2. La MDMA (metilenediossimetanfetamina),
più comunemente nota come Ecstasy è
una metanfetamina dagli spiccati effetti
eccitanti ed entactogeni, anche se non
propriamente allucinogeni. È un
composto sintetico ottenuto dal safrolo,
uno degli olii essenziali presenti nel
sassofrasso, nella noce moscata, nella
vaniglia, nella radice di acoro, e in diverse
altre spezie vegetali. Esistono altri
precursori naturali dell'MDMA, come il
piperonale.
3. L'MDMA ha conquistato
popolarità soltanto a
partire dagli anni
ottanta,
principalmente negli
Stati Uniti, grazie alla
sua capacità di
abbassare lo stato di
ansia e la resistenza
psichica dei soggetti,
nonché per le sue
proprietà sedative.
4. Fino al momento in cui venne messa al
bando l'MDMA è stata impiegata negli
Stati Uniti nelle cosiddette "terapie di
coppia“, come strumento enfatizzante con
il quale affrontare, in apparenza più
facilmente, i "nodi" dei rapporti di coppia,
con la mediazione e supervisione di un
analista.
5. Uno studio da parte del National Institute of Mental
Health ha rivelato che persone che facevano uso di
ecstasy e si stavano astenendo soffrivano di danni ai
neuroni nel cervello che trasmettono la serotonina,
sostanza chimica importante in molte funzioni critiche,
incluso il sonno, l’apprendimento e il bilanciamento delle
emozioni. I risultati dello studio indicano anche che
coloro che fanno uso di ecstasy sono a rischio nel
sviluppare danni permanenti al cervello che si possono
manifestare sotto forma di depressione, ansietà, perdita
di memoria ed altri disturbi neurologici.
6. L'uso può provocare stati depressivi latenti
in soggetti predisposti e può indurre
depressioni in soggetti che hanno assunto
dosi rilevanti o che ne fanno uso
frequente;
7. Studi condotti negli ultimi 15 anni hanno
dimostrato che più alta è la dose e più
frequente è l'uso, peggiori saranno gli
effetti a lungo termine.
8. Ipotermia: l'uso di
MDMA può portare
a ipertermia
(innalzamento della
temperatura
corporea)
specialmente in
conseguenza di
periodi di attività
prolungati come il
ballare;
9. alcuni consumatori
di ecstasy
esagerano nel
consumo di acqua
con lo scopo di
compensare la
perdita di liquidi e
l'ipotermia. È infatti
importante non
solo reintegrare le
riserve idriche ma
anche quelle
minerali;
10. Questa droga può causare cambiamenti
nella sintesi dell'ormone della diuresi che
ha come conseguenza una suscettibilità
maggiore all'iponatremia.
11. Nella classifica di
pericolosità delle
varie droghe
stilata dalla rivista
medica Lancet,
l‘ecstasy occupa
il diciottesimo
posto.
12. Lo stato euforico può durare da alcuni
minuti fino a un’ora. Gli effetti gratificanti
della droga vanno da individuo a
individuo e variano in base alla dose, la
purezza e l’ambiente in cui viene assunta.
13. Può produrre effetti stimolanti come un
accentuato senso di piacere e di fiducia in
sé stessi, oltre a un aumento dell’energia,
senso di tranquillità, accettazione ed
empatia verso gli altri.
14. Dal momento che l’ecstasy suscita
sentimenti amichevoli e di fiducia ed ha
un'azione di durata breve, alcuni medici
dichiarano che la droga ha un potenziale
valore come agente terapeutico.
15. L’ecstasy può causare effetti negativi
come:
nausea
allucinazioni
brividi e sudorazione
aumento della temperatura corporea
tremore
crampi muscolari
offuscamento della vista
16. Gli effetti cominciano dopo circa venti
minuti e possono durare per ore. Si
prova:
senso di fervore
senso di calma
essere a proprio agio
acutizzarsi della percezione dei
colori e dei suoni.
17. Alcune persone provano:
nausea
irrigidimento di braccia, gambe e
particolarmente della mascella
sete
insonnia
paranoia
moderato effetto allucinogeno