,81 kW per Kg e sono costituite solo da biomasse vegetali naturali. Il combustibile che, per la sua peculiarità e particolarità, è in grado di garantire il più basso impatto ambientale e, al tempo stesso, il più alto livello di disponibilità e rinnovabilità, è senza dubbio la biomassa di origine vegetale. La bioenergia prodotta dalla biomassa può rappresentare, in prospettiva, la percentuale più elevata di tutta l’energia rinnovabile potenzialmente producibile. La biomassa, per le sue caratteristiche di stabilità e costanza della composizione, garantisce prestazioni ad altissimo livello di affidabilità, sia impiantistica che ambientale, con composizione e concentrazione degli inquinamenti che rappresentano una garanzia per il rispetto assoluto dell’ambiente. Prioritario è quindi l’obiettivo di incrementare, specialmente a livello nazionale, l’utilizzo della biomassa per la produzione di energia rinnovabile incrementando l’attuale 3 – 4 % ad almeno 15% che rappresenta il valore medio caratteristico di altri paesi quali Austria e Svezia. L’iniziativa proposta costituisce, sotto l’aspetto dell’impatto ambientale e delle finalità di recupero energetico, una soluzione che sotto l’aspetto tecnologico ed ambientale è ottimale poiché adotta sistemi di combustione, di conversione energetica, di produzione di energia elettrica e termica, e di controllo che permettono di avere rendimenti elevati nel massimo rispetto dell’ambiente. La realizzazione di impianti come quello proposto, produce considerevoli benefici sia nei riguardi del problema dello smaltimento che sul piano ambientale, in quanto, la loro valorizzazione energetica, consente di ottenere, oltre ad energia termica sotto forma di acqua calda oppure energia frigorifera, energia nella sua forma più pregiata e di impiego più generale e flessibile, ossia energia elettrica. 5
  • 6. Infatti, il nuovo impianto proposto, rispetto ad uno tradizionale, consente la completa valorizzazione delle biomasse il cui potenziale energetico non è più solo utilizzato per produrre energia termica o frigorifera ma anche energia elettrica. L’energia elettrica così prodotta, consente il risparmio di corrispondenti e ingenti quantità di energia primaria derivante da fonti energetiche non rinnovabili. Il risparmio di combustibili primari tradizionali, generalmente costituiti nel nostro paese da combustibili di importazione, è paragonabile al quantitativo che sarebbe stato necessario per produrre, con centrali termiche tradizionali, una pari quantità di energia elettrica. La soluzione proposta, quindi, riduce l’emissione in atmosfera di notevoli quantità di gas ad effetto serra. Il fabbisogno Nazionale di energia elettrica, viene oggi soddisfatto, per oltre il 70%, da centrali termoelettriche tradizionali, alimentate con combustibili fossili la cui combustione, dati i bassi rendimenti, comporta conseguenze negative sia sotto l’aspetto ambientale che economico. La produzione di energia elettrica attraverso un sistema integrato di combustione per combustibili rinnovabili (biomasse e/o equivalenti) permette la neutralità delle emissioni di tale processo nei confronti del bilancio complessivo del biossido di carbonio (CO2) Il biossido di carbonio prodotto e immesso nell’atmosfera durante la combustione di combustibili fossili è stato assorbito e fissato nelle piante nelle piante in un altra era geologica e giace “sopito”. Pertanto, la combustione dei tradizionali combustibili fossili, aggiunge biossido di carbonio al contenuto attuale in atmosfera. Al contrario utilizzando biomassa, prodotta nella nostra era, si può considerare che la CO2 emessa nello stesso periodo è praticamente zero, in quanto il processo di assorbimento da parte delle piante, fonte primaria delle biomasse, avviene quasi contestualmente alla loro valorizzazione energetica. La definizione di “biomassa” è relativa ad un materiale di origine biologica, escluso tutti i materiali incorporati in formazioni geologiche e trasformati in fossili. Da questa definizione deriva quella di “biocombustibile” vale a dire ogni combustibile prodotto direttamente o indirettamente da biomassa. 6
  • 7. Biomassa impiegate nel progetto Le autorizzazioni rilasciate dalla Regione Abruzzo consentono esclusivamente l’impiego delle biomasse come definite nella Sezione 4, Parte II, Allegato X alla Parte Quinta del D.Lgs 152/06 – Caratteristiche delle biomasse combustibili e relative condizioni di utilizzo: 1. Tipologia e provenienza a) Materiale vegetale prodotto da coltivazioni dedicate; b) Materiale vegetale prodotto da trattamento esclusivamente meccanico di coltivazioni agricole non dedicate; c) Materiale vegetale prodotto da interventi selvicolturali, da manutenzione forestale e da potatura; d) Materiale vegetale prodotto dalla lavorazione esclusivamente meccanica di legno vergine e costituito da cortecce, segatura, trucioli, chips, refili e tondelli di legno vergine, granulati e cascami di legno vergine, granulati e cascami di sughero vergine, tondelli, non contaminati da inquinanti; e) Materiale vegetale prodotto dalla lavorazione esclusivamente meccanica di prodotti agricoli. f) Sansa di oliva disoleata avente le caratteristiche riportate nella tabella seguente, ottenuta dal trattamento delle sanse vergini con n-esano per l'estrazione dell'olio di sansa destinato all'alimentazione umana, e da successivo trattamento termico, purché i predetti trattamenti siano effettuati all'interno del medesimo impianto; 2. Condizioni di utilizzo 2.1 La conversione energetica della biomasse di cui al paragrafo 1 può essere effettuata attraverso la combustione diretta, ovvero previa pirolisi o gassificazione. Il progetto prevede di ridurre ulteriormente la tipologia di biomassa da impiegare per la produzione energetica al solo cippato di legna vergine in quanto, non solo reperibile localmente in filiera corta, ma altresì in quanto impiegando tale materiale è possibile combinare la produzione di energia rinnovabile con quella di carbone vegetale ad elevato grado di purezza, utilizzabile quale materia prima per la produzione di carboni attivi. 7
  • 8. Le tecnologie disponibili per la valorizzazione energetica delle biomasse vegetali solide La biomassa legnosa può essere valorizzata utilizzando diversi processi: 1) Processo di combustione in una caldaia tradizionale con produzione di vapore che alimenta una turbina a vapore; 2) Gasificazione: i gasificatori, rispetto ai sistemi di termovalorizzazione più tradizionali, sfruttano la combustione in assenza di ossigeno del combustibile per produrre un gas combustibile caldo, il cui potere calorifico deriva, sostanzialmente, dalla presenza di monossido di carbonio; l’utilizzo energetico del gas combustibile così prodotto, avviene successivamente in un altra area, camera secondaria, del reattore di gasificazione con un sistema indipendente e ciò consente di regolare al meglio le condizioni della combustione e quindi di ottimizzare il recupero energetico. La combustione poi di questo gas produce vapore che alimenta una turbina a vapore. 3) Processo di pirogassificazione attraverso il quale si ricava un combustibile gassoso che alimenta direttamente un motore a ciclo otto accoppiato a un generatore elettrico. Con questa tecnologia si recupera, dal raffreddamento del motore e dei fumi di scarico, acqua a 85°C. Accanto alla produzione di energia elettrica si effettua un recupero di calore che, nelle centrali termoelettriche convenzionali solitamente è disperso nell’ambiente. Quindi la cogenerazione è intesa come produzione combinata di energia elettrica e termica. E’ una tecnologia idonea alla salvaguardia dell’ambiente e al conseguimento di significativi risparmi di energia primaria. Durante il periodo estivo o per utilizzi in cicli industriali questo calore, a mezzo di una batteria di frigoriferi ad assorbimento, può produrre acqua refrigerata in sostituzione di quella prodotta dalle centrali frigorifere equipaggiate con compressori elettrici, con ulteriori benefici economici ed energetici. 8
  • 9. GMD ECO Generators - Descrizione tecnologia L’impianto proposto si configura come un impianto di produzione di energia elettrica e calore con l’uso di biomasse vegetali naturali sotto forma di cippato di legno vergine, ottenuto da attività forestali che alimenta un gassificatore per produrre Syngas, a sua volta utilizzato come combustibile, per alimentare un sistema di cogenerazione con motore endotermico a ciclo otto. La biomassa vegetale in questo impianto viene sottoposta a pirogassificazione mediante un processo di combustione a basso contenuto di ossigeno. II risultato di tale processo chimico è un gas (Syngas) combustibile composto principalmente da monossido di carbonio (CO), idrogeno (H2), metano (CH4), anidride carbonica (C02) e azoto (N2). Si tratta, in sintesi, di una serie di reazioni esotermiche, inverse rispetto a quelle che si svolgono durante il processo di fotosintesi. II gassificatore è un sistema complesso in cui intervengono differenti processi che portano alla trasformazione della biomassa in gas combustibile. All' interno del modulo di gassificazione, in ambiente chiuso senza alcun contatto con l’esterno, si svolgono le seguenti funzioni : • pirolisi della biomassa • gassificazione del carbone • depolverazione del Syngas • raffreddamento del Syngas • pulizia del Syngas 9
  • 10. GMD ECO Generators - Descrizione tecnologia Il gassificatore è formato da due sezioni principali: •il reattore di gassificazione dove avvengono le reazioni di pirolisi e di gassificazione vera e propria della biomassa; •la pulizia del gas dove si provvede al raffreddamento, depolverazione e decatramazione del Syngas. Il reattore è costituito da un contenitore in acciaio inox contenente una camera in materiale refrattario all'interno della quale avviene la combustione della biomassa in questo caso costituita da Cippato. La sezione di gassificazione rientra nei gassificatori di tipo "Letto fisso”; una descrizione schematica del processo di gassificazione che avviene in questo tipo di reattori si può vedere nella figura che segue. 10
  • 11. GMD ECO Generators - Descrizione tecnologia II gas di sintesi ottenuto, avrà una composizione volumetrica assimilabile alla seguente: • N2 35 % • CO2 9% • CO 25 % • H2 19 % • CH4 4% Nella sezione di pulizia e raffreddamento il Syngas viene dapprima fatto passare in un doppio ciclone in cui si eliminano la maggior parte delle particelle di carbone trascinate dal Syngas e successivamente raffreddato in due scrubber dove viene investito da un getto di acqua fredda. Il gas così pulito e raffreddato è atto per la sua utilizzazione in motori endotermici per la produzione di energia elettrica o meccanica. Il gruppo elettrogeno è costituito da un motore endotermico e da un generatore elettrico direttamente accoppiato sull'albero motore. Durante le varie fasi di raffreddamento si recupera calore sotto forma di acqua calda alla temperatura di 85 °C con opportuni scambiatori, che può esser utilizzata tal quale oppure per alimentare un frigorifero ad assorbimento. 11
  • 12. Trattamento fumi impianto di combustione o di gassificazione Sistema di controllo 12
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  • 14. Confronto tra la emissioni in atmosfera di un sistema di combustione e uno di pirogassificazione di biomasse vegetali naturali solide Di seguito, a parità di potenza elettrica generata pari a 990 kWe confrontiamo due possibili soluzioni per la valorizzazione energetica di biomassa vegetale naturale solida e con 7.500 ore/anno di esercizio. Parametri Combustione diretta con caldaia a Impianto di pirogassificazione con griglia mobile e turbina ORC a motori endotermici a ciclo otto condensazione totale Rendimento elettrico 19% 25,4% Potenza termica recuperabile a 85°C 0 660 kWt Rendimento termico 0 17% Rendimento totale 19% 42,4% Portata fumi 16.000 Nm3/h 3.738 Nm3/h Concentrazione polveri totali 30 mg/Nm3 – 0,48 kg/h 15 mg Nm3 – 0,056 kg/h Concentrazioni NOx 500 mg/Nm3 – 8 kg/h 300 mg/Nm3 – 1,121 kg/h Consumo acqua raffreddamento 12 m3/h – 90.000 m3/a 0 Assetto cogenerativo NO SI 14
  • 15. Il combustibile di alimentazione : solo Biomassa Vegetale Naturale no Rifiuti • L’impianto è stato autorizzato ai sensi del D.LGs 152/2006 (Testo Unico Ambientale) che contempla la possibilità di utilizzare, per la loro termovalorizzazione energetica, solo Biomasse Vegetali Naturali. • Per utilizzare come combustibile, qualunque sia la tecnologia (combustione diretta, gassificazione o pirogassificazione), dei rifiuti quali il CDR (Combustibile Da Rifiuto) oppure altri come il Legno Trattato, si deve ottenere una autorizzare con una procedura disciplinata dal Decreto 133/2005 (Coincenerimento dei Rifiuti) che è sottoposto obbligatoriamente a procedura di Valutazione di Impatto Ambientale. Quindi l’impianto, con l’autorizzazione concessa, non può in alcun modo esser alimentato da materiali diversi dalle Biomasse Vegetali Naturali. • La tecnologia GMD ECO Generators può essere alimentata con diverse fonti di biomassa vegetale naturale solida e non tollera l’impiego di altre tipologie di materiali quali, il legno trattato, i rifiuti urbani, le gomme, le plastiche ed il CDR. Da un punto di vista tecnico l’introduzione di materiali quali il CDR o il Legno Trattato, caratterizzati dalla presenza di sostanze plastiche e vernici e da un Potere Calorifico più elevato, comporta temperature di processo drasticamente più elevate e diverse dai parametri di controllo del reattore con cui è stato progettato questo impianto. Inoltre l’utilizzo di qualsiasi materiale plastico in questo impianto comporterebbe la fusione degli stessi in una massa che ostruirebbe le griglie e i sistemi di movimentazione interni al reattore. Quindi, da un punto di vista tecnico, in questo impianto non si possono usare combustibili diversi dalle Biomasse Vegetali Naturali Solide. 15
  • 16. Sottoprodotti A differenza delle tradizionali tecnologie per la produzione di energia dalle biomasse solide, la tecnologia GMD ECO Generators non produce alcun rifiuto di combustione. Al contrario, impiegando cippato di legna vergine, la nostra tecnologie produce un sottoprodotto, nella forma di carboni vegetali, validamente impiegabile quale materia prima per la produzione di carboni attivi. 16
  • 17. In estrema sintesi, l’iniziativa consente : • la produzione di energia elettrica e termica da fonte energetica rinnovabile per una potenza elettrica totale netta di 990 kW, per una quantità totale annua di energia elettrica di 7.425.000 kWh; • la produzione di energia termica per una potenzialità di 660 KWt o frigorifera con un conseguente risparmio annuo; • un notevole miglioramento, da un punto di vista del rendimento energetico e dei valori di emissioni in atmosfera, rispetto a un impianto tradizionale; • l’utilizzo di biomasse derivanti dalla manutenzione forestale da filiera corta; • l’incentivazione della produzione di biomassa nel locale settore agricolo, la raccolta e valorizzazione economica degli scarti dell’agricoltura; • una notevole riduzione, a livello generale, di emissioni di CO2 per un valore complessivo di circa 3.390 tonnellate all’anno; • un notevole risparmio netto di energia primaria rispetto ai sistemi tradizionali di produzione di calore ed energia elettrica per circa 1.200 Tonnellate Equivalenti di Petrolio; • impiego di maestranze locali per il personale addetto alla conduzione e gestione degli impianti e per la raccolta della biomassa; • il soddisfacimento dei fabbisogni energetici frigoriferi con una conseguente riduzione dei costi energetici; • La produzione di carboni vegetali naturali. 17
  • 18. Impatto Visivo Il nuovo progetto non interferisce assolutamente con zone di particolare valore paesaggistico. L’intera area è classificata come industriale nel PRG del comune di Colonnella. Verranno utilizzati alcuni locali già esistenti, pertanto non verrà realizzata nessuna nuova opera e non si modificheranno le sagome degli edifici. Verranno comunque adottate soluzioni architettoniche con una scelta adeguata dei materiali e colori per i rivestimenti esterni. I fumi di scarico sono praticamente invisibili. 18
  • 19. Produzione di rifiuti Ultimate le fasi di costruzione e avviamento della centrale avremo la produzione dei seguenti rifiuti: • Ferro, metalli vari, imballaggi di plastica derivanti da attività di pulizia o di manutenzione ordinaria o straordinaria della centrale, olio e grasso lubrificante; tutti questi rifiuti saranno ritirati e smaltiti da Società esterne autorizzate a esercitare questa attività. • Rifiuti assimilati agli urbani, che seguiranno un processo di raccolta differenziata e smaltiti ai sensi e nel rispetto delle normative vigenti. • Olio di lubrificazione esausti dei motori che saranno conferiti al Consorzio Recupero Oli Esausti dalla società di Manutenzione. 19
  • 20. Inquinamento olfattivo La centrale di cogenerazione alimentata a biomasse vegetali non produce odori molesti, infatti : • I prodotti agricoli e il legno naturale non emanano odori fastidiosi o dannosi per la salute. • Nei cilindri dei motori si superano gli 800°C che costituiscono la “ soglia di odore “ e quindi i fumi espulsi dal camino non presentano assolutamente odori sgradevoli. • Tutti i locali dell’impianto e della sala controllo, ove vi sarà presenza di personale operativo, saranno adeguatamente areati e/o condizionati. 20
  • 21. Impatto Ambientale in sintesi impatto visivo : tutte le apparecchiature dei sei impianti sono contenute all’interno di un capannone con altezza esterna di 6 metri e occuperanno una superficie di circa 5.000 m2. Nell’area esterna trovano sistemazione gli stoccaggi della biomassa. Di converso la ristrutturazione di una porzione di immobile industriale già esistente ed in disuso da quasi dieci anni consentirà di migliorare l’attuale condizione paesaggistica dell’area, attualmente caratterizzata da un diffuso stato di abbandono; emissioni in atmosfera: i parametri delle emissioni finali sono inferiori ai limiti stabiliti dalle Leggi vigenti e saranno completamente invisibili e inodori per cui ne deriva un impatto visivo praticamente nullo; rumore: Le uniche emissioni acustiche significative sono prodotte dal funzionamento del motore a combustione interna. Al fine di abbattere tale fonte di rumore, il motore è alloggiato dentro un container altamente insonorizzato che a sua volta è posizionato all’interno di un capannone industriale. A riguardo è stata predisposta una relazione previsionale di impatto acustico che a stimato in 26 dB il rumore avvertito, dalla singola abitazione più vicina all’area di istallazione degli impianti, ed in 19 dB quello percepito dalle altre tre abitazioni site a circa 200 mt dall’area di intervento. traffico indotto: Il transito del traffico veicolare per il trasporto del cippato di legna e del carbone vegetale, stimato in circa 40 camion alla settimana, non disturberà modo alcuna area residenziale. In particolare i veicoli circoleranno principalmente sul Raccordo Autostradale Ascoli Piceno – Porto D’Ascoli e dovranno percorrere solo un tratto di 2,5 Km sulla SP n. 1 per raggiungere l’area di installazione dall’uscita di Monsanpolo del precisato Raccordo Autostradale, transitando peraltro solo a ridosso della zona industriale di Colonnella; inquinamento idrico : inesistente in quanto l’impianto non rilascia scarichi idrici; odori molesti : completamente assenti; sottoprodotti: Dal processo di pirolisi si genera Carbone Vegetale che sarà conferito a una azienda specializzata per il suo riutilizzo, previa processo di attivazione, come carboni attivi. inquinamento elettromagnetico: limitato solamente alla zona della generazione elettrica e al di sotto dei limiti 21 consentiti
  • 22. Ortofoto del sito e Traffico veicolare 22
  • 23. La localizzazione delle attività all’interno del sito della Ex Italiana Manifatture L’attuale Sito produttivo si sviluppa su un’area industriale già edificata, della superficie complessiva di circa 5 ha, di cui circa 26.000 mq coperti, sita nella zona industriale del Comune di Colonnella. Le attività presentate in questo progetto occupano una modesta porzione della superficie dell’area industriale. Nella piantina allegata vengono evidenziate le aree dove verranno collocati i diversi processi produttivi e cioè: • area di stoccaggio e movimentazione delle biomasse solide, pari circa 13.000 mq scoperti; • area occupata dalla centrale a biomasse solide, pari a circa 5.000 mq coperti; 23
  • 24. GMD ECO Generators - Planimetria di un impianto tipo da 990 kWe 24
  • 25. 25
  • 27. 27
  • 28. Fumo invisibile con impianto in funzione 28