Qual è il modo più efficace per costruire una strategia di presenza sui Social Media? Com'è possibile monitorare la propria presenza online? E a cosa serve?
5.
La presenza su Web e Social di un brand deve
essere
finalizzata
ad
REPUTAZIONE,
accrescerne
a
stabilire
la
un
DIALOGO con la propria community e
a costituire un canale efficace per le proprie
STRATEGIE
di
comunicazione
e
marketing (anche per il Social CRM)
Emanuela Zaccone – 22 novembre 2013
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6. Dalla complessità al cambiamento
Dramatic Shift in Marketing Reality (Scholz & Friends)
Emanuela Zaccone – 22 novembre 2013
8. Dall’outbound all’inbound: il
content marketing
Farsi trovare: il content marketing come approccio
Qualità dei contenuti come centro delle attività
Attenzione agli interessi dei suspects
Generare valore distribuendo valore
Esempi:
Ebook, Slideshare, Infografiche
Guide, podcast
Social Network
Blog post, articoli, fonti utili
Emanuela Zaccone – 22 novembre 2013
9. Vantaggi e svantaggi
OUTBOUND
INBOUND
È un’interruzione che non offre un
contenuto percepito come valore
Distribuisce valore e crea
fidelizzazione
Mantiene l’attenzione viva per un
tempo limitato
Attrae diverse tipologie di target
grazie alla diversità dei formati
E’ costosa (soprattutto se le
campagne non hanno successo)
E’ relativamente meno costosa
(reimpiego contenuti, piattaforme a
minor costo)
-
Può attivare flussi virtuosi di traffico
Emanuela Zaccone – 22 novembre 2013
10. Le regole d’oro del content
marketing
1. Deve essere non
promozionale
2. Deve essere rilevante per i
destinatari
3. Deve colmare una lacuna
4. Deve essere ben strutturato
5. Deve essere rilevante per
l’azienda
6. Deve essere concreto
Emanuela Zaccone – 22 novembre 2013
13. Il piano editoriale
Obiettivi
Agevolare la pianificazione
Valorizzare le diverse fonti in modo organico
Equilibrare i contenuti
Strumenti
Piattaforme di pubblicazione blog
Social Media, video, podcast
Piattaforme di content curation (Pinterest, Scoop.it, etc.)
Emanuela Zaccone – 22 novembre 2013
14. Le regole d’oro
ORGANIZZAZIONE DELLA PAGINA
Scegliere immagini ORIGINALI (avatar e cover) coerenti con il brand e facili da ricordare
Individuare pagine di interesse da cui trarre spunti editoriali
ATTIVITÀ EDITORIALI
Usare un linguaggio coerente con il brand ma vicino al proprio target (no 1 a persona singolare!)
Essere costanti: prevedere un piano editoriale e scegliere ritmi di pubblicazione (massimo ¾ post al giorno
distanziati nel tempo)
Investire su contenuti di tipo visivo (foto e video) anche quando si condivide un link
Usare i tag a pagine esistenti quando possibile
Contestualizzare i contenuti, facendoli ad esempio precedere da una descrizione
No all’uso del maiuscolo, di eccesivi punti esclamativi/interrogativi, di emoticons
ATTIVITÀ SU POST SPONTANEII: Rispondere ad eventuali richieste
Emanuela Zaccone – 22 novembre 2013
15. Le regole d’oro
FOLLOWING E ATTIVITA’ EDITORIALI
Definire - se possibile - degli hashtag «ufficiali» o agganciarsi a quelli esistenti per far capire il
tipo di contenuto e/o argomento del tweet
Identificare gli hashtag più rilevanti per il proprio settore
Seguire account di influencers su temi affini a quelli del proprio brand (anche stranieri)
Dare sempre un’occhiata ai trending topic per capire se ci sono temi di interesse ed inserirsi
nella conversazione
Valutare un’eventuale organizzazione in liste
Dialogare su temi di interesse (con hashtag preferenzialmente) visibilità su stream più
ampio di quello dei followers dell’account
Usare le mention ad account esistenti quando possibile
Emanuela Zaccone – 22 novembre 2013
16. E i blog?
Il corporate non è la stessa cosa del
sito aziendale
Può aiutare a raccontare i
valori dell’azienda
Può creare legami
Può
stimolare
la
partecipazione attiva dei
dipendenti
E’
una
«finestra»
sull’azienda
Condivide know how
Promuove
Emanuela Zaccone – 22 novembre 2013
Dissemination
Social
Slideshare
Ebook…
20. 10 regole per il Community Manager
1.
“Umanizza” il brand senza “personalizzarlo”
2.
Comunica con i fan/followers secondo una logica P2P
3.
Non ignora le critiche
4.
Non fomenta i flame
5.
E’ attento a tutti gli utenti (soprattutto a quelli inattivi)
6.
Può contribuire a rafforzare la loyalty verso il brand
7.
Crea un ambiente gradevole per gli utenti
8.
Armonizza la comunicazione del brand
9.
Coinvolge gli utenti
10. Costituisce un importante hub verso monitoring e mktg
Emanuela Zaccone – 22 novembre 2013
24. Dal Social al Monitoring
Emanuela Zaccone – 22 novembre 2013
25. Engagement
metrics
Emanuela Zaccone – 22 novembre 2013
Identities
Behaviours
Predictive Analytics
Growth
metrics
Qualitative
Quantitative
Dagli Analytics 1.0 agli avanzati
Time series
analysis
User
profiling
26. Il Social Media e Web Monitoring
In/out of
properties
Industry
Social CRM
Emanuela Zaccone – 22 novembre 2013
27. Ascolto e azione: 5 regole
1. NO A SEMPLICI STATISTICHE
Indicatori quantitativi vs. qualitativi
2. I DATI VANNO SEMPRE TRADOTTI IN
ACTIONABLES
Il monitoring deve innescare processi di tipo circolare
3. SOCIAL NON SIGNIFICA IMPROVVISAZIONE
Coerenza con mission e strategie aziendali
4. ANCHE I COMPETITORS SI MUOVONO:
COME?
Individuare metriche comparabili
5. PREVENIRE È MEGLIO CHE CURARE
Un processo strutturato di ascolto può migliorare il
crisis management
Emanuela Zaccone – 22 novembre 2013
28. Circolarità dei processi
•
•
•
•
•
Social Media
Web
Blog
Siti di news
Forum
Ascolto
Account
Keywords
Report
• KPI
• Benchmark
• Dinamiche di
rete (SNA)
• Alert
• Sentiment
analysis
• Influencers –
Analisi
Reazione
Report
Dashboard
Azione
Ambassadors vs
detractor
Emanuela Zaccone – 22 novembre 2013
• Strategie di
presenza su
Social e Web
• Investimenti
Strategy
30. Case history: Gatorade
Monitorare la
REPUTATION
online del
brand
Comprendere la reputation del
brand
rispetto
SPORTIVO
all’ambiente
di riferimento
Tracciare le PERFORMANCE dei canali
CRISIS management
Migliorare la RELAZIONE con il cliente
Mission Control
Emanuela Zaccone – 22 novembre 2013
32. Questione di metriche
Le principali tipologie di indicatori
quali-quantitativi cui fare riferimento
rientrano nelle seguenti macro-aree:
Volumi
Identità
Sentiment
Strategie
Emanuela Zaccone – 22 novembre 2013
33. Analisi quantitativa: i volumi
MONITORAGGIO
CRESCITA FACEBOOK FAN
BRAND E COMPETITORS:
variazioni nel numero di fan delle
pagine corrispondenti al brand e
ai competitors
MONITORAGGIO
CRESCITA
TWITTER
FOLLOWERS BRAND E COMPETITORS: si terrà
conto delle variazioni nel numero di followers propri e dei competitors
Emanuela Zaccone – 22 novembre 2013
34. Analisi quantitativa: engagement
ANALISI
MOST MENTIONED
ACCOUNTS
TWITTER
PRINCIPALI HASHTAG:
Monitorare gli hashtag
connessi ad un determinato set di keywords
significa capire quali temi o eventi polarizzano
l’attenzione e sono più discussi
Emanuela Zaccone – 22 novembre 2013
36. Le identità (engagement rate)
ENGAGEMENT
COMPETITORS:
RATE
BRAND
quali
E
utenti
interagiscono maggiormente con
la fan page o l’account Twitter
proprio e dei competitors
REACH E IMPRESSIONS
AUTORI
tweeters)
Emanuela Zaccone – 22 novembre 2013
UNICI
(commenters,
37. Le identità (influencers)
L’identificazione delle personalità
più rilevanti intorno a temi specifici
ha un DUPLICE VANTAGGIO:
consente di comprendere su quali
temi si sviluppano le conversazioni
permette di stabilire eventuali
contatti con gli influencers,
rendendo più efficaci le proprie
attività di comunicazione
LISTA INFLUENCERS, ambassadors vs.
detractors
Emanuela Zaccone – 22 novembre 2013
38. Sentiment analysis
Questo tipo di analisi consente di valutare
non solo i volumi di contenuti generati dagli
utenti ma anche di dare una PONDERAZIONE
QUALITATIVA dei singoli contenuti e quindi di
restituire una più concreta valutazione
Non tutti sono uguali: bisogna imparare a
DISTINGUERE LE VARIE IDENTITÀ attribuendo
loro un peso differente
Emanuela Zaccone – 22 novembre 2013
39. Content analysis
Qual è l’engagement generato dalle varie
TIPOLOGIE DI CONTENUTO pubblicate sui canali
Social ?
Emanuela Zaccone – 22 novembre 2013
Come OTTIMIZZARLO?
57. CHECKLIST
La comunicazione sui Social è coerente con le attività di comunicazione e con
l’immagine del brand offline?
Ha senso investire in ADV?
Sui Social i dati di engagement possono dire più di quelli crescita (nuovi fan, followers)
Perché?
Secondo quali evidenze?
Come misuro gli effetti delle attività realizzate sui Social Media?
Quali sono i “punti deboli” delle attività svolte su Web e Social? Come si possono
migliorare?
Emanuela Zaccone – 22 novembre 2013