SlideShare uma empresa Scribd logo
1 de 35
Fotografie ed elaborazioni originali di  Antonio Florino
La Chiesa di S.Eligio Maggiore si eleva sul limite occidentale di Piazza Mercato, primo edificio Angioino a Napoli ed uno dei più insigni modelli di architettura francesizzante dell'Italia Meridionale. Di fronte all'abside vi è una colonna sormontata da una croce marmorea gotica sulle cui facce sono scolpiti il Crocefisso e Sant'Eligio. La Chiesa, insieme al coevo ex-ospedale costituisce uno dei complessi meno apprezzati, se rapportati all'importanza, tra quelli dell'area orientale della città di Napoli. La fondazione risale al 1270, quando Carlo I d'Angiò concesse a tre suoi familiari il terreno per edificare una chiesa ed un ospedale. L'area era in una zona considerata già allora depressa, ma una certa importanza derivava dalla prossimità con la vicina porta del Carmine, una delle principali vie d'uscita dalla città verso l'interno della regione. La tradizione narra che la scelta del nome fu effettuata a sorte tra quelli di tre santi francesi, sant'Eligio appunto, san Dionigi e San Martino. Tutto il complesso ebbe notevole rilevanza sia nel periodo Angioino che in quello Durazzesco, ma anche nei successivi periodi Aragonese e vicereale. Nel 1546 il vicerè Pedro de Toledo vi aggiunse un conservatorio di giovinette, che prima era a Santa Caterina Spinacorona. Nel 1592 vi fu aperto un Banco, attivo fino al 1806, quando confluì con altri nel Banco dei Privati e poi in quello delle due Sicilie. Prima nel corso dell'Ottocento, poi nel Novecento l'edificio attiguo alla Chiesa è stato invece via via utilizzato per funzioni diverse che hanno alterato e deteriorato le strutture: caserma, istituto scolastico, ufficio comunale o del Commissario di Governo. Restano due bei chiostri della fine del XIV secolo, con pilastri di piperno; in uno di essi si può ammirare una grande fontana seicentesca. Ai piani superiori resta un ampio salone affrescato da Angelo Mozzillo (1787) con scene dalla Gerusalemme Liberata. La chiesa, grazie a recenti complessi restauri, ha riconquistato forme quasi originali. In realtà specie alla fine del cinquecento l'edificio aveva subito profonde modifiche anche esterne. Già agli inizi del XVI secolo infatti la facciata principale era sparita all'interno di un modesto fabbricato di uso civile. Fra il 1835 e il 1845 l'interno fu rifatto e ricoperto di stucchi. Nel 1872, Gennaro Aspreno Galante esprimeva così tutto il suo disappunto: "La Chiesa, che fino al 1836 mostrava tutte le tracce dell'epoca Angioina, ridotta quasi a ruina fu in quell'anno restaurata dall'architetto Orazio Angelini e se ne smarrì non pure la primiera forma, ma gran parte di preziose memorie, solito discapito dei nostri monumenti, sì che è più desiderabile un vecchiume antico che un restauro moderno". Il 4 marzo 1943 un bombardamento alleato tolse ogni problema distruggendo quasi tutta la chiesa. Da circa vent'anni la chiesa è stata però restaurata e resa visitabile. All'esterno si possono ammirare le forme gotiche ripristinate nuovamente, con la bellissima abside che volge verso Piazza Mercato. Restano poi dell'originaria struttura l'interessante torre campanaria e il vicino fascinoso arco dell'orologio del periodo angioino-durazzesco (rifatto però in parte nell'ottocento). L'unico ingresso della chiesa è quello laterale destro, subito dopo l'arco, con lo splendido portale strombato del Duecento, unico a Napoli. L'interno a tre navate, cui è stata aggiunta una quarta alla fine del Cinquecento si completa con il transetto e l'abside poligonale. Lungo i lati della navata centrale corrono tre archi grandi con pilastri, sui quali emerge una nuova fila di archi più stretti a sesto acuto. La copertura della navata centrale è a capriate lignee, quella delle navate laterali e dell'abside è invece a volte costolonate.  Tutti muri sono in tufo giallo, mentre le membrature sono in piperno grigio, secondo uno schema tipico delle chiese napoletane tra il "200 e il "400. La quarta navata conserva, rovinatissimi, frammenti di affreschi del "300 di differenti mani. In generale nella chiesa, in origine completamente affrescata, restano solo pochi e danneggiatissimi frammenti pittorici del XIV e XV secolo, tutti rovinati dai bombardamenti del 1943. Sulla parete all'inizio della navata centrale troviamo la monumentale incorniciatura marmorea del 1509, attribuibile all'officina del Malvito, dove un tempo vi era una grande rappresentazione in terracotta dipinta di Domenico Napoletano. Questa importante opera, citata in una famosa lettera del Summonte del 1524 era già andata perduta nel 1700, però alcune teste e ornati furono trovati a seguito degli ultimi lavori di restauro e ora sono conservati nel Museo Civico di Castelnuovo.  Del corredo della Chiesa ricordiamo poi una bella Madonna lignea di scuola francese, custodita ora presso il Museo di Capodimonte ed una tavola del fiammingo Cornelis Smet, del 1578, anch'essa custodita a Capodimonte. Perduta invece una tela di Massimo Stanzione che rappresentava i tre Santi francesi Eligio, Martino e Dionigi, che si erano, in origine, contesi il nome della chiesa.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
L'arco di Sant'Eligio Particolare è la leggenda legata all'arco quattrocentesco che si innalza su due piani a collegare il  campanile  della chiesa con un edificio vicino.Sul primo piano vi è inserito un orologio, sotto la cui cornice vi sono rappresentate due testine che raffigurerebbero una giovane fanciulla di nome Irene Malarbi ed il duca Antonello Caracciolo, pratogonisti di una leggenda di epoca cinquecentesca narrata anche da  Benedetto Croce .Pare che il Caracciolo, nobiluomo senza scrupoli, innamoratosi della giovane vergine ed impossibilitato dalle resistenze di lei ad averla, fece condannare ingiustamente suo padre, chiedendo in cambio della sua liberazione, la resa della fanciulla ai propositi del duca.Il padre della sventurata fu effettivamente liberato ma la famiglia di lei chiese giustizia a  Isabella di Trastamara , figlia del sovrano  Ferdinando II d'Aragona , ottenendo come condanna lo sposalizio forzato della giovane da parte del Caracciolo e la sua successiva morte per decapitazione
 
Ultimo-ma solo in ordine temporale- momento importante , vi è stato celebrato il Matrimonio di due tra i nostri più cari amici By Aflo [email_address]

Mais conteúdo relacionado

Mais procurados

Il duomo di orvieto gli interni
Il duomo di orvieto  gli interniIl duomo di orvieto  gli interni
Il duomo di orvieto gli interni
My own sweet home
 

Mais procurados (20)

Il duomo di amalfi interni
Il duomo di amalfi interniIl duomo di amalfi interni
Il duomo di amalfi interni
 
Il duomo di orvieto gli interni
Il duomo di orvieto  gli interniIl duomo di orvieto  gli interni
Il duomo di orvieto gli interni
 
La città e l'architettura nell'età comunale.
La città e l'architettura nell'età comunale.La città e l'architettura nell'età comunale.
La città e l'architettura nell'età comunale.
 
Presentazione Campidoglio
Presentazione CampidoglioPresentazione Campidoglio
Presentazione Campidoglio
 
Ragusa ibla itinerario
Ragusa ibla itinerarioRagusa ibla itinerario
Ragusa ibla itinerario
 
Campanili Romanici a Roma
Campanili Romanici a RomaCampanili Romanici a Roma
Campanili Romanici a Roma
 
S.teresa a chiaia
S.teresa a chiaia S.teresa a chiaia
S.teresa a chiaia
 
Chiesa dell' ascensione
Chiesa dell' ascensioneChiesa dell' ascensione
Chiesa dell' ascensione
 
Brunelleschi
BrunelleschiBrunelleschi
Brunelleschi
 
Basilica di s. francesco di paola
Basilica di s. francesco di paolaBasilica di s. francesco di paola
Basilica di s. francesco di paola
 
Presentazione arte
Presentazione artePresentazione arte
Presentazione arte
 
Gita pisa fusai cappietti
Gita pisa fusai cappiettiGita pisa fusai cappietti
Gita pisa fusai cappietti
 
Pisa (rinaldi, anelli, alsini)corretto
Pisa (rinaldi, anelli, alsini)correttoPisa (rinaldi, anelli, alsini)corretto
Pisa (rinaldi, anelli, alsini)corretto
 
Arte romanica
Arte romanicaArte romanica
Arte romanica
 
Il duomo di amalfi esterni e cripta
Il duomo di amalfi esterni e criptaIl duomo di amalfi esterni e cripta
Il duomo di amalfi esterni e cripta
 
San Miniato al Monte
San Miniato al MonteSan Miniato al Monte
San Miniato al Monte
 
Il Romanico nelle arti visive.
Il Romanico nelle arti visive.Il Romanico nelle arti visive.
Il Romanico nelle arti visive.
 
Chiesa di s. marta a napoli
Chiesa di s. marta a napoliChiesa di s. marta a napoli
Chiesa di s. marta a napoli
 
Il Romanico. Caratteri generali
Il Romanico. Caratteri generaliIl Romanico. Caratteri generali
Il Romanico. Caratteri generali
 
Il duomo di amalfi il chiostro e il tesoro
Il duomo di amalfi il chiostro e il tesoroIl duomo di amalfi il chiostro e il tesoro
Il duomo di amalfi il chiostro e il tesoro
 

Semelhante a Versione italiana chiesa di s. eligio maggiore

Gita in umbria
Gita in umbriaGita in umbria
Gita in umbria
girovago
 
Gita in umbria
Gita in umbriaGita in umbria
Gita in umbria
girovago
 
Mappa Degli Insediamenti.Ppt
Mappa Degli Insediamenti.PptMappa Degli Insediamenti.Ppt
Mappa Degli Insediamenti.Ppt
viviana berardi
 
Gita in umbria
Gita in umbriaGita in umbria
Gita in umbria
girovago
 

Semelhante a Versione italiana chiesa di s. eligio maggiore (20)

visita a Castel S'Angelo e San Pietro
visita a Castel S'Angelo e San Pietrovisita a Castel S'Angelo e San Pietro
visita a Castel S'Angelo e San Pietro
 
Il duomo di casertavecchia
Il duomo di casertavecchiaIl duomo di casertavecchia
Il duomo di casertavecchia
 
Basilica di s. lorenzo maggiore
Basilica di s. lorenzo maggioreBasilica di s. lorenzo maggiore
Basilica di s. lorenzo maggiore
 
Progetto Trinacria
Progetto TrinacriaProgetto Trinacria
Progetto Trinacria
 
Summa sidera
Summa sideraSumma sidera
Summa sidera
 
Umbria
UmbriaUmbria
Umbria
 
Gita in umbria
Gita in umbriaGita in umbria
Gita in umbria
 
Basilica di Sant'Ambrogio
Basilica di Sant'AmbrogioBasilica di Sant'Ambrogio
Basilica di Sant'Ambrogio
 
Gita in umbria
Gita in umbriaGita in umbria
Gita in umbria
 
Aprile 2013
Aprile  2013Aprile  2013
Aprile 2013
 
Santa Felicita
Santa FelicitaSanta Felicita
Santa Felicita
 
Mappa Degli Insediamenti.Ppt
Mappa Degli Insediamenti.PptMappa Degli Insediamenti.Ppt
Mappa Degli Insediamenti.Ppt
 
Assisi da s.francesco a s. chiara
Assisi da s.francesco a s. chiaraAssisi da s.francesco a s. chiara
Assisi da s.francesco a s. chiara
 
Gita in umbria
Gita in umbriaGita in umbria
Gita in umbria
 
I luoghi culturali in campania
I luoghi culturali in campaniaI luoghi culturali in campania
I luoghi culturali in campania
 
La basilica di s. chiara
La basilica di s. chiaraLa basilica di s. chiara
La basilica di s. chiara
 
Tour in Umbria
Tour in UmbriaTour in Umbria
Tour in Umbria
 
Decuamo1 Inferiore
Decuamo1 InferioreDecuamo1 Inferiore
Decuamo1 Inferiore
 
23. Architettura bizantina in Calabria
23. Architettura bizantina in Calabria23. Architettura bizantina in Calabria
23. Architettura bizantina in Calabria
 
Castel Seprio Guida alla visita
Castel Seprio Guida alla visitaCastel Seprio Guida alla visita
Castel Seprio Guida alla visita
 

Mais de My own sweet home

Mais de My own sweet home (20)

Malloreddus con merluzzo zucchine e gamberi rossi 1
Malloreddus con merluzzo zucchine e gamberi rossi 1 Malloreddus con merluzzo zucchine e gamberi rossi 1
Malloreddus con merluzzo zucchine e gamberi rossi 1
 
Napoli in bianco e nero2
Napoli in bianco e nero2Napoli in bianco e nero2
Napoli in bianco e nero2
 
Napoli in bianco e nero2
Napoli in bianco e nero2Napoli in bianco e nero2
Napoli in bianco e nero2
 
Napoli a città e pulecenella
Napoli a città e pulecenellaNapoli a città e pulecenella
Napoli a città e pulecenella
 
Vermicelli con gamberi rossi
Vermicelli  con gamberi rossiVermicelli  con gamberi rossi
Vermicelli con gamberi rossi
 
Roast beef napoletano
Roast beef napoletanoRoast beef napoletano
Roast beef napoletano
 
Positano sotto la pioggia
Positano sotto la pioggiaPositano sotto la pioggia
Positano sotto la pioggia
 
Oasi wwf di morigerati
Oasi wwf di morigeratiOasi wwf di morigerati
Oasi wwf di morigerati
 
Certosa di padula 2
Certosa di padula 2Certosa di padula 2
Certosa di padula 2
 
Certosa di padula 1
Certosa di padula 1 Certosa di padula 1
Certosa di padula 1
 
Linguine con ricciola e olive di gaeta
Linguine con ricciola e olive di gaetaLinguine con ricciola e olive di gaeta
Linguine con ricciola e olive di gaeta
 
Dal pallonetto a s lucia
Dal pallonetto a s luciaDal pallonetto a s lucia
Dal pallonetto a s lucia
 
Passeggiata al monte echia
Passeggiata al monte echiaPasseggiata al monte echia
Passeggiata al monte echia
 
America's cup
America's cupAmerica's cup
America's cup
 
Ass culturale insolitaguida visita ai quartieri spagnoli e case chiuse
Ass culturale insolitaguida visita ai quartieri spagnoli e case chiuseAss culturale insolitaguida visita ai quartieri spagnoli e case chiuse
Ass culturale insolitaguida visita ai quartieri spagnoli e case chiuse
 
Zuppa di torzelle e patate
Zuppa di torzelle e patateZuppa di torzelle e patate
Zuppa di torzelle e patate
 
Positano complesso conventuale di s maria della assunta
Positano complesso conventuale di s maria della assuntaPositano complesso conventuale di s maria della assunta
Positano complesso conventuale di s maria della assunta
 
Positano 2
Positano 2Positano 2
Positano 2
 
Positano 1
Positano 1Positano 1
Positano 1
 
Positano una gita invernale,il tragitto
Positano una gita invernale,il tragittoPositano una gita invernale,il tragitto
Positano una gita invernale,il tragitto
 

Último

Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxScienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
lorenzodemidio01
 
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
giorgiadeascaniis59
 
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxNicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
lorenzodemidio01
 

Último (16)

Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptxTosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
 
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxdiscorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
 
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxScienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
 
Scrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibileScrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibile
 
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opereUna breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
 
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaPresentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
 
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoQuadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
 
LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................
 
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxdescrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
 
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptxAristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
 
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
 
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptxProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
 
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
 
Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................
 
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxNicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
 
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxDescrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
 

Versione italiana chiesa di s. eligio maggiore

  • 1. Fotografie ed elaborazioni originali di Antonio Florino
  • 2. La Chiesa di S.Eligio Maggiore si eleva sul limite occidentale di Piazza Mercato, primo edificio Angioino a Napoli ed uno dei più insigni modelli di architettura francesizzante dell'Italia Meridionale. Di fronte all'abside vi è una colonna sormontata da una croce marmorea gotica sulle cui facce sono scolpiti il Crocefisso e Sant'Eligio. La Chiesa, insieme al coevo ex-ospedale costituisce uno dei complessi meno apprezzati, se rapportati all'importanza, tra quelli dell'area orientale della città di Napoli. La fondazione risale al 1270, quando Carlo I d'Angiò concesse a tre suoi familiari il terreno per edificare una chiesa ed un ospedale. L'area era in una zona considerata già allora depressa, ma una certa importanza derivava dalla prossimità con la vicina porta del Carmine, una delle principali vie d'uscita dalla città verso l'interno della regione. La tradizione narra che la scelta del nome fu effettuata a sorte tra quelli di tre santi francesi, sant'Eligio appunto, san Dionigi e San Martino. Tutto il complesso ebbe notevole rilevanza sia nel periodo Angioino che in quello Durazzesco, ma anche nei successivi periodi Aragonese e vicereale. Nel 1546 il vicerè Pedro de Toledo vi aggiunse un conservatorio di giovinette, che prima era a Santa Caterina Spinacorona. Nel 1592 vi fu aperto un Banco, attivo fino al 1806, quando confluì con altri nel Banco dei Privati e poi in quello delle due Sicilie. Prima nel corso dell'Ottocento, poi nel Novecento l'edificio attiguo alla Chiesa è stato invece via via utilizzato per funzioni diverse che hanno alterato e deteriorato le strutture: caserma, istituto scolastico, ufficio comunale o del Commissario di Governo. Restano due bei chiostri della fine del XIV secolo, con pilastri di piperno; in uno di essi si può ammirare una grande fontana seicentesca. Ai piani superiori resta un ampio salone affrescato da Angelo Mozzillo (1787) con scene dalla Gerusalemme Liberata. La chiesa, grazie a recenti complessi restauri, ha riconquistato forme quasi originali. In realtà specie alla fine del cinquecento l'edificio aveva subito profonde modifiche anche esterne. Già agli inizi del XVI secolo infatti la facciata principale era sparita all'interno di un modesto fabbricato di uso civile. Fra il 1835 e il 1845 l'interno fu rifatto e ricoperto di stucchi. Nel 1872, Gennaro Aspreno Galante esprimeva così tutto il suo disappunto: "La Chiesa, che fino al 1836 mostrava tutte le tracce dell'epoca Angioina, ridotta quasi a ruina fu in quell'anno restaurata dall'architetto Orazio Angelini e se ne smarrì non pure la primiera forma, ma gran parte di preziose memorie, solito discapito dei nostri monumenti, sì che è più desiderabile un vecchiume antico che un restauro moderno". Il 4 marzo 1943 un bombardamento alleato tolse ogni problema distruggendo quasi tutta la chiesa. Da circa vent'anni la chiesa è stata però restaurata e resa visitabile. All'esterno si possono ammirare le forme gotiche ripristinate nuovamente, con la bellissima abside che volge verso Piazza Mercato. Restano poi dell'originaria struttura l'interessante torre campanaria e il vicino fascinoso arco dell'orologio del periodo angioino-durazzesco (rifatto però in parte nell'ottocento). L'unico ingresso della chiesa è quello laterale destro, subito dopo l'arco, con lo splendido portale strombato del Duecento, unico a Napoli. L'interno a tre navate, cui è stata aggiunta una quarta alla fine del Cinquecento si completa con il transetto e l'abside poligonale. Lungo i lati della navata centrale corrono tre archi grandi con pilastri, sui quali emerge una nuova fila di archi più stretti a sesto acuto. La copertura della navata centrale è a capriate lignee, quella delle navate laterali e dell'abside è invece a volte costolonate. Tutti muri sono in tufo giallo, mentre le membrature sono in piperno grigio, secondo uno schema tipico delle chiese napoletane tra il "200 e il "400. La quarta navata conserva, rovinatissimi, frammenti di affreschi del "300 di differenti mani. In generale nella chiesa, in origine completamente affrescata, restano solo pochi e danneggiatissimi frammenti pittorici del XIV e XV secolo, tutti rovinati dai bombardamenti del 1943. Sulla parete all'inizio della navata centrale troviamo la monumentale incorniciatura marmorea del 1509, attribuibile all'officina del Malvito, dove un tempo vi era una grande rappresentazione in terracotta dipinta di Domenico Napoletano. Questa importante opera, citata in una famosa lettera del Summonte del 1524 era già andata perduta nel 1700, però alcune teste e ornati furono trovati a seguito degli ultimi lavori di restauro e ora sono conservati nel Museo Civico di Castelnuovo. Del corredo della Chiesa ricordiamo poi una bella Madonna lignea di scuola francese, custodita ora presso il Museo di Capodimonte ed una tavola del fiammingo Cornelis Smet, del 1578, anch'essa custodita a Capodimonte. Perduta invece una tela di Massimo Stanzione che rappresentava i tre Santi francesi Eligio, Martino e Dionigi, che si erano, in origine, contesi il nome della chiesa.
  • 3.  
  • 4.  
  • 5.  
  • 6.  
  • 7.  
  • 8.  
  • 9.  
  • 10.  
  • 11.  
  • 12.  
  • 13.  
  • 14.  
  • 15.  
  • 16.  
  • 17.  
  • 18.  
  • 19.  
  • 20.  
  • 21.  
  • 22.  
  • 23.  
  • 24.  
  • 25.  
  • 26.  
  • 27.  
  • 28.  
  • 29.  
  • 30.  
  • 31.  
  • 32.  
  • 33. L'arco di Sant'Eligio Particolare è la leggenda legata all'arco quattrocentesco che si innalza su due piani a collegare il campanile della chiesa con un edificio vicino.Sul primo piano vi è inserito un orologio, sotto la cui cornice vi sono rappresentate due testine che raffigurerebbero una giovane fanciulla di nome Irene Malarbi ed il duca Antonello Caracciolo, pratogonisti di una leggenda di epoca cinquecentesca narrata anche da Benedetto Croce .Pare che il Caracciolo, nobiluomo senza scrupoli, innamoratosi della giovane vergine ed impossibilitato dalle resistenze di lei ad averla, fece condannare ingiustamente suo padre, chiedendo in cambio della sua liberazione, la resa della fanciulla ai propositi del duca.Il padre della sventurata fu effettivamente liberato ma la famiglia di lei chiese giustizia a Isabella di Trastamara , figlia del sovrano Ferdinando II d'Aragona , ottenendo come condanna lo sposalizio forzato della giovane da parte del Caracciolo e la sua successiva morte per decapitazione
  • 34.  
  • 35. Ultimo-ma solo in ordine temporale- momento importante , vi è stato celebrato il Matrimonio di due tra i nostri più cari amici By Aflo [email_address]