Ogni canale è un contenitore unico dove senza soluzione di continuità il telespettatore viene trainato da un contenuto all’altro. I generi sono dinamici: l’intrattenimento può evolvere nel reality show, la fiction diventa docufiction, l’informazione diventa infotainment e così via.
Più che un genere il talk show nel tempo è diventato un modo di fare tv. Questa formula è infatti presente in molti programmi, dalle tribune politiche allo sport, dall’intrattenimento domenicale ai programmi sulla salute. Considerato il suo gradimento e facilità di realizzazione, il talk show inserito nel palinsesto e nei programmi consente discreti risultati d’ascolto senza eccessivi rischi.
Più che un genere il talk show nel tempo è diventato un modo di fare tv. Questa formula è infatti presente in molti programmi, dalle tribune politiche allo sport, dall’intrattenimento domenicale ai programmi sulla salute. Considerato il suo gradimento e facilità di realizzazione, il talk show inserito nel palinsesto e nei programmi consente discreti risultati d’ascolto senza eccessivi rischi.
Combinando tra di loro diversi fattori si arriva generalmente al seguente elenco di generi:
Combinando tra di loro diversi fattori si arriva generalmente al seguente elenco di generi:
Combinando tra di loro diversi fattori si arriva generalmente al seguente elenco di generi:
Compito di un autore o di un gruppo creativo è analizzare il linguaggio dei film, dei libri e degli eventi di successo per conoscere tempestivamente i fenomeni culturali e artistici emergenti. Può essere utile osservare quello che accade in settori limitrofi della cultura, dell’informazione e dello spettacolo, anche all’estero. Una tematica che ha successo nel mondo letterario ed editoriale tenderà a trasferirsi nel giro di alcuni mesi in programmi televisivi.
Un format è una struttura portante di un programma tv che già a livello implicito ed analitico ne contiene regole e sintassi.
Decompressione- forma di alleggerimento psicologico che accompagna la fase del ritorno a casa e per il single il recupero di un tempo individuale che precede e introduce sia da un punto di vista psicologico che organizzativo i tempi successivi della serata.
In termini commerciali esiste il cosiddetto periodo di garanzia, compreso tra settembre e maggio. Questa forma di contratto prevede una sorta di compensazione con spot gratuiti al cliente che non avesse raggiunto con la sua pubblicità l’audience prevista ed è nata negli anni 80 su iniziativa di Publitalia. L’idea di fondo era assicurare ai clienti un risultato certo del proprio investimento commerciale. Un vantaggio che poi anche Sipra ha offerto. Originariamente il periodo di garanzia andava da metà settembre a metà dicembre, per poi riprendere da metà febbraio dopo il Festival di San Remo. Oggi in qualunque momento dell’anno le aziende pretendono una compensazione se gli ascolti programmati e acquistati non vengono raggiunti.
Che tempo che fa, oltre che essere stato inserito nella rete più adatta in termini di identità (rai3), in un orario e una posizione settimanale consoni (prime time, weekend), prevede anche un programma successivo (report) che consente di assecondare il pubblico durante tutto l’arco della serata. Quanto più è definita la linea editoriale di una rete, più facile è il traino verticale. Il criterio del non spezzare il pubblico in questo caso diventa un fattore operativo del parametro specificità editoriale.