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La sindrome da Deficit di
 Attenzione e Iperattività
         (ADHD)
        Dr. Emanuel Mian, PhD




       Conferenza tenuta a Trieste il 23 maggio 2008
Il termine ADHD indica



                           Attention Deficit
                         Hyperactivity Disorder




 AttentionDeficit
                                                       •IMPULSIVITA‟
    Disorder                                           •IPERATTIVITA„
                                        Hyperactivit   Difficoltà nell‟
                                         yDisorder     inibizione
•DISATTENZIONE                                         •MOTORIA
•RALLENTAMENTO NELLA                                   •VERBALE
•PERSISTENZA
•RESISTENZA ALLE DISTRAZIONI
•RE-IMPEGNO IN COMPITI E ATTIVITA‟
ADHD
                                    come si manifesta il
                                         disturbo

1. spesso si muove con irrequietezza con le mani o con i piedi o si
dimena sulla seggiola;
2. spesso non riesce a stare seduto in situazioni dove ciò è richiesto;           IPERATTIVITA‟
3. spesso corre qua e la o si arrampica eccessivamente in situazioni               IMPULSIVITA‟
nelle quali questo è inappropriato (negli adolescenti ciò può essere                 (criterio A)
limitato ad una sensazione di irrequietezza quasi continua);
4. spesso ha difficoltà ad impegnarsi in attività piacevoli con tranquillità;
5. è spesso in “moto perpetuo” come mosso da un motore interno;                 Sei o più dei seguenti
6. spesso parla eccessivamente;                                                 sintomi di iperattività
7. spesso “spara” risposte prima che la domanda sia stata                       devono essere presenti
completata;                                                                     persistere per almeno 6
8. spesso ha difficoltà ad aspettare il proprio turno;                          mesi, ad un ’ intensità
9. spesso interrompe gli altri od è invadente nei loro confronti (es. si        che               provoca
intromette in discorsi o giochi).                                               disadattamento           e
                                                                                contrasta con il livello di
                                                                                sviluppo raggiunto.
ADHD
                                  come si manifesta il
                                       disturbo

1. spesso non riesce a porre stretta attenzione ai dettagli o commette
errori di distrazione nel lavoro scolastico, a casa, o in altre attività;
2. spesso ha difficoltà a mantenere l‟ attenzione nei compiti o nelle       DISATTENZIONE
attività di gioco;
3. spesso non sembra ascoltare quando gli si parla direttamente;               (criterio A)
4. spesso non segue le istruzioni e non porta a termine i suoi compiti
scolastici, incombenze domestiche, o doveri sul luogo di lavoro (non        Sei o più dei seguenti
dovuto ad incomprensione delle istruzioni, o a comportamento                sintomi di disattenzione
oppositivo);                                                                devono essere presenti
5. spesso ha difficoltà ad organizzarsi nei compiti ed attività;            persistere per almeno 6
6. spesso evita, prova avversione, od è riluttante ad impegnarsi in         mesi, ad un ’ intensità
compiti che richiedono uno sforzo mentale sostenuto (sia a scuola che       che               provoca
a casa);                                                                    disadattamento           e
7. spesso smarrisce le cose necessarie per compiti o attività (es.          contrasta con il livello di
giocattoli, compiti di scuola, matite, libri, od utensili);                 sviluppo raggiunto.
8. è spesso facilmente distratto da stimoli estranei;
9. è spesso sbadato nelle attività quotidiane
ADHD
                        Sottotipi



                   Disturbo da Deficit di
                   Attenzione/Iperattività




  Disattenzione                              Iperattività-Impulsività
  Predominante         COMBINATO                 Predominante
6 sintomi di ADD     6 sintomi di ADD         6 sintomi di HD
        -                    +                       -
 6 sintomi di HD      6 sintomi di HD        6 sintomi di ADD
Il punteggio per essere
    “positivi” è di 14
Quanti sono i casi in
                                           Italia?
Secondo il DSM tra il 3% e il 7% dei bambini in età prescolare
          (questi tassi variano a seconda della natura della popolazione campionata e del metodo di accertamento)


                           Secondo una ricerca italiana* circa il 3%
                             1,5% quelli del sottotipo combinato

Secondo gli insegnanti circa il 20% degli alunni sono disattenti o
iperattivi: in realtà tra questa folla ci sono tanti falsi positivi tra cui:
                     altri disturbi e bambini molto vivaci
In realtà circa il 50% dei casi segnalati ai servizi per sospetto ADHD, ha
poi una vera e propria diagnosi di ADHD.
                        Gli altri ricevono altre diagnosi




*che però non ha tenuto
  conto del Sud Italia
Quanti sono i casi in
              Italia?




Rapporto di 4 a 1 tra maschi
        e femmine
Quali sono le cause


                            •Il bambino nasce con una predisposizione a sviluppare il
                            disturbo
          Cause             •Il basso peso alla nascita rappresenta il maggior fattore
                            di rischio per sviluppare la patologia (2.5 volte)
Neurobiologiche/Genetiche   •Sono stati individuati alcuni geni responsabili però quelli
                            trovati finora spiegano solo il 5% delle cause
                            •La base genetica coplirebbe il 75%/91% dei casi




                            •L ‟ educazione,   l ‟ ambiente familiare e/o scolastico
                            possono far sfociare in modo più o meno evidente la
                            sintomatologia, che bisogna intendere come un
        Cause
                            continuum di disattenzione e/o iperattività (dal meno
       Ambientali           grave al più grave)
                            •Il consumo di alcool e fumo da parte della madre
                            rappresenta un fattore di rischio
•   Secondo il DSM non vi sono test di laboratorio o valutazioni
    neurologiche o dell‟attenzione che siano stati ritenuti di valore
    diagnostico nella valutazione clinica dell‟ADHD.
•   Non si sa ancora quali deficit cognitivi fondamentali siano
    responsabili per le differenze nei gruppi.
•   Non vi sono specifiche manifestazioni fisiche associate con il
    disturbo sebbene anomalie fisiche minori (bassa attaccatura delle
    orecchie, palato ogivale,ipertelorismo) possano manifestarsi con
    maggiore incidenza


•   (DSM IV-TR pagine 106-107 edizione del 2000)
Quali sono le cause

                    Esempio di flusso sanguigno ed attività neurale che nel soggetto con
                    ADHD appare ridotta durante compiti di focalizzazione ed attenzione




                               Persona Sana




                          Persona con ADHD


immagini gentilmente concesse dal dott. Daniel Amen
DECORSO e FAMILIARITA‟

•Solitamente il disturbo viene diagnosticato per la prima volta durante le
scuole elementari quando l‟adattamento scolastico risulta compromesso
•Alcuni bambini con il sottotipo con Disattenzione Predominante
possono non giungere all‟attenzione clinica fino alla tarda fanciullezza
•Durante la preadolescenza il quadro inizia a modificarsi in base ai
fattori di miglioramento o aggravamento (che vedremo in seguito)

        Il DSM IV indica che per una diagnosi differenziale è


            difficile distinguere i sintomi di ADHD dal
         comportamento adeguato all’età di bambini vivaci
              (per.es correre intorno o fare chiasso)
•In adolescenza ed età adulta circa il 40% ha una buona
remissione dei sintomi mentre per il 60% il disturbo permane.
Di questi circa il 50%, cioè il 30% di coloro ai quali il disturbo
permane, sono presenti comorbilità con disturbi Esternalizzati
(Condotta) o Internalizzate (Psicopatologia)
✦Disturbi associati

           Circa il 70% dei bambini con ADHD presenta altri disturbi, tra cui

                   Disturbi Specifici di Apprendimento (30%) (Dislessia)
                          Disturbo Oppositivo Provocatorio (25%)
                            Disturbo della Condotta (10% - 15%)
                            Disturbi d‟Ansia/Depressione (15%)
    Si tratta di uno disturbi in età evolutiva in cui è più difficile fare diagnosi differenziale o associata;
perchè la scarsa concentrazione e l‟elevata attivitàmotoria sono i primi segnali di disagio psicologicoin età
                    evolutiva, pertanto disattenzione e iperattività non significano ADHD
•Problemi relazionali
I bambini con ADHD
- apprezzamenti
+ rifiuti
-aderenza alle regole di comportamento
in gruppo/scuola o nel gioco

+aggressivi
(3 volte tanto)

+frasi negative
(10 volte tanto)

Se attivo diviene COLLABORANTE-COOPERATIVO E PIU‟ SOCIALMENTE COMPETENTE
Se attivo diviene CONTESTATORE e SCARSAMENTE COMUNICATIVO
Tutto qui?
- Bassa autostima
- Disturbo del comportamento
- Difficoltà scolastiche
METILFENIDATO

 Ritalin, Ritalina, Rilatine, Ritalin LA, Attenta, Concerta,
     Metadate, Methylin, Rubifen, Focalin, Daytrana


E ‟          un     analogo      delle
anfetamine, stimolante utilizzato in
medicina anche per trattare sintomi
di traumi cranici e i sintomi diurni di
stanchezza         indotti       dalla
narcolessia.
Trova     impiego        anche     nel
trattamento della sindrome da
affaticamento cronico.
EFFETTI COLLATERALI DATI DA UN USO PROLUNGATO
•episodi psicotici
•illusioni paranoiche
•allucinazioni e comportamenti anomali, simili alla tipica tossicità delle anfetamine.
•Sono state riportate gravi conseguenze fisiche e la possibilità di morte
EFFETTI COLLATERALI DATI DA UN USO TERAPEUTICO
•cambiamenti di pressione sanguigna
•angina pectoris
•perdita di peso
•psicosi tossica
•Durante la fase di astinenza c'è la possibilità di suicidio
“Guida all'uso dei farmaci per i bambini”, distribuita largamente dal Ministero della
Salute, Direzione generale della valutazione dei medicinali e della farmacovigilanza.
Atomoxetina
                              Tomoxetina
E‟ un inibitore del reuptake della norepinefrina che
lavora sul neurotrasmettitore deputato a regolare il
controllo sugli impulsi, l‟organizzazione e
l‟attenzione



Gli effetti si cominciano a vedere dopo 4 settimane) e
causa vari effetti indesiderati: dolore addominale
                          •nausea
                          •vomito
        •riduzione dell‟appetito e perdita di peso
                         •insonnia
                         •vertigini
Nel corso del trattamento bisogna controllare altezza e
peso del bambino e pressione cardiaca.
  Sono stati segnalati casi di pensieri suicidi o di
                   suicidi veri e propri
Può interagire con i farmaci che agiscono sul sistema
nervoso centrale e con i decongestionanti nasali.
La sindrome da Deficit di Attenzione e Iperattività
                         (ADHD)




Le famiglie: una risorsa o un ostacolo verso una vita "vivibile"?




                           Trieste, 23 maggio 2008
Quando fattori ambientali posso rappresentare delle
                            condizioni di aggravamento




       Presenza di familiari con lo stesso disturbo
          (il bambino ha modelli ADHD in famiglia)

    In presenza di altri disturbi il quadro si complica

                      Basso livello cognitivo
(il bambino avrà meno possibilità di sviluppare strategie di compensazione)

             Relazioni familiari disorganizzate
        (non aiutano lo sviluppo dell’autoregolazione)

Non accettazione/riconoscimento del disturbo da parte
                     degli adulti
          (il bambino verrà inutilmente accusato e punito, con un
                conseguente aggravamento della situazione)
Percorso con i genitori

Comprensione del problema
– informazioni corrette sul ADHD
– aspettative realistiche riguardo l‟intervento (chi-come-cosa-quando e se)

Preparazione al cambiamento
– rendere espliciti i pensieri ed i comportamenti dei genitori nei confronti del figlio

Definizione del problema
–  analizzare le situazioni per identificare fattori che favoriscono comportamenti instabii
- gli antecedenti
(eventi che predicono l‟insorgenza di comportamenti negativi)
- i comportamenti-problema
(analisi precisa di quello che il bambino compie)
- conseguenze
(cosa succede dopo che il bambino ha manifestato un comportamento problematico)
Genitori
          Cosa fare?

            Step 1
Conoscere l’ADHD informandosi

              Step 2
     Scegliere a chi affidarsi
     per chiedere un “primo
    aiuto” ma soprattutto una
       valutazione del caso
        (inizialmente il pediatra)

                Step 3
        “Non lasciatelo solo”
       Motivare e supportare
  il figlioa nel percorso e nella
 comprensione del suo problema
Psicoterapia

Terapia Comportamentale

Training alle abilità sociali
(Social skills training)

Gruppi di supporto

Training parentale
(Parenting skills training)
SCUOLA
            Cosa fare?

                    Step 1
                INFORMARE
(insegnanti+genitori e ovviamente gli studenti)


                    Step 2
            NON STIGMATIZZARE
          (non isolare o fare sentire
                   diversi)
                     Step 3
                  INTEGRARE
              interventi educativi
                   psicologici
             di supporto famigliare
Concludendo
                              l‟ADHD


                    Merita ulteriori approfondimenti
              Deve permettere criteri scientifici di diagnosi
       Gli interventi devono tener conto dei vari fattori in gioco
              Insegnanti devono conoscere e riconoscere
           Contatto e sinergia costante fra scuola e famiglie
Il farmaco non dovrebbe essere la prima scelta ma “extrema ratio”
     Ci sono altre strade per studiare questi disturbi e per curarli:

          l‟ascolto e la tecnologia
Grazie dell‟
attenzione
   E.Mian
Dr. Emanuel Mian,PhD
                 (INFO@EMANUELMIAN.IT)




                        PSICOLOGO
Spec. In Psicoterapia Cognitiva e Cognitivo – Comportamentale
   Dottore di Ricerca in Neuroscienze e Scienze Cognitive
   Giudice Onorario minorile Corte d‟Appello Trib. di Trieste

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La sindrome da deficit dell’attenzione e iperattivita’- ADHD

  • 1. La sindrome da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD) Dr. Emanuel Mian, PhD Conferenza tenuta a Trieste il 23 maggio 2008
  • 2. Il termine ADHD indica Attention Deficit Hyperactivity Disorder AttentionDeficit •IMPULSIVITA‟ Disorder •IPERATTIVITA„ Hyperactivit Difficoltà nell‟ yDisorder inibizione •DISATTENZIONE •MOTORIA •RALLENTAMENTO NELLA •VERBALE •PERSISTENZA •RESISTENZA ALLE DISTRAZIONI •RE-IMPEGNO IN COMPITI E ATTIVITA‟
  • 3. ADHD come si manifesta il disturbo 1. spesso si muove con irrequietezza con le mani o con i piedi o si dimena sulla seggiola; 2. spesso non riesce a stare seduto in situazioni dove ciò è richiesto; IPERATTIVITA‟ 3. spesso corre qua e la o si arrampica eccessivamente in situazioni IMPULSIVITA‟ nelle quali questo è inappropriato (negli adolescenti ciò può essere (criterio A) limitato ad una sensazione di irrequietezza quasi continua); 4. spesso ha difficoltà ad impegnarsi in attività piacevoli con tranquillità; 5. è spesso in “moto perpetuo” come mosso da un motore interno; Sei o più dei seguenti 6. spesso parla eccessivamente; sintomi di iperattività 7. spesso “spara” risposte prima che la domanda sia stata devono essere presenti completata; persistere per almeno 6 8. spesso ha difficoltà ad aspettare il proprio turno; mesi, ad un ’ intensità 9. spesso interrompe gli altri od è invadente nei loro confronti (es. si che provoca intromette in discorsi o giochi). disadattamento e contrasta con il livello di sviluppo raggiunto.
  • 4. ADHD come si manifesta il disturbo 1. spesso non riesce a porre stretta attenzione ai dettagli o commette errori di distrazione nel lavoro scolastico, a casa, o in altre attività; 2. spesso ha difficoltà a mantenere l‟ attenzione nei compiti o nelle DISATTENZIONE attività di gioco; 3. spesso non sembra ascoltare quando gli si parla direttamente; (criterio A) 4. spesso non segue le istruzioni e non porta a termine i suoi compiti scolastici, incombenze domestiche, o doveri sul luogo di lavoro (non Sei o più dei seguenti dovuto ad incomprensione delle istruzioni, o a comportamento sintomi di disattenzione oppositivo); devono essere presenti 5. spesso ha difficoltà ad organizzarsi nei compiti ed attività; persistere per almeno 6 6. spesso evita, prova avversione, od è riluttante ad impegnarsi in mesi, ad un ’ intensità compiti che richiedono uno sforzo mentale sostenuto (sia a scuola che che provoca a casa); disadattamento e 7. spesso smarrisce le cose necessarie per compiti o attività (es. contrasta con il livello di giocattoli, compiti di scuola, matite, libri, od utensili); sviluppo raggiunto. 8. è spesso facilmente distratto da stimoli estranei; 9. è spesso sbadato nelle attività quotidiane
  • 5. ADHD Sottotipi Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività Disattenzione Iperattività-Impulsività Predominante COMBINATO Predominante 6 sintomi di ADD 6 sintomi di ADD 6 sintomi di HD - + - 6 sintomi di HD 6 sintomi di HD 6 sintomi di ADD
  • 6.
  • 7.
  • 8. Il punteggio per essere “positivi” è di 14
  • 9. Quanti sono i casi in Italia? Secondo il DSM tra il 3% e il 7% dei bambini in età prescolare (questi tassi variano a seconda della natura della popolazione campionata e del metodo di accertamento) Secondo una ricerca italiana* circa il 3% 1,5% quelli del sottotipo combinato Secondo gli insegnanti circa il 20% degli alunni sono disattenti o iperattivi: in realtà tra questa folla ci sono tanti falsi positivi tra cui: altri disturbi e bambini molto vivaci In realtà circa il 50% dei casi segnalati ai servizi per sospetto ADHD, ha poi una vera e propria diagnosi di ADHD. Gli altri ricevono altre diagnosi *che però non ha tenuto conto del Sud Italia
  • 10. Quanti sono i casi in Italia? Rapporto di 4 a 1 tra maschi e femmine
  • 11. Quali sono le cause •Il bambino nasce con una predisposizione a sviluppare il disturbo Cause •Il basso peso alla nascita rappresenta il maggior fattore di rischio per sviluppare la patologia (2.5 volte) Neurobiologiche/Genetiche •Sono stati individuati alcuni geni responsabili però quelli trovati finora spiegano solo il 5% delle cause •La base genetica coplirebbe il 75%/91% dei casi •L ‟ educazione, l ‟ ambiente familiare e/o scolastico possono far sfociare in modo più o meno evidente la sintomatologia, che bisogna intendere come un Cause continuum di disattenzione e/o iperattività (dal meno Ambientali grave al più grave) •Il consumo di alcool e fumo da parte della madre rappresenta un fattore di rischio
  • 12. Secondo il DSM non vi sono test di laboratorio o valutazioni neurologiche o dell‟attenzione che siano stati ritenuti di valore diagnostico nella valutazione clinica dell‟ADHD. • Non si sa ancora quali deficit cognitivi fondamentali siano responsabili per le differenze nei gruppi. • Non vi sono specifiche manifestazioni fisiche associate con il disturbo sebbene anomalie fisiche minori (bassa attaccatura delle orecchie, palato ogivale,ipertelorismo) possano manifestarsi con maggiore incidenza • (DSM IV-TR pagine 106-107 edizione del 2000)
  • 13.
  • 14.
  • 15. Quali sono le cause Esempio di flusso sanguigno ed attività neurale che nel soggetto con ADHD appare ridotta durante compiti di focalizzazione ed attenzione Persona Sana Persona con ADHD immagini gentilmente concesse dal dott. Daniel Amen
  • 16. DECORSO e FAMILIARITA‟ •Solitamente il disturbo viene diagnosticato per la prima volta durante le scuole elementari quando l‟adattamento scolastico risulta compromesso •Alcuni bambini con il sottotipo con Disattenzione Predominante possono non giungere all‟attenzione clinica fino alla tarda fanciullezza •Durante la preadolescenza il quadro inizia a modificarsi in base ai fattori di miglioramento o aggravamento (che vedremo in seguito) Il DSM IV indica che per una diagnosi differenziale è difficile distinguere i sintomi di ADHD dal comportamento adeguato all’età di bambini vivaci (per.es correre intorno o fare chiasso)
  • 17. •In adolescenza ed età adulta circa il 40% ha una buona remissione dei sintomi mentre per il 60% il disturbo permane. Di questi circa il 50%, cioè il 30% di coloro ai quali il disturbo permane, sono presenti comorbilità con disturbi Esternalizzati (Condotta) o Internalizzate (Psicopatologia)
  • 18. ✦Disturbi associati Circa il 70% dei bambini con ADHD presenta altri disturbi, tra cui Disturbi Specifici di Apprendimento (30%) (Dislessia) Disturbo Oppositivo Provocatorio (25%) Disturbo della Condotta (10% - 15%) Disturbi d‟Ansia/Depressione (15%) Si tratta di uno disturbi in età evolutiva in cui è più difficile fare diagnosi differenziale o associata; perchè la scarsa concentrazione e l‟elevata attivitàmotoria sono i primi segnali di disagio psicologicoin età evolutiva, pertanto disattenzione e iperattività non significano ADHD
  • 19. •Problemi relazionali I bambini con ADHD - apprezzamenti + rifiuti -aderenza alle regole di comportamento in gruppo/scuola o nel gioco +aggressivi (3 volte tanto) +frasi negative (10 volte tanto) Se attivo diviene COLLABORANTE-COOPERATIVO E PIU‟ SOCIALMENTE COMPETENTE Se attivo diviene CONTESTATORE e SCARSAMENTE COMUNICATIVO
  • 20. Tutto qui? - Bassa autostima - Disturbo del comportamento - Difficoltà scolastiche
  • 21. METILFENIDATO Ritalin, Ritalina, Rilatine, Ritalin LA, Attenta, Concerta, Metadate, Methylin, Rubifen, Focalin, Daytrana E ‟ un analogo delle anfetamine, stimolante utilizzato in medicina anche per trattare sintomi di traumi cranici e i sintomi diurni di stanchezza indotti dalla narcolessia. Trova impiego anche nel trattamento della sindrome da affaticamento cronico.
  • 22. EFFETTI COLLATERALI DATI DA UN USO PROLUNGATO •episodi psicotici •illusioni paranoiche •allucinazioni e comportamenti anomali, simili alla tipica tossicità delle anfetamine. •Sono state riportate gravi conseguenze fisiche e la possibilità di morte EFFETTI COLLATERALI DATI DA UN USO TERAPEUTICO •cambiamenti di pressione sanguigna •angina pectoris •perdita di peso •psicosi tossica •Durante la fase di astinenza c'è la possibilità di suicidio “Guida all'uso dei farmaci per i bambini”, distribuita largamente dal Ministero della Salute, Direzione generale della valutazione dei medicinali e della farmacovigilanza.
  • 23. Atomoxetina Tomoxetina E‟ un inibitore del reuptake della norepinefrina che lavora sul neurotrasmettitore deputato a regolare il controllo sugli impulsi, l‟organizzazione e l‟attenzione Gli effetti si cominciano a vedere dopo 4 settimane) e causa vari effetti indesiderati: dolore addominale •nausea •vomito •riduzione dell‟appetito e perdita di peso •insonnia •vertigini Nel corso del trattamento bisogna controllare altezza e peso del bambino e pressione cardiaca. Sono stati segnalati casi di pensieri suicidi o di suicidi veri e propri Può interagire con i farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale e con i decongestionanti nasali.
  • 24.
  • 25.
  • 26. La sindrome da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD) Le famiglie: una risorsa o un ostacolo verso una vita "vivibile"? Trieste, 23 maggio 2008
  • 27. Quando fattori ambientali posso rappresentare delle condizioni di aggravamento Presenza di familiari con lo stesso disturbo (il bambino ha modelli ADHD in famiglia) In presenza di altri disturbi il quadro si complica Basso livello cognitivo (il bambino avrà meno possibilità di sviluppare strategie di compensazione) Relazioni familiari disorganizzate (non aiutano lo sviluppo dell’autoregolazione) Non accettazione/riconoscimento del disturbo da parte degli adulti (il bambino verrà inutilmente accusato e punito, con un conseguente aggravamento della situazione)
  • 28. Percorso con i genitori Comprensione del problema – informazioni corrette sul ADHD – aspettative realistiche riguardo l‟intervento (chi-come-cosa-quando e se) Preparazione al cambiamento – rendere espliciti i pensieri ed i comportamenti dei genitori nei confronti del figlio Definizione del problema – analizzare le situazioni per identificare fattori che favoriscono comportamenti instabii - gli antecedenti (eventi che predicono l‟insorgenza di comportamenti negativi) - i comportamenti-problema (analisi precisa di quello che il bambino compie) - conseguenze (cosa succede dopo che il bambino ha manifestato un comportamento problematico)
  • 29. Genitori Cosa fare? Step 1 Conoscere l’ADHD informandosi Step 2 Scegliere a chi affidarsi per chiedere un “primo aiuto” ma soprattutto una valutazione del caso (inizialmente il pediatra) Step 3 “Non lasciatelo solo” Motivare e supportare il figlioa nel percorso e nella comprensione del suo problema
  • 30. Psicoterapia Terapia Comportamentale Training alle abilità sociali (Social skills training) Gruppi di supporto Training parentale (Parenting skills training)
  • 31. SCUOLA Cosa fare? Step 1 INFORMARE (insegnanti+genitori e ovviamente gli studenti) Step 2 NON STIGMATIZZARE (non isolare o fare sentire diversi) Step 3 INTEGRARE interventi educativi psicologici di supporto famigliare
  • 32. Concludendo l‟ADHD Merita ulteriori approfondimenti Deve permettere criteri scientifici di diagnosi Gli interventi devono tener conto dei vari fattori in gioco Insegnanti devono conoscere e riconoscere Contatto e sinergia costante fra scuola e famiglie Il farmaco non dovrebbe essere la prima scelta ma “extrema ratio” Ci sono altre strade per studiare questi disturbi e per curarli: l‟ascolto e la tecnologia
  • 34. Dr. Emanuel Mian,PhD (INFO@EMANUELMIAN.IT) PSICOLOGO Spec. In Psicoterapia Cognitiva e Cognitivo – Comportamentale Dottore di Ricerca in Neuroscienze e Scienze Cognitive Giudice Onorario minorile Corte d‟Appello Trib. di Trieste