GeoFilm Roma - articolo si BrandCareMagazine #71. tecnologie e web
storie di cinema e location
U
di Adriano Parracciani
n libro può essere un esperimento? Un laboratorio?
Un’innovazione? Io credo di si, e penso che GeoFilm Roma sia
un’alchimia di questo più altro. Ad esempio a me piace dire che
questo libro è “un tunnel”, oppure che è “un libro aumentato”.
Per fare una sintesi ho deciso di chiamarlo book-e, una strana
definizione che vi spiegherò tra qualche riga.
Prima parliamo del tema portante; nel titolo c’è già tutto.
Il libro infatti parla di Cinema, di Roma e di Location, laddove
Geo sta appunto per posizione geografica, geolocalizzazione e
georeferenziazione. Possiamo ulteriormente definirlo come una
guida alla scoperta della città di Roma attraverso i film che l’hanno vista utilizzata
come teatro di posa. Una lista di 53 titoli, dal 1945 al 2003, con i quali viaggiare
tra strade, piazze, ponti, quartieri, e scorci urbani trasformati in 56 location cine-
matografiche dai 24 registi citati.
Di solito il cinema segue la letteratura nel senso che molti film si ispirano o sono
la trasposizione cinematografico di un libro. Nel caso di GeoFilm Roma, invece, il
libro segue il social network. Infatti, nasce dopo aver creato su Facebook il gruppo
Geofilm – le location dei film (http://tinyurl.com/geofilm) dove chiunque in
forma collaborativa può partecipare a costruire un grande database di location,
con la possibilità di inserire i link a Google map per la geofererenziazione della
location e a YouTube per vedere il relativo spezzone di film. Inseguendo una mia
idea fissa di creare tunnel tra la nostra vita digitale e quella analogica,
una volta fatto il gruppo mi sono chiesto come portare quei contenuti fuori dal web.
La risposta è stata appunto il libro, ma non uno qualunque, un nuovo tipo di libro.
Bene, è arrivato il momento di spiegare la definizione delle prime righe. Il termine
book-e spostando la e alla fine, sposta anche il concetto di elettronico (e quindi
digitale) dopo il concetto di cartaceo.
2. book = libro cartaceo si integra a contenuti digitali multimediali.
e-book = libro digitale Sì, direte voi, ma come si accede a questi contenuti digitali da
book-e = libro cartaceo-digitale un libro cartaceo? Pensate a quella cosa onnipresente nella
nostra quotidianità, a cui nessuno rinuncerebbe per niente al
Io, come tanti, amo i libri cartacei, come tanti li compro anche mondo: capito? Esatto, sto parlando del telefono cellulare. E
con il naso, li conservo gelosamente nella mia libreria di siamo arrivati alla sostanza del book-e, alla sua portata inno-
legno, li guardo, li tocco, li annuso. Tutto questo mio/nostro vativa. Nel book-e una parte dei contenuti sono multimediali
amore, però, non cambierà le cose: nel medio periodo, il e residenti sul web, accessibili per mezzo di codici grafici
libro di carta scomparirà. Rimarranno le biblioteche, futuri noti come codici QR, attraverso l’occhio digitale della foto-
musei dei testi cartacei. Questo non sarà né un bene né un camera di un cellulare. Si inquadra, si scatta, si accede
male: sarà l’immortale cambiamento, il tutto scorre come un ad internet e si visiona il contenuto multimediale.
fiume (grazie Eraclito). I primi vagiti di ebook al momento Dal cartaceo al digitale e ritorno, senza passare per il via:
disponibili saranno probabilmente sostituiti da un foglio ecco il tunnel.
pieghevole di un millimetro che costituirà l’interfaccia di Il motore di tutto sono i codici QR, uno schema di quadratini
accesso al tutto. E allora, quando la tecnologia si coniugherà neri disposti secondo un codice a matrice. QR sta per quick
meglio con i nostri sensi, i vecchi libri saranno solo un caro response, risposta veloce, ed è un sistema che permette di
ricordo e saremo felici di tutto quello che potremmo fare con memorizzare informazioni da leggere velocemente attraverso
i nipoti degli attuali ebook. un telefono cellulare. Avete presente il codice a barre dei
Però, anche se l’evoluzione sembra andare verso i libri prodotti che acquistate al supermercato? Si passa su un
digitali i cui contenuti sono fruibili solo attraverso sistemi lettore ed appare il prezzo. Ebbene, qui è la stessa cosa: i
computerizzzati, non è detto che non ci sia spazio anche per quadratini sono il codice ed il cellulare è il lettore.
soluzioni diverse, complementari, aggiuntive.
COME SI LEGGE GEO FILM ROMA: SCATTA IL TAG
È proprio la ricerca di una strada diversa, di un percorso late- Il libro è essenzialmente diviso in due:
rale, che mi ha partato al book-e, ossia ad un libro dove il le pagine a sinistra, quelle pari, contengono il classico testo
cartaceo e il digitale convivono, dove il classico testo in chiaro. Sotto al titolo del film in questione si trovano
© flickr-by massimo faccioli pintozzi
3. tecnologie e web
© Silvia Bonanno © Silvia Bonanno
© Silvia Bonanno © Silvia Bonanno
© Silvia Bonanno © Silvia Bonanno
4. la descrizione della SCENA specifica a cui ci si sta riferendo
© Adriano Parracciani
ed il dettaglio della LOCATION, ossia del luogo della città di
Roma dov’è stata girata la scena.
Le pagine a destra, quelle dispari, contengono due codici
QR: il primo, FILM, contiene il puntatore (link) alla scena del
film in questione, ossia a un video residente sulla piattaforma
YouTube; il secondo codice QR, GEO, contiene il puntatore
alla mappa della location georeferenziata sulla piattaforma
Google map.
Si inquadra, si scatta, si accede ad internet e si
visiona il contenuto multimediale ossia lo spezzone di
film o la mappa della location.
Per fruire del contenuto digitale bisogna scaricare un lettore
di codici QR per il vostro cellulare/smartphone. In rete lo
potete trovare con facilità e scaricarlo liberamente senza
alcun costo; basta cercare in un motore di ricerca “lettore
codice QR” seguito dalla sigla del vostro apparato.
Anche se penso vi sia chiaro è meglio puntualizzare un paio
di cose. La prima è i contenuti multimediali si trovano su
internet, quindi il cellulare dovrà essere abilitato alla
navigazione. La seconda è che l’accesso a questi conte-
nuti dipende sia dal gestore del servizio di telefonia mobile
sia dalle piattaforme di terze parti quali YouTube e Google.
Sento già la domanda: “ma chi non vuole o non può usare
il cellulare?” Chi volesse accedere ai contenuti multimediali
da un computer può utilizzare gli indirizzi web che ho inse- label contenenti l’informazione digitale, potevano essere dei
rito nelle sezioni SCENA e LOCATION di ogni titolo (http:// tag RFID o altro da inventare. Il problema era la lettura di
tinyurl.com/.... ). Problema risolto. quei contenuti. Pensai ad una sorta di evidenziatore digitale,
una specie di puntale che posto sull’area del libro avrebbe
COME SI REALIZZA GEOFILM ROMA permesso in qualche modo l’accesso al contenuto. Era tutto
Mi è stato chiesto: “ma come hai fatto a trovare tutti questi troppo complesso, servivano degli oggetti aggiuntivi ancora
luoghi?” È stato un grande lavoro di ricerca soprattutto con non identificati, e sarebbe costato troppo.
Google map, e Google earth. Ovviamente una discreta L’idea di quello che chiamai “libronico” (libro elettronico)
conoscenza della città in cui sono nato e dove vivo è stata finì nel cassetto fino a quando una nuova illuminazione
fondamentale, ma ho dovuto comunque percorrere chilo- mi permise di metterla in relazione con i codici QR. Avevo
metri e chilometri, memorizzare visivamente le zone, cattu- trovato la soluzione a costo zero: niente hardware aggiuntivo
rare i dettagli, prendere foto, e parlare con i tassisti. da realizzare e niente particolari software da implementare. Il
Devo anche dire che di grande aiuto sono state le puntate telefono cellulare e i codici QR erano tutto quello che serviva
de La valigia dei sogni il programma di cinema in onda su per realizzare il libronico, che adesso è diventato un book-e.
La7; e poi anche i tantissimi siti web per i riscontri incrociati
e la raccolta delle informazioni: siti di cinema, siti biografici SARÀ QUEL CHE SARÀ
di attori e registi, forum di appassionati, gruppi di discus- GeoFilm Roma sarà ricordato come il primo book-e della
sione, e blog. Uno tra i tanti è davinotti.com storia? Avrà successo questo nuovo modello di editoria
cartaceo-digitale? Chissà, lo vedremo presto. Nel frattempo
DA DOVE NASCE L’IDEA DEL BOOK-E leggetelo, scattatelo e alla fine, quando vi sentirete pronti,
Tutto ebbe inizio circa cinque anni fa. Mia figlia Flavia passava andate all’appendice e giocate al GeoFilm Enigmistico.
il tempo con dei libri di fiabe sonore, che oltre al testo conte- Quasi dimenticavo: GeoFilm Roma è un libro autoprodotto e
nevano dell’audio. Lei li apriva, guardava il contenuto, poi lo trovate online sulla piattaforma ilmiolibro.it a questo indi-
schiacciava un pulsante ed una voce gentile usciva dal libro rizzo http://tinyurl.com/geofilmroma.
recitando il testo scritto. Fu una sorta d’illuminazione. Mi
venne l’idea di creare un libro che pur rimanendo cartaceo
includesse contenuti digitali multimediali. A quel tempo
pensai a delle apposite aree sulle pagine in cui inserire delle