2. Obiettivi del moduloObiettivi del modulo
• Analizzare la struttura logica e operativa di un
processo di selezione
• Approfondire la conoscenza degli strumentiApprofondire la conoscenza degli strumenti
utilizzati nella selezione
E i i ll’ li i d i i i li• Esercitarsi nell’applicazione dei principali
modelli comunicativi con finalità selettive
3. Una definizione di selezioneUna definizione di selezione
• Un processo articolato che, attraverso l’uso di
strumenti e competenze specifiche consentestrumenti e competenze specifiche, consente
all’organizzazione di soddisfare la propria
esigenza di personaleesigenza di personale.
Si ragiona in termini di probabilità, non di
certezza
4. In ogni processo selettivo andrebbe
ricordato che …
È• È fondamentale cercare di capire l’altro;
• Tutte le persone possono cambiare e crescere;Tutte le persone possono cambiare e crescere;
• Non esistono, in termini generali, persone
i b li l dgiuste o sbagliate, ma solo persone adeguate a
ruoli particolari;
• L’obiettivo principale della selezione non è
quello di valutare l’individuo ma di ricercare laquello di valutare l individuo, ma di ricercare la
coerenza tra il suo profilo e le esigenze
d ll’ i idell’organizzazione
5. Le “nuove” organizzazioniLe nuove organizzazioni
• Appiattimento gerarchie
• Diffusione delle reti e dei team di
progettoprogetto
• Vasta diffusione delle itc
C fi i l hi bili• Confini laschi e permeabili
6. Le “nuove” organizzazioniLe nuove organizzazioni
Diminuisce la possibilità di prevedere il futuroDiminuisce la possibilità di prevedere il futuro
• nei comportamenti del cliente
• nell’evoluzione del mercato e dei concorrenti• nell evoluzione del mercato e dei concorrenti
• nello sviluppo delle conoscenze e delle tecnologie
L’instabilità e la discontinuità diventano costanti
l l i d• nel legame tra soggetto e azienda
• nelle strutture organizzative e negli organigrammi
• nelle carriere professionali
• nelle conoscenze e nelle professionalità necessarie
7. Elementi macro da considerareElementi macro da considerare
d ll f di ll b i• Aumento delle forme di collaborazione
atipiche [faccio crescere chi mi lascerà tra 1 anno?]
• Continui processi di reengineering [eliminazione eContinui processi di reengineering [eliminazione e
creazione ruoli e funzioni]
• Utilizzo di team di progetto, maggiore
attenzione ai processi che alle funzioniattenzione ai processi che alle funzioni
[competenze richieste spesso incompatibili]
8. L’attuale mercato del lavoroLattuale mercato del lavoro
• Richieste sempre più specifiche, professionisti
con esperienze sempre meno specifichep p p
M i i d ll• Mutazione continua delle competenze
richieste e rivalutazione dell’importanza della
motivazione personale e dei tratti individuali
9. Il processo di selezioneIl processo di selezione
I. Analisi della posizione
II Annuncio e canali di comunicazioneII. Annuncio e canali di comunicazione
III. Reclutamento
IV Scelta degli strumentiIV. Scelta degli strumenti
V. Implementazione
VI El b i d i i lt tiVI. Elaborazione dei risultati
VII. Valutazione e stesura dei profili
descrittividescrittivi
11. Le competenzeLe competenze
Approccio americano (McLelland ‐ Spencer): “Una caratteristica
intrinseca dell’individuo causalmente collegata ad una
performance eccellente in una mansione”.
In questo caso si tratta di individuare la presenza degli elementiIn questo caso si tratta di individuare la presenza degli elementi
minimi per svolgere determinate attività
SAPER USARE IL COMPUTER
14. Una possibile sintesiUna possibile sintesi
• La COMPETENZA come piena capacità di
analizzare, comprendere e valutare
determinati problemi concreti usufruendo
delle risorse personali disponibili e delle
condizioni situazionali, al fine di operarecondizioni situazionali, al fine di operare
scelte ed agire di conseguenza.
18. Job descriptionJob description
• È una breve descrizione (1 3 pag ) di una• È una breve descrizione (1‐3 pag.) di una
posizione lavorativa esistente in una certa
impresa.
I parametri che contiene in genere sono:
• nome della posizione, aree di
responsabilità, obiettivi, attività, relazioni p , , ,
operative e competenze neccessarie.
19. TITOLO: Supervisore di vendita
REPARTO: Marketing Vendite SUPERIORE: Direttore di Marketing
1 ‐ SCOPO DELLA FUNZIONE
∙ Assicurare il raggiungimento degli obiettivi di vendita attraverso la gestione,
motivazione e sviluppo dei venditori.pp
2 ‐ PRINCIPALI RESPONSABILITA’
∙ Procede con la collaborazione dei reparti interni alla selezione del personale Procede, con la collaborazione dei reparti interni, alla selezione del personale
di vendita e all’integrazione dei nuovi assunti in azienda.
∙ Assicura l’addestramento e formazione del personale di vendita, sia attraverso
i reparti interni, sia direttamente affiancando i venditori in zona.p ,
∙ Procede alla valutazione del personale, attraverso colloqui sistematici e con
una valutazione annuale.
∙ Gestisce in prima istanza tutti i problemi del personale di vendita, legati p p p , g
all’attività, delegando e filtrando l’intervento di personale interno.
∙ Assicura la comunicazione corretta tra azienda e venditori nei due sensi, con
particolare riguardo al reporting del venditore e alle notizie importanti che
d lprovengono dal mercato.
21. Titolo della posizione Formatorep
Relazioni di dipendenza Risponde direttamente al direttore della p p
formazione
Obiettivi Aggiornare costantemente le conoscenzeObiettivi Aggiornare costantemente le conoscenze
tecniche e le abilità relazionali della forza
vendita
Compiti Effettuare analisi dei fabbisogni formativiCompiti Effettuare analisi dei fabbisogni formativi
Progettare ed erogare percorsi di
formazione
Gestire i rapporti con società diGestire i rapporti con società di
consulenza esterna
Condizioni contrattuali bla bla
Luogo di lavoro Roma
23. Titolo della posizione Supervisore di venditap p
Esperienza Minimo 3 annip
Formazione Laurea in materie economicheFormazione Laurea in materie economiche
Azienda di provenienza Società di consulenzaAzienda di provenienza Società di consulenza
Aziende specializzate in produzione
cosmetica
Condizioni contrattuali bla blaCondizioni contrattuali bla bla
Età D 28 36 iEtà Da 28 a 36 anni
24. Requisiti essenziali o accessori?Requisiti essenziali o accessori?
• ESSENZIALE : laurea in discipline economiche
• ACCESSORIO: laurea in marketingACCESSORIO: laurea in marketing
internazionale
ESSENZIALE ili d l h ffi• ESSENZIALE: utilizzo del pacchetto office
• ACCESSORIO: utilizzo Access
• ESSENZIALE: aver lavorato nel marketing
• ACCESSORIO: aver lavorato nel settore
marketing di un’azienda di grandi dimensioni
26. La politica del reclutamentoLa politica del reclutamento
1 Risorse interne o esterne?1. Risorse interne o esterne?
2. Utilizzare determinate fonti? (parentela,
conoscenze, segnalazioni, ecc)
3 Tempi tecnici/risorse a disposizione3. Tempi tecnici/risorse a disposizione
4. Quantità di candidati da reperire
5. Quantità di candidati che pensiamo
risponderannorisponderanno
27. Ricerca dei candidatiRicerca dei candidati
• Ricerca internaRicerca interna
VantaggiVantaggi – si tratta di risorse già conosciute e che
già conoscono l’azienda
SvantaggiSvantaggi – non necessariamente il cambiamento diSvantaggiSvantaggi non necessariamente il cambiamento di
ruolo potrebbe essere adatto a loro
Ri t• Ricerca esterna
VantaggiVantaggi – risorse nuove possono portare contributi gggg p p
innovativi
SvantaggiSvantaggi tempi e costi di selezione/inserimentoSvantaggiSvantaggi – tempi e costi di selezione/inserimento
28. Alcuni canali di recruitment
• Web+social network – monster.it, jobespresso.it,Web social network monster.it, jobespresso.it,
infojobs.it, lavoro.org, cambiolavoro.org, likedin.com,
experteer.com, careerjet, job crawler, jobcafè,
talentmanager, job network,ecc
• Società di selezione/head hunting: Praxi, Michael
Page, Cegos,
• Candidature provenienti dal sito aziendale
• Agenzie per il lavoro
• Quotidiani + sito: lavorare (lavorare net) Il Corriere della• Quotidiani + sito: lavorare (lavorare.net), Il Corriere della
sera (trovalavoro.it), Il sole 24 ore (jobs)
• Università istituti sindacati concorrenza ecc• Università, istituti, sindacati, concorrenza,ecc
29. L’inserzioneL inserzione
• E’ ancora il principale strumento diprincipale strumento diE ancora il principale strumento di principale strumento di
recruitmentrecruitment
VantaggiVantaggi:
• Raggiunge ampie popolazioni
• Consente di controllare alcune affermazioni del• Consente di controllare alcune affermazioni del
candidato prima di convocarlo
Li it i d ll• Limitazione delle spese
• Possibilità di conservare l’anonimato
32. Fattori da considerareFattori da considerare
Q li li bi tti i d i• Quali sono gli obiettivi secondari
dell’inserzione?
Stupire? Stickness? Innovare?Stupire? Stickness?
Ribadire la mia leadership
Innovare?
Infastidire i miei
concorrenti?Ribadire la mia leadership
nel settore?
concorrenti?
Dare un senso di
eleganza?
Di qualità?
eleganza?
Di sicurezza?
33. Il rendimento dell’inserzioneIl rendimento dell inserzione
A. Risposte di chi possiede pienamente i
requisiti indicatiq
B. Risposte che, pur non essendo pienamente in
linea sono comunque interessantilinea, sono comunque interessanti
C. Risposte di chi “forza” i requisiti
dell’annuncio per adattarli ai propri
D Risposte completamente fuori focus (unD. Risposte completamente fuori focus (un
responsabile amministrativo che si candida come
direttore vendite)direttore vendite)
35. L’etica del selezionatoreLetica del selezionatore
• Poiché è giusto rispettare sacrifici e fatica di
chi stiamo valutando, ci doteremo di
strumenti per creare il giusto RAPPORT.
• La creazione del RAPPORT avrà come
conseguenza una migliore e più veritiera
raccolta di informazioni utili per portare araccolta di informazioni utili per portare a
buon fine la selezione
36. III La scelta degli strumentiIII. La scelta degli strumenti
• Intervista di selezione
• Assessment center• Assessment center
LGD (leaderless group discussion)
In Basket
Simulazioni di gruppo/role playing
• TestTest
38. Intervista di selezioneIntervista di selezione
È• È un’interazione ad alto contenuto
comunicativo alla ricerca di:
COMPETENZE• COMPETENZE
• POTENZIALITA’
• PREDISPOSIZIONE
• MOTIVAZIONE
• ALLINEAMENTO VALORIALE/CULTURALEALLINEAMENTO VALORIALE/CULTURALE
39. Le fasi dell’intervista di selezioneLe fasi dell intervista di selezione
li i di é• Accoglienza, autopresentazione di sé e
dell’azienda
• Se presenti più fasi, spiegazione del processo
selettivo e dei tempi relativip
• Svolgimento del colloquio secondo la tipologia
previstaprevista
• Fornire informazioni sul feedback che si otterrà
( i i iti h ti )(sia in positivo che negativo)
• Chiusura del colloquio e accomiato
43. L’intervistaL intervista
PARAMETRI DA PERSEGUIREPARAMETRI DA PERSEGUIRE
Q tità di 2/3 ff i i ll t• Quantità: non meno di 2/3 affermazioni sullo stesso
tema
• Chiarezza: info interpretabili in maniera univoca dal
lettore
• Pertinenza: restare aderenti agli stimoli proposti
dall’intervistatore
• Verità: cercare “alleanza” con l’intervistato per non
incappare in barriere cognitivepp g
44. Esempio 1Esempio 1
d li i di i i li i?• Cosa ne pensa degli imprenditori italiani?
D “Cosa ne pensa degli imprenditori italiani?”
R “Non li stimo molto”R Non li stimo molto
D “ ..E degli industriali?”
R “Peggio ancora”
D “Mi racconta un episodio a causa del quale haD Mi racconta un episodio a causa del quale ha
formulato un simile giudizio?”
46. Esempio 3Esempio 3
• Da quanti individui era composto il suo
gruppo di lavoro?g pp
• Con quale frequenza vi incontravate?
Il di i i i è• Il numero di progetti portati a termine è stato
inferiore o superiore a 15?
• Secondo lei, la qualità più importante per il
gruppo è la competenza tecnica o la capacitàgruppo è la competenza tecnica o la capacità
di gestire l’inaspettato?
48. Il come e il come maiIl come e il come mai
• Oltre a comprendere meglio gli ambiti
operativi del candidato, l’intervista mira a p
capire:
• Come mai si è comportato in un certo modo?• Come mai si è comportato in un certo modo?
• Cosa gli è venuto in mente?
• Quali opzioni ha considerato?
• Quale processo decisionale ha utilizzato?
• Aveva chiari i propri obiettivi? Si è preoccupato di
chiarirli?chiarirli?
49. L’intervista Critical Incident InterviewL intervista Critical Incident Interview
• Intervista semi‐strutturata che mira a
ricostruire il profilo individuale della persona e p p
le sue competenze attraverso l’analisi di
specifiche situazioni vissutespecifiche situazioni vissute.
• In particolare 3 in cui ci si è sentiti efficaci e 3
in cui questo non è avvenuto.in cui questo non è avvenuto.
50. La sequenza logica dell’intervistaLa sequenza logica dell intervista
I di id l i i di i• Individuare la situazione di interesse [progetti, eventi,
circostanze, ecc]
• Individuare l’azione/il comportamento adottato dal
candidato nell’occasione [ h f tt i llcandidato nell’occasione [cosa ha fatto in quella
circostanza? Quale è stato il suo ruolo? Come ha rimediato al
problema?]p ]
• Individuare quali risultati sono stati ottenuti [conIndividuare quali risultati sono stati ottenuti [con
quali esiti? Cosa ha imparato in quell’occasione? Lo ritiene un
successo?]
51. Sequenza S T A RSequenza S.T.A.R
• SITUAZIONE (CONTESTO)
• TARGET (OBIETTIVO E COMPITI)
• AZIONI (CiO’ CHE SI E’ FATTO)AZIONI (CiO CHE SI E FATTO)
RISULTATI OTTENUTI• RISULTATI OTTENUTI (COSA SI E’ OTTENUTO)
52. Durante l’intervista il selezionatore deveDurante l intervista il selezionatore deve
• Aiutare il candidato a focalizzarsi su un episodio
alla volta
• Separare le azioni del candidato da quelle degli
altri protagonisti (“abbiamo convocato la riunione” Chi?)altri protagonisti ( abbiamo convocato la riunione Chi?)
• Porre domande brevi e semplici (cosa è successo poi?
che pensava in quel momento?)che pensava in quel momento?)
• Accertarsi che l’elemento chiave dell’episodio
emerga (cosa, in quella riunione, l’ha fatta sentire efficace?)
53. Durante l’intervista il selezione deveDurante l intervista il selezione deve
• Aiutare il candidato a parlare di aspetti
concreti (ricorda un caso particolare in cui ha ( p
convocato con urgenza una riunione? Cosa era
successo?)successo?)
54. Per ogni competenzaPer ogni competenza
Lavorare in team
• È pronto ad assumere altri ruoli oltre al suo sip
• Sa ascoltare gli altri
• Esprime opinioni in maniera assertiva
si
si
si• Esprime opinioni in maniera assertiva
• Valorizza i momenti di confronto
si
no
• Ringrazia gli altri per l’aiuto
no
1 2 3 4 5
Griglia di valutazione delle competenze
55. 1 2 3 4 5
P f Bi di P f B OttiPerformance
debole:
solo un
comportamento
Bisogno di
formazione:
solo due
comportamenti
Performance
moderata: tre
comportamenti
Buona
performance: 4
comportamenti
Ottima
performance:
tutti i
comportamenticomportamento comportamenti comportamenti
Prevedere 5 ‐10 minuti per approfondire ogniPrevedere 5 ‐10 minuti per approfondire ogni
singola competenza
57. Gli assiomi della comunicazioneGli assiomi della comunicazione
11.
N i ò iNon si può non comunicare
58. Gli assiomi della comunicazioneGli assiomi della comunicazione
22.
Ogni comunicazione ha un aspetto diOgni comunicazione ha un aspetto di
contenuto e uno di relazione
63. Esempi di domande aperte in selezioneEsempi di domande aperte in selezione
• Cosa l’ha spinta a fare questo lavoro?
• Cosa le piacerebbe che accadesse nel suoCosa le piacerebbe che accadesse nel suo
futuro?
Q li l iù i i l i i• Quali sono le cose più importanti per lei in una
professione?
• In che modo il fatto di scegliere i propri uomini
può migliorare la performance professionale?può migliorare la performance professionale?
65. Esempi di domande chiuse in selezioneEsempi di domande chiuse in selezione
• Le interessa questo lavoro?
• E’ stata dura decidere di cambiare?E stata dura decidere di cambiare?
• Aspira a far carriera?
• Condivide l’idea di scegliere i propri uomini?
• È appassionato di tecnologie?È appassionato di tecnologie?
• Le capita di sentirsi oberato di lavoro?
• Ama le sfide?
67. Occhio aOcchio a…
ll i i• Cancellazioni
Mancanza di soggetto: si dice, qualcuno dice, (chi
esattamente?))
Mancanza di comparativo: è meglio, è bene
(rispetto a cosa?)( p )
Verbo non specificato: non ebbi la giusta
assistenza (in che modo specificamente, come ( p
fa a sapere che…?)
68. Occhio aOcchio a…
• Distorsioni• Distorsioni
Causa‐effetto: quando mi sento osservato divento
nervoso (come fa x a causare y? È mai successo ( y
che x non causasse y?)
Equivalenza complessa: il comportamento del
cliente denotava scarso rispetto (in che modo xcliente denotava scarso rispetto (in che modo x
significa y? Potrebbe significare qualcos’altro?)
71. Criteri di realizzazione dei valoriCriteri di realizzazione dei valori
• Rigidi: devono verificarsi per forza quelleRigidi: devono verificarsi per forza quelle
condizioni
• Flessibili: si possono verificare più condizioniFlessibili: si possono verificare più condizioni
73. Assessment CenterAssessment Center
• Processo di valutazione che prevede più• Processo di valutazione che prevede più
tecniche e più osservatori al fine di ridurre
l’ i i ll’ i i à l il’errore insito nell’attività selettiva.
Può contenere
• LGD (leaderless group discussion)
• In BasketIn Basket
• Simulazioni di gruppo/role playing
• Test attitudinali e di personalitàTest attitudinali e di personalità
• Interviste pre‐post attivazioni o “isolate”
76. Fare attenzione aFare attenzione a…
• Validità: il grado di esattezza con cui
l’esercitazione misura ciò per cui è stata p
costruita
• Attendibilità: diversi partecipanti risultati• Attendibilità: diversi partecipanti, risultati
“simili” (un’exe per rilevare le capacità negoziali deve
ffi i di i )essere efficace in diverse circostanze)
• Predittività: relazione tra risultati
dell’esercitazione e comportamenti futuri
77. Occhio poi aOcchio poi a…
• Compatibilità:
• 1. per la rilevazione di competenze poste1. per la rilevazione di competenze poste
all’opposto di continuum, occorrono
esercitazioni differenti (analisi sintesi)esercitazioni differenti (analisi –sintesi).
• 2. competenze “logicamente” compatibili non
possono essere date per scontate
(predisposizione alle relazioni non necessariamente (p p
include buona comunicazione)
78. Il ruolo del coordinatoreIl ruolo del coordinatore
• Predisposizione programma e materiali
• Definizione degli abbinamenti e delle rotazioniDefinizione degli abbinamenti e delle rotazioni
• Convocazione partecipanti
• Presentazione programma, finalità, ruoli e
tempi ai partecipantip p p
• Gestione delle simulazioni
• Chiusura dei lavori e delucidazioni su tempi e
uso delle informazioni
79. Il ruolo del coordinatoreIl ruolo del coordinatore
• Debriefing con gli osservatori
• Raccolta dati e stesura collegiale dei profiliRaccolta dati e stesura collegiale dei profili
• Presentazione materiale ai committenti
• Feedback ai candidati
• Assistenza all’impiego gestionale dei datiAssistenza all impiego gestionale dei dati
prodotti (scelte di carriera, interventi formativi, ecc)
80. In un assessment centerIn un assessment center..
• Partecipanti con caratteristiche omogenee
• Ogni partecipante deve essere “preso inOgni partecipante deve essere preso in
carico” da almeno due osservatori (rotazione)
A ib i di l i i à• Attribuzione di un valore per ogni capacità
individuata
• Ogni candidato avrà un punteggio per ogni
“area di competenza” e uno finalearea di competenza e uno finale
complessivo.
82. Leaderless group discussionLeaderless group discussion
È• È una discussione di gruppo caratterizzata
dall’assenza di un leader, a ruoli liberi o
assegnati, nella quale i partecipanti devono
ragionare su casi aziendali problemiragionare su casi aziendali, problemi
gestionali, strategie, ecc …
83. In basketIn ‐ basket
• Il candidato viene messo nella
condizione di dover sbrigare una seriecondizione di dover sbrigare una serie
di attività in un limite di tempo
massimomassimo
Il candidato deve assumere un ruolo,
generalmente manageriale, e
decidere come organizzare il proprio
lavoro, pianificare le azioni, attivare
decisioni, gestire le risorse, ecc
85. L’Analisi TransazionaleLAnalisi Transazionale
Eric Berne:Eric Berne:
• Le nostre azioni comunicative sono influenzate
da diverse aree della personalità, che,
alternativamente, prendono il “comando” e ci alternativamente, prendono il comando e ci
guidano nell’interazione con gli altri
86. Gli stati dell’IoGli stati dell Io
O i d ll’I è l’i i di• Ogni stato dell’Io è l’insieme coerente di
pensieri, sentimenti, comportamenti,
convinzioni che emerge dentro di noi per
rispondere agli stimoli esterni o perrispondere agli stimoli esterni o per
generarli.
88. Gli stati dell’ IoGli stati dell Io
• Genitore: pone limiti, giudica, consiglia, fissa le regole,
insegna, protegge, vieta, critica, trasmette le tradizioni
• Adulto: cerca informazioni, analizza, razionalizza, sa
mettersi in discussione, sa domandare, elabora prima
di rispondere, sa controllarsi
• Bambino: si incuriosisce, si arrabbia, piange, sogna,
reagisce agli stimoli in modo istintivo, chiede aiuto, si
ribella, si chiude in sé stesso
90. Gli stati dell’ Io
Espressioni ricorrenti
• Genitore normativo + : stai attento,
chiedi a chi ne sa più di te, occorre
lavorare sodo, ,
• Genitore normativo ‐ : devi, non
d i d idevi, se devo essere sincero…, tutto
ciò che ho da dire è.., ricordati
sempre, quante volte te l’ho detto?
non è così, non così che si fa, è un
cattivo esempio
92. Gli stati dell’ Io EspressioniGli stati dell Io Espressioni
ricorrenti
• Adulto: mi sembra corretto,
secondo me, credo sia utile,secondo me, credo sia utile,
mi piacerebbe capirne di
più che ne pensi? èpiù, che ne pensi?, è
probabile, in che modo?,
f hforse ho commesso un
errore
93. Gli stati dell’ Io
Espressioni ricorrenti
• Bambino libero + : che bello! mi piace,
scherzo! ti prego!scherzo! ti prego!
• Bambino libero ‐ : non lo voglio fare, che
i i t ? i ti l i i i !mi importa? arrangiati, lasciami in pace!
• Bambino adattato + : posso provare io?
mi fai emozionare! Vado bene?
• Bambino adattato ‐ : non ce la faccio, se
la prenderanno con me, è tutto sulle mie
spalle, siamo alle solite, ci vado di mezzo
sempre io…
95. Analizzare le transazioni perAnalizzare le transazioni per …
• Prendere coscienza del proprio
atteggiamento/stile comunicativo
• Migliorare le relazioni con l’interlocutore
Ri tt i t ti• Riconoscere e accettare i comportamenti
dell’interlocutore
• Diminuire le situazioni di conflitto
96. Alcuni tipi di transazioniAlcuni tipi di transazioni
• L’altro risponde come l’interlocutore si aspetta:
transazioni parallele o complementaritransazioni parallele o complementari
G G G G
A A A A
B B B B
98. Esempi in sede di colloquiop q
• G‐G Stimolo: “Ho impiegato un’ora a trovare parcheggio per fareG G Stimolo: Ho impiegato un ora a trovare parcheggio per fare
questo colloquio”
Risposta: “Non me ne parli!...io, in genere, ci metto anche di p p , g ,
più!”
• A‐A Stimolo: “Cosa l’ha spinta a rispondere all’annuncio?”
Risposta:“Mi è sembrata una proposta molto interessante”
• B‐B Stimolo: “Bella questa sala! E luminosa …” St o o e a questa sa a u osa
Risposta:“Le confesso che adoro fare colloqui qui dentro, mi
sento a casa..!
99. EsempiEsempi
G B d h i it hé h it ì?• G‐B: adesso hai capito perché ho agito così?
sì, scusami non volevo essere aggressivo
• B‐G: mi aiuti con questa procedura?• B‐G: mi aiuti con questa procedura?
certo, è facile commettere errori
100. Le Transazioni incrociateLe Transazioni incrociate
• Quando lo stato dell’io chiamato non risponde, Qua do o stato de o c a ato o spo de,
ma se ne presenta un altro, la transazione è detta
incrociata e la comunicazione è a rischio diincrociata e la comunicazione è a rischio di
interruzione
G G G GG GG
A A
G
A A
G
A A
G
B B B BB B
104. Gestire la comunicazione con l’ATGestire la comunicazione con lAT
• Stimolare in noi lo stato dell’io
complementare a quello dell’interlocutorecomplementare a quello dell interlocutore
• Tendere a “spostare” uno stato dell’Io
negativo verso uno positivo
• Tendere a guidare l’interlocutore verso loTendere a guidare l interlocutore verso lo
stato dell’Io adulto senza mai abbandonare
l’empatial’empatia
105. RiflessioniRiflessioni
• La transazione incrociata• La transazione incrociata
rappresenta una tappa
i i i itransitoria nei rapporti
individuali e può
costituire un mezzo per
cambiare le logiche dellacambiare le logiche della
relazione. Non va,
quindi evitata a tutti iquindi, evitata a tutti i
costi, ma solo
i i iriconosciuta e gestita.
107. Modelli di carrieraModelli di carriera
• Lineare: movimento ascendente verso• Lineare: movimento ascendente verso
posizione di maggiore responsabilità,
àautorità e prestigio lungo la linea gerarchica
[imprese dalla cultura burocratica e piramidale]
• Motivazioni: potere
• Strumenti per misurare il successo: in• Strumenti per misurare il successo: in
quanto tempo ricevo promozioni
• Strumenti HR: tavole di rimpiazzo,
formazione
108. Modelli di carrieraModelli di carriera
• Professionale: acquisizione di sempre
maggiore padronanza dentro una specifica gg p p
area professionale
• Motivazione:concentrazione su ciò che piace• Motivazione:concentrazione su ciò che piace
• Strumenti per misurare il successo:
riconoscimento della seniority
• Strumenti HR: formazione sviluppo progetti• Strumenti HR: formazione, sviluppo progetti,
crescente autonomia
109. Modelli di carrieraModelli di carriera
• A spirale: articolazione in diversi movimenti
ed esperienze dentro e fuori la stessa p
organizzazione. Mobilità laterale.
• Motivazione: bisogno di varietà• Motivazione: bisogno di varietà
• Strumenti per misurare il successo: crescita
personale, espressione di creatività
• Strumenti HR: Job rotation formazione• Strumenti HR: Job rotation, formazione,
implementazione idee proposte
110. Modelli di carrieraModelli di carriera
• Transitoria: modalità semi‐consulenziale
• Motivazione: bisogno di autonomiaMotivazione: bisogno di autonomia
• Strumenti per misurare il successo:
i di d “l d i i diindipendenza, “lontananza dai centri di
potere”
• Strumenti HR: assegnazione progetti ad hoc
basati su logica “output”basati su logica output