3. Dal 1999
Promotori:
- Associazione culturale
- Fondazione Giorgio Rota
Finanziatore:
… un “luogo” intellettualmente libero, in cui fare ricerca
La “missione”
“Mettere in fila le cose, fare ordine nelle molte parole da cui siamo
circondati, ricordare il cammino percorso, le cose fatte e quelle da
fare, le promesse mantenute e quelle lasciate cadere”.
(dall’Introduzione al 1° Rapporto su Torino)
Territorio di riferimento:
l’area metropolitana… questa sconosciuta
4. NO a tesi precostituite.
MA analisi, verifiche, riscontri, dati
Dodici anni di Rapporto su Torino – Un po’ di numeri:
• 3.500 pagine di analisi
• 1.000 testimoni qualificati intervistati su progetti, dati, tendenze
• 700 azioni monitoraggio su politiche, piani
• 1.500 tabelle e grafici, per 200.000 dati: per 2/3 comparativi tra metropoli
• 600 ricerche censite, selezionate e in bibliografia
• 15 survey, indagini, sondaggi ad hoc
• 3.000 interviste a italiani e stranieri: immagini e opinioni su Torino
• 1.600 cittadini torinesi intervistati su città, servizi, identità
• 800 giovani torinesi intervistati su progetti e futuro
5. Una Banca Dati su internet: www.eauvive.it
246 tabelle: 35.000 dati scaricabili
1. Demografia
2. Economia e innovazione
3. Formazione
4. Ambiente e sicurezza
5. Mobilità
6. Assistenza e sanità
7. Trasformazioni urbane
8. Cultura
6. • Ricerche e partnership in rete con:
– Politecnico TO e Università TO
– Torino Nordovest (associazione Piano strategico)
– Uffici pubblici (Comune e altri)
– Ires Piemonte
– Ires nazionale Roma
• Crescente attenzione e rapporti:
– Amministratori locali
– Funzionari pubblici
– Ricercatori
– Imprese ed enti
– Media locali
7. parole citazioni del Rapporto su quotidiani locali
Numero
chiave Posizione della Pag.
in Google (dic.2010) Rapporto su Torino
80
70
“bancadati torino” 1°
60
“dati demografia torino”
50 1°
40
“dati mobilità torino” 1°
30
“dati trasformazioni urbane torino”
20 2°
10
“dati formazione torino” 3°
0
“dati 2000-2005 2006-2010 2000-2005 2006-2010
cultura torino” 5°
La Stampa La Repubblica
“dati economia torino” 8°
“dati ambiente torino” 12°
9. • Confrontare
il Rapporto sempre più sulle
metropoli italiane (e non)
• Capire
cresce la “cultura”
del monitoraggio (osservatori)
e della rendicontazione (carte
servizi, bilanci sociali,…)
• Approcci complementari
superare querelle
quantitativisti vs. qualitativisti
10. Confronti tra metropoli
Italiane Europee
ES: Uso mezzi pubblici ES: N°fiere internazionali
0 100 200 300 400 500 600
0 500 1000 1500 2000 2500 3000
Bari
Torino Bologna
Cagliari
Catania
Milano Firenze
Genova
Milano
Genova Napoli
Padova
Bologna Palermo
Rimini
Roma
Firenze Torino
1999 Venezia
Verona
Roma 2003 Barcellona
Bordeaux
Napoli 2007 Brno
Colonia
Dortmund
Bari Düsseldorf
Essen
Francoforte
Palermo Goteborg
Hannover
Catania Lione
Lipsia
Marsiglia
Cagliari Monaco
Montpellier
Nantes
Norimberg
Praga
Rennes
Saragoza
Siviglia
Stoccarda
Toulouse
Valencia
14. “Non basta ideare progetti, bisogna tradurli in azione”
(dal 1° Rapporto su Torino)
Analisi e monitoraggi quali/quantitativi di progetti strategici:
• Tempi realizzazione
• Investimenti
• Rispetto di obiettivi e previsioni progettuali
• Evoluzioni nel tempo
Antidoto contro:
• Compiacimento autoreferenziale
• Perdita della memoria
15. 1° ES: Monitoraggio di tempi e costi
Gli Impianti olimpici del 2006
Sede Impianto Inizio lavori Fine lavori
Torino Sebastopoli palahockey 1 giu.2003 (+2) ott.2005 (+6)
Torino Esposizioni palahockey 2 lug.2003 (+3) dic.2004 (+10)
Torino Palavela short track, pattin.figura mag.2003 (-1) dic.2004 (+1)
Torino Oval pattinaggio velocità gen.2003 (-5) apr.2005 (+4)
Torino Tazzoli allenamenti short track mag.2003 (n.d.) dic.2004 (+1)
Sestriere sci alpino mag.2003 (=) dic.2003 (+1)
S.Sicario biathlon mar.2004 (+4) dic 2004 (=)
S.Sicario Fraiteve sci alpino mag.2003 (=) dic.2003 (+1)
Pragelato salto set.2002 (+2) nov.2004 (-1)
Pragelato Plan fondo gen.2003 (+2) ott.2004 (-2)
Bardonecchia snowboard mag.2003 (=) dic.2003 (n.d.)
Sauze freestyle lug.2003 (-1) ott.2004 (=)
Cesana Pariol bob skeleton slittino giu.2003 (+2) nov.2004 (=)
Pinerolo curling dic.2003 (+2) dic.2004 (+1)
16. 2° ES: Scheda progetto, con ricostruzione cronologica
I treni TAV Risalgono al 1986 i primi studi per linee italiane ad alta velocità; un anno dopo il piano delle Ferrovie
dello Stato, la società Torino-Milano SpA (Alitalia, Fiat Engineering e altre società) presenta il
progetto per la linea veloce tra Milano e Torino. Nel 1987 la Regione Piemonte include il progetto nel
suo Piano dei trasporti; nel biennio successivo, quindi, il progetto di un corridoio veloce nella Pianura
padana viene approvato a livello nazionale ed europeo, avanzando anche le prime ipotesi di
prolungamento verso la Francia.
La fine della divisione del continente in blocchi Est-Ovest permette, tra l’altro, di lanciare la strategia
del trasporto veloce per accrescere la coesione territoriale: nel 1994 l’UE include la Torino-Lione tra i
quattordici progetti infrastrutturali prioritari, l’anno successivo pianifica l’avvio dei cantieri entro il
1996 e un loro completamento per il 2000.
Dal marzo 1990, tra l’altro, realtà del mondo imprenditoriale e camerale del Settentrione avevano
dato vita al Comitato promotore dell'alta velocità ferroviaria merci e passeggeri (dal 1998
ribattezzato Transpadana), per sostenere la causa delle linee TAV e “migliorare il trasporto merci e
passeggeri nel rispetto dell'ambiente, inserire l'economia italiana in un settore tecnologico
d'avanguardia con grandi prospettive di sviluppo, incrementare l'efficienza dei sistemi di trasporto
italiani facilitandone il riequilibrio modale a favore della ferrovia, in un contesto sempre più
competitivo”. Il Comitato sottolinea l’urgenza del rafforzamento delle ferrovie, perché – in assenza di
linee TAV – in Val di Susa il traffico pesante aumenterebbe aumenterà dai 5.000 veicoli al giorno del
2000 a oltre 10.000 nel 2015.
Il progetto subisce continui rinvii. Per la tratta tra Torino e Milano, la Conferenza dei servizi, dopo sei
anni di lavori, a metà 2000 approva il progetto, programmando un avvio dei lavori nel 2001 e una
conclusione nel 2005 per la tratta tra Torino, Novara e Malpensa (due anni più tardi fino a Milano). I
tempi si allungheranno poi, rispettivamente, al 2006 e al 2010. Per la linea con la Francia, nel 2001
un vertice intergovernativo si conclude con un piano dei tempi un po’ più realistico del precedente,
programmando per il 2015 il completamento della linea veloce tra Torino e Lione (alla fine dell’anno
un nuovo vertice la anticiperà al 2012).
Emergono tuttavia in modo sempre più chiaro diverse criticità: quella degli impatti sul territorio, col
timore crescente – specie in Val di Susa – di devastanti effetti ambientali e sociali; la definizione di
un budget preciso (nel 2002 le stime ufficiali sono pari a 5-6 miliardi di euro); le modalità tecniche di
realizzazione. Per anni non risulta affatto chiaro se la linea servirà prevalentemente a trasportare
merci o passeggeri, né quale sarà il tragitto nell’area torinese e in Val di Susa: nel 2003 la Regione
respinge una seconda volta il progetto delle Ferrovie, che non prevede connessioni con lo scalo merci
di Orbassano[2]. Anche sulle stazioni permane incertezza: nel 2001 si ipotizza che la stazione della
TAV sorga a Settimo, senza penetrare nel capoluogo, più tardi si immagina di fermare i treni veloci a
Chivasso; tra il 2004 e il 2005, dopo molte pressioni locali sulle Ferrovie, viene accettata l’idea di
entrare nel capoluogo, fermando a Porta Susa. Intanto viene anche divulgato l’ennesimo piano dei
tempi (avvio dei cantieri nel 2007 e conclusione nel 2017) e un nuovo budget (triplicato rispetto a
quello indicato due anni prima: 15,2 miliardi).
L’Osservatorio si riunisce per la prima volta a dicembre 2006 e adotta un approccio tecnico-
pragmatico, sentendo diversi esperti italiani e stranieri di trasporti e di ambiente, provenienti da UE,
enti locali, università, altri enti pubblici, organismi tecnici. Tra il 2007 e il 2008, l’Osservatorio
realizza alcuni studi, sulla capacità attuale e potenziale della linea ferroviaria esistente, sugli scenari
futuri del traffico merci, sui diversi possibili tracciati nell’area metropolitana. Dopo una settantina di
riunioni (quasi sempre nella sede della Prefettura di Torino), nell’estate 2008 viene dato grande
risalto politico e mediatico all’accordo raggiunto in seno all’Osservatorio per avviare la progettazione
preliminare della linea TAV da Chivasso alla Francia, affrontando organicamente le questioni del
tracciato nell’area metropolitana, del tunnel in bassa Valle, di una possibile stazione internazionale a
Susa). Il progetto preliminare potrebbe essere bandito nella prima metà del 2009, i cantieri aprirsi
tre anni dopo e concludersi non prima di quindici anni più tardi. A fine 2008, intanto, la Commissione
trasporti dell’UE ha confermato il finanziamento di 671,8 milioni per la tratta internazionale linea.
17. 3° ES: Analisi sulla geografia dei progetti
Aree di trasformazione a Torino e Area metropolitana
Torino città Cintura metropolitana
18. 4° ES: Analisi su specifici esiti progettuali
Opinioni di esperti (architetti ecc.) su qualità nuovi spazi urbani
Quali sono i migliori e peggiori progetti architettonici realizzati di recente ?
Qual è il suo giudizio sulle trasformazioni nell’area Spina 3 ?
35%
30%
25%
20%
15%
10%
5%
0%
Molto positivo Abbastanza Nè positivo nè Abbastanza Molto negativo
positivo negativo negativo
19. 5° ES: Analisi di Piani e Metaprogetti
0 5 10 15 20
Trasporti
mobilità
Cultura e
tempo libero
Formazione
istruzione
Governance 1998 2010
Economia
Ambiente
riqualif.urbana
Turismo
Innovazione
ricerca
realizzati in parte non realizzati
20. Analizzare dati e progetti
Per capire, confrontare
E pianificare le metropoli
Luca Davico