Documentazione di Maria Teresa Brassiolo, presidente di Transparency International Italia, durante il convegno di presentazione del IX Rapporto BCC Mediocrati sull'economia cosentina.
2. TRANSPARENCY INTERNATIONAL
TRANSPARENCY INTERNATIONAL ITALIA, Capitolo
Nazionale di TI per l’Italia fondato nel 1996 a Milano, è
attivo su tutto il territorio nazionale grazie alla sua rete
di soci, volontari e organizzazioni affiliate.
Combatte la corruzione in tutte le sue forme,
rendendo consapevoli e mobilitando i cittadini e le
forze vive della società;
Analizza e studiare i fenomeni di corruzione, le loro
cause e i loro effetti, al fine di elaborare risoluzioni e
strumenti che ne possano eliminare o ridurre
l’incidenza;
Transparency International è l’Organizzazione Non
Governativa leader nel mondo nella lotta alla
corruzione.
Fondata nel 1993 è presente in oltre 90 Paesi nel
Mondo: i Capitoli Nazionali di TI combattono la
corruzione, coinvolgendo Governi, società civile,
mondo delle imprese, media e Istituzioni per
promuovere sistemi più trasparenti, responsabili e
virtuosi.
Sensibilizza l’opinione pubblica sul tema della lotta
alla corruzione per mezzo di incontri, di riflessioni, di
dibattiti
Promuove nelle scuole e negli istituti universitari la
sensibilizzazione alle tematiche proposte
dall’associazione
Promuove l’approvazione a livello nazionale di quegli
strumenti giuridici ed economici che siano
internazionalmente riconosciuti come efficaci;
Incoraggia gli operatori economici pubblici e privati a
formulare e ad applicare principi etici condivisi.
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3. CHE COS’E’ LA CORRUZIONE?
COS’
LA CORRUZIONE E’ L’ABUSO
DI POTERE E FIDUCIA PER
L’OTTENIMENTO DI
VANTAGGI PRIVATI.
I cittadini sono vittime «ombra»
poiché non si percepiscono come
tali e spesso non sono consapevoli
delle implicazioni economiche e
sociali che il reato produce anche
nelle loro vite.
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5. INDICE DI PERCEZIONE DELLA CORRUZIONE 2012
L’Indice di Percezione della Corruzione
viene elaborato ogni
anno da
Transparency International ed analizza il
livello di corruzione percepito nel settore
pubblico in ogni Paese.
L’Indice va da 0 (più corrotto) a 100
(meno corrotto).
Quest’anno sono stati censiti 176 Paesi:
ai primi posti per livello di integrità
troviamo Danimarca, Finlandia e Nuova
Zelanda; agli ultimi posti Somalia, Corea
del Nord ed Afghanistan.
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6. INDICE DI PERCEZIONE DELLA CORRUZIONE 2012
Italia
72°posto
Voto 42/100
L’Italia si colloca al 72° posto, con un
punteggio di 42, terzultima a livello
europeo dopo Grecia e Bulgaria, allo
stesso livello della Bosnia-Erzegovina
Tra i Paesi balcanici, la Slovenia (37° la
),
Croazia
(62°
)
e
la
Macedonia
(69°
)hanno una performance migliore
dell’Italia, mentre gli altri Paesi dell’area
si
trovano
a
metà
classifica
(Montenegro 75°, Serbia 80° Kosovo
,
105° Albania 113°
,
).
RANK
COUNTRY/TERRITORY
SCORE
69
BRAZIL
43
69
MACEDONIA
43
72
ITALY
42
72
BOSNIA HERZEGOVINA
42
72
SAO TOME AND PRINCIPE
42
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7. QUALITY OF GOVERNANCE – UNIVERSITA’ DI GOTEBORG
UNIVERSITA’
QUALITY OF GOVERNANCE AT REGIONAL LEVEL
Un’interessante
ricerca
pubblicata
dall’Università di Göteborg a fine 2010, misura
– attraverso l’analisi di 4 diversi aspetti
(Rispetto delle leggi, Corruzione, Efficacia
della governance, Responsabilità) la QUALITA’
DELLA GOVERNANCE a livello regionale in
Europa.
Come mostrato dalla mappa, l’Italia presenta
notevoli variazioni tra le sue regioni: se la
qualità a nord e al centro è media (con
picchi in Friuli, Piemonte, Val d’Aosta, Trentino
Alto Adige e Umbria), a sud è invece molto
bassa, con regioni valutate fra le peggiori in
Europa.
La Regione Abruzzo si attesta ad un livello
medio-basso, al pari della altre regioni del
centro-Italia e della Basilicata.
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9. EUROBAROMETRO
La quasi totalità (89%) degli intervistati italiani
nell’ambito del sondaggio «Eurobarometro:
attitudine dei cittadini europei nei confronti
della corruzione» ritiene la «cultura
economica» del Paese affetta da questo
problema.
Nel sondaggio 2013 appare che sul fronte
della corruzione la Germania e la Francia ,
senondo i loro cittadini, sono più corrotti
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10. NIS – SISTEMI DI INTEGRITA’ NAZIONALE in EUROPA
INTEGRITA’
L ’ analisi mostra come sia possibile aggirare i meccanismi
esistenti a garanzia dell ’ integrità, grazie alla complessità e
opacità delle leggi, alla difficoltà di accesso alle informazioni,
all’inefficacia dei sistemi di valutazione e monitoraggio.
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11. LA CORRUZIONE SOTTRAE RISORSE
La corruzione è un
ostacolo allo sviluppo
economico, sociale ed
umano.
Induce povertà, sottrae
risorse pubbliche e mette
in fuga gli investitori,
riduce il livello dei servizi a
danno di tutta la
collettività.
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12. LA CORRUZIONE SOTTRAE RISORSE
NEL 2011 LA CORRUZIONE HA CONSUMATO
900.000.000
investimenti pubblici nelle FER
=
Reddito annuo di 27.000 famiglie
=
2.500.000 mWh prodotti da FER
=
30.000.000 mq pannelli fotovoltaici
=
Fabbisogno di 800.000 famiglie
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14. CONVENZIONI INTERNAZIONALI
Che cosa si è fatto: Le convenzioni internazionali
UNCAC – Convenzione Contro la Corruzione delle Nazioni Unite
Approvata dall'
Assemblea Generale nel 2003, entrata in vigore nel dicembre 2005, ad oggi sono 140 i paesi che hanno
firmato la Convenzione contro la corruzione, mentre nel febbraio 2009 sono 131 i Paesi che sono riconosciuti come parti
della convenzione.
L’Italia ha firmato e in seguito ratificato la Convenzione il 5 ottobre 2009.
Convenzione OCSE sulla corruzione internazionale di pubblici ufficiali stranieri
La Convenzione OCSE del 17 dicembre 1997, in vigore dal 1999, mira a reagire ad un fenomeno giudicato ormai
inaccettabile, imponendo agli Stati aderenti di considerare reato per le persone fisiche e punibile anche a carico delle
persone giuridiche il fatto di corrompere funzionari stranieri per ottenere indebiti vantaggi nel commercio internazionale
(esportazioni, appalti, investimenti, autorizzazioni, ecc.).
L’Italia ha implementato la Convenzione OCSE grazie alla legge 231/2001. Altre nazioni, come Spagna e Regno Unito
stanno seguendo questa strada.
Convenzione penale sulla la corruzione del Consiglio d’Europa
La Convenzione è uno strumento ambizioso teso a coordinare la penalizzazione di un gran numero di pratiche corrotte nel
settore privato. Prevede inoltre ulteriori misure nel campo del diritto penale e una migliore cooperazione internazionale per
perseguire i reati di corruzione. La Convenzione è aperta agli Stati non membri. La sua applicazione verrà controllata dal
"Gruppo di Stati contro la Corruzione - GRECO", che ha iniziato le proprie attività il 1° maggio 1999. La portata della
Convenzione è molto vasta e completa gli strumenti giuridici esistenti.
Global Compact delle Nazioni Unite
Il programma Global Compact è un’iniziativa delle Nazioni Unite che unisce aziende e società private impegnate ad
allineare le loro attività e strategie a 10 principi universalmente accettati negli ambiti dei diritti umani, del diritto dei
lavoratori, della sostenibilità ambientale e dell’anti-corruzione.
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15. Che cosa si è fatto in Italia: Il Decreto 231 la legge 190
Secondo il decreto legislativo le imprese sarebbero responsabili
qualora vengono commessi quei reati che fondamentalmente
danneggiano il libero mercato e una sana concorrenza all’interno di
esso, reati che appaiono incompatibili con l’esistenza della stessa
unione europea e che anche in tale sede sono stati disciplinati e
sanzionati.
Si tratta dei seguenti reati:
Indebita percezione di erogazioni
Truffa in danno dello Stato o di un altro Ente Pubblico
Truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche
Frode informatica in danno dello Stato o di un altro Ente Pubblico
Corruzione
Concussione
La legge 231/01, recependo le direttive della Convenzione OCSE
contro la corruzione di pubblici funzionari esteri, permette inoltre di
perseguire reati commessi anche fuori dai confini nazionali. E’ un
modello per tutte le successive leggi estere sulla corruzione
internazionale
L’ultima nata è la legge anticorruzione 190/2012 – Una legge che
speriamo verrà applicata nell’interesse dei cittadini e non come
mero adempimento burocratico.
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16. ESEMPI EUROPEI
UK: The Bribery Act 2010 (into force on 1
July 2011) amends and reforms the UK
criminal law and provides a modern legal
framework to combat bribery in the UK and
internationally.
Corruption in France
Legal entities can be held criminally liable
too: French law provides for the criminal
responsibility of legal persons under Article
121-1 of the Criminal Code, providing the
following requirements are met:
• the offence must first have been
committed by one or more natural persons
constituting either a body or a representative
of the legal person; and
• the offence must have been committed on
behalf of the legal person.
Germany: The Anti-Corruption
Act (Gesetz zur Bekämpfung der
Korruption), enacted in 1997. only
individuals and not the companies
involved can be subject to criminal
prosecution.
Spain: Article 286 of Organic Law 5/2010 of June 22 (CP
2010), enacting the new Penal Code effective on 23
December 2010.
Offering, promising or giving any advantage to a
director, manager, or employee of a corporate whether
for his or another’s benefit, in return for the nonperformance of his obligations as such
Requesting or accepting such advantage by such
director,
manager,
or
employee
for
such
nonperformance
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17. ETICA PUBBLICA
LEGGE ANTICORRUZIONE
1. Istituzione di un’Autorità Anticorruzione: CIVIT.
2. E’ previsto un programma di formazione dei
dipendenti della Pubblica Amministrazione sui temi
dell’etica e della legalità (art. 5 septies).
3. Trasparenza dell’attività amministrativa.
4. Dovrà essere adottato un codice etico per il
dipendente pubblico.
5. Piano anticorruzione.
6. Responsabile (anche sotto profilo amministrativo
per i piani anticorruzione.
7. Patti di Integrità.
8. Protezione per il pubblico dipendente che
denunci o riferisca condotte illecite all’interno della
propria amministrazione (cd. whistleblower)
L’autorità indipendente anticorruzione – la cui
costituzione è richiesta all’Italia dalla Convenzione delle
NU sulla corruzione firmata a Merida nel 2003 e dalla
ricordata Convenzione penale sulla corruzione – è
individuata nella CIVIT .
Tra i suoi compiti figurano:
•l’individuazione di interventi di prevenzione e di
contrasto delle condotte di corruzione;
•l’esercizio di poteri di vigilanza sull’effettività e l’efficacia
delle misure adottate in materia dalla Pubblica
Amministrazione;
•la collaborazione con omologhi organismi stranieri e
internazionali;
•l’approvazione di un Piano nazionale anticorruzione;
•l’esercizio di poteri ispettivi, mediante richieste di notizie,
informazioni, documenti;
•l’indicazione alle diverse branche della P.A. circa
l’adozione di atti e provvedimenti richiesti dai Piani di
azione e dai Piani di prevenzione contemplati da
questo stesso disegno di legge
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18. ETICA PUBBLICA
CARTA ETICA PER PUBBLICI AMMINISTRATORI
La Carta Etica si rivolge in particolar modo ai Pubblici Amministratori, che sono i soggetti più
esposti al rischio di un conflitto di interesse.
Occorre che i pubblici amministratori dell’ente siano in grado di agire nel modo più
corretto e nel rispetto dei principi etici posti alla base dell’Ente.
Tali principi dovrebbero essere riuniti in una Carta Etica, ossia in un documento contenente
l’enunciazione dei valori su cui si fonda un ente, la dichiarazione delle responsabilità verso
tutte le categorie di interlocutori con le quali ’ente stesso interagisce, l’esplicitazione delle
politiche dell’ente e delle norme di comportamento alle quali i pubblici amministratori
devono attenersi e che devono sottoscrivere.
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19. ETICA PUBBLICA
Nuovo concetto di Governance a livello
centrale e locale, basato su modelli,
strumenti e tecnologie che consentono alle
e
amministrazioni di essere “ aperte ”
“ trasparenti ” nei confronti dei cittadini. In
particolare l'
Open government prevede che
tutte le attività dei governi e delle
amministrazioni dello stato debbano essere
aperte e disponibili, al fine di favorire azioni
efficaci e garantire un controllo pubblico
sull’operato.
«ART OF GOVERNING»
Modalità di comportamento dei
soggetti pubblici capaci di
assumere un orizzonte strategico
sia quanto ad efficacia sia quanto
a maggior coscienza degli aspetti
relazionali.
[Rapporto dal Territorio 2007 di INU]
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20. Transparency International Italia
In ocasione della presentazione del libro di
Piccone su Baffi, il Presidente della Repubblica
che ci invita ad un impegno collettivo “I valori che
Paolo Baffi ha incarnato nella sua vita
professionale e nella sua terribile esperienza
umana sono il rigore dell’analisi scientifica, la
passione civile che animava le sue ricerche, e soprattutto l’integrità morale che lo condusse a
difendere con coraggio ed a costo di ingiuste
accuse, l’indipendenza della Banca d’Italia da
indebite ingerenze e oscure macchinazioni”.
21. Transparency International Italia
• Nelle considerazioni finali del 1977 BAFFI ci
diceva: “Se si è convinti che la spesa pubblica
corrente ha raggiunto valori insostenibili, che
essa non risponde in modo appropriato alle
esigenze sociali e che per di più ha in sè fattori
di ulteriore deterioramento quantitativo e
qualitativo, occorre intervenire senza ulteriori
indugi.
• All’epoca il rapporto debito PIL era del 30%, ora
siamo al 127%
22. Transparency International Italia
• 36 anni dopo il governatore Visco, nelle
sue ultime Considerazioni, ribadisce : “Le
riforme non possono essere chieste
sempre a chi è altro da noi; tutti dobbiamo
impegnarci: imprese, lavoratori, banche,
istituzioni...Non bisogna aver timore del
futuro, del cambiamento. Non si costruisce
niente sulla difesa delle rendite e del
proprio particolare, si arretra tutti”.
23. L’impresa in Italia
• L’Italia è la seconda manifattura d’Europa
• Tra I primi 20 posti manifatturieri in EU per il valore
aggiunto, 6 sono dell’Italia,
• l’Italia è prima nei metalli e prodotti di metallo
• In 257 segmenti produttivi su 2580 è prima
• le esportazioni italiane sono cresciute più della media
del G7.
24. • Ma anche la reputazione, la cultura e la conoscenza sono assets.
• Quindi: Destino ineluttabile o tolleranza alle cattive abitudini?
• La scelta della persona sbagliata al posto sbagliato: l’incompetenza
genera corruzione e ingiustizia sociale
• Il funerale del merito pavimenta la strada alla corruzione
• L’inquinamento mentale attraverso l’aggressione mediatica negativa
• Una soluzione: puntare sull’educazione, sulla responsabilità
individuale e collettiva e sul lavoro, per ricreare la fiducia.
• Senza fiducia non vi può essere sviluppo scientifico e sociale
prodromi di quello economico
• LA FIDUCIA E’ L’UNICO E SOLO ELEMENTO SU CUI PUO
POGGIARE LA GIUSTIZIA SOCIALE ED ECONOMICA. MA…..LA
FIDUCIA LA SI DEVE MERITARE, PER QUESTO SIAMO TUTTI
COINVOLTI!