I Webinar CKBG "Apprendimento collaborativo con e senza computer" - 20 Gennaio 2014. Relatrice: M. Beatrice Ligorio, Università di Bari "Aldo Moro", vice-presidente CKBG
3.
Innovazione della scuola: constatazione che i metodi
tradizionali (trasmissivi) non bastano
Confronto tra pari: si apprende non solo da un esperto;
comunicazione non retorica
Motivazione: meno centrazione sulla valutazione, più su
reale necessità di imparare
Vantaggi sia per chi sa di più, sia per il meno esperto
Bilanciamento tra potenziamento individuale e senso
del gruppo
5. I PRINCIPI
Evitare l’effetto «vetrina»: gli altri non sono dei
«clienti» a cui far vedere cosa si è realizzato
Interdipendenza positiva: impossibilità (individuale
e di gruppo) di completare il proprio compito senza il
contributo degli altri. No effetto «vetrina» ma attenta
progettazione dei compiti
Potenziamento individuale: impegno individuale;
assegnazione di leadership e/o di ruoli
6. I PRINCIPI
Promozione dell’interazione: discussioni di gruppo
per ottenere feedback e commenti, condivisione di
prodotti intermedi
Formazione alle competenze collaborative:
incoraggiamento alla fiducia reciproca, presa di
decisione collettiva, gestione del
conflitto, comunicazione efficace
Focus sul prodotto: rendere «esternalizzabile» la
conoscenza
7. I METODI:
Insegnamento Reciproco (Palincsar e Brown, 1984)
Il Jigsaw (Aronson, 1978)
Il Problem Solving e l’Indagine Progressiva (Hakkarainen
(1998)
La comunità di apprendimento (Brown e
Campione, 1990)
9. GLI INDICATORI: Auto-valutazione
Setting: la struttura mobile e dinamica della classe;
gruppi temporanei e contemporanei + attività individuali;
tolleranza al «rumore»; molti strumenti
contemporaneamente; auto-gestione
Prodotti collettivi: nel prodotto finale difficile rintracciare
esattamente il contributo individuale. Analisi del processo
per individuare il contribuito individuale
Comunicazione tra pari: gli studenti rivolgono domande
ai proprio pari, riconoscendosi competenze
reciprocamente
10. METODI PROPOSTI DALLA LETTERATURA
Valutazione autentica: non solo quello che si sa ma quello
che si sa fare e le strategie di pensiero - pensiero
critico, soluzione dei problemi, metacognizione, capacità di
lavoro in gruppo, ragionamento, che include anche la «voce»
dello studente (Arter & Bond,1996)
Valutazione dinamica: tiene conto dei percorsi, confronta
diversi momenti, valutazione come ulteriore
apprendimento, zona di sviluppo prossimale (Campione &
Brown, 1985)
(E)portfolio: auto-valutazione, «folio-thinking»: capacità di
riflettere sul proprio percorso, di selezionare i proprio prodotti
migliori motivando la scelta, costruire una narrazione che lega
i prodotti selezionati (Chen, 2004)
13. Scardamalia e Bereiter (1999, 2006)
La conoscenza può e deve essere modificata –
«Società della conoscenza»
La scuola come organizzazione che «produce»
individui capaci di innovazione
La classe come una comunità che costruisce
conoscenza: “responsabilità collettiva”
Valutazione centrata sulla capacità
«trasformativa» delle idee
14. IL RUOLO DELLE TECNOLOGIE
Rendono concreti i principi della costruzione di conoscenza
Rendono pubbliche e tracciabili le discussioni
Varietà di formati e di tempi – comunicazione asincrona più
riflessiva
Rendono possibile una comunicazione circolare, non
esclusivamente rivolta al docente
Struttura delle discussioni attraverso appositi scaffold
Interventi collegati tra di loro: Build on
Esplicitare le categorie cognitive: Thinking Types
Visualizzazione della struttura della discussione: mappa
o «albero»
18. Si può fare?
Siiiii
Molti già lo fanno senza saperlo
Molte esperienze in atto anche in
Italia
Il CKBG nasce per diffondere
queste idee e per supportarne le
pratiche
Idee nate per classi difficili e …
«se si può fare qui, si potrà fare
ovunque» (A.
Brown, comunicazione
personale)
19. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI ESSENZIALI
Numero speciale di Qwerty (2011) a cura di Vanin e
Cucchiara, Vol. 6, n. 2 – disponibile gratuitamente su
http://www.ckbg.org/qwerty/index.php/qwerty/issue/view/
26
Cacciamani, Giannandrea (2004). La classe come
comunità di apprendimento. Roma, Carocci
Ligorio (2003). Come si insegna. Come si apprende.
Roma, Carocci