2. Il termine “DIABETE” che significa “bere molto durante il giorno” e “MELLITO” che
significa “dolce”, è una patologia cronica basata su meccanismi autoimmunitari in cui c’è
mancanza di insulina, caratterizzata da elevata presenza di glucosio nel sangue
(iperglicemia) e nelle urine (glicosuria).
BREVI CENNI DI ANATOMIA…
L’ “INSULINA”, (ormone proteico secreto
dalle cellule beta delle isole di Langerhans,
strutture endocrine del pancreas) la cui
concentrazione viene regolata non solo dalla
glicemia ma anche da ormoni quali:
glucagone, cortisolo e somatotropina, viene
degradata nel fegato e nei reni
dall'enzima glutatione insulina
transidrogenasi e insulinasi.
3. I dati ISTAT del 2010 indicano che il 4,9% degli italiani è diabetico, (5,2%
IN ITALIA delle donne e 4,5% degli uomini). Secondo i dati dell’Osservatorio
epidemiologico cardiovascolare l’8% degli uomini e il 4% delle donne è in
una condizione border line (intolleranza al glucosio).
IN EUROPA Secondo l’OMS Europa, 52 milioni di persone vivono con il diabete. Questo
aumento è dovuto principalmente a condizioni a rischio come sovrappeso,
obesità e scorretta alimentazione.
Secondo l’OMS, sono circa 346 milioni le persone affette da diabete in tutto
NEL MONDO il mondo e i decessi avvengono in Paesi a basso e medio reddito.
4.
5. CLASSIFICAZIONE DEL
DIABETE
DIABETE
Diabete gestazionale
Diabete TIPO 1
(insulino dipendente o giovanile)
Diabete TIPO 3
Diabete senile
Diabete TIPO 2
(non insulino dipendente o diabete grasso)
6. “DIABETE MELLITO”
Insulino dipendente (I TIPO) Non insulino dipendente (II TIPO)
(non c’è insulina) (insulina insufficiente)
IPERGLICEMIA
T. epatico
T. muscolare Glucosio non entra nella cellula
T. adiposo
LIPOLISI
GLICOGENOLISI
PROTIDOLISI
GLICONEOGENESI
< TRIGLICERIDI E VLDL
LIPOSINTESI CORPI CHETONICI
STEATOSI (FEGATO GRASSO) che legandosi agli elettroliti
creano problemi ai piccoli
vasi (MICROANGIOPATIE)
N.B. Ormoni antagonisti all’insulina GLUCAGONE
che aumentano la quantità di GH
glicogeno nel sangue sono: CORTISOLO
GLICOGENOLISI
(no ormone)
7. DIABETE MELLITO AUTOIMMUNE DIABETE MELLITO IDIOPATICO
(insorge nell’infanzia o adolescenza) (tipica dell’etnia africana o asiatica)
Causato dalla distruzione delle
cellule Beta da parte di anticorpi. Forma molto rara di diabete di tipo 1
SINTOMATOLOGIA: chetoacidosi SINTOMATOLOGIA: chetoacidosi
iperglicemia digiuno
8. Diabete TIPO 1
(insulino dipendente o giovanile)
È una malattia cronica autoimmune nella quale si verifica una progressiva distruzione delle cellule
β del pancreas che producono insulina ed insorge nell’infanzia o nell’adolescenza, quindi il
pancreas non producendo insulina a causa della distruzione di tali cellule, deve essere iniettata per
tutta la vita.
EPIDEMIOLOGIA...
• Aumento dell’incidenza del diabete nel bambino
in molti Paesi (circa 3-5% per anno)
•Stagionalità (aumento dell’incidenza nei mesi
invernali)
•Non vi sono sostanziali differenze tra maschi e
femmine
10. La “CHETOACIDOSI DIABETICA” è il primo sintomo di esordio del diabete mellito di
Tipo 1 ed è:
IPERGLICEMIA (>250 mg/dl)
Acidosi provocata da un’elevata concentrazione
di corpi chetonici dovuta ad una carenza di
insulina IPERCHETONEMIA
ACIDOSI METABOLICA
(ph arterioso < 7.30)
11. DISTURBI OCULARI DANNI RENALI
RETINOPATIA PROLIFERATIVA RETINOPATIA NEFROPATIA DIABETICA
(perdita o riduzione della vista) (lesione dei vasi sanguigni (Incapacità del rene di
nella parte posteriore dell’occhio) filtrare le scorie del metabolismo)
12. SISTEMA NERVOSO SISTEMA CARDIOVASCOLARE SISTEMA NEUROVEGETATIVO
NEUROPATIA IPERTENSIONE ARTERIOSA VASCULOPATIA CEREBRALE
(comparsa di ulcerazioni
alla pianta dei piedi e può
degenerare nel “piede diabetico) (infarto acuto del miocardio)
13. Gli scopi del trattamento insulinico del diabete mellito
di tipo 1 in età evolutiva sono:
NORMALIZZARE LA GLICEMIA (OTTIMIZZARE L HbA1c)
EVITARE L’IPOGLICEMIA
ASSICURARE UNA BUONA CRESCITA
PREPARAZIONI DI INSULINA
INSULINA AD AZIONE RAPIDA = la cui attività inizia 30 minuti dopo l’iniezione ma ha una
breve durata d’azione
INSULINA AD AZIONE INTERMEDIA = la cui attività inizia 90 minuti dopo l’iniezione ed ha
una lunga durata d’azione
INSULINA AD AZIONE PROTETTA = la cui attività inizia 4-6 ore dopo l’iniezione ed ha una
durata d’azione molto lunga
14. L'iniezione di insulina non va mai praticata sempre nello stesso posto, per evitare
la formazione di “ipertrofie locali”. Esso viene iniettata sotto cute e le zone
consigliate sono:
• l’addome
• il braccio, sul lato esterno
• le gambe, nella parte anteriore
• le natiche
15. MICROINFUSORE
E’ una pompa per l’infusione di insulina, costituita da:
COMPUTER che consente la programmazione di 48 ore di velocità di
infusione
SISTEMA DI INFUSIONE: siringa che eroga insulina in un piccolo catetere di
Teflon da posizionare sottocute mediante un ago introduttore rimovibile
16. Il “Follow-up” è raccomandato negli adolescenti con diabete mellito di tipo 1 ed include:
VALUTAZIONI TRIMESTRALI (BMI, pressione arteriosa)
VALUTAZIONI ANNUALI (colesterolo HDL, trigliceridi, funzionalità tiroidea, immunoglobuline)
VALUTAZIONI AL RAGGIUNGIMENTO DELLA PUBERTA’ (escrezione urinaria
dell’ albumina (AER)
17. Il bambino diabetico deve seguire una
“dieta normocalorica” così ripartita:
ZUCCHERI COMPLESSI 45-50% dell’apporto energetico totale
MONO-DISACCARIDI 10-15%
PROTEINE 10-13%
LIPIDI ≤30%
di cui saturi <10% (alimenti di origine animale)
monoinsaturi 12-14% (olio d’oliva)
poliinsaturi 6-8% (olio di semi e pesce)
SALE ≤ 5g/di (se ipertensione <3g/die)
FIBRE ALIMENTARI SOLUBILI 20g/die (cereali, legumi, frutta e verdura)