1. LETTERA DEL PRESIDENTE
Movimento Shalom e cooperazione
L’articolo 4 dello Statuto del Movimento dice che “Scopo dell’associazione è lo svolgimento di
attività di volontariato, prestata in modo personale, spontaneo e gratuito dai suoi aderenti, per
fini esclusivamente umanitari, culturali ed educativi. L’opera degli associati è diretta a
promuovere la mondialità, la giustizia, l’uguaglianza, la pace, nonché la difesa e l’attuazione
pratica dei diritti umani” e continua specificando in 15 punti quanto sopra detto.
Questo impegno è indirizzato principalmente a 3 settori fondamentali della vita umana come
l’alimentazione, l’alfabetizzazione e la sanità ma anche ad altre necessità dell’uomo quali il
lavoro e la casa.
Insieme ai progetti destinati alla costruzione di scuole e di strutture sanitarie, a coltivazioni
rispettose dell’ambiente, alla fornitura di acqua indispensabile per vivere, al sostegno a distanza
o all’affiliazione di bambini, all’estensione del microcredito a un numero sempre maggiore di
donne, alla realizzazione di case per piccoli orfani o abbandonati, alle strutture di accoglienza
per ragazzi e giovani donne che, per il fenomeno dell’inurbamento, lasciano i loro villaggi e
finiscono per girovagare nelle strade dei grossi centri urbani mettendo in serio pericolo la
propria esistenza, nelle iniziative del Movimento Shalom acquistano importanza sempre
maggiore progetti che vogliono formare persone capaci di sviluppare le potenzialità di ciascuno e
di vivere davvero in maniera dignitosa.
Mi riferisco ai corsi di formazione professionale (scuola di cucito, falegnameria, lavori edili,
panificazione, vivaistica, educazione e specializzazione sanitaria) dai quali escono maestranze
che trovano impiego in attività realizzate dall’impegno di volontari, soci, benefattori e partner,
ma anche a corsi di natura culturale (lingua e storia italiana, economia e agronomia, scienze
politiche e giuridiche, pace e diritti umani) indirizzati a coloro i quali intendono mettere in
gioco le proprie capacità intellettive. Per tutti deve valere un imperativo categorico: rinunciare a
ogni individualismo e contrapporre agli egoismi personali le giuste esigenze della società civile
impegnandosi a realizzare il bene comune oltre che soddisfare correttamente i propri bisogni.
L’aver constatato che alcune iniziative, nate dalla collaborazione con la nostra associazione, sono
oggi realtà capaci di sostenersi e gestirsi autonomamente, rafforza il convincimento di
perseguire progetti che offrano garanzia di durare nel tempo ed essere autosostenibili.
Contemporaneamente si può a chiedere ai beneficiari una partecipazione perfino paritaria alla
spesa di realizzazione delle varie attività attraverso l’impegno a restituire negli anni la propria
quota con una piccola trattenuta sugli utili.
In tal modo mi sembra che la cooperazione diventi veramente l'operare insieme, nel rispetto
reciproco, per raggiungere uno scopo meritevole e un fine comune in ogni iniziativa o attività
di imprenditoria etica.
A tutti coloro che, a vario titolo, lavorano in modo costruttivo con il Movimento, rivolgo un invito
a continuare la loro opera meritoria ed anche un sincero ringraziamento e un fraterno saluto.
Andrea Sansevero
2. PRESENTAZIONE
Siamo al secondo bilancio sociale, vogliamo migliorarci per comunicare con sempre maggiore
trasparenza e sinte6cità i risulta6 raggiun6 nell’anno 2009. Questo documento vuole essere,
anche, un’occasione per ringraziare tu< gli stakeholder (portatori di interesse) del Movimento
Shalom. Penso ai soci sparsi in buona parte del mondo, che hanno raggiunto il numero di
20.700, penso ai dipenden6 e ai collaboratori, ai partner pubblici e priva6, ai referen6
internazionali e ai beneficiari finali.
In quest’anno il Movimento si è impegnato par6colarmente nella formazione dei REFERENTI
INTERNAZIONALI che devono ges6re, in loco, i proge<, il loro stato di avanzamento e la loro
con6nuità nel tempo.
Il bilancio sociale è ar6colato in quaGro capitoli.
IDENTITA’
In questa sezione si ripercorre la storia del Movimento dalla sua nascita fino ad oggi,
evidenziando che i valori e la missione sono sempre quelli di una volta. La strategia si è arricchita
di 35 anni di esperienza nella scuola di pace e nella cooperazione.
PORTATORI D’ INTERESSE
In questo capitolo si delineano le risorse umane del Movimento. Quest’anno abbiamo voluto
meGere la lente di ingrandimento sui referen6 internazionali, sulla loro formazione e sul
monitoraggio del loro operare.
ATTIVITA’ SVOLTE
La sezione descrive i proge< movimenta6 nell’anno della scuola di pace e della cooperazione
internazionale. Gli indicatori economici che misurano l’impaGo sociale delle a<vità svolte sono
sta6 rileva6 periodicamente, ogni tre mesi, con ques6onari diversifica6 e invia6 alle varie sezioni
del Movimento in Italia e all’Estero.
DATI ECONOMICI E FINANZIARI
Nell’ul6mo capitolo si illustra il bilancio economico consun6vo, al 31 Dicembre 2009, redaGo
secondo i principi di competenza e di prudenza. Nonostante la crisi economica abbiamo avuto
una crescita nella raccolta fondi.
3. INDICE
LETTERA DEL PRESIDENTE
PRESENTAZIONE
Capitolo primo -‐ IdenFtà
1.1 La missione
1.2 I valori e la strategia
1.3 La nostra storia
1.4 Gli organi is6tuzionali
1.5 La struGura opera6va
1.6 La struGura organizza6va
1.7 Le prospe<ve di sviluppo
Capitolo secondo – I portatori d’interesse e il volontariato
2.1 Relazione con i portatori d’interesse
2.2 I soci
2.3 I dipenden6 e i collaboratori
2.4 I referen6 internazionali
2.5 Le coopera6ve
2.6 I beneficiari finali
2.7 I fornitori
2.8 I partner
2.9 Il volontariato
Capitolo terzo – AMvità svolte
3.1 Scuola di pace e cooperazione internazionale
3.2 La scuola di pace
3.3 La cooperazione internazionale
Capitolo quarto – DaF economici e finanziari
4.1 Introduzione al bilancio
4.2 ProspeGo sinte6co
4.3 Quello che i numeri non dicono
4.4 Composizione delle entrate
4.5 Incidenza dei cos6 di ges6one
4.6 Il 5xmille
Valutazioni
Movimento Shalom Indice 3
4. Foto: bambini burkinabè
4
Foto: tre volontari Marco Francesconi, Simeone Rwasa e Lorenzo Bandini
5. 1.1 LA MISSIONE
Il Movimento Shalom è un’associazione di volontariato nata nel 1974 per inizia6va di un
sacerdote della Diocesi di San Miniato (Pisa), don Andrea Cris6ani, con la missione di:
“educare alla pace, alla solidarietà e alla condivisione le nuove e vecchie generazioni.
Un’educazione che si serve delle opere per arrivare alla mente e al cuore delle persone. Una
pedagogia faEa più di faG e tesHmonianze che di parole. Un coinvolgimento di giovani e meno
giovani, delle isHtuzioni e degli enH pubblici e privaH su progeG di sostegno ai paesi in via di
sviluppo che aiuHno gli indigeni a crescere e potenziare le loro capacità. Una denuncia severa
nei confronH di un mondo dove la ricchezza è concentrata nelle mani di pochi e quei pochi
consumano l’80% delle risorse della terra.”( il Fondatore ).
A tale scopo Shalom affianca all’a<vità forma6va, svolta sopraGuGo in Italia, i proge< di
cooperazione autosostenibile in Africa, in Asia, in America e nell’Europa dell’Est.
Foto: due giovani Shalom in missione in Burkina Faso
Nell’anno 2009 è nata l’idea di favorire l’imprenditoria e6ca. Il progeGo prevede la
cos6tuzione di una società che ges6sca, nel rispeGo dei diri< delle popolazioni indigene, il
mercato della col6vazione, in Africa, di un biocarburante ricavato dalla Jatropha. Nei proge<
di cooperazione Il Movimento si pone quali obie<vi l’autosostenibilità e l’autodeterminazione,
in questa area rientrano le oltre 13.700 adozioni a distanza di bambini di tuGo il mondo
ges6te in 15 anni.
Movimento Shalom Iden6tà 5
6. 1.2I VALORI E LA STRATEGIA
Nel perseguire la sua missione Shalom si ispira ai valori della fratellanza, solidarietà, condivisione e
gius6zia.
La parola al Fondatore, Don Andrea Cris6ani
“Emerge sempre più chiaramente l’esigenza di
rintracciare valori comuni a cara8ere universale idonei a
disciplinare i molteplici rappor9 umani. I valori morali
riconosciu9 dalla tradizione cris9ana, in parte anche
dalle altre religioni e da chi dice di non credere ma vede
nell’altro un fratello da rispe8are ed aiutare, sono a
Foto: Don Andrea fondamento del nostro essere Shalom. I valori in cui ci
riconosciamo sono quelli della pace, della gius9zia e della
comunione fraterna. Il messaggio del Papa per la
giornata mondiale della pace 2009 “Comba8ere la
povertà, costruire la pace” ci rafforza nel nostro
cammino. Da sempre sosteniamo che solo la lo8a alla
povertà può aprire spiragli di luce sulla pace fra i popoli.”
Il metodo di intervento, che Shalom ha scelto per realizzare la propria missione , nel rispeGo dei
propri valori, si fonda sulla convinzione che la vicinanza e la prossimità ai poveri tra i poveri è
decisiva per un’educazione alla solidarietà, alla condivisione e alla gius6zia. Così, le a<vità svolte
nell’ambito della scuola di pace e della cooperazione internazionale hanno l’unico fine di educare
alla fratellanza, nel rispeGo di ogni iden6tà culturale, sociale e religiosa.
La strategia si basa sul riconoscimento ed il rispeGo dei diri< umani, sulla valutazione concreta di
aGuazione dei proge< e del loro proseguimento nel tempo e sull’autodeterminazione delle
popolazioni indigene. Il Movimento opera in Italia e nel mondo con il metodo del partenariato,
fondando sezioni Shalom in loco reGe da referen6 affidabili, mo6va6, efficien6 e forma6. Sono
ques6 referen6, costantemente monitora6 da collaboratori esterni e volontari italiani esper6 nelle
varie discipline, che ges6scono e garan6scono la realizzazione dei proge<. Shalom meGe a
disposizione la sua capacità ed esperienza nel raccogliere i fondi, nel coinvolgere le is6tuzioni, nel
fornire le proprie consulenze tecniche e nel garan6re l’e6cità degli interven6 esegui6 .
Movimento Shalom Iden6tà 6
7. 1.3LA NOSTRA STORIA
Il Movimento Shalom nasce, a Staffoli, nella Diocesi di San
LA NASCITA Miniato (PI), nel 1974, grazie all’impegno di don Andrea
1974 Cris6ani. Si inizia a parlare del Movimento ai giovani dei
paesi vicini spostandosi in bici ed in motorino, così in pochi
mesi nascono altri gruppi Shalom.
LE PRIME ATTIVITA’ Nel Giugno del 1975 si contano 50 aderen6 al
Movimento.
1974 -‐ 1986 In ques6 anni si formano gli animatori dei gruppi giovanili
e si organizzano campi es6vi per i ragazzi.
Alla fine degli anni ’80 prende corpo l’a<vità di
I PRIMI VIAGGI cooperazione mediante i primi viaggi umanitari. I volontari
1987 -‐ 1989 Shalom, a loro spese, si recano nei vari paesi in via di
sviluppo. Nel 1989 vengono portate 100 milioni di lire in
Burkina Faso.
Negli anni ’90 il Movimento si sviluppa sia
COOPERARE ED EDUCARE nell’ ambito educa6vo che in quello della
1990 -‐ 1999 cooperazione. Nasce il progeGo “scuola di
pace” e la cooperazione diviene impulso per
l’autodeterminazione.
In ques6 anni si registra un forte incremento della
compagine sociale, aumentano i soci ordinari e sostenitori,
in Italia e all’estero.
SHALOM CRESCE Nel 2008 i soci sono 20.202.
2000 -‐ 2008 Si mol6plicano le collaborazioni con le scuole, gli en6 priva6
e le is6tuzioni. I proge< di cooperazione divengono più
struGura6 e struGurali e ges66 direGamente ed in
con6nuità dai gruppi Shalom locali all’estero.
Movimento Shalom Iden6tà 7
8. Foto: il vivaio della Jatropha con il personale impegnato e una volontaria
Anno 2009 E’ l’anno in cui si promuove “l’imprenditoria e6ca”. Il Movimento comprende
che occorre legare la solidarietà agli inves6men6 economici di priva6 e società. In Burkina
Faso, Shalom si fa garante affinché le popolazioni indigene abbiano un giusto salario per
l’a<vità agricola svolta nella produzione di ortaggi e della Jatropha.
I soci raggiungono il n° di 20.700 e i volontari aGvi il n° di 1.100.
Gli evenH nazionali vedono un coinvolgimento di n° 300 volontari.
La solidarietà produce € 3.450.962,64.
Movimento Shalom Iden6tà 8
9. 1.4 GLI ORGANI ISTITUZIONALI
Shalom ai fini della gesFone della scuola di pace e della cooperazione internazionale si
avvale dei seguenF organi isFtuzionali:
ASSEMBLEA DEI SOCI -‐ “ organo sovrano le cui decisioni obbligano i soci.”
Aualmente fra soci fondatori, ordinari, sostenitori e onorari si arriva al n° di 20.700.
Nel 2009 si è riunita 2 volte. Hanno partecipato agli incontri mediamente 90 soci.
CONSIGLIO DI INDIRIZZO -‐ "Il consiglio d’indirizzo è formato dal responsabile di ciascuna
commissione, dai referen6 delle sezioni territoriali, dal presidente, dai vice presiden6, dal
segretario, da un delegato del consiglio economico.”
Aualmente è composto da 86 soci presenF a vario Ftolo.
Nel 2009 si è riunito 4 volte. Hanno partecipato agli incontri mediamente 60 soci .
PRESIDENTE E UFFICIO DI PRESIDENZA -‐ “Il presidente è il legale rappresentante
dell’associazione e massimo organo, viene eleGo dal consiglio d’indirizzo. L’ufficio di presidenza
ha poteri decisionali.”
L’ufficio di presidenza a8ualmente è composto da 6 soci.
Nel 2009 si è riunito 7 volte.
CONSIGLIO ECONOMICO -‐ “Ha la funzione di predisporre il bilancio consun6vo e preven6vo.”
A8ualmente è composto da 7 soci e 3 sindaci revisori.
Nel 2009 si è riunito 3 volte.
COLLEGIO SINDACALE -‐ “La ges6one economica dell’associazione è controllata da un Collegio
dei revisori, cos6tuito da 3 membri, ele< ogni 3 anni, rieleggibili, dall’assemblea dei soci.
Partecipano agli incontri del consiglio economico.”
Movimento Shalom Iden6tà 9
11. 1.5 LA STRUTTURA OPERATIVA
IN ITALIA
Fanno parte della struGura opera6va italiana i dipenden6
del Movimento :
LUCA GEMIGNANI, KATIA CENTRONE, FEDERICO ARRIGHI,
GIUSEPPINA LOPARDO.
Alcuni servizi del Movimento sono demanda6 alla
coopera6va sociale GHANDI e alla coopera6va TERRA
MADRE alle cui dipendenze lavorano:
LUCA TESTI, ANDREA TAMBURINI, CHIARA BALDINI (per la
coopera6va Gandhi)
VALTER ULIVIERI (per la coopera6va Terra Madre)
ALL’ESTERO
BURKINA FASO :
Jonas Hamidou Guia6n;
I referen6 internazionali
Akille Kafando;
che, con6nua6vamente,
Sabine Zongo;
svolgono in loco un’a<vità
Edouard Minoungou;
in nome e per conto di
Jean Paul Mone;
Shalom e percepiscono un
Pascaline Oulene
giusto salario. Fanno parte
della struGura opera6va
UGANDA :
all’estero
Leonard Kawuma
GABRIELLA MESSERINI, volontario in sede dice:
“Le persone che lavorano nel e per il Movimento sono la risorsa
fondamentale su cui si sviluppa l’aGvità necessaria al
perseguimento della strategia Shalom.
La loro dedizione, professionalità , passione e disinteresse per lo sHpendio
meraviglia in un mondo dove vige l’indifferenza, l’arrivismo, l’irresponsabilità,
l’ ipocrisia.
Grazie anche alla loro operosità Shalom è potuto crescere fino a diventare
un’associazione conosciuta in tuEa Italia ed in gran parte del mondo.
Movimento Shalom Iden6tà 11
12. 1.6 LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA
Shalom è struurato in Italia e all’estero in sezioni o gruppi e in commissioni operaFve.
Inoltre sono presenF singoli volontari che rappresentano localmente il Movimento e ne
promuovono le aMvità e i progeM.
LE SEZIONI TERRITORIALI
Sono gruppi di volontari , in Italia e all’estero, struGura6 che portano avan6 le a<vità ed i
proge< del Movimento.
ITALIA
LOCALITA’ REFERENTI
ANDEZENO (Torino) Irene Vacchina
BIENTINA (Pisa) Giuliano Bandecchi
CASELLE IN PITTARI (Salerno) Antonio Savino
CERRETO GUIDI (Firenze) Luisa Gini
FIRENZE Roberta Boni
FORCOLI (Pisa) Marco Bimbi
FUCECCHIO (Firenze) Stefano Torre
MARCIGNANA (Firenze) Paola Parigi
MERINE (Taranto) Alessandro D’Elia
MONOPOLI (Bari) Giovanni Ostuni
MOTTOLA (Taranto) Vita Maria Sasso
NAPOLI Donatella Mon6
PISA Aldo Fogli
PONSACCO (Pisa) Paola Bani
PONTEDERA (Pisa) Donatella Sanesi
PRATO Enrico Spinelli
SAN MINIATO (Pisa) Maresca Morelli
SCARPERIA (Firenze) Giampaolo Nieri
STAFFOLI (Pisa) Silvio Della Maggiore
TARANTO Lucia Parente
VALDARNO Adama Guey (senegalese)
Movimento Shalom Iden6tà 12
13. LE SEZIONI TERRITORIALI
ALL’ESTERO
LOCALITA’ REFERENTI
ANGOLA Graciano Catumbela
BENIN Suor Victoire Kakpovi
BURKINA FASO Jonas Hamidou Guia6n,
Suor Sabine Kima
CONGO BRAZZAVILLE Suor Hortensia Thecla Nsimba
ETIOPIA Paolo Caneva,
Tamire Endrias
KENYA Eugenio Lissandro
REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL Joseph Masumu Nzimbala
CONGO Wasingya Kasereka Lucien
TOGO Amavi Elevagnon Daniel
UGANDA Leonard Kawuma,
Suor Felicitas Babirye
Foto: il presidente Andrea Sansevero con alcuni referenH internazionali
Movimento Shalom Iden6tà 13
14. LE COMMISSIONI
Sono gruppi di volontari che seguono seGori specifici di intervento
COMMISSIONE COORDINATORE
ADOZIONI INTERNAZIONALI Luca Mar6ni
ARTISTI PER LA PACE Giorgio Giolli
BURKINA FASO Paolo Corsi
COMUNICAZIONE Elia Mannucci
DIRITTI UMANI Elia Mannucci
EDILE Luca Lastri
EVENTI Samuele Giachè
GIOVANI Nico Russoniello
SCUOLA Cris6ana Baron6
SVILUPPO AGRICOLO Maria Grazia Lazzeri
UGANDA Massimo Bucci
SANITA’ Paolo Corsi
Movimento Shalom Iden6tà 14
16. REFERENTI TERRITORIALI
Sono singoli volontari che rappresentano localmente il Movimento e ne
promuovono le a<vità ed i proge<.
ANOUSHIRAVAN AMINI Livorno ELVIO BOLANO Portoferraio
VINCENZINA BULLITA Cagliari AYMAN LAMEI EgiGo
MANOLA POLVEROSI Castelfioren6no MARGHERITA SOLIANI Quarrata
MARIA LAURA LAMI Castelfranco MARCO PONTICELLI Rignano Sull’Arno
GIANCARLO BUCCI Empoli SAMUELE GIACHE’ San Romano
ANNA CAPORALI Pistoia CRISTINA CECCARINI Santa Croce
sull’Arno
ANNA FERRETTI Capannoli LEANDRO CADREZZATI Sieci
CARLO PARENTI Milano MARCELLO LASCHI Siena
CINZIA MORELLI Montaione LUCA CHICHI Sovigliana
EMIDIO GRANCHI Montecalvoli VALTER ULIVIERI Piombino
GABRIELE GRONCHI Capanne MARIA VIRGINIA DE NEGRI S6n6no
CLAUDIO TERRENI Montopoli MARIA CRISTINA FRANCESCHINI
Viareggio
ALFONSO CUOMO Orentano ISIDORO MAWOULE AMAVI Valdarno
ANNA MENCARELLI San Vincenzo DIXIT CLETUS Archama (India)
ROBERTO RODRIGUEZ Argen6na DOMINIC PINHEIRO Kerala (India)
GIUSEPPINA MANGHESTEAB Eritrea FRANCINE MENDEZ Kochi (India)
FIRAS HANNA Iraq WASINGYA KASEREKA LUCIEN (R.D.
Congo)
GERVAIS BANSHIMIYUBUSA (Burundi) SIYUM KIFLEGHIORGHIS (Eritrea)
Movimento Shalom Iden6tà 16
17. 1.7 PROSPETTIVE DI SVILUPPO
Shalom nell’anno 2009 ha visto un forte sviluppo di proge< e di a<vità in genere
sopraGuGo nel con6nente Africano. Il Movimento ha consolidato la sua vocazione ad essere
una fabbrica di pensiero dove si costruisce insieme una società globale più equa, più giusta, più
solidale.
PROSPETTIVE DI SVILUPPO PREVISTE NEL BILANCIO 2008
PER L’ANNO 2009
prospeMve realizzazione valutazione
Realizzato seminario
internazionale forma6vo con
Formazione referen6
internazionali giovani di 7 paesi africani.
buono
StruGurazione ufficio stampa Realizzato buono
Promuovere le adozioni a Realizzate n° 793 nuove
adozioni in Burkina Faso, soddisfacente
distanza
E6opia, Eritrea, Uganda, Kenya
e India
Migliorare l’unitarietà nella Sono sta6 fa< 3 incontri per
definizione dei proge< non soddisfacente
la formazione dei volontari al
all’interno del Movimento
fine di un cammino unitario
nella progeGazione degli
interven6 di cooperazione
Sono sta6 fa< passi avan6 per
Ampliare il numero di paesi l’accreditamento in Rep. Dem.
dove svolgere adozioni Non soddisfacente
Congo e in E6opia, ma non c’è
internazionali stato il completo
riconoscimento
E’ stato avviato il progeGo per
Sviluppare i proge< nel la col6vazione della Jatropha Soddisfacente
seGore agricolo in Burkina Faso
Movimento Shalom Iden6tà 17
18. Prospettive di sviluppo per l’anno
2010
ProspeMve di sviluppo Come realizzarle
Promuovendo la nascita di almeno 2
AMvare nuove sezioni in Italia e all’estero sezioni in Italia ed altreGante all’estero.
.Aprendo 1 università a Ouagadougou in
Affermare sempre più il primato della Burkina Faso e 1 in Burundi.
cultura e della formazione ai valori
Shalom ProgeGare 1 “casa Shalom” in Terra
Santa.
Ampliare il numero di paesi dove OGenendo il riconoscimento in E6opia e
svolgere adozioni internazionali in Congo.
Concre6zzare un progeGo auto
sostenibile in Togo. Dare inizio alla
AMvare almeno 2 nuovi progeM di costruzione di deposi6 per il progeGo
Cooperazione “una banca dei Cereali” in Burkina Faso.
Promuovere le Adozioni a distanza Inves6re sulla visibilità di questo
progeGo.
Movimento Shalom Iden6tà 18
20. 2.1 RELAZIONE CON I PORTATORI D’INTERESSE
I portatori di interesse (stakeholder) sono tu< coloro che, a vario 6tolo, sono coinvol6
nell’a<vità di un soggeGo profit o non profit.
Nel Movimento gli stakeholder sono individui e gruppi, aziende private e pubbliche,
en6 e is6tuzioni, comunità locali italiane e straniere, sono i lavoratori dipenden6 e i
collaboratori, i fornitori, i beneficiari e i beneficia6, sono la comunità e la colle<vità in
genere, l’opinione pubblica e i soci.
Shalom 6ene relazioni aperte al confronto e al rispeGo delle aGese di ogni portatore di
interesse.
Il collante che lega gli stakeholder tra loro e col Movimento è rappresentato
dall’ “idem sen6re” nei confron6 dei valori della pace e della solidarietà. I
par6colarismi vengono così supera6 in ragione di un rapporto di dialogo con6nuo ed
aperto.
In questo capitolo verranno presenta6 gli stakeholder direGamente coinvol6
nell’a<vità Shalom, con par6colare riguardo ai referen6 internazionali.
Soci
Dipenden6 e
Partner Collaboratori
Referen6
Fornitori Internazionali
Beneficiari
Coopera6ve
Finali
Movimento Shalom I portatori d’Interesse e il volontariato 20
21. 2.2 I SOCI
Soci
Soci Numero
Soci nel mondo 20.700
In Italia 11.050
All’ Estero 9.650
Donne 12.360
Uomini 8.340
I SOCI SI DISTINGUONO IN :
q ordinari : coloro che in maniera con6nua6va lavorano per gli ideali del
Movimento, promuovono a<vità di raccolta fondi, seguono proge< di cooperazione
e sensibilizzazione, affiancano i dipenden6 e i collaboratori Shalom nelle a<vità di
ges6one;
q sostenitori : tu< coloro che hanno un’adozione a distanza o internazionale e
coloro che hanno contribuito economicamente alla realizzazione di un progeGo e/o
di un’ a<vità.
q onorari : coloro che per meri6 culturali, umanis6, scien6fici hanno contribuito
allo sviluppo ed alla promozione del Movimento.
Foto: gruppo giovani volontari di Ouagadougou (Burkina Faso)
Movimento Shalom I portatori d’Interesse e il volontariato 21
22. 2.3DIPENDENTI E COLLABORATORI
La struGura opera6va del Movimento Shalom è formata da persone che DipendenF e
ogni giorno si meGono a servizio dei volontari, dei proge< e delle inizia6ve Collaboratori
promosse.
Il personale, opera presso la sede centrale del Movimento Shalom, con la
sola eccezione di 1 dipendente che presta il suo servizio presso la sezione
di Taranto.
Foto: Chiara Baldini e Jean-‐Paul Monè
ITALIA
DIPENDENTI COLLABORATORI
3 1
AFRICA
DIPENDENTI COLLABORATORI
5 2
Movimento Shalom I portatori d’Interesse e il volontariato 22
23. 2.4 I REFERENTI INTERNAZIONALI
I ReferenF
Internazionali
In questo bilancio sociale vogliamo porre la lente di ingrandimento su una categoria di
stakeholder, dai quali dipende in larga parte la sopravvivenza dei proge< di cooperazione,
i referen6 internazionali. Di ques6, alcuni svolgono un’a<vità sistema6ca e con6nua6va e
per questo percepiscono un giusto salario, altri, in quanto facen6 parte di congregazioni
religiose oppure perchè operano solo saltuariamente fanno volontariato puro.
Nel paese di riferimento il referente internazionale è il coordinatore per tuGe le a<vità
Shalom ed è colui che guida il gruppo di persone autoctone che contribuiscono, con
compi6 e funzioni diversificate, alla realizzazione dei proge< di educazione alla pace e di
cooperazione.
In seguito ad un periodo di formazione, i referen6 svolgono i propri compi6 con
autonomia ma in relazione costante e con6nua con la sede centrale.
Movimento Shalom I portatori d’Interesse e il volontariato 23
24. SHALOM NEL RAPPORTO CON I PROPRI
REFERENTI SI PONE I SEGUENTI OBIETTIVI:
DARE UN’ADEGUATA FORMAZIONE PER FARLI CRESCERE
PROFESSIONALMENTE E AI VALORI DEL MOVIMENTO
RAFFORZARE I RAPPORTI DI FIDUCIA E TRASPARENZA
CHIEDERE RENDICONTAZIONI SEMESTRALI, CON REPORTERS, DELLE ATTIVITA’
SVOLTE
PROMUOVERE LA SCELTA DEI PROGETTI IN BASE ALLE PRIORITA’ INDIVIDUATE
IN LOCO
FARLI PRENDERE COSCIENZA DELLA POSSIBILITA’ E NECESSITA’ DI DIVENTARE
PROTAGONISTI DEL LORO SVILUPPO
SVILUPPARE GLI IDEALI DEL MOVIMENTO NEL LORO PAESE
AIUTARLI NELLE RELAZIONI E COLLABORAZIONI CON LE ISTITUZIONI CIVILI E
RELIGIOSE
Foto: Don Andrea con alcuni referenH internazionali
02/10/2010 I portatori d’Interesse e il volontariato 24
25. Burkina Faso: Suor Sabine Kima e Jonas
Hamidou Guia6n
Repubblica Democra9ca del Congo: Joseph
Masumu Nzimbala e
Wasingya Kasereka Lucien
Togo: Elevagnon Daniel Amavi
Congo Brazzaville: Suor Hortensia Thecla
Nsimba
Eritrea: Suor Giuseppina Manghesteb e
Padre Siyum Kifleghiorghis
E9opia: Paolo Caneva e Tamire Endrias
Uganda: Leonard Kavuma
Angola: Graciano Catumbela
Benin: Suor Victoire Kakpovi
Kenya: Eugenio Lissandro
Burundi: Mons. Gervais Banshimiyubusa
Egi8o: Ayman Lamei
Argen9na: Mons Roberto Rodriguez
India: Padre Dixit Cletus, Padre Dominic
Pinheiro e Suor Francine Mendez
Iraq: Firas Hanna
Movimento Shalom I portatori d’Interesse e il volontariato 25
26. LA PAROLA AI REFERENTI
Da: Kavuma Leonard, referente per l’Uganda
Inviato: domenica 31 gennaio 2009 22.32
A: shalom
Oggeo: Re:
Cari Amici Shalom, un saluto cordiale dall’ Uganda.
Il numero delle sezioni Shalom sta crescendo.
Abbiamo aperto a Kampala, Mityana, Mwera e
Mubende. Ai corsi di formazione hanno partecipato
mol6 giovani. Il progeGo del microcredito offre una
grande occasione per combaGere la povertà delle
famiglie locali, sopratuGo quelle che abitano nei
villaggi.
Un saluto cordiale
Suor Ortensia Nsimba del Congo Brazzaville, nostro
referente internazionale, ci scrive:
Sempre nell’ambito di dare un aiuto alle ragazze perché
abbiano un posto nella società e possano essere rispeGate,
il Movimento Shalom congolese con il sostegno della
Comunità delle Suore si è impegnato ad aiutare le giovani
che sono disoccupate. Cosi, abbiamo messo a disposizione
due macchine da cucito. Le ragazze vengono ad imparare a
cucire il martedì dopo mezzogiorno. Una mamma si è resa
disponibile ad insegnare loro il cucito. Sono inizia6ve da
incoraggiare. Speriamo di produrre abbastanza per poter
vendere i lavori esegui6.
Il Movimento Shalom del Congo Brazzaville conta sulla
grazia di Dio e sul vostro sostegno per realizzare le sue
a<vità. Grazie per il vostro aiuto.
Movimento Shalom I portatori d’Interesse e il volontariato 26
27. 2.5 LE COOPERATIVE
CooperaFve
Il Movimento Shalom si è dotato di due coopera6ve, al fine di meglio promuovere e
coordinare a<vità e proge< nei seGori educa6vi, amministra6vi e di cooperazione allo
sviluppo. Esse hanno sede in San Miniato, presso l’ufficio centrale del Movimento e
perseguono le stesse finalità con lo stesso metodo. Nascono dall’esigenza di sostenere
seGori ed interven6 specifici, non perseguibili dall’ ONLUS.
La coopera6va Mahatma Gandhi è stata cos6tuita nel 2000 ed è
una coopera6va sociale a mutualità prevalente di 6po A; porta
avan6 proge< o porzione di essi nei seGori educa6vi e
amministra6vi. È composta da 12 soci, di cui 3 lavoratori. E’ iscriGa
alla confederazione di coopera6ve denominata “Confcoopera6ve”
e all’albo della Regione Toscana delle coopera6ve sociali. Nel 2008,
al presidente in carica Donatella Sanesi, è subentrato il nuovo
presidente Franca Baldini, eleGo in sede di rinnovo cariche
dall’assemblea dei soci.
La coopera6va TerraMadre, si è cos6tuita nel 2006 ed
è configurata come una coopera6va di lavoro. Porta
avan6 proge< di cooperazione e a<vità di sviluppo e
commercializzazione nel seGore agricolo e
ortofru<colo. È composta da 5 soci di cui 1 lavoratore.
È iscriGa alla “Lega delle Coopera6ve”.
AGualmente il presidente in carica è Valter Ulivieri che
è anche socio lavoratore.
Movimento Shalom I portatori d’Interesse e il volontariato 27
28. 2.6 I BENEFICIARI FINALI
Beneficiari
Finali
Nel prospeGo vengono indica6 i beneficiari finali dei proge<.
Ques6 sono diversifica6 fra beneficiari della scuola di pace e della cooperazione.
SCUOLA DI PACE
BENEFICIARI
97.000
fra giovani, adul6 e membri delle comunità
locali
Italia, Burkina Faso, Uganda, Togo, Benin,
Congo, E6opia, Iraq
COOPERAZIONE
INTERNAZIONALE
BENEFICIARI
47.000
fra col6vatori, donne, uomini, bambini,
comunità locali, famiglie,produGori equo e
solidali,
Italia,Burkina Faso, EgiGo, Eritrea, E6opia,
India, Kenya, Sudan, Ucraina, Uganda,
Congo, Burundi
Movimento Shalom I portatori d’Interesse e il volontariato 28
29. FOTO: Ragazzi al campeggio esHvo a Collegalli (FI)
FOTO: Volontari Shalom a Gorom Gorom
Movimento Shalom I portatori d’interesse e il volontariato 29
30. 2.7 I FORNITORI
Fornitori
La scelta dei fornitori avviene in base alla professionalità ed alla sensibilità
che ques6 hanno rispeGo alle a<vità educa6ve e di solidarietà promosse.
Rusconi Viaggi Srl Fondiaria – Sai Spa CaGolica Assicurazione Soc.
Coop.
Libero Mondo Soc. Coop. Equoland Soc. Coop. Arl Roba dell’Altro Mondo Soc.
Sociale Coop.
Emporio Equo e Solidale Alce Nero & Mielizia Il Villaggio dei Popoli
Coop. Soc.
L’Utopia Arl Menicagli doG. Gianluca Nencioni Lucia
Elaborazione Da6
Studio Falaschi Eurografica Nuovastampa Snc
Banca Toscana Banca Popolare Puglia e Cassa di Risparmio Lucca
Basilicata Pisa Livorno
Cassa di Risparmio di San Cassa di Risparmio di Monte dei Paschi di Siena
Miniato SpA Volterra
Poste Italiane Di Gioia Omat
Foto: Anna Bruni, volontaria, con un bambino burkinabè
Movimento Shalom I portatori d’Interesse e il volontariato 30
31. 2.8 I PARTNER
Partner
I Partner Shalom che hanno partecipato economicamente, nell’anno 2009,
ai proge< promossi dal Movimento sono i seguen6:
Regione Toscana Provincia di Pisa – Comune di Cerreto Guidi
Is6tuzione Centro Nord Sud
Comune di Piombino Comune di Pontedera Comune di Fucecchio
Comune di Ponsacco Comune di San Miniato Unido
Fondazione Cassa di Fondazione CaGolica Fondazione Monte dei
Risparmio di San Miniato Paschi di Siena
Italsilva – Spuma di Associazione Culturale Cesvot
Sciampagna Fantagiocando
CFT -‐ Traspor6 Consorzio Etruria Gruppo Lupi Es6ntori Spa
Misericordia di Empoli Unicoop Firenze Unicoop Tirreno
Acque Spa Lorenzini & C. Srl CNV
Foto: Joseph Masumu , referente internazionale, Don Andrea e bambini congolesi
Movimento Shalom I portatori d’Interesse e il volontariato 31
32. 2.9 IL VOLONTARIATO
Il Movimento ha un grande patrimonio rappresentato dai suoi volontari, che, mo6va6
dalla missione di Shalom, meGono a disposizione le loro professionalità, competenze
e capacità.
Shalom è un’associazione di volontariato e come tale il suo
capitale inesFmabile sta proprio nei suoi volontari.
Le a<vità di volontariato si possono dis6nguere in tre aree: volontariato in Italia,
internazionale ed all’estero.
Dell’area del volontariato italiano fanno parte i volontari in sede e i volontari che, a
qualsiasi 6tolo, partecipano alla diffusione degli ideali Shalom e alla realizzazione di
even6 per promuovere i proge<.
IN ITALIA
VOLONTARI IN SEDE
Sono coloro che svolgono, con regolarità, un lavoro di supporto ai dipenden6 e ai
collaboratori del Movimento.
VOLONTARI NUMERO N° ORE VALORE STIMABILE
LAVORATE/ANNO
Pari a 1dipendente a
tempo pieno 1 part-‐
VOLONTARI IN
SEDE
16 3.600 6me per un valore
di € 50.400,00
Movimento Shalom I portatori d’Interesse e il volontariato 32
33. VOLONTARIATO
IN ITALIA
VOLONTARI A QUALSIASI TITOLO
I volontari sparsi in tuGa Italia, da quelli delle grandi ciGà come Roma, Napoli e Taranto a
quelli dei piccoli centri come Andezeno (TO) e Caselle in PiGari (SA), svolgono varie
a<vità, dal sostegno di even6 nazionali, all’organizzazione di momen6 di riflessione e
conviviali in loco, dalla diffusione degli ideali Shalom, alla formazione ai valori della pace
e solidarietà, dalla promozione di proge< di cooperazione al loro sostegno grazie alle
varie competenze professionali.
Volontari Numero N° ore lavorate/ Valore sFmabile
anno
Pari a 9 dipenden6 a
Volontari in Italia 950 19.000 tempo pieno per un
valore di € 266.000,00
Pari a 3 dipenden6 a
Volontari per gli
evenF nazionali 300 7.200 tempo pieno ed 1 a part-‐
6me per un valore di €
100.800,00
Foto: Aldo Fogli e PucceG Marlo, volontari, con il Governatore del Bas-‐Congo
Movimento Shalom I portatori d’Interesse e il volontariato 33
34. GLI EVENTI NAZIONALI
Foto: partecipanH al 1° maggio
NOME EVENTO XXXIV° FESTA DELLA PACE
PERIODO I° maggio 2009
LUOGO DI Collegalli – Montaione (FI)
SVOLGIMENTO
NUMERO VOLONTARI
60
IMPEGNATI
PERSONE COINVOLTE
600
ENTRATE 4.470,00 euro
USCITE 18.977,78 euro
PARTNER DELL’EVENTO Comune di Montaione, Cassa di Risparmio di San Miniato, Regione
Toscana, Unicoop Firenze
Assemblea nazionale dei sostenitori delle adozioni a distanza. Incontro
diba<to sul tema “Terra Santa: perché tanto odio nella terra della
PROGRAMMA Parola?” Sono intervenu6 Andrea Fagioli, vicedireGore Toscana Oggi,
Elzir Ezzedin Imam di Firenze, Bruno Di Porto, rappresentante comunità
DELL’EVENTO
ebraica di Pisa, S.E. Mons. Fausto Tardelli Vescovo di San Miniato,
Massimo Toschi assessore alla pace riconciliazione e perdono della
Regione Toscana.
Movimento Shalom I portatori d’Interesse e il volontariato 34
35. NOME EVENTO XXXV° FESTA DELLA MONDIALITA’
PERIODO 8 dicembre 2009
LUOGO DI Massa Mari<ma (MC)
SVOLGIMENTO
NUMERO
VOLONTARI
30
IMPEGNATI
PERSONE
COINVOLTE
250
ENTRATE
2.990,00 euro
USCITE
6.116,00 euro
Diocesi di Massa Mari<ma, Diocesi di San Miniato, Conferenza
PARTNERS
Episcopale Toscana, Regione Toscana, Fondazione Giovanni Paolo II, Cavalieri
DELL’EVENTO
del Santo Sepolcro e PaGuglia Terra Santa Agesci
Convegno sul tema “L’olocausto ignorato” relatori Lucia Ferrari giornalista di
PROGRAMMA Rai 3, Franco Cardini storico, S.E. Mons. Fausto Tardelli Vescovo di San Miniato.
DELL’EVENTO Presentazione del libro “I bracconieri della pace” con interven6 di Fausto
Pe<nelli giornalista Rai e Giampaolo Grassi autore e giornalista Ansa.
Foto: i relatori del 8 dicembre
02/10/2010 I portatori d’Interesse e il volontariato 35
36. NOME EVENTO CAMPAGNA IL CUORE SI SCIOGLIE
PERIODO Dicembre 2009
LUOGO DI
6 ipermerca6 e nei vari super e mini merca6 del territorio toscano di Unicoop
SVOLGIMENTO
Firenze
NUMERO
VOLONTARI
30
IMPEGNATI
NUOVE
492
ADOZIONI
ENTRATE 98.400,00 euro
USCITE
0,00 euro
PARTNER Unicoop Firenze
DELL’EVENTO
PROGRAMMA Presidio dei pun6 vendita coop da parte dei volontari per promuovere la
DELL’EVENTO realizzazione di nuove adozioni a distanza in Burkina Faso.
NOME EVENTO
MELE PER LA PACE 2009
PERIODO 31 oGobre, 1 novembre, 7 novembre, 8 novembre
LUOGO DI Nelle maggiori piazze di Italia e in alcuni ipermerca6 di Unicoop Firenze e
SVOLGIMENTO Unicoop Tirreno
NUMERO
VOLONTARI
180
IMPEGNATI
PERSONE
Oltre 10.000
COINVOLTE
ENTRATE
37.440,52 euro
USCITE
5.370,00 euro
PARTNER Unicoop Firenze, Unicoop Tirreno, Coop Italia, Baccini OrtofruGa, Cedit, Sardelli
DELL’EVENTO OrtofruGa, CFT traspor6, Dinamica traspor6, Vip, Melinda, GF Zani, Melani
La Campagna “Mele della Pace” consiste nella vendita di mele al prezzo simbolico
PROGRAMMA
di € 5,00 a pacco. Nel 2009 la Campagna “Mele della Pace” ha finanziato il
DELL’EVENTO
“ProgeGo Crescere” nella Regione del Bas Congo.
02/10/2010 I portatori d’Interesse e il volontariato 36
37. VOLONTARIATO
INTERNAZIONALE
Viaggi di esperienza
Il Movimento Shalom offre la possibilità, a chiunque voglia fare un’esperienza di volontariato
in un paese in via di sviluppo, di prestare la propria opera, a seconda delle proprie
competenze, nei vari proge< di cooperazione. Il volontario parteciperà ad un breve corso di
formazione per definire e organizzare l’azione che andrà a svolgere.
Nel 2009 sono sta6 fa< 5 viaggi dando la possibilità di vivere questa esperienza a 15
volontari. Permanenza: da un minimo di 20 giorni a un massimo di 3 mesi. Paesi: Burkina
Faso, E6opia, Uganda, Repubblica Democra6ca del Congo, Kenia
Foto: Giancarlo Pinna e Vincenzina Bullita, volontari in Burkina Faso
Viaggi di conoscenza
Il Movimento Shalom offre la possibilità di fare conoscenza di un paese in via di sviluppo, di
verificare che i contribu6 eroga6 siano veramente anda6 a buon fine, di conoscere i bambini
adoGa6 a distanza, di partecipare a viaggi umanitari.
Nel 2009 sono sta6 fa< 10 viaggi dando la possibilità di vivere questa esperienza a 127
volontari. Permanenza: da un minimo di 8 a un massimo di 15 giorni. Paesi: Burkina Faso,
E6opia, Uganda, Repubblica Democra6ca del Congo.
Movimento Shalom I portatori d’Interesse e il volontariato 37
38. VOLONTARIATO
ALL’ESTERO
Nello spirito del Movimento le sezioni internazionali hanno sviluppato a<vità di
volontariato sia a livello educa6vo, che solidale. Il numero dei volontari sta crescendo
par6colarmente nei paesi africani dove Shalom ha concentrato la sua a<vità.
Foto: volontarie burkinabè in cucina
Dove: Benin, Burkina Faso, Congo Brazaville, E6opia, Repubblica
Democra6ca del Congo, Togo, Uganda.
QuanF: 134 volontari a<vi.
AMvità svolte: difesa diri< umani, alfabe6zzazione, sostegno
alimentare, microcredito, aiuto all’infanzia, educazione e formazione
dei giovani.
Movimento Shalom I portatori d’Interesse e il volontariato 38
40. 3.1 SCUOLA DI PACE E COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Il Movimento Shalom opera in due ambi6 principali e complementari, la scuola di
pace e la cooperazione internazionale.
Nella scuola di pace rientrano tuGe le a<vità “poli6che”, sociali e culturali tese
all’educazione, alla sensibilizzazione e all’informazione sui VALORI e la MISSIONE di
Shalom.
La scuola di pace è il laboratorio dove si formano le coscienze, si individuano gli
obie<vi e dove prendono forma le idee a sostegno della cooperazione.
Nel campo della cooperazione internazionale Shalom si propone di favorire
lo sviluppo delle popolazioni indigene aGraverso un processo di crescita economica
autosostenibile.
I proge< umanitari si basano su modalità d’intervento che, nel rispeGo e nella
valorizzazione delle diverse culture, contribuiscono a formare a livello locale
conoscenze, capacità e competenze.
Risorse impiegate
Scuola di Pace
19,68%
Cooperazione
internazionale
80,32%
Movimento Shalom A<vità svolte 40
41. 10.000 le persone coinvolte, di cui 1.000 i giovani
del resto del mondo e 1.300 quelli italiani. 23 le nazioni e
4 i continenti dove Shalom è presente. 5 i numeri del
bimestrale del Movimento 25.000 la tiratura per copia. 4
gli incontri fra convegni e conferenze.
Shalom, con i suoi progetti di cooperazione internazionale è
presente in 23 paesi in via di sviluppo. 34 i progetti di cui 32
in Africa. 14 i referenti per i progetti. 52.000 i beneficiari.
3.000.000di euro i fondi raccolti. 9.000i bambini
sostenuti a distanza. 23 i partenr coinvolti. 150.000 i
prestiti erogati con il microcredito a 1.050 donne.
Movimento Shalom A<vità svolte 41
42. 3.2 LA SCUOLA DI PACE
In questo laboratorio di formazione delle coscienze i protagonis6
sono sopraGuGo i giovani. Sono proprio loro che, in Italia e nei
paesi in via di sviluppo dove Shalom opera, presentano ai loro
coetanei un percorso forma6vo nella denuncia delle cause
dell’ingius6zia, della marginalizzazione e nella diffusione di una
cultura della solidarietà e della cooperazione. Nella scuola di pace
si offre opportunità concrete di coinvolgimento per sviluppare
una ciGadinanza a<va e responsabile.
Foto: giovani Shalom in campeggio a Montefiridolfi (Fi)
Movimento Shalom A<vità svolte 42
43. SCUOLA DI PACE
Shalom si impegna
L’educazione alla n e l l a C o n l ’ a t t i v i t à d i
pace, alla solidarietà e sensibilizzazione i n f o r m a z i o n e
alla giustizia è una s u l d i r i t t o a l l a Shalom vuole dare
delle attività svolte da notizia delle gravi
alimentazione, alla
S h a l o m n e l s c o l a r i z z a z i o n e , a l crisi di democrazia e
p r o g r a m m a d e l l a d i v i o l e n z a ,
lavoro, alla giustizia
s c u o l a d i p a c e . d e l l ’ e s t r e m a
sociale, allo sviluppo. Si
L’obiettivo è quello di p o v e r t à , d e g l i
propone di mobilitare
coinvolgere i giovani e scenari di guerra e
l’opinione pubblica
l e f a m i g l i e n e l l a n a z i o n a l e e dei conflitti civili che
costruzione di un c o i n v o l g o n o i n
internazionale per
mondo dove la pace maniera tragica aree
p r o m u o v e r e u n a
prevalga sulla guerra, c u l t u r a d i p a c e , territoriali spesso
la condivisione sulla d i m e n t i c a t e d a i
f a c e n d o l e v a
s e p a r a z i o n e , l a s u l l ’ i m p e g n o mass-‐media.
cooperazione sulla
i n d i v i d u a l e e s u l
c o m p e t i z i o n e
coinvolgimento dei
selvaggia, l'egoismo c i t t a d i n i , d e l l e
sulla solidarietà.
istituzioni e degli enti.
Movimento Shalom A<vità svolte 43
45. INCONTRI DI FORMAZIONE, EVENTI E
ATTIVITA’
700 in Italia 1100 in Burkina Faso, Bas-‐Congo, E6opia, Eritrea,
Kenya, Uganda 473 i giovani e 420 gli adul6 coinvol6
67.950,42 euro le entrate 46.777,29 euro le uscite
CORSO PER EDUCATORI
1 a Fucecchio per 5 incontri intera<vi,
dal 5 febbraio al 5 aprile 2009, 7 i docen6
45 i giovani partecipan6
15 gli organizzatori
PERCORSI SPIRITUALI
11 i momen6 di preghiera mensili a
Collegalli,Montaione (FI)
43 i partecipan6
Movimento Shalom A<vità svolte 45
46. ATTIVITA’ ESTIVE
6 Campeggi residenziali e 1 diurno, dal 13 Giugno al 31 Luglio, In
4 località: Collegalli, Fivizzano, Montevecchio e San Miniato, 410
i giovani partecipan6, 62 gli educatori e 8 gli ausiliari
18.550,91 euro le entrate 14.711,77 euro le uscite
Dal diario di MaGeo Squicciarini, educatore volontario, al centro nella foto.
“Voglio ringraziare tuG gli
educatori, coloro che ci hanno
messo a tavola ,tuG quelli che
anche solo per una sera hanno reso
speciale questa avventura ma,
sopraEuEo, voglio ringraziare loro, i
bambini , i veri protagonisH di ogni
campo Shalom, che hanno sempre
raccolto con il sorriso e con la voglia
di diverHrsi gli sHmoli che gli
venivano inviaH aEraverso i giochi, i
laboratori e le preghiere.”
Movimento Shalom A<vità svolte 46
47. INCONTRI SCUOLA E DOPO SCUOLA
160 Incontri in 20 scuole toscane e 2 sedi Shalom
3500 i ragazzi coinvol6
6.000,00 euro le entrate 2.703,70 euro le uscite
Tes6monianza di Federico Arrighi, nella foto il primo a sinistra, dipendente
Shalom con la mansione di educatore dei giovani.
“I ragazzi che ho
incontrato nelle scuole
e nel dopo scuola si
sono dimostraH
entusiasH di poter fare
qualcosa per i loro
coetanei meno
fortunaH. Così alcuni
hanno partecipato agli
evenH nazionali dando
il loro vivace ed allegro
contributo per la
raccolta fondi per i
progeG di
cooperazione.”
Movimento Shalom A<vità svolte 47
48. CONVEGNI E CONFERENZE
5 in Italia: San Miniato (PI), San Giuliano (PI), San Vivaldo (FI),Roma e
Taranto 530 le persone coinvolte
4.150 euro le entrate
7.300,00 euro le uscite
“L’opportunità che il Movimento Shalom
Foto: Simposio Ecclesiale alla PonHficia
ha avuto di poter organizzare un Simposio
Università Gregoriana
Ecclesiale sull’Africa presso la PonHficia del 1 OEobre 2009
Università Gregoriana, grazie alla benevola
accoglienza dei responsabili dell’Ateneo e alla instancabile aGvità di don Bobo Ngaud
Steve Gaston, ha rappresentato un’esperienza indimenHcabile per tuG i soci e i
partecipanH.” Elia Mannucci – addeEo stampa Movimento Shalom
EVENTI NAZIONALI (argomento già traGato nel paragrafo del volontariato)
4 in Italia oltre 11.000 le persone coinvolte 200 i volontari
153.300,52 euro le entrate 30.249,15 euro le uscite
Movimento Shalom A<vità svolte 48
49. MERCATO EQUO E SOLIDALE
3 i pun6 vendita in Italia, Fucecchio ( FI), Ponsacco (PI) e Cerreto Guidi
(FI) 27 i volontari ”commercian6”
31.785,32 euro le entrate 33.684,82 euro le uscite
VIAGGI UMANITARI
10 viaggi di conoscenza e 5 di esperienza in 6 paesi: Burkina Faso,
E6opia, Uganda, R.D. del Congo e Kenya. 142 i viaggiatori
142.702,58 euro le entrate 142.702,58 euro le uscite
Dal diario “La mia prima volta in Burkina Faso”
di Anna Caporali (nella foto a fianco).
“… domenica facciamo poca strada per arrivare
alla struEura di Suor Sabine. Lei non c’è, ma
troviamo Mamì e due ragazze italiane a far
volontariato. Contente di vederci e di parlare un
po’ italiano ci raccontano la loro esperienza e le
storie di qualche bambino.
Arriva il momento dell’incontro con “il mio
bimbo”.Lui impaurito, io emozionata, il primo
impaEo non è stato dei migliori. Ma pian piano ci
siamo sciolH entrambi. Abbiamo faEo i calchi
delle nostre mani su un foglio, che lui non ha
lasciato un aGmo durante tuEo il pomeriggio
(lacrimuccia) e poi giocato a far rotolare e girare
una boGglieEa di plasHca. Che bello vedere un
bambino ridere e diverHrsi con così poco! …“
Movimento Shalom A<vità svolte 49
50. PERIODICO “SHALOM”
5 I numeri pubblica6 25.000 le copie per numero diffuse in
Italia, Burkina Faso, Uganda, E6opia, Eritrea, Congo, EgiGo, Burundi,
Togo, Angola, Benin, India, Iraq, Amazzonia, Bangladesh, Svizzera,
Germania, Inghilterra, Bosnia. 6 i volontari coinvol6
2.304,80 euro le entrate 29.012,38 euro le uscite
SITO INTERNET
29.200 i visitatori
200 le domande di adozione on line
123.000 le newsleGers inviate
Movimento Shalom A<vità svolte 50
52. PUBBLICAZIONI
6 i 6toli 12.000 i volumi stampa6 13 i volontari coinvol6
11.024 euro le entrate 13.162,41 euro le uscite
21 oGobre 2009 – presentazione del libro“ L’OSSESSIONE DELLA PACE” di Mons. Andrea Cris6ani
“La grandezza di questo volumeEo è
inversamente proporzionale alle sue dimensioni,
ma proprio per questo estremamente significaHvo e
affascinante. InfaG Monsignor CrisHani con
un linguaggio semplice e direEo,
è riuscito in poche pagine,
di facile leEura e quindi comprensibile a tuG,
ad illustrare ed a comunicare il “suo sogno”
di trasmissione di pace e amore ai suoi fratelli più lontani,
più poveri e abbandonaH.”
Simona GiunHni
UFFICIO STAMPA
2 i volontari 193 gli ar6coli sulla stampa locale, regionale e
nazionale
02/10/2010 A<vità svolte 52
53. 3.3 LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Nel campo della cooperazione internazionale Shalom si propone di favorire lo sviluppo
delle popolazioni indigene aGraverso un processo di crescita economica autosostenibile. I
proge< umanitari si basano su modalità d’intervento che, nel rispeGo e nella
valorizzazione delle diverse culture, contribuiscono a formare a livello locale conoscenze,
capacità e competenze. Solo così si raggiunge in breve tempo l’autosostenibilità e si facilita
lo sviluppo del benessere individuale, sociale ed economico del Sud del mondo.
Foto: volontaria Shalom a Gorom Gorom
Movimento Shalom A<vità svolte 53
54. Foto: Don Donato e bambini ugandesi
COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
SOLIDALE ED AUTOSOSTENIBILE
Nel 2009 Shalom ha promosso proge< che si possono suddividere in quaGro
categorie a seconda dell’ambito in cui vanno ad intervenire.
SVILUPPO
INFANZIA SALUTE ISTRUZIONE
ECONOMICO
Movimento Shalom A<vità svolte 54
55. Il microcredito, aGraverso la concessione di pres66, è uno strumento per dare la
possibilità, sopraGuGo alle donne, di avviare delle piccole a<vità lavora6ve nei
seGori dell’ar6gianato, del commercio e dell’agricoltura. Il progeGo è autosostenibile
poiché si alimenta aGraverso il rientro dei pres66 eroga6 in precedenza maggiora6 di
una minima percentuale di interesse necessario per coprire le spese di
funzionamento e ges6one in loco.
DOVE : Burkina Faso, Uganda
BENEFICIARI : Abbiamo assegnato credi6 a 48 associazioni di donne per un numero
complessivo di 1052 beneficiari.
RISULTATI : Sono sta6 concessi pres66 per un totale di 215.712,00 euro.
RISORSE UMANE: 2 persone Burkinabè, 2 responsabili del progeGo in Italia
ENTRATE 2009 : 12.823,92
USCITE 2009 : 20.000,00
Il progeGo riguarda la realizzazione di un centro polifunzionale formato da una casa
famiglia, una falegnameria ed un panificio – pizzeria con il fine di promuovere
l’avviamento al lavoro dei giovani che vivono per strada e lo scopo di generare u6li per il
sostegno del centro di accoglienza. Il progeGo sarà ges6to dal Mouvement Shalom di
Fadà.
DOVE : Fadà N’gourma, Burkina Faso
BENEFICIARI : 40 giovani e rela6ve famiglie che impareranno il mes6ere con corsi di
formazione biennali, comunità locale di Fadà che potrà usufruire di un centro
polivalente.
RISULTATI : ProgeGo in via di realizzazione
COSTO COMPLESSIVO:
RISORSE UMANE: Volontari della sezione
Shalom di Ponsacco e di Fadà. € 210.000,00
ENTRATE : € 85.958,09
USCITE : € 6.505,52
A<vità svolte
Movimento Shalom 55